Numero3023.

 

 

F E L I C I T A’

 

Bisogna crearsi una felicità

che ci segua in tutte le età:

la vita è così breve che non

conta nulla una felicità

che non duri quanto noi.

Se ci accontentassimo

soltanto di essere felici,

sarebbe presto fatto.

Ma pretendiamo di essere

più felici degli altri e ciò

è quasi sempre difficile,

giacché reputiamo gli altri

più felici di quanto non siano.

 

Charles – Louis de Secondat

Montesquieu.

 

N.d.R.:

 

Questo diceva un grande pensatore.

Per essere, a modo mio, felice,

io ho trovato una formula personale.

Mi piacciono le incognite da risolvere,

gli obiettivi da portare avanti,

e le mie tante sfide interiori che

danno significato alla mia quotidianità,

quando, alla fine dei miei tanti

ragionamenti e di lunghe riflessioni,

riesco, in qualche modo, a venirne a capo….

La mia felicità, finché sarò lucido,

sta dentro di me e mi fa sentire vivo.

Numero3019.

 

S T R A N E    F O B I E

 

PISTANTROFOBIA     =     paura di fidarsi

THANATOFOBIA        =     paura della morte

PHILOFOBIA              =     paura di innamorarsi

ATELOFOBIA              =     paura dell’imperfezione

KAINOLOFOBIA         =     paura del cambiamento

AUTOFOBIA               =     paura della solitudine

Numero3018.

 

da  QUORA

 

Scrive Fil, corrispondente di QUORA

 

10  COSE  CHE  TUTTI  DOVREBBERO  ACCETTARE

 

 

Mi rendo conto che non sarà una lista piacevole e potrebbe essere un po’ difficile da accettare, ma queste sono le conclusioni a cui sono arrivato io:

  1. Morirai: tristemente prima o poi tocca a tutti, l’unico modo per essere immortali è avere il proprio nome calcato a fuoco nella Storia;
  2. Non esiste “quella giusta”: devi affrontare l’eventualità di rimanere solo nella vita;
  3. Non puoi essere il migliore in tutto, ci sarà sempre qualcuno che ti batterà;
  4. Nessuno ti regala niente, se vuoi davvero qualcosa combatti per averla;
  5. Lavora sodo ma intelligentemente: la dote che ti fa andare più avanti nella vita non è la “rettitudine”, ma la “furbizia”;
  6. Non si può sempre fare affidamento sugli altri, prima o poi dovrai imparare a cavartela da solo;
  7. Adattati: non va sempre tutto come vuoi tu! È un bene avere un piano generale, ma è sempre meglio averne 15 di riserva: “se qualcosa può andare storto, lo farà” (legge di Murphy);
  8. Non esisti solo tu al mondo, ogni azione ha delle conseguenze;
  9. Ascolta gli altri ma pensa con la tua testa, solo tu puoi vivere la tua vita;
  10. Studia!! Sapere è potere.

Numero3017.

 

da  QUORA

 

Scrive Fabrizio Mardegan psicologo, corrispondente di QUORA

 

G A S L I G H T I N G     ( INFLUENZA  ANGOSCIANTE )

 

Il gaslighting è una forma di manipolazione psicologica in cui una persona cerca di far dubitare l’altra della propria percezione della realtà, della memoria o della sanità mentale.
Il termine “gaslighting” deriva dal film del 1944 chiamato “Angoscia” (Gaslight in inglese), in cui il protagonista cerca di far impazzire sua moglie facendole credere di essere pazza.

Il gaslighting coinvolge una serie di comportamenti intenzionali che minano la fiducia e la sicurezza dell’altra persona. Di seguito sono riportati alcuni esempi di tattiche di gaslighting:

  1. Negazione: Il manipolatore nega la veridicità di eventi, discussioni o promesse precedenti. Ad esempio, potrebbe dire: “Non ho mai detto quello che hai detto” o “Non ricordo che ciò sia successo”.
  2. Svalutazione: Il manipolatore minimizza o sminuisce i sentimenti e le preoccupazioni dell’altra persona. Potrebbe dire ad esempio: “Stai esagerando” o “Non è così grave come pensi”.
  3. Contraddizione: Il manipolatore contraddice l’altra persona in modo costante, anche su questioni di fatto. In questo caso potrebbe affermare: “Ti sbagli” o “Non hai capito correttamente”.
  4. Colpa: Il manipolatore sposta la colpa sull’altra persona per le proprie azioni o comportamenti. Potrebbe dire: “Sei tu il problema” o “Sei troppo sensibile”.
  5. Confusione: Il manipolatore crea confusione nell’altra persona attraverso informazioni contrastanti o ambigue. Ad esempio, potrebbe dire una cosa un giorno e poi negarla il giorno successivo.
  6. Isolamento sociale: Il manipolatore cerca di isolare l’altra persona dal sostegno sociale, facendole dubitare delle relazioni e delle intenzioni degli altri. Può affermare: “Non puoi fidarti di nessuno tranne me” o “Tutti stanno cercando di ingannarti”.

L’obiettivo del gaslighting è quello di ottenere il controllo e il potere sull’altra persona, minando la sua fiducia in se stessa e nella propria percezione della realtà.
Le vittime di gaslighting possono iniziare a dubitare di se stesse, a sentirsi insicure e a cercare la conferma e l’approvazione del manipolatore.
Ciò può avere un impatto significativo sulla salute mentale e sul benessere dell’individuo coinvolto.

Riconoscere il gaslighting è il primo passo per proteggersi da questa forma di manipolazione.
Se ti ritrovi in una relazione in cui sospetti di essere vittima di gaslighting, può essere utile cercare supporto da amici, familiari o professionisti della salute mentale per ottenere un’ulteriore prospettiva e supporto.

 

Numero3016.

 

da  QUORA

 

Scrive Riccardo Cecco, corrispondente di QUORA.

 

10 verità scomode che nessuno vuole ammettere.

 

1. Tutti coloro che conosci moriranno. Poco importa quanto siamo giovani, in salute o protetti. Ogni giorno che passa, siamo un passo più vicini alla nostra morte. Perciò, assapora ogni istante e impara a trovare la bellezza anche nelle cose più semplici.

2. La vita è ingiusta. C’è chi nasce in condizioni più favorevoli, mentre altri si trovano a lottare fin dal primo respiro. C’è chi nasce bello e chi deve affrontare i pregiudizi legati al proprio aspetto. C’è chi è ricco e chi vive nella miseria. Le guerre non cesseranno mai di esistere e la pace universale non esisterà mai. Fai del tuo meglio per migliorare il mondo, ma non aspettarti di poterlo cambiare.

3. Non puoi controllare ogni cosa. Come disse Mike Tyson: “Tutti hanno un piano, finché non pigliano un pugno in bocca.”

4. Le emozioni non sono fatti oggettivi. Il modo in cui ti senti non riflette necessariamente una percezione accurata della realtà. Le emozioni sono risposte soggettive che possono essere influenzate da molteplici fattori, inclusi i tuoi pensieri, le tue esperienze passate e la tua salute psico-fisica attuale. Coltiva questa consapevolezza e impara a reagire alle situazioni con calma e lucidità.

5. Il cambiamento è inevitabile. Che ti piaccia o meno, tutto è destinato a cambiare: gli amici, le circostanze, il tuo corpo e l’ambiente che ti circonda. Impara ad accogliere il cambiamento e a voltare pagina quando la vita lo richiede. Restare aggrappati al passato non fa altro che generare sofferenza e impedire la tua crescita personale.

6. Il dolore farà sempre parte della tua vita. Ciò che conta è il modo in cui lo affronti. Se scegