Numero2807.

 

da  QUORA

 

GESU’  È  DIO?   GESU’  HA  MAI  DETTO  DI  ESSERE  DIO?

 

Risponde Carlo Coppola, corrispondente di QUORA

Decisamente no.

Anche esistesse un Dio eterno, unico, immutabile ed infallibile dubito fortemente che avrebbe avuto un figlio come Gesù.

E mi dispiace dirlo. Sono cresciuto in Azione Cattolica pensa un po’.

Ma non bisogna prendere fischi per fiaschi. La religione cattolica, così com’è, è una creatura di Saulo di Tarso (passato alla storia come Paolo Apostolo). Ulteriormente modellata nel corso dei secoli da altri e altrettanto bravi filosofi che però alla natura divina di Gesù penso credessero ancora meno del sottoscritto.

La natura di Gesù per la Chiesa fu decisa a tavolino, durante il Concilio di Nicea nel 325 d.C. circa 300 anni dopo la presunta morte e resurrezione di Gesù (negata per esempio dalla scuola gnostica, anch’essa presente al concilio) e dopo asprissime discussioni fra ariani che negavano la natura divina di Dio, o meglio che Gesù e Dio Padre fossero della stessa sostanza (come si recita ancora nel credo) e Antiochiani e Gnostici si giunse finalmente alla decisione che Gesù era Dio ed era esattamente fatto come Dio.

A Costantino I Imperatore non interessava una beata ceppa di chi avesse ragione. Ammesso che ci fosse una qualche possibile ragione. Interessava che la religione cristiana fosse univoca, che non litigassero fra di loro e che fosse lui a controllare la giostra. Quindi chiuse la porta del concilio a chiave e disse che non l’avrebbe aperta prima che tutti fossero stati d’accordo su una versione unica della faccenda. E così fu. E Gesù divenne Dio, della stessa sostanza del Padre. Penso che se glielo avessero detto 300 anni prima si sarebbe scompisciato dalle risate.

Insomma. Non è questa la sede per una esposizione dottrinale ma di scemenze la Chiesa ne ha messe per iscritto un bel po’.

Basti pensare che dopo un migliaio di anni dalla sua esistenza la Chiesa cattolica ha pensato bene che il vescovo di Roma fosse il Vicario di Cristo sulla terra. Non una guida spirituale qualsiasi ma proprio il rappresentante unico ed ufficiale di Dio sulla terra con tanto di accredito diplomatico del Padre Eterno. E per capirlo chiaramente ci dovevano pensare una decina di secoli. Ovviamente il Patriarca di Costantinopoli mandò bellamente affanculo il Papa di Roma e tutti suoi vescovi e se andò per cazzi suoi. Poi si sono sognati anche che in materia di fede il Papa fosse infallibile. Cioè la verità è quello che dico io e se mi rompi le balle ti faccio arrosto in piazza. Poi si sono inventati l’Immacolata Concezione. E mica il buon Gesù poteva nascere come tutti gli altri. Niente trombata, o meglio, trombata virtuale dello spirito santo. Ma di anni, per decidere questa cosa, si sa, fra consulti ginecologici e ragionamenti ci vuole il tempo che ci vuole, ce ne hanno messi 1800. E pazienza per San Giuseppe protettore dei cornuti virtuali.

In buona sostanza la Chiesa Romana ha imbastito tante di quelle pagliacciate nella storia che ne basta la metà, anzi un quarto e forse meno.

Compresa la divinità di quel grand’uomo che dev’essere stato Yehoshua ben Yosef (Gesù figlio di Giuseppe).

 

Risponde Livia Bosinceanu, corrispondente di QUORA.

Tu e tuo padre siete la stessa persona? La risposta penso che sia ovvia siete due persone totalmente distinte, lo spirito Santo non è altro che la forza attiva di Dio, la forza con crea, agisce.

In tutta la Bibbia la parola “Trinità” non la troveremo riportata nemmeno una volta, la trinità non ha niente a che vedere con gli insegnanti della Bibbia. Purtroppo i falsi insegnamenti basati su dottrine e credenze pagane hanno creato molta confusione nella mente di molte persone.

Trinità

Definizione: Dottrina fondamentale delle religioni della cristianità. Secondo il Simbolo Atanasiano, ci sono tre Persone divine (il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo), ciascuna delle quali sarebbe eterna e onnipotente, né maggiore né minore delle altre; ciascuna d’esse sarebbe Dio, e tuttavia non formerebbero che un solo Dio. Altre formulazioni del dogma sottolineano che queste tre “Persone” non sono entità separate e distinte, bensì tre manifestazioni dell’essenza divina. Perciò alcuni sostenitori della Trinità dicono di credere che Gesù Cristo sia Dio, o che Gesù e lo Spirito Santo siano Geova. Insegnamento non biblico.

 

Risponde Eugenio Bernardino Prella, corrispondente di QUORA.

Il testo della Nuovo Testamento lo ripete spesso, ed è anche il punto forte dell’accusa dei capi di Israele. Quindi, anche secondo la Tradizione e in particolare il magistero della Chiesa cattolica, il credere — ma in senso forte di adesione ad una verità rivelata, non nel senso vago di avere una semplice opinione — che Gesù Cristo è Dio, la seconda Persona della SS.Trinità incarnatasi, vero Dio e vero uomo, è la condizione fondamentale per ritenersi Cristiani.

 

Risponde Paola Capodaglio, corrispondente di QUORA.

Gesù non si pose mai sullo stesso piano dell’Onnipotente. Disse: “Il Padre è maggiore di me” (Giovanni 14:28). Nella Bibbia si parla di lui come il “Figlio di Dio” (Giovanni 1:49). Anche altre creature spirituali sono chiamate “Figli di Dio” (Giobbe 1:6). Inoltre i primi seguaci di Gesù non lo consideravano uguale all’Onnipotente. Ad esempio, parlando di Gesù risorto, l’apostolo Paolo scrisse: “Dio lo ha esaltato a una posizione superiore”. È ovvio che Paolo non credeva che Gesù fosse l’Onnipotente. Altrimenti come avrebbe fatto Dio a esaltarlo a una posizione superiore? (Filippesi 2:9).

 

Risponde Jay Smith, corrispondente di QUORA.

Dubito che un Dio che ha creato miliardi di galassie, con miliardi di stelle ciascuna, abbia sentito la necessità di mandare in un minuscolo pianeta insignificante dell’universo un Homo Sapiens in mezzo ad altri Homo Sapiens e donargli superpoteri come trasformare l’acqua in vino, leggere nel pensiero, camminare sulle acque, risuscitare i morti.

Gesù, se esistito veramente, é stato semplicemente un uomo.

 

Risponde Alberto Morelli, corrispondente di QUORA.

I dogmi non si possono spiegare, o si accettano o si è atei.

Per questo sono ateo.

 

 

Numero2806.

 

da  WIKIPEDIA

 

I L    C R E D O    C R I S T I A N O

 

I due testi del Credo

La versione latina usata nel rito romano è sostanzialmente fedele al testo del Concilio del 381, ma pronunciato al singolare (credo) invece dell’originale plurale (crediamo) e contiene due aggiunte rispetto al testo liturgico greco: Deum de Deo, frase che si trovava nel testo del Concilio del 325, e l’espressione FilioqueLa traduzione italiana è la versione del Messale Romano, seconda edizione (1983).

Tra [parentesi quadre] le parti del simbolo niceno omesse dal successivo niceno-costantinopolitano. In grassetto le parti assenti nel simbolo niceno e aggiunte dal successivo niceno-costantinopolitano. In corsivo i verbi cambiati da plurale a singolare e le frasi aggiunte al testo niceno-costantinopolitano.

Primo Concilio di Nicea (325)
Simbolo niceno
Primo Concilio di Costantinopoli
Simbolo niceno-costantinopolitano
Testo latino
del Simbolo niceno-costantinopolitano
Traduzione italiana
del Simbolo niceno-costantinopolitano
Πιστεύομεν εἰς ἕνα Θεόν
Πατέρα παντοκράτορα,
[πάντων] ὁρατῶν τε και ἀοράτων ποιητήν.
Πιστεύομεν εἰς ἕνα Θεόν,
Πατέρα Παντοκράτορα,
ποιητὴν οὐρανοῦ καὶ γῆς,
ὁρατῶν τε πάντων καὶ ἀοράτων.
Credo in unum Deum,
Patrem omnipotentem,
factórem caeli et terrae,
visibilium omnium et invisibilium.
Credo in un solo Dio,
Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.
Καὶ εἰς ἕνα κύριον Ἰησοῦν Χριστόν,
τὸν υἱὸν τοῦ θεοῦ,
γεννηθέντα ἐκ τοῦ Πατρὸς μονογενῆ,
Καὶ εἰς ἕνα Κύριον Ἰησοῦν Χριστόν,
τὸν Υἱὸν τοῦ Θεοῦ τὸν μονογενῆ,
τὸν ἐκ τοῦ Πατρὸς γεννηθέντα πρὸ πάντων τῶν αἰώνων·
Et in unum Dóminum Iesum Christum,
Fílium Dei Unigenitum,
et ex Patre natum ante omnia saecula.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre prima di tutti i secoli:
[τουτέστιν ἐκ τῆς ουσίας τοῦ Πατρός,]
[θεὸν εκ θεοῦ,] Deum de Deo, Dio da Dio,
φῶς ἐκ φωτός,
Θεὸν ἀληθινὸν ἐκ Θεοῦ ἀληθινοῦ,
γεννηθέντα οὐ ποιηθέντα,
ὁμοούσιον τῷ πατρί,
δι’ οὗ τὰ πάντα ἐγένετο,
φῶς ἐκ φωτός,
Θεὸν ἀληθινὸν ἐκ Θεοῦ ἀληθινοῦ,
γεννηθέντα οὐ ποιηθέντα,
ὁμοούσιον τῷ Πατρί,
δι’ οὗ τὰ πάντα ἐγένετο.
lumen de lumine,
Deum verum de Deo vero,
genitum, non factum,
consubstantialem Patri:
per quem omnia facta sunt.
Luce da Luce,
Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose sono state create.
[τά τε ἐν τῷ οὐρανῷ καὶ τά ἐν τῇ γῆ].
Tὸν δι’ ἡμᾶς τοὺς ἀνθρώπους
καὶ διὰ τὴν ἡμετέραν σωτηρίαν
κατελθόντα
καὶ σαρκωθέντα,
ἐνανθρωπήσαντα,
Τὸν δι’ ἡμᾶς τοὺς ἀνθρώπους
καὶ διὰ τὴν ἡμετέραν σωτηρίαν
κατελθόντα ἐκ τῶν οὐρανῶν
καὶ σαρκωθέντα ἐκ Πνεύματος Ἁγίου
καὶ Μαρίας τῆς Παρθένου

