Questo Numero è riservato alla pubblicazione
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Cosa ci insegna la vita… testamento spirituale di un libero pensatore
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Carissimo Alberto ,
ho sospeso la lettura di Ken Follet di ” Per Niente al Mondo ” perchè ero diventato veramente curioso di leggere la tua opera.
Dandotene notizia , mi hai scritto che eri intimidito e onorato…mi sembra questa tua affermazione fuor di luogo ; io non sono un critico letterario , anzi.
Sono solo un povero lettore che al massimo può in parole semplici dirti quali impressioni , emozioni e sentimenti ha provato nel leggere il tuo scritto.
Tu sai che io ho molti difetti e poche virtù ; ma una virtù la sbandiero senza tema di smentita , che peraltro mi è stata compagna fedele per tutta la vita e in tutte le occasioni di rapporti umani : la sincerità .
Io ho sempre detto – nel bene e nel male – in ogni occasione , a me favorevole o sfavorevole , quello che pensavo ; mai ho mentito anche quando l’esser sincero sapevo che mi avrebbe danneggiato.
Abbi quindi , amico mio , l’assoluta certezza che queste e le prossime righe sono sincere ; che poi siano condivise o meno, apprezzate o meno, bé è un’altra faccenda : attiene al giudizio di ciascuno .
Ti confesso che di primo acchito il pensiero che tu citassi Dante e la Divina Commedia , mi sembrava piuttosto ardito , pur conoscendo le tue grandi qualità nel campo specifico . Mi sembrava una esagerazione , una forzatura… ho avuto modo di ricredermi. Avrei potuto non scriverti di questo mio pensiero , ma l’averlo fatto sta a indicare che quel che penso lo dico . Sempre.
Ed ora parliamo della tua Opera , nella consapevolezza che queste miei pensieri e considerazioni sono (non possono essere o possono sembrare … sono !) scontate e poverelle , ma un critico letterario , come sopra detto , io non sono .
Anzitutto , pur ringraziandoti per le parole espresse, troppe le terzine dedicate al ” biondo ” : immeritate anche se piacevoli , soprattutto perché suonavano quasi come parole di stima , oltre che di empatia e amicizia.
Ho riscontrato una contraddizione in quanto da te scritto : tu affermi di non avere fede ( in particolare a pag. 69 , ma richiamato anche nella disamina sulle religioni ) eppure chiedi la benedizione di Madre Teresa di Calcutta e la ricevi.
Risolvimi allora la questio : hai o no la fede ? Tertium non datur !
Le mie critiche son finite , non ne ho trovate altre , pur cercando con attenzione.
Adesso solo cose belle .
Anzitutto l’idea del ” 80 ” e delle lettere dell’alfabeto è veramente notevole e indice di mente oltremodo brillante e feconda.
Rapidamente alcuni riferimenti che non solo mi sono piaciuti , ma hanno anche riportato alla mia mente episodi della mia vita quasi dimenticati.
Ritengo che una opera valga la pena esser letta se suscita ricordi, emozioni, sentimenti .
Splendido il ricordo del lavoro da Patriarca , la prosa in ringraziamento di Rita , commoventi le parole per la mamma , simpatici gli episodi del viaggio a Parigi e del chiodo sul palo che per due centimetri ti ha fatto correre il rischio di ” non diventare papà ” , sconvolgente il ricordo del figlio e del prete pedofilo ( io li castrerei tutti ) , profondamente sofferto l’abbandono della compagna con l’allontanamento del figlio per il quale più volte e in più parti hai dimostrato un amore infinito, grandissima dignità nel descrivere gli anni di povertà.
Ho notato che non rifiutavi le profferte amorose di donne sposate , anche se del carabiniere con la pistola , ma ti arrendevi davanti alla foresta di peli neri e ricci della montenegrina.
Ho nuovamente riso per lo scherzo sul Leopardi ordito alla supplente al liceo ! meraviglioso !
Hai dimostrato le tue capacità durante la naja e la tua onorabilità con il complesso musicale.
Commovente il commiato.
Infine non sapevo tu fossi un quasi divo della TV : invitato a Campanile Sera.
Non ho parole adeguate per esprimerti quanto sia rimasto colpito dalla tua Opera e quanto mi sia piaciuta; posso solo dirti – e lo penso veramente – che tu debba trovare un editore . Non esitare !
Con tanta stima e simpatia
Efrem
Caro Efrem,
ti rispondo, intanto brevemente, soltanto in merito alla “vexata questio” che, giustamente, mi sottoponi, della mia fede.