καὶ ἐνανθρωπήσαντα.
Qui propter nos homines
et propter nostram salutem
descendit de caelis.
Et incarnatus est de Spiritu Sancto
ex Maria Virgine
,
et homo factus est.
Per noi uomini
e per la nostra salvezza
discese dal cielo
per opera dello Spirito Santo
si è incarnato nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.
παθόντα, Σταυρωθέντα τε ὑπὲρ ἡμῶν ἐπὶ Ποντίου Πιλάτου,
καὶ παθόντα
καὶ ταφέντα.
Crucifixus etiam pro nobis sub Pontio Pilato;
passus
et sepultus est.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
morì
e fu sepolto.
καὶ ἀναστάντα τῇ τριτῇ ἡμέρᾳ, Καὶ ἀναστάντα τῇ τρίτῃ ἡμέρᾳ
κατὰ τὰς Γραφάς.
Et resurrexit tértia die,
secundum Scripturas,
Il terzo giorno è risuscitato,
secondo le Scritture,
καὶ ἀνελθόντα εἰς τοὺς οὐρανούς, Καὶ ἀνελθόντα εἰς τοὺς οὐρανοὺς
καὶ καθεζόμενον ἐv δεξιᾷ τοῦ Πατρός.
et ascendit in caelum,
sedet ad dexteram Patris.
è salito al cielo,
siede alla destra del Padre.
ἐρχόμενον
κρῖναι ζῶντας καὶ νεκρούς.
Καὶ πάλιν ἐρχόμενον μετὰ δόξης
κρῖναι ζῶντας καὶ νεκρούς,
οὗ τῆς βασιλείας οὐκ ἔσται τέλος.
Et iterum venturus est cum gloria,
iudicare vivos et mortuos,
cuius regni non erit finis.
E di nuovo verrà, nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.
Καὶ εἰς τὸ Ἅγιον Πνεῦμα. Καὶ εἰς τὸ Πνεῦμα τὸ Ἅγιον,
τὸ κύριον καὶ τὸ ζῳοποιόν,
τὸ ἐκ τοῦ Πατρὸς ἐκπορευόμενον,
τὸ σὺν Πατρὶ καὶ Υἱῷ συμπροσκυνούμενον καὶ συνδοξαζόμενον,
τὸ λαλῆσαν διὰ τῶν προφητῶν
.
Et in Spíritum Sanctum,
Dominum et vivificantem:
qui ex Patre Filioque procedit.
Qui cum Patre et Filio simul adoratur et conglorificatur:
qui locutus est per prophetas
.
Credo nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato,
e ha parlato per mezzo dei profeti
.
Εἰς μίαν, Ἁγίαν, Καθολικὴν καὶ Ἀποστολικὴν Ἐκκλησίαν. Et unam, sanctam, catholicam et apostolicam Ecclesiam. Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica.
Ὁμολογοῦμεν ἓν βάπτισμα εἰς ἄφεσιν ἁμαρτιῶν. Confiteor unum baptisma in remissionem peccatorum. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati.
Προσδοκοῦμεν ἀνάστασιν νεκρῶν. Et exspecto resurrectionem mortuorum, Aspetto la risurrezione dei morti
Καὶ ζωὴν τοῦ μέλλοντος αἰῶνος. Ἀμήν.. et vitam venturi saeculi. Amen. e la vita del mondo che verrà. Amen.
[Τοὺς δὲ λέγοντας·
ἦν ποτε ὅτε οὐκ ἦν,
καὶ πρὶν γεννηθῆναι οὐκ ἦν,
καὶ ὅτι ἐξ οὐκ ὄντων ἐγένετο,
ἢ ἐξ ἑτέρας ὑποστάσεως
ἢ οὐσίας
φάσκοντας εἶναι,
ἢ κτιστόν,
ἢ τρεπτὸν ἢ ἀλλοιωτὸν
τὸν υἱὸν τοῦ θεοῦ,
ἀναθεματίζει
ἡ καθολικὴ ἐκκλησία.]

Numero2805.

 

da  QUORA

 

Quale comportamento ha quasi fatto finire il mondo?

 · 

Sapevi che il mondo è arrivato a un soffio dalla fine il 26 settembre 1983? Letteralmente!

E se siete qui oggi, a leggere questo testo, lo dovete a quest’uomo nella foto. Stanislav Petrov, un tenente colonnello dell’ex esercito dell’Unione Sovietica, ha salvato il mondo dalla distruzione nel 1983. Una storia che è venuta alla luce solo molti anni dopo! Vedere come è andata …

.A 44 anni, il tenente colonnello Petrov era l’ufficiale del giorno nel bunker Serpukhov-15 fuori Mosca. La sua responsabilità era di identificare un possibile attacco nucleare degli Stati Uniti contro l’URSS. Roba da guerra fredda. In caso di attacco, Petrov avrebbe avvisato i suoi superiori e questi avrebbero lanciato centinaia di missili nucleari contro gli Stati Uniti. Questa era la determinazione.

.Tutto andava bene fino a quando, dopo mezzanotte, i computer indicarono che gli USA avevano lanciato un missile che volava a 24.000 km/h verso l’URSS. Sarebbero stati 13 minuti al bersaglio, ma la sensazione di Petrov diceva che era un errore, perché se gli americani stavano per attaccare, non avrebbero lanciato solo un missile. Così ha deciso di aspettare, supponendo che fosse un errore di sistema.

.Nei cinque minuti successivi, altri quattro allarmi suonarono, indicando che gli Stati Uniti avevano lanciato altri quattro missili. La parola NATINATS (iniziare) per il contrattacco sovietico lampeggiava in rosso sullo schermo del monitor. L’atmosfera tesa si impadronì della stanza e tutti guardarono Petrov, aspettando la sua reazione. Aveva 8 minuti per decidere il destino dell’umanità. Se lo avesse comunicato ai suoi superiori, sarebbe stata la fine del mondo. I computer indicavano l’attacco, i satelliti non mostravano nulla e i radar terrestri potevano rilevare i missili solo quando erano già visibili.

.Così, fidandosi solo del suo intuito, Petrov non fece altro che aspettare. Quando il radar di terra non ha confermato l’attacco e non si è verificata alcuna esplosione, sollievo. E la cosa più incredibile: Petrov non doveva essere lì quel giorno, poiché copriva l’assenza di un altro ufficiale.

Petrov è stato rimproverato dai suoi superiori per non aver seguito il protocollo, ma non è stato punito. Solo nel 2004 la sua storia è venuta alla luce ed è stata riconosciuta per il suo coraggio, vincendo il premio Cittadino del mondo. Nel 2017, Petrov è morto, all’età di 77 anni. Un eroe.

Numero2804.

 

 

C H I    E R A    G E S U’

 

Gesù non era cristiano, era un ebreo osservante, che mai avrebbe immaginato di dar vita a una nuova religione e meno che mai di fondare una “Chiesa”. Mai si è proclamato Messia, e se qualcuno degli apostoli ha ipotizzato che fosse “Cristo” ( “Unto” in greco antico, “Messiah” in ebraico), ha sempre rifiutato questa investitura. Gesù e Cristo sono dunque due figure incompatibili. Storicamente reale il primo, profeta apocalittico ebreo di Galilea, frutto di tre secoli di “invenzione” teologica il secondo, culminati nel Concilio di Nicea.

Paolo Flores d’Arcais

Numero2803.

 

da QUORA

 

C O S T I T U Z I O N E    I T A L I A N A

 

“ora che sono passati 75 anni, non sarebbe il caso di renderla attuale?”

Si, sarebbe assolutamente il caso di revisionarla da cima a fondo, per portarla al passo coi tempi. È assolutamente impossibile che in 75 anni le esigenze e priorità di uno Stato e di un popolo siano rimaste invariate.

Esattamente come la medicina non è la stessa di 75 anni fa.

Esattamente come le leggi non sono le stesse di 75 anni fa.

Esattamente come la tecnologia non è la stessa di 75 anni fa.

Esattamente come praticamente qualunque cosa non è la stessa di 75 anni fa.

Quindi anche la Costituzione non dovrebbe essere la stessa di 75 anni fa. E chi afferma il contrario è solo uno dei tanti, troppi, iperconservatori retrogradi e “dinosauri” di questo povero stivale.

Io la Costituzione la stravolgerei completamente:

  • più diritti e agevolazioni ai cittadini
  • più salute “di stato”
  • più rispetto degli animali e della natura
  • più scienza e tecnologia
  • meno religione (molta meno).

Numero2801.

 

da QUORA

 

Esistono dei prodotti o dei rimedi che riescono ad evitare uno stupro?

 

Vedendo le immagini vi starete chiedendo che cosa sono questi insoliti oggetti

Lo stupro è diventato quasi un’abitudine in Africa, quindi un medico chiamato Sonnette Ehlers, ha sviluppato un prodotto che ha subito attirato l’attenzione su quel continente. La dottoressa non ha mai potuto dimenticare una vittima di stupro che gli ha detto con tristezza: “se solo avesse i denti lì sotto”. Qualche tempo dopo, un uomo entrò in ospedale dove lavora Ehlers con un dolore insopportabile, perché il suo pene era intrappolato nello zip della cerniera dei pantaloni.
Ehlers ha fuso queste circostanze e ha creato un prodotto che si chiama Rapex. Assomiglia ad un tubo, con gli spuntoni dentro. La donna se lo inserisce come un assorbente, con un applicatore, e qualsiasi uomo che provi a violentare la donna si inchioda sugli spuntoni e deve andare in un pronto soccorso affinché il Rapex venga eliminato.

Quando i critici si lamentarono che era una punizione medievale, la dottoressa rispose loro sorridendo: “è un dispositivo medievale, fatto per un atto medievale”

A mio umile parere dovrebbero venderlo e applicarlo in tutto il mondo!
Un “uomo” che viola una donna, in realtà è una bestia che non ha anima, né cuore e il minimo del minimo che si merita è avere un pene lacerato, insanguinato e fatto a pezzi!

Numero2799.

 

da QUORA

 

QUAL  È  IL  SEGRETO  PER  SOPRAVVIVERE?

 

Un ebreo, proprietario di una delle panetteria più famose della Germania, diceva spesso: “Sai perché sono vivo oggi?

Ero ancora un adolescente quando i nazisti in Germania uccisero gli ebrei senza pietà. I ​​nazisti ci portarono ad Auschwitz in treno. Durante la notte in reparto c’era un freddo mortale. Siamo stati lasciati per molti giorni senza cibo, senza letti, il che significa senza la possibilità di riscaldarci in qualche modo. Nevicava ovunque. Il vento freddo ci gelava le guance ogni secondo. C’erano centinaia di noi in quelle notti fredde e orribili. Niente cibo, niente acqua, niente nascondigli. Il sangue si congelava nelle vene. Accanto a me c’era un anziano ebreo che era molto amato nella mia città. Tremava e aveva un aspetto terribile. Ho avvolto lui con le mie mani per scaldarlo. L’ho abbracciato forte per dargli un po’ di calore. Non ho fatto altro che strofinargli le mani, le gambe, il viso, il collo. L’ho pregato di rimanere in vita. L’ho tirato su di morale. È così che ho tenuto al caldo quest’uomo tutta la notte, Io stesso ero stanco e congelato. “Incrociamo le dita”, – gli dicevo – ma ho continuato a massaggiare il corpo di quest’uomo per scaldarlo.

Sono passate tante ore. Finalmente è arrivata la mattina, il sole ha cominciato a splendere. Mi sono guardato intorno per vedere le altre persone. Con mio orrore, tutto ciò che potevo vedere erano cadaveri congelati. Tutto quello che potevo sentire era il silenzio della morte. La notte gelida ha ucciso tutti. Sono morti di freddo. Sopravvissero solo due persone: il vecchio ed io. Il vecchio è sopravvissuto perché non l’ho lasciato congelare, e io sono sopravvissuto perché l’ho scaldato.

Permettetemi di dirvi il segreto della sopravvivenza in questo mondo. Quando scaldi il cuore degli altri, allora riscalderai te stesso. Quando sostieni, rafforzi e incoraggi gli altri, allora ricevi sostegno, rafforzamento e incoraggiamento nella tua vita”.

– Sconosciuto

Numero2798.

 

da QUORA

 

Si stima che esistano circa 4000 religioni nel mondo. Come fa una persona ad avere la presunzione di pretendere che la sua religione sia quella “corretta” senza farsi la benché minima domanda?

 

ALCUNE  RISPOSTE:

 

Le religioni sono nate con l’uomo anche se nel Paleolitico e agli albori dell’homo cosiddetto sapiens non esistevano le divinità giunte in seguito con le civiltà mesopotamiche, con gli Egizi, con i Greci e a seguire i Romani. Diciamo che le religioni sono pure invenzioni dell’uomo tendenti più che altro a tenerne a freno gli istinti aggressivi e guerreschi. L’uomo ha bisogno di credere che la vita non finisce sulla Terra ma continua nei cieli; dove non è dato saperlo e nessuno dei miliardi di trapassati è mai ritornato per raccontarci come si starebbe nell’aldilà. Pertanto inutile scervellarsi su un inesistente Paradiso o un inesistente Inferno dove un seniore (fatto a nostra immagine e somiglianza) il cui nome è solo un invenzione ci giudicherà per ciò che non sappiamo di aver commesso. Le religioni sono l’oppio dei popoli e chi scrive crede in ciò che i suoi occhi vedono e crede nella potenza di Madre Natura unica vera divinità che ben vediamo ma poco conosciamo.

 

Se qualcuno dice che il bisogno di religione è la conferma di un bisogno di fede nel divino, rispondo che il bisogno non è del divino, ma delle possibilità che il divino ci aiuti, nella quotidiana battaglia per la sopravvivenza.

Tutti sappiamo che esiste il dolore che prima o poi proviamo tutti, ed alla fine esiste pure la morte, ineluttabile., oltre la quale esiste il mistero

Quindi il pensiero umano si è evoluto per scacciare il buio da qualcosa che si teme, e non avendo elementi per stabilirlo con certezza, ha costruito un post mortem, gratificante per chi sarà stato bravo e terrificante per chi non avrà adempiuto ai doveri che saranno stati esposti dai rappresentanti terreni del gestore di questa eternità.

Questo gestore non è peraltro limitato all’aldilà, ma può fare incursioni nel nostro vivere di tutti i giorni, con miracoli o altre manifestazioni favorevoli, ma pure con disgrazie. Per evitare quest’ultime, e favorire le prime, occorre che si manifesti la nostra assoluta fiducia nella sua esistenza, e che lo si riempia di lodi e di manifestazioni di fiducia nei loro rappresentanti, depositari della delega a manifestarlo in vita.

La cosa, per chi vuol fare un po’ di verifiche, è comune a tutte, ma proprio tutte le religioni, anche quelle passate, che sono cosi tante che quelle odierne sono una miseria

 

Lo dico da ateo: le religioni non scompariranno mai. Credo infatti che le religioni rispondano ad esigenze dell’animo umano che saranno sempre quelle. Senso di appartenenza, un quadro etico chiaro, dare un senso al caos degli avvenimenti, ridurre la paura dell’ignoto e del futuro, sono tutti esempi di esigenze a cui rispondono le religioni. Quindi le religioni cambieranno, ma non scompariranno. La maggior parte delle persone, ad esempio, dice di appartenere ad una fede religiosa ma non ne segue i dettami o segue solo quelli che non gli pesano troppo. Tutti noi conosciamo tanti cattolici separati o divorziati, e tanti musulmani che bevono alcolici. E poi ci sono tante credenze che ufficialmente non sono religiose ma i cui seguaci si comportavano in maniera assolutamente simile a quella di chi segue una religione. Una specie di religione atea in cui però si riconoscono molti tratti della religione e che addirittura arrivano ad episodi di fanatismo. Il marxismo ad esempio andava molto in voga qualche decennio fa, mentre oggi è diventata una religione di nicchia. Anche l’animalismo e il veganesimo hanno spesso caratteri da fervore religioso. Persino movimenti come il NO-TAV e il NO-VAX hanno tratti simili. Pensa poi ai riti e scongiuri che fanno molte persone, ad esempio prima di una prestazione sportiva. Ad esempio, pare che Filippo Inzaghi si mangiasse una scatola di biscotti per bambini prima di ogni partita, lasciandone due nella scatola. Che differenza c’è tra questo e il farsi il segno della croce prima di entrare in campo? (A chi si dovesse offendere per il paragone, faccio notare che fa un po’ ridere che un ente superiore faccia segnare un gol a qualcuno solo perché si è fatto il segno della croce prima di entrare in campo: o no?)

Se ti interessano queste tematiche, ti consiglio di lettere “Supersenso – Perché crediamo nell’incredibile” dello psicologo canadese Bruce M. Hood. Il libro spiega perché la gente sente il bisogno di seguire una religione, e fa notare come comportamenti che apparentemente non sono religiosi in realtà lo sono.

 

Tante religioni diverse non possono essere tutte vere. Ma potrebbero essere tutte false.

È interessante il fatto che così tante religioni diverse condividano gli stessi errori, gli stessi problemi di metodo, le stesse promesse, e gli stessi fallimenti. Questo ti fa pensare che, se anche ci fosse una religione vera, così coperta da tante religioni false, sarebbe impossibile riconoscerla validamente.

Dopodiché, i religiosi sembrano avere le idee chiare. La vera religione si determina in base all’ostinazione dei fedeli, all’intimidazione, e alla violenza che riescono ad esercitare.

Un’anima alla volta, i dissenzienti possono sparire tutti.

Otto miliardi, in fin dei conti, è un numero finito. Cristiani e mussulmani, almeno, sono entrambi convinti di potersi prendere tutto.