L’ho avuta, acriticamente, tradizionalmente, fino a quando mi sono imbattuto in letture, conoscenze ed esperienze dirette di vita, che me l’hanno tolta. Ma, come ho narrato, non da una impalcatura ideologica e metafisica, bensì da una semplice umana creatura, una vecchietta rugosa dedita al bene per gli altri, sono stato soggiogato. Per quanto lei abbia ribadito che era Dio che poteva benedirmi e non la sua persona, ho sentito che da lei proveniva quel flusso di amore altruistico che avrebbe potuto toccare anche me, povero spirito sbandato, in quel momento della mia vita. Forse ho avuto fede in lei, in quello che lei rappresentava per l’umanità, e nel grande sentimento universale che si chiama amore.
Per tutte le altre bellissime parole che hai speso per me, per il momento ti ringrazio, salvo ripromettermi di pubblicare questi tuoi, nostri commenti, come appendice alla pubblicazione dell’intera ”Commedia Umana”. Ne riparleremo, tu ed io, anche facendoci leggere da altri. Non c’è nulla di cui vergognarsi se, come dici bene tu stesso, racconti la verità anche su fatti e pensieri così personali, come le vicende di una vita.
A presto. Un abbraccio.
Alberto.
Caro Alberto,
mi rivolgo ai tuoi lettori , che certamente avranno apprezzato la tua Opera , affinchè si uniscano al mio costante e pressante invito , a te rivolto , affinchè ti adoperi con convinzione nella ricerca di un editore.
Sono sinceramente convinto che si tratta di un’ Opera con la O maiuscola , ed è un vero peccato che tu , per una sorta di ingiustificato timore e/o pudore , non voglia rendere partecipi di siffatto parto geniale una moltitudine di lettori che solo con una pubblicazione possono essere raggiunti , non certo con il solo tuo blog.
Ho fatto di tutto per convincerti , financo minacciarti di un pugno sul naso in caso di diniego.
Non sapendo più a che Santo votarmi , tento ogni strada e ti prego , ma veramente ti prego di ascoltarmi.
Non può finire nel dimenticatoio o nella conoscenza di pochi un simile lavoro !
L’appello quindi a tutti coloro che avranno la fortuna di leggere la Commedia Umana è di insistere con ogni mezzo e con particolare virulenza affinchè Alberto prenda coscienza di ciò che ha scritto e si decida a cercare un editore.
Un caro saluto
Efrem
P.S. : va da sè che poi dovrai riconoscermi un tot sui proventi delle vendite 🙂
Amico mio,
per adesso solo pubblico questo appello. Non rispondo, per ora, perché attendo riscontri provenienti da diverse persone, le cui opinioni sono determinanti e discriminanti per una decisione in un senso e nell’altro.
Registro, comunque, che si rafforza, ancora di più, l’apprezzamento da parte tua e di questo ti sono profondamente grato.
Ci sentiremo o scriveremo più avanti.
Mandi.
Alberto.
Bellissima narrazione degli anni della tua vita. Scrittura scorrevole mai banale, a volte curiosa, direi anche elegante nell’uso delle parole. Per me tu sei uno scrittore molto bravo, hai il dono della narrazione e ti invito a scrivere e pubblicare le tue opere. Leggendoti ho anche capito che scrivere questa “COMMEDIA UMANA” ti è piaciuto tantissimo ed è per questo che è riuscita così bene. BRAVO ALBERTO amico ritrovato.
Grazie di cuore, Tiziana! È stata una impresa, stimolante , impegnativa, ma gratificante. Non potrei replicare niente di simile per il futuro. Delle mie altre produzioni, scritti su argomenti vari, è pieno il mio BLOG. Ogni tanto, qua e là, vi trovi anche delle mie “poesiole”, scritte a volte con stile “nazional popolare”, a volte ingenuo, a volte faceto. Qualche composizione è più sul serio e pretende, magari, un po’ più di concentrazione empatica e meditativa. Forse, più in là, le potrei raccogliere per sottolinearne la presenza. Anch’esse fanno parte e parlano di me.
Con simpatia e riconoscenza,
Alberto.
Caro Alberto,
grazie per avermi donato l’edizione stampata di “Una Commedia Umana …. in parole povere”, nella quale racconti episodi e pensieri della tua “lunga vita” fino a 80 anni, belli, tristi, drammatici, gioiosi e allegri.. Anch’io faccio parte di questo tuo cammino e sono felice di averlo condiviso con te. È stato lungo, a Novembre 2022 sono ben 28 anni, e spero di passare altrettanto tempo insieme.
Leggendo la pubblicazione cartacea, sono di rigore i complimenti e, conoscendoti bene, non poteva essere che così. Sono pure contenta che, durante questo periodo di vita che sinora abbiamo vissuto, mi abbia fatto partecipe dei ricordi e degli episodi da te raccontati, in molti dei quali ti ero vicina.
Caro Alberto, con la lettera Z hai chiuso la tua storia vissuta, ma non la tua vita, che prosegue energicamente, con tanti altri progetti.