 

Più che essere distorte tutte le religioni nascono per essere rivoluzionarie e staccarsi da tutto quello che c’è prima per poi diventare conservative una volta raggiunto un certo potere e benessere, anche materiale, per il rispettivo clero.

Poi, a un certo punto, queste religioni vengono riformate da qualcuno che cerca di ritornare alle origini, ma ben presto anche questo messaggio alla lunga si annacqua molto fino a rendere necessaria una nuova riforma, e così via.

Semplificando, basta vedere cosa è storicamente avvenuto a tre religioni che, benché diverse, sono state le più universalistiche: buddhismo, cristianesimo e Islam.

Cristianesimo e buddhismo sono nate da due religioni più esclusive e basate su criteri etnici (ebraismo e induismo) proprio come risposta a esse.

L’Islam si è sviluppato in un contesto leggermente diverso, ma anche lui, alla fine, si è proposto come una novità rispetto alle religioni precedentemente praticate in quell’area e, subito dopo, sostituendosi anche allo stesso cristianesimo che stava, soprattutto in Oriente, attraversando una crisi dovuta alle varie eresie represse con estrema violenza.

Tutte e tre queste religioni hanno operato un sincretismo, più o meno evidente, con le religioni locali sulle quali si andarono a sovrapporre.
Il cristianesimo attinse parecchio prima al Mondo Greco-Romano (prima) e poi celtico-germanico man mano che nuovi popoli venivano convertiti.

Nel buddhismo il sincretismo fu ancora più evidente, visto che il Buddha venne divinizzato e associato ai pantheon locali in quasi tutte le aree in cui si trovò (Cina, Tibet, Giappone, Thailandia)

L’Islam, d’altro canto, attinse elementi tanto dall’ebraismo e cristianesimo che dalle religioni praticate precedentemente nell’area, come la credenza di Jinn, il culto della Ka’aba, ecc.

Quindi, in un certo senso, la purezza del loro significato principale si contaminò fin quasi dagli inizi.

In ogni caso, quando queste religioni divennero culti leciti oppure addirittura gli unici culti leciti, iniziarono a irrigidirsi su molti aspetti dottrinari, generando integralismo nei confronti della società civile.

Concentrandomi sul solo cattolicesimo, sono evidenti le varie “riforme” avvenute al suo interno.

Il ritorno alla purezza evangelica dei primi monaci occidentali sulla scia di Benedetto da Norcia avvenne durante un periodo di gravi crisi, politiche ed economiche.

In seguito lo smalto iniziale si perse, soprattutto quando conventi e monasteri iniziarono sempre di più a esercitare un ruolo anche politico, venendo meno al lato spirituale.
La riforma gregoriana, nata proprio per porre un argine al fenomeno, ebbe come reazione la nascita di Cluny e un recupero dell’originario spirito di Benedetto.
Ma anche Cluny presto entrò in crisi e a essa si contrappose San Bernardo di Chiaravalle con Citeaux e la nascita dell’ordine cistercense.

Tra il Duecento e il Trecento, come reazione anche alle eresie (Catari e Valdesi in primis) che proponevano un recupero del messaggio originario (e rivoluzionario) del cristianesimo, sorsero gli ordini mendicanti.
Francescani, domenicani, serviti, carmelitani, ecc. sia pure con accezioni diverse, si proponevano lo scopo da un lato di combattere anche attivamente queste eresie (vedi l’Inquisizione che si avvalse sempre di francescani e domenicani) ma anche praticare più assiduamente la carità e la povertà evangelica, predicare nelle piazze oltre che nelle Università, essere più vicini ai bisogni della popolazione.

Ma la Chiesa, nonostante esempi positivi, ricadde negli stessi errori ed ecco che compare Lutero, anche lui smanioso di recuperare l’autentico messaggio cristiano che, a suo dire, la Chiesa aveva riempito di incrostazioni e infrastrutture inutili.

Quasi subito però anche il Luteranesimo si “macchiò” degli stessi crimini di cui accusava il Cattolicesimo.
Nonostante in uno dei “Sola” Lutero propugnava il superamento della Chiesa, poi ne costituì una lui, rivale ma speculare a quella cattolica, con tanto di clero.

Il trattamento poi riservato agli anabattisti di Munster vuole significare che anche all’interpretazione troppo libera della Bibbia c’era un limite.

A questo riguardo è interessante anche qui notare l’estrema frammentazione del Mondo Protestante, avvenuta quasi immediatamente alla rottura con Roma.

In tutte le varie scissioni i nuovi movimenti evangelici guardavano al Passato più che al Futuro, a un continuo richiamo al cristianesimo originario.

Io però più che vedervi distorsioni dai sistemi religiosi in sé (come dice la domanda) lo considero un fatto quasi endemico.
Una religione si deve continuamente adattare alle società in cui vive e che non ha scelto. Per cui aggiustamenti e compromessi sono normali, così come perdere parte della carica rivoluzionaria originale.
Di quando in quando vengono riformatori che, operando all’interno della religione stessa (Benedetto da Norcia, Bernardo di Chiaravalle, Francesco d’Assisi, Domenico di Guzman, Ignazio di Loyola, ecc.) oppure prendendo un’altra strada in antitesi con essa (Arnaldo da Brescia, Pietro Valdo, Jan Hus, Lutero, Calvino, John Welsey, George Fox, ecc.) vogliono ritornare alle origini mettendo tutto in discussione, per poi, in un paio di generazioni, venire di nuovo sorpassati da altri più ancora rigoristi di loro, ecc.

Sintetizzando alla Ennio Flaiano diciamo che se tutti nasciamo incendiari per morire pompieri, questo è ancora più vero per le religioni.

Numero2797.

 

Da QUORA

 

A T E I S M O

 

Il bio-psicologo Nigel Barber ha completato un nuovo studio secondo il quale l’ateismo prevale nelle culture più avanzate e, stando ai suoi dati, la religione sparirà completamente entro il 2041. Il tutto viene discusso nel suo nuovo libro Why Atheism Will Replace Religion.

Le teorie di Nigel Barber focalizzano l’attenzione sui trend che contraddistinguono i vari Paesi del globo e sulla circostanza che vede «gli atei concentrati nelle aree economicamente più sviluppate».

La tesi principale di Barber è che il fenomeno religioso declina allorché il benessere personale aumenta. Secondo lo scienziato, la ragione di ciò risiede nel fatto che le persone sentono meno il bisogno di credenze soprannaturali quando il mondo reale provvede a soddisfare i loro bisogni. Barber sostiene che la maggior parte della popolazione mondiale considererà irrilevante la religione entro il 2041.

Eric Kaufmann, esperto in scienze politiche, incarna la visione opposta, citando la circostanza secondo la quale gli atei fanno meno figli rispetto a chi possiede una credenza religiosa. Secondo Kaufmann questo farà diffondere la religione rispetto alla visione atea del mondo. Ma qual è il significato del proliferare della mentalità religiosa?
Lo studioso di biotecnologie Thomas Rees si pone questa domanda nel suo saggio Will the Religious Inherit the Earth?, nel quale discute le teorie di Kaufmann e giunge alla conclusione che l’ago della bilancia penderà a favore dei religiosi esattamente perché, rispetto agli atei, essi hanno un più alto tasso di fertilità.
Barber, invece, sostiene in proposito che «tali gruppi sono esigue minoranze della popolazione globale, e diverranno sempre più marginali man mano che la prosperità mondiale aumenterà e, con essa, cresceranno gli standard di vita della maggioranza delle persone». Inoltre il bio-psicologo fa notare che le donne saranno sempre più integrate nella forza lavoro, faranno meno figli e questo vale anche per chi appartiene a gruppi religiosi.

Se un recente studio dell’Istituto di ricerche Pew di Washington è una solida risposta a tutte queste domande, allora Barber potrebbe avere ragione. La ricerca in questione, prodotta nel 2012, indica un deciso aumento dell’ateismo, con ben il 20% del popolo statunitense che si proclama ateo, agnostico o comunque «non affiliato» a nessuna organizzazione religiosa. Questa cifra rappresenta la maggior percentuale mai raggiunta in uno studio Pew.
Il britannico Daily Mail ha riportato un largo studio del 2010 che mostra come gli individui non appartenenti a nessuna professione religiosa siano «il terzo più grande gruppo mondiale» dopo cristiani e musulmani, piazzando così atei ed agnostici davanti a induisti, buddisti e tutte le altre religioni.

Altresì bisogna considerare che gli aspetti sociali non sono gli unici a governare l’andamento della religiosità nei vari paesi del mondo: molto dipende anche da come è fatto il nostro cervello e dal modo che abbiamo di pensare. Secondo la “Teoria del processo duale” utilizziamo due modi di pensare, che per praticità possiamo chiamare sistema 1 e sistema 2. Quest’ultimo si è evoluto soprattutto in tempi relativamente recenti: è quello che ci fa pensare e organizzare le cose in modo logico. Il sistema 1 è invece la parte di pensiero intuitiva, che segue l’istinto e che attua diversi automatismi: è una sorta di meccanismo di sopravvivenza, ci permette di riconoscere le cose viventi da quelle inanimate, ci fa evitare un alimento quando è avariato e ci permette di riconoscere facilmente le facce delle persone che più hanno importanza per la nostra esistenza.

Secondo diversi studiosi, il sistema 1 è stato anche il responsabile della nascita e dell’evoluzione delle religioni, perché spinge a vedere istintivamente delle forze vitali ovunque andiamo, anche se queste non sono presenti (il meccanismo è definito come “dispositivo iperattivo di rilevamento agenti”). Ciò permetteva agli esseri umani dei millenni passati di evitare pericoli nascosti, come animali predatori mimetizzati nell’ambiente circostante e pronti ad attaccare, ma al tempo stesso ci ha resi molto sensibili a vedere e credere in cose di cui non abbiamo esperienza diretta: da una persona cara morta e di cui “sentiamo” la presenza all’idea di un dio, di solito buono, giusto e potente, che ci osserva dall’alto.

Il sistema 1 è anche responsabile della difficoltà di vedere corpo e mente come parte di una cosa sola. È una tendenza che si verifica quasi sempre e in età piuttosto precoce: i bambini sviluppano l’idea di avere un’anima immortale, che in qualche modo esisteva prima della loro nascita e che continuerà a esistere anche dopo. E questa idea, piuttosto elementare, è comune ed è alla base di molte religioni in giro per il mondo. Molti ricercatori teorizzano quindi che la religione sia il prodotto del processo duale e delle nostre inclinazioni naturali a trovare un senso alle cose che ci circondano.

Gli atei devono quindi fare i conti con il modo innato in cui pensa parte della loro mente e di solito l’istruzione e il contatto con la scienza sono i modi migliori per farlo. La scienza aiuta a correggere il sistema 1 ma non è comunque un processo semplice, perché non possiamo avere esperienza diretta di tutto ciò che dicono le evidenze scientifiche. Dobbiamo per esempio accettare che la Terra gira, anche se in maniera diretta non possiamo mai rendercene conto in modo efficace. Così come dobbiamo accettare che l’evoluzione va per conto suo e che non c’è un “disegno” o uno “scopo” per l’Universo, anche se istintivamente il nostro modo di pensare ci dice diversamente. In un certo senso, la scienza è un processo cognitivamente innaturale e quindi più faticoso da seguire rispetto alla religione, che offre concetti semplici e più vicini alla tendenza dei nostri processi mentali di trovare uno scopo.

Numero2796.

 

 

L’eccelso Leopardi, il pessimo Giacomo

Giacomo Leopardi è il solo grande poeta e letterato del passato remoto che ancora vive nel nostro presente smemorato. Non Manzoni, non Foscolo, non Tasso, che lo stesso Leopardi pur considerava più grande di Dante né gli altri classici. A Leopardi si dedicano film, saggi, si celebrano perfino gli anniversari della sue poesie, come l’Infinito.
Eppure fu maltrattato nel suo tempo, come egli stesso scrisse: «sto qui, deriso, sputacchiato, preso a calci da tutti, menando l’intera vita in una stanza…», confidò a Pietro Brighenti nel 1821. Trattato come un deforme, un “saccentuzzo” maleodorante, “un gobbo fottuto”, un nano maledetto, alto appena un metro e 41, un fisico che ricorda quello di Antonio Gramsci; deriso non solo a Recanati ma anche a Napoli, definito un “ranavuottolo” e uno “scartellato”. Questo spiega la totale scissione del poeta favoloso dall’uomo risentito contro il mondo, le donne, l’umanità. Per lui “l’odio è di gran lunga il più durevole fra i piaceri: gli uomini amano in fretta, ma detestano a tutto loro agio e a lungo”. E comunque preferiva l’odio all’indifferenza. Poi il suo elogio del delitto che è a suo dire “un atto eroico”.
Del Leopardi oscuro, “intellettuale livido e livoroso”, tratta la “biografia non autorizzata” di Raffaele Ascheri, da poco edita da Cantagalli; una ricostruzione attenta e assai “scorretta” del grandissimo poeta.
Penoso è il capitolo della sua fame di denaro e delle sue umilianti richieste di aiuti a famigliari, prelati e potenti. Si faceva ipocrita e “untuoso”, pur di ottenere qualcosa. E per convincere i suoi genitori a sostenerlo economicamente, minacciava loro di tornare a casa, così gravando con i suoi esigenti consumi ed essendo “di grandissimo incomodo coi miei metodi strani di vita e colla mia malinconia”. Detestava insegnare, perché reputava gli studenti “insolenti” e lui troppo timido per insegnare; preferiva dare lezioni private di latino e greco. Imbarazzante è il capitolo dedicato a lui come “raccomandato vaticano”, e un altro sull’”ateo papalino”, pronto ad abdicare penosamente alla sua coerenza con una “servile e zelante abiura” e “alla sua dignità personale ed intellettuale” pur di strappare una sinecura ben pagata, “all’ombra del potere teocratico vaticano”. Mostrò insincera umiltà e piaggeria verso i potenti, arrivando a deprecare “la malintesa libertà di pensare”; e si disse felicissimo di servire il Papa Re. In questo appare più leale il cattolico fervente Monaldo che gli sconsigliò di travestirsi da clericale, perché “il galantuomo deve procedere in coerenza dei suoi principii, e non conviene ricevere stipendio da un Principe, vergognandosi di portare la sua divisa”. Giacomo non volle però trasferirsi a Roma, adottando tutte le scuse possibili, perfino “una stitichezza eccessiva” e la sofferenza della carrozza per il trasferimento. Voleva un incarico a Bologna, dove si trovava bene, con una “ben piccola fatica e piccolo tempo”; così sfumò la sua pretesa.
Leopardi fu ipocrita anche con suo padre: quando gli attribuirono la paternità dei Dialoghetti di Monaldo, al di là dei suoi cerimoniosi carteggi col padre, in cui diceva che non voleva “farsi bello degli altrui meriti”, definì altrove quel libro paterno “infamissimo, scelleratissimo”, con dialoghi “sozzi e fanatici”.
Praticando la dissimulazione, adottava anche nella corrispondenza la doppia faccia e la doppia morale. Adulava i prelati, chiedendo favori, ma in privato o in altre corrispondenze li disprezzava, fino a definirli “coglioni” (es. l’abate Cancellieri).
E un odio verso l’umanità e molte città, come Firenze “fetidissima”, e verso i romani e i napoletani; un disprezzo delle donne, soprattutto quelle che non ricambiavano il suo amore, fino a definirle “puttane” (come Teresa Malvezzi). Naturalmente in tutto questo pesavano le sue malattie, la sua cecità progressiva e la sua pessima alimentazione, la sua golosità di dolci che gli fu fatale; l’ultima fu la scorpacciata di confetti canellini di Sulmona che gli procurò amorosamente Paolina, la sorella di Antonio Ranieri, verso cui fu ingrato nonostante le tante premure ricevute. Refrattario alle abluzioni quotidiane, sciatto e malvestito, esaltava bacco e tabacco non potendo godersi Venere.
Ascheri smentisce la diceria di Leopardi omosessuale, che Giacomo definì “un vizio antinaturale”, “una snaturalezza infame”. Il biografo passa in rassegna i suoi infelici amori non ricambiati.
Il suo pessimo carattere, unito all’invidia per il suo genio, gli procurò inimicizie e odii; come quello di Niccolò Tommaseo che lo oltraggiò in versi: “Natura con un pugno lo sgobbò: “Canta, gli disse irata”; ed ei cantò». Ma anche con Manzoni si conobbero ma non si presero. Il deforme e cagionevole Leopardi esaltava la forza e il vigore fisico; Adriano Tilgher notava che “nessun moralista ha tanto esaltato la salute, il vigore e l’allegrezza quanto il pessimista e malato Leopardi”. In questo, trovò nel tempo un fratello, Nietzsche. E come lui esaltò lo spirito guerriero, la giovinezza e la salute, necessaria “a mantenere il vigore dell’animo e il coraggio che non saranno mai in un corpo debole”. Il superuomo ante litteram.
Poi vennero gli studi di Cesare Lombroso e di Giuseppe Sergi su di lui, a considerarlo uno psicopatico e un genio epilettico. Ascheri affronta il suo contraddittorio “nazionalismo” risorgimentale, i tentativi postumi di fascistizzarlo durante il regime o di arruolarlo come “progressista” e “materialista” da parte degli studiosi marxisti. Il responso finale è che fu “un cattivo maestro”. Ma fu un genio incomparabile. Grandezza della poesia, miseria della vita; nano in più sensi, gigante nella letteratura. Giacomo passa, Leopardi resta.

Numero2795.

 

 

da un tema di QUORA e traendo spunto da esso:

 

PERCHÈ   LE   RELIGIONI   OFFRONO   IL   PERDONO?

 

ATTENZIONE:

Le religioni non offrono, esigono che l’individuo si pieghi al malvagio nella nobile azione del perdono.

Il perdono istituzionale per me è assurdo come lo è la pena di morte: opposti che si incontrano. Se lo Stato uccide per legge non è forse assassino? E se io perdono chi mi fa male e mi danneggia, non gli sto forse permettendo, pur in presenza di un dichiarato pentimento e di una ipocrita redenzione, di continuare a farlo anche con altri?

Il perdono può e deve essere un fatto personale. Ti perdono, ma non voglio più avere a che fare con te . Ti perdono in quanto non ti perseguito, non mi vendico, ma non venire a cercarmi. Ti perdono, ma ti seppellisco nel passato.

Ecco, così iniziamo a ragionare. Non dimenticare infatti che le religioni vogliono adepti sottomessi, proni ad ogni imposizione ed abuso. L’insegnamento del perdono è utile soltanto a questo.

E potresti dirmi… ma Gesù ha detto di perdonare.

Potrei parlare per ore di questo argomento. Ti invito a leggere i 4 vangeli da solo, con i tuoi occhi e la tua intelligenza, senza filtrarli con gli insegnamenti ricevuti, che sono le interpretazioni degli strumentalizzatori, cioè di coloro che vogliono esercitare, nel nome di un Dio o di una religione, il controllo della tua coscienza.

Scoprirai tante cose che ribaltano gli insegnamenti della Chiesa.