Tra i progetti futuri ci sono io e, ancora più importante, il tuo Alexis che si aspetta di condividere con suo padre un lungo futuro.
Un grande abbraccio,
la tua Rita.
Carissima Rita,
grazie per l’apprezzamento dei ricordi del tempo passato e per l’augurio per il tempo futuro, che non saprei immaginare senza di te.
Con tanta gratitudine, ancora lo ripeto, e con un fervido omaggio alla tua sensibilità.
il tuo Alberto.
Caro Albert,
condivido pienamente quanto affermato dal Sig. Efrem devi assolutamente pubblicare questo
CAPOLAVORO… se non lo farai non mi limiterò a darti un pugno sul naso ma farò molto peggio.
Albert non ci sono parole sufficienti per poter descrivere le forti emozioni che questo tuo racconto
ha suscitato nel mio animo…emozioni e riflessioni che mi hanno fatto molto molto bene ed a tratti
commosso… mi sento privilegiata per aver potuto leggere questa immensa POESIA che percorre tutte
le tappe della tua vita. Ti ammiro per come hai rievocato ogni passaggio… per come hai saputo descrivere le tue sofferenze per come pensavi di morire ..e sei risorto per come hai riconquistato ciò che credevi perduto… per la tenacia che hai sempre avuto per raggiungere i tuoi obiettivi.
Sei un grande Albert. 80 stupore della tua capacità di ricordare ogni dettaglio di questo tuo percorso… è da pochi riuscirci con tale nitidezza di memoria… credo ci riescano solo quelli che hanno radici che vanno in profondità… un po’ come quelle dei cipressi.
Conoscendo la vivacità della tua mente, la tua intraprendenza, la tua costante fame di sapere… prima o poi mi aspettavo un “Colpo Grosso” da parte tua… ma questa tua “Commedia Umana” è qualcosa di davvero esagerato ed inimmaginabile… un lavoro unico… dopo Dante.
Devi permettere anche ad altri che ci sono ed a quelli che verranno di poter godere di questa tua fantastica “fatica” non farlo sarebbe un atto egoistico!!!!!
Hai superato molte difficoltà… hai trovato la serenità… hai conquistato una “super DONNA”
Hai avuto i premi migliori, un figlio che ti dà grandi soddisfazioni e RITA IL TUO PORTO SICURO .
Per questa sera un un grande abbraccio
Giuliana
P.S continuo a leggere sono alla lettera O
Carissima Giuliana,
amica da tanti anni, con tuo marito Gianni, a me vicina specialmente negli scorci più bui del mio sentiero, da te, rigorosa con te stessa prima che con gli altri, quasi fata turchina in certi momenti, questo caloroso apprezzamento mi giunge oltremodo gradito e te ne ringrazio dal profondo del cuore. Le tue parole, che hanno passato il vaglio critico della tua personalità forte e sincera, sono il meglio che io potessi aspettarmi. specialmente perché mi conosci; ma, forse, qui hai imparato a conoscermi meglio. Magari, per qualche sfaccettatura, ti ho anche sorpreso e disorientato, però confido che l’elevata caratura della tua sensibilità umana e caratteriale si sia empaticamente resa partecipe delle mie vicende e della mia evoluzione. Tu mi hai conosciuto debole, fragile, quasi indifeso: anche grazie a te, al tuo sostegno morale, sono, a 80 anni, quello che tu stai leggendo ora. Spero tanto di non averti deluso. Sinceramente, grazie!
Alberto.
Per quanto ho letto fino ad ora ( sono alla lettera O) sei un vero ” RE”… meriti una corona : la pubblicazione di questa incredibile POESIA
Mi sento onorata di poter leggere ciò che per molto tempo ti ha impegnato…. ha scavato nel tuo profondo …ti ha fatto rivire passo dopo passo il cammino dei tutti questi anni di vita intensa….grazie per avermelo permesso… mi fa molto piacere sapere che anche la mia famiglia e salita per un tratto sul treno della tua vita… Ti stimiamo molto .. …e da prima questo lavoro pazzesco.!!!
Un abbraccio a e e a Rita , LEI él tuo ” Premio” il tuo ” Porto sicuro”!!!!!!!!!!!!!!!!
Giuliana
GIULIANA
Carissima Giuliana,
mio figlio ed io stiamo lavorando per la pubblicazione, anche da te caldeggiata, del libro. Ti garantisco che scriverlo, per quanti sia stata una performance impegnativa, è stato più semplice e gratificante che pubblicarlo. Mi ricordo bene che con la tua famiglia, Gianni e Cristina con te, sono salito lassù, in QUOTA, al Passo Pramollo e ho fatto quel capitombolo allucinante. Mi siete stati vicini, allora, come spiritualmente ed emotivamente adesso, come veri amici. Vi ho nel cuore. Grazie, con un abbraccio. Mandi.
Alberto.