Numero2793.

 

da QUORA

 

L A    B I B B I A     (Tà Biblìa: in greco antico significa “I libri”. È una raccolta di testi messi insieme. Non si sa dove, non si sa da quando, non si sa da chi).

 

 

Ecco la tolleranza del dio cristiano:

 

Esodo 15
3 Il SIGNORE è un guerriero, il suo nome è il SIGNORE.

Compare la verità nella “sacra bibbia” nella quale, prima di tutto, i crimini contro i bambini sono diffusissimi; il più evidente è il malvagio “dio” Geova che esegue un sacrificio di sangue di suo figlio [omicidio del figlio] che è il tema portante di tutta la messa cristiana; una simulazione di un sacrificio di sangue, cosa che prova chi egli sia in realtà. Per informazioni più dettagliate leggete questo articolo.

Deuteronomio 2
33 E il SIGNORE, il nostro Dio, lo diede nelle nostre mani, e noi abbiamo sconfitto lui, i suoi figli e tutta la sua gente.
34 In quel tempo prendemmo tutte le sue città e le votammo allo sterminio: uomini, donne, bambini; non vi lasciammo nessuno in vita.

Deuteronomio 3
23 Il SIGNORE tuo Dio, invece, le darà in tuo potere e le metterà in fuga con grande scompiglio finché siano distrutte.
24 Ti darà nelle mani i loro re, e tu farai scomparire i loro nomi di sotto il cielo; nessuno potrà resisterti, finché tu le abbia distrutte.

Esodo 23
18 Non mi offrirai il sangue della vittima insieme con pane lievitato; il grasso dei sacrifici della mia festa non sarà conservato durante la notte fino al mattino. “ASSASSINO E BUGIARDO SIN DALL’INIZIO”

Numeri 25
16 Poi il SIGNORE disse a Mosè:
17 “Trattate i Madianiti come nemici e uccideteli”

Numeri 31
17 Ora dunque uccidete ogni maschio tra i bambini, e uccidete ogni donna che ha avuto rapporti sessuali con un uomo;
18 ma tutte le fanciulle che non hanno avuto rapporti sessuali con uomini, lasciatele in vita per voi.

Salmi 137
9 Beato chi afferrerà i tuoi bambini e li sbatterà contro la roccia!

1 Samuele 15
3 Ora va’, sconfiggi Amalec, vota allo sterminio tutto ciò che gli appartiene; non lo risparmiare, ma uccidi uomini e donne, bambini e lattanti, buoi e pecore, cammelli e asini”».

NON C’E’ DA STUPIRSI CHE QUELLI CHE SI LEGANO ALL’ODIO PER GLI UMANI, L’ENERGIA ASSASSINA DEL CRISTIANESIMO, COMMETTANO QUESTI CRIMINI.

NON UCCIDERE ???

Luca 19
27 E quei miei nemici che non volevano che io regnassi su di loro, conduceteli qui e uccideteli in mia presenza”.

ONORA IL PADRE E LA MADRE ???

Matteo 10
34 Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a metter pace, ma spada.
35 Perché sono venuto a dividere il figlio da suo padre, la figlia da sua madre, la nuora dalla suocera;
36 e i nemici dell’uomo saranno quelli stessi di casa sua.

MA SATANA INVECE CHI AVREBBE MAI AMMAZZATO ?

Non c’è nulla di spirituale nella Bibbia o nel Cristianesimo. Ci sono infinite contraddizioni e versi di significato opposto nella Bibbia. Questo serve ad assicurarsi che la Bibbia si adatti a qualsiasi tempo ed a qualsiasi situazione, per poter continuare a propinare il programma del Cristianesimo. Alcune interpolazioni sono state segretamente introdotte da vari antichi scrittori che piangevano chiedendo aiuto; in maniera non diversa dagli UFO nell’arte antica [è sufficiente cercare su Google o su altri motori di ricerca].

Quelli riportati sopra sono solo un piccolo esempio dell’infinita tortura, assassinio, macellazione di bambini ed infanti, ed altri abominevoli crimini commessi agli ordini di Geova, e ebbene SI’, anche di Gesù il nazareno. Tutto questo, insieme con gli infiniti consigli di suicidio, è il tema della Bibbia. Non fatevi ingannare dai tentativi cristiani di confondervi.

“SATANA” significa “VERITA'” in Sanscrito. Satana non si contraddice da solo. Anche un avvocato potrebbe avere prova di colpevolezza dalle contraddizioni del difensore. UN VERO BUGIARDO ED INGANNATORE SI CONTRADDICE DA SOLO!

“Noi distruggeremo Dio” – citazione da Protocolli dei Savi Anziani di Sion.

“Satan” significa “nemico” in Ebraico.

Il Rabbino Yaacov Perrin dice “Un milione di Arabi non valgono un’unghia ebraica”. (dal New York Daily News, 28 Febbraio 1998, pag. 6).

STERMINIO DI MASSA DEI GENTILI : (N.d.R.: i Gentili sono i non-ebrei)
Esodo 15
3 Il SIGNORE è un guerriero, il suo nome è il SIGNORE.

Esodo 17
13 E Giosuè sconfisse Amalec e la sua gente passandoli a fil di spada.
14 Il SIGNORE disse a Mosè: «Scrivi questo fatto in un libro, perché se ne conservi il ricordo, e fa’ sapere a Giosuè che io cancellerò interamente sotto il cielo la memoria di Amalec».
15 Allora Mosè costruì un altare che chiamò «il SIGNORE è la mia bandiera»; e disse:
16 «Una mano s’è alzata contro il trono del SIGNORE, perciò il SIGNORE farà guerra ad Amalec di generazione in generazione».

GEOVA COMMETTE ULTERIORI OMICIDI :
Esodo 23
7 Io manderò davanti a te il mio terrore, metterò in rotta ogni popolo presso il quale arriverai e farò voltare le spalle davanti a te a tutti i tuoi nemici.

Il Rabbino Yitzhak Ginsburg ha dichiarato “Dobbiamo riconoscere che il sangue ebraico ed il sangue di un goy non sono la stessa cosa”. (New York Times, 6 Giugno 1989, pag. 5).
[“goy” o “goyim” – plurale – sono parole derogatorie ebraiche che significano “Gentile/Gentili”, la radice “goeti” è la parola radice per “Diavolo”. Satana è il Dio dei Gentili ed il nostro Vero Dio Creatore. “Satan” significa “nemico” in Ebraico.]

GEOVA ORDINA LO STERMINIO DI MASSA DI MIGLIAIA DI GENTILI :
Esodo 32
27 Ed egli disse loro: «Così dice il SIGNORE, il Dio d’Israele: “Ognuno di voi si metta la spada al fianco; percorrete l’accampamento da una porta all’altra di esso, e ciascuno uccida il fratello, ciascuno l’amico, ciascuno il vicino!”»
28 I figli di Levi eseguirono l’ordine di Mosè, e in quel giorno caddero circa tremila uomini.

Università di Gerusalemme, il Prof. Ehud Sprinzak descrisse la filosofia di Kahane e Goldstein: “Credono sia volontà di Dio che loro commettano violenza contro i ‘goyim’, parola ebraica che indica “i non ebrei”. (New York daily News, 26 Febbraio 1994, pag. 5)

ULTERIORE STERMINIO DI MASSA DEI CANANITI GENTILI :

Numeri 21
3 Il SIGNORE ascoltò la voce d’Israele e gli diede nelle mani i Cananei; Israele votò allo sterminio i Cananei e le loro città e a quel luogo fu messo il nome di Corma.

ECCO QUI IL CANNIBALISMO: MANGIARE GENTILI MORTI :
Numeri 23
24 Ecco un popolo che si leva come una leonessa e si alza come un leone; egli non si sdraia prima di aver divorato la preda e bevuto il sangue delle sue vittime».

CITAZIONE DEL TALMUD EBRAICO: Sanhedrin 59a: “Uccidere goyim è come uccidere un animale selvaggio”.

GENOCIDIO DEI MADIANITI GENTILI :
Numeri 16 Poi il SIGNORE disse a Mosè:
17 «Trattate i Madianiti come nemici e uccideteli,

Numeri 31
7 Essi marciarono dunque contro Madian, come il SIGNORE aveva ordinato a Mosè, e uccisero tutti i maschi.

CITAZIONE DEL TALMUD EBRAICO :
18. Tosefta. Aboda Zara B, 5: “Se un goy uccide un goy o un ebreo, è responsabile; ma se un ebreo uccide un goy, NON è responsabile”.
Numeri 31
8 Uccisero pure, con tutti gli altri, i re di Madian: Evi, Rechem, Sur, Cur e Reba, cinque re di Madian. Uccisero pure con la spada Balaam, figlio di Beor.

CITAZIONE DEL TALMUD EBRAICO: Yebbamoth 11b: “Il rapporto sessuale con una ragazzina è permesso se ha tre anni di età”.
Nidrasch Talpioth, p. 225-L: “Geova ha creato il non-ebreo in forma umana così che l’ebreo non debba essere servito da animali. Il non-ebreo di conseguenza è un animale in forma umana, e condannato a servire l’ebreo giorno e notte”.

SCHIAVIZZARE I GENTILI DONNE E BAMBINI :
Numeri 31
9 I figli d’Israele presero prigioniere le donne di Madian e i loro bambini, predarono tutto il loro bestiame, tutte le loro greggi, e ogni loro bene;
10 appiccarono il fuoco a tutte le città che quelli abitavano e a tutti i loro accampamenti,
11 e presero tutte le spoglie e tutta la preda: gente e bestiame.

CITAZIONE DEL TALMUD EBRAICO :
Schulchan Aruch, Choszen Hamiszpat 348: “Tutta la proprietà delle altre nazioni appartiene alla nazione ebraica, che di conseguenza ha titolo di impadronirsi di essa senza alcuno scrupolo”.

ULTERIORI STERMINI DI MASSA E GENOCIDI DI GENTILI. PRENDERE TUTTE LE PROPRIETA’ DEI GENTILI E’ UN ESEMPIO EVIDENTE DI QUELLO CHE E’ STATO FATTO ALLA PALESTINA MODERNA [CHE DISCENDE DAI FILISTEI] DALLO STATO BANDITO DI ISRAELE :
Deuteronomio 2
20 Anche questo era considerato come un paese dei Refaim. Anticamente vi abitavano dei Refaim, ma gli Ammoniti li chiamavano Zamzummin:
21 Popolo grande, numeroso, alto di statura come gli Anachiti, ma il SIGNORE li distrusse davanti agli Ammoniti, che li scacciarono e si stabilirono al loro posto.
22 Così il SIGNORE aveva detto. Ma riservammo come nostra preda il bestiame e le spoglie delle città che avevamo prese. Così fu fatto per i figli di Esaù che abitano in Seir, quando distrusse i Corei davanti a loro; essi li scacciarono e si stabilirono al loro posto e vi sono rimasti fino al giorno d’oggi.
23 Anche gli Avvei, che abitavano in villaggi fino a Gaza, furono distrutti dai Caftorei, usciti da Caftor, i quali si stabilirono al loro posto.

CITAZIONE DEL TALMUD EBRAICO: Hilkkoth Akum X1: “Non mostrare alcuna pietà per i goyim”.
Deuteronomio 2
30 Ma Sicon, re di Chesbon, non volle lasciarci passare per il suo paese, perché il SIGNORE, il tuo Dio, gli aveva indurito lo spirito e reso ostinato il cuore, per metterlo nelle tue mani, come oggi puoi vedere.
31 Il SIGNORE mi disse: «Vedi, ho iniziato a dare in tuo potere Sicon e il suo paese; comincia la conquista, impadronisciti del suo paese».
32 Allora Sicon uscì contro di noi con tutta la sua gente, per darci battaglia a Iaas.
33 E il SIGNORE, il nostro Dio, lo diede nelle nostre mani, e noi abbiamo sconfitto lui, i suoi figli e tutta la sua gente.
34 In quel tempo prendemmo tutte le sue città e le votammo allo sterminio: uomini, donne, bambini; non vi lasciammo nessuno in vita.

CITAZIONE DEL TALMUD EBRAICO :
Seph. Jp., 92, 1: “Dio ha dato agli ebrei potere sulle proprietà e sul sangue di tutte le nazioni”.
Deuteronomio 2
35 Ma riservammo come nostra preda il bestiame e le spoglie delle città che avevamo prese.

CITAZIONE DEL TALMUD EBRAICO :
Sanhedrin 57a. “Quando un ebreo uccide un Gentile (“Cuthean”), non ci sarà pena di morte. Quello che un ebreo ruba a un Gentile, lo può tenere”.
Baba Kamma 37b. I Gentili sono fuori dalla protezione della legge e Dio ha “denunciato il loro denaro a Israele”.
Deuteronomio 2
36 Da Aroer, che è all’inizio della valle dell’Arnon e dalla città che è nella valle, fino a Galaad, non ci furono città troppo forti per noi: il SIGNORE, il nostro Dio, le diede tutte in nostro potere.
37 Ma non ti avvicinasti al paese dei figli di Ammon, a nessuno dei posti toccati dal torrente Iabboc, né alle città della zona montuosa, né ai luoghi che il SIGNORE, il nostro Dio, ci aveva proibiti di attaccare.

GLI ITTITI, I GHIRGASEI, GLI AMOREI, I CANANEI, I FEREZEI, GLI IVVEI ED I GEBUSEI SONO TUTTI NAZIONI GENTILI.
Deuteronomio 7 :
1 Quando il SIGNORE, il tuo Dio, ti avrà introdotto nel paese che vai a prendere in possesso, e avrai scacciato molti popoli: gli Ittiti, i Ghirgasei, gli Amorei, i Cananei, i Ferezei, gli Ivvei e i Gebusei, sette popoli più grandi e più potenti di te;
2 quando il SIGNORE, il tuo Dio, li avrà dati in tuo potere e tu li avrai sconfitti, tu li voterai allo sterminio; non farai alleanza con loro e non farai loro grazia.
3 Non t’imparenterai con loro, non darai le tue figlie ai loro figli e non prenderai le loro figlie per i tuoi figli,
4 perché distoglierebbero da me i tuoi figli che servirebbero dèi stranieri e l’ira del SIGNORE si accenderebbe contro di voi. Egli ben presto vi distruggerebbe.

ED E’ QUI CHE CI SONO EVIDENTI RIFERIMENTI A DISTRUGGERE GLI DEI GENTILI :
Deuteronomio 7 :
5 Invece farete loro così: demolirete i loro altari, spezzerete le loro statue, abbatterete i loro idoli d’Astarte e darete alle fiamme le loro immagini scolpite.
6 Infatti tu sei un popolo consacrato al SIGNORE tuo Dio. Il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha scelto per essere il suo tesoro particolare fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra.

Deuteronomio 7 :
22 Il SIGNORE, il tuo Dio, scaccerà a poco a poco queste nazioni davanti a te. Tu non potrai distruggerle d’un colpo solo, perché le bestie della campagna si moltiplicherebbero a tuo danno.
23 Il SIGNORE tuo Dio, invece, le darà in tuo potere e le metterà in fuga con grande scompiglio finché siano distrutte.
24 Ti darà nelle mani i loro re, e tu farai scomparire i loro nomi di sotto il cielo; nessuno potrà resisterti, finché tu le abbia distrutte.

I Gentili sono stati indottrinati con bugie ebraiche. Siamo stati scollegati dai nostri Dei e dalla nostra cultura. Tutto questo è stato sostituito con personaggi ebraici fittizi da adorare in maniera servile, cosa che crea un potente legame subliminale. Questo genere di cose è responsabile per come i Gentili hanno sempre combattuto guerre per conto degli ebrei, senza nemmeno pensare a cosa stavano facendo. Quello che è accaduto in Iraq è un esempio perfetto.

Deuteronomio 7 :
25 Darai alle fiamme le immagini scolpite dei loro dèi; non desidererai e non prenderai per te argento né oro che è su di esse, affinché tu non rimanga preso al laccio; perché sono abominevoli per il SIGNORE tuo Dio.
26 Non introdurrai cosa abominevole in casa tua, perché saresti votato allo sterminio come quella cosa; dovrai detestarla e aborrirla, perché è cosa votata allo sterminio.

Deuteronomio 12 :
26 Ma quanto alle cose che avrai consacrato o promesso per voto, le prenderai e andrai al luogo che il SIGNORE avrà scelto,
27 e offrirai i tuoi olocausti, la carne e il sangue, sull’altare del SIGNORE tuo Dio; e il sangue delle altre tue vittime dovrà essere sparso sull’altare del SIGNORE tuo Dio, e tu mangerai la carne.
28 Osserva e ascolta tutte queste cose che ti comando, affinché tu sia felice, e i tuoi figli dopo di te, quando avrai fatto ciò che è bene e giusto agli occhi del SIGNORE tuo Dio.
29 Quando il SIGNORE, il tuo Dio, avrà sterminato davanti a te le nazioni che tu stai andando a spodestare, e quando le avrai spodestate e ti sarai stabilito nel loro paese,
30 guàrdati bene dal cadere nel laccio seguendo il loro esempio, dopo che saranno state distrutte davanti a te, e dall’informarti sui loro dèi, dicendo: «Come servivano i loro dèi queste nazioni? Anch’io voglio fare lo stesso».

L’energia umana non è sufficiente, devono anche esserci dei sacrifici di animali :
Esodo 20 :
24 Fammi un altare di terra; e su questo offri i tuoi olocausti, i tuoi sacrifici di ringraziamento, le tue pecore e i tuoi buoi; in qualunque luogo, nel quale farò ricordare il mio nome, io verrò da te e ti benedirò.

Esodo 24 :
4 Mosè scrisse tutte le parole del SIGNORE. Poi si alzò la mattina presto e costruì ai piedi del monte un altare e dodici pietre per le dodici tribù d’Israele.
5 Mandò dei giovani israeliti a offrire olocausti e a immolare tori come sacrifici di riconoscenza al SIGNORE.
6 Mosè prese metà del sangue e la mise in catini; l’altra metà la sparse sull’altare.
7 Poi prese il libro del patto e lo lesse in presenza del popolo, il quale disse: «Noi faremo tutto quello che il SIGNORE ha detto e ubbidiremo».
8 Allora Mosè prese il sangue, ne asperse il popolo e disse: «Ecco il sangue del patto che il SIGNORE ha fatto con voi sul fondamento di tutte queste parole».

Ulteriori istruzioni di Geova per i sacrifici di sangue :
Esodo 23 :
18 Non mi offrirai il sangue della vittima insieme con pane lievitato; il grasso dei sacrifici della mia festa non sarà conservato durante la notte fino al mattino.

Esodo 29 :
10 Poi farai avvicinare il toro davanti alla tenda di convegno; Aaronne e i suoi figli poseranno le mani sul capo del toro.
11 Sgozzerai il toro davanti al SIGNORE, all’ingresso della tenda di convegno.
12 Prenderai del sangue del toro e ne metterai col dito sui corni dell’altare e spargerai tutto il sangue ai piedi dell’altare.
13 Prenderai pure tutto il grasso che copre le interiora, la rete che è sopra il fegato, i due rognoni e il grasso che c’è sopra, e farai fumare tutto sull’altare.
14 Ma la carne del toro, la sua pelle e i suoi escrementi li brucerai con il fuoco fuori dell’accampamento: è un sacrificio di espiazione.
15 Poi prenderai uno dei montoni; Aaronne e i suoi figli poseranno le mani sul capo del montone.
16 Sgozzerai il montone, ne prenderai il sangue e lo spargerai sull’altare, tutto intorno.
17 Poi farai a pezzi il montone, laverai le sue interiora e le sue zampe e le metterai sui pezzi e sulla sua testa.
18 Farai fumare tutto il montone sull’altare: è un olocausto al SIGNORE; è un sacrificio di odore soave fatto mediante il fuoco al SIGNORE.
19 Poi prenderai l’altro montone, e Aaronne e i suoi figli poseranno le mani sul capo del montone.
20 Sgozzerai il montone, prenderai del suo sangue e lo metterai sull’estremità dell’orecchio destro d’Aaronne e sull’estremità dell’orecchio destro dei suoi figli, sul pollice della loro mano destra e sull’alluce del loro piede destro, e spargerai il sangue sull’altare, tutto intorno.
21 Prenderai del sangue che è sull’altare, dell’olio dell’unzione e ne spruzzerai su Aaronne e sui suoi paramenti, sui suoi figli e sui paramenti dei suoi figli con lui. Così saranno consacrati lui, i suoi paramenti e insieme a lui i suoi figli e i loro paramenti.
22 Prenderai pure il grasso del montone, la coda, il grasso che copre le interiora, la rete del fegato, i due rognoni, il grasso che vi è sopra e la coscia destra, perché è un montone di consacrazione;
23 prenderai anche un pane, una focaccia all’olio e una galletta dal paniere degli azzimi che è davanti al SIGNORE;
24 porrai tutte queste cose sulle palme delle mani di Aaronne e sulle palme delle mani dei suoi figli e le agiterai come offerta agitata davanti al SIGNORE.
25 Poi le prenderai dalle loro mani e le brucerai sull’altare sopra l’olocausto, come un profumo soave davanti al SIGNORE; è un sacrificio fatto, mediante il fuoco, al SIGNORE.
26 Prenderai il petto del montone che sarà servito alla consacrazione di Aaronne e lo agiterai come offerta agitata davanti al SIGNORE; questa sarà la tua parte.
27 Consacrerai, di ciò che spetta ad Aaronne e ai suoi figli, il petto dell’offerta agitata e la coscia dell’offerta elevata: vale a dire, ciò che del montone della consacrazione sarà stato agitato ed elevato;
28 esso apparterrà ad Aaronne e ai suoi figli, come legge perenne, per i figli d’Israele; poiché è un’offerta fatta per elevazione. Sarà un’offerta fatta per elevazione dai figli d’Israele nei loro sacrifici di riconoscenza: la loro offerta per elevazione sarà per il SIGNORE.
29 I paramenti sacri di Aaronne saranno, dopo di lui, per i suoi figli, che li indosseranno all’atto della loro unzione e della loro consacrazione.
30 Quello dei suoi figli che gli succederà nel sacerdozio li indosserà per sette giorni quando entrerà nella tenda di convegno per fare il servizio nel luogo santo.
31 Poi prenderai il montone della consacrazione e ne farai cuocere la carne in un luogo santo;

Levitico 1 :
1 Il SIGNORE chiamò Mosè, gli parlò dalla tenda di convegno e gli disse:

2 «Parla ai figli d’Israele e di’ loro: “Quando qualcuno di voi vorrà portare un’offerta al SIGNORE, offrirete bestiame grosso o minuto.
3 Se la sua offerta è un olocausto di bestiame grosso, offrirà un maschio senza difetto: l’offrirà all’ingresso della tenda di convegno, per ottenere il favore del SIGNORE.
4 Poserà la mano sulla testa dell’olocausto, e il SIGNORE lo accetterà come espiazione.
5 Poi sgozzerà il vitello davanti al SIGNORE e i sacerdoti, figli d’Aaronne, offriranno il sangue e lo spargeranno sull’altare, da ogni lato, all’ingresso della tenda di convegno.
6 Poi scuoierà l’olocausto e lo taglierà a pezzi.
7 I figli del sacerdote Aaronne metteranno del fuoco sull’altare e disporranno della legna sul fuoco.
8 Poi i sacerdoti, figli d’Aaronne, disporranno quei pezzi, la testa e il grasso, sulla legna messa sul fuoco che è sull’altare;
9 ma laverà con acqua le interiora e le zampe, e il sacerdote farà fumare ogni cosa sull’altare, come olocausto, sacrificio di profumo soave, consumato dal fuoco per il SIGNORE.
10 Se la sua offerta è un olocausto di bestiame minuto, pecore o capre, offrirà un maschio senza difetto.
11 Lo sgozzerà dal lato settentrionale dell’altare davanti al SIGNORE; i sacerdoti, figli d’Aaronne, ne spargeranno il sangue sull’altare da ogni lato.
12 Poi lo taglierà a pezzi e, insieme con la testa e il grasso, il sacerdote li disporrà sulla legna messa sul fuoco sopra l’altare.
13 Ma laverà con acqua le interiora e le zampe; poi il sacerdote offrirà ogni cosa e la brucerà sull’altare. Questo è un olocausto, un sacrificio di profumo soave, consumato dal fuoco per il SIGNORE.
14 Se la sua offerta al SIGNORE è un olocausto di uccelli, offrirà delle tortore o dei giovani piccioni.
15 Il sacerdote offrirà in sacrificio l’uccello sull’altare, gli staccherà la testa, la brucerà sull’altare, e il sangue sarà fatto colare sopra uno dei lati dell’altare.
16 Poi gli toglierà il gozzo con quel che contiene, e lo getterà sul lato orientale dell’altare, nel luogo delle ceneri.
17 Spaccherà quindi l’uccello per le ali, senza però dividerlo in due, e il sacerdote lo brucerà sull’altare, sulla legna messa sopra il fuoco. Questo è un olocausto, un sacrificio di profumo soave, consumato dal fuoco per il SIGNORE.

Levitico 7 :
1 «”Questa è la legge del sacrificio per la colpa; è cosa santissima.
2 Nel luogo dove si sgozza l’olocausto, si sgozzerà la vittima del sacrificio per la colpa; e se ne spargerà il sangue sull’altare da ogni lato;
3 si offrirà tutto il grasso, la coda, il grasso che copre le interiora,
4 i due rognoni, il grasso che c’è sopra e che copre i fianchi, e la rete del fegato che si staccherà vicino ai rognoni.
5 Il sacerdote farà bruciare tutto questo sull’altare, come un sacrificio consumato dal fuoco per il SIGNORE. Questo è un sacrificio per la colpa.

Levitico 7 :
14 Di ognuna di queste offerte si presenterà una parte come oblazione elevata al SIGNORE; essa sarà del sacerdote che avrà fatto l’aspersione del sangue del sacrificio di riconoscenza.

IL “SIGNORE” HA BISOGNO DI OGNI GOCCIA DI SANGUE DEL SACRIFICIO :
Levitico 7 :
27 Chiunque mangerà sangue di qualsiasi specie, sarà eliminato dalla sua gente”».

E qui, viene richiesto ulteriore sacrificio per rimuovere la maledizione della muffa che Geova stesso ha inflitto :
Levitico 14 :
34 «Quando sarete entrati nel paese di Canaan, che io vi do come vostro possesso, se mando la macchia della muffa in una casa del paese che possederete,
48 Ma se il sacerdote che è entrato nella casa e l’ha esaminata vede che la macchia non si è allargata nella casa dopo che essa è stata intonacata, dichiarerà la casa pura, perché la macchia è sparita.
49 Poi, per purificare la casa, prenderà due uccelli, del legno di cedro, dello scarlatto e dell’issopo;
50 sgozzerà uno degli uccelli sopra un vaso di terracotta contenente dell’acqua di fonte;
51 prenderà il legno di cedro, l’issopo, il panno scarlatto e l’uccello vivo, e li immergerà nel sangue dell’uccello sgozzato e nell’acqua di fonte, e aspergerà sette volte la casa.
52 Purificherà la casa col sangue dell’uccello, con l’acqua di fonte, con l’uccello vivo, con il legno di cedro, con l’issopo e con il panno scarlatto;
53 ma lascerà andare libero l’uccello vivo, fuori dalla città, per i campi; così farà l’espiazione per la casa, ed essa sarà pura».
54 Questa è la legge relativa a ogni specie di macchia di muffa e di tigna,
55 alla muffa delle vesti e della casa,
56 ai tumori, alle pustole e alle macchie lucide,
57 per insegnare quando una cosa è impura e quando è pura. Questa è la legge relativa alla muffa.

Ulteriori esempi di sacrifici di sangue ebraici per Geova :
Levitico 8: 14- 32
Levitico 9: 1- 24
Levitico 14: 1- 5
Levitico 14: 12-28
Levitico 23: 12-21
Numeri 19: 1- 7

 

N.d.R.: che bel libro la Bibbia, che bel Dio quel SIGNORE della Bibbia! E pensare che le religioni Ebraica e Cristiana lo hanno adottato come verità rivelata: “Parola di Dio”. Negli Stati Uniti, si presta giuramento di dire la verità, nei Tribunali, alzando la mano destra e mettendo la mano sinistra sulla Bibbia.

Raccapricciante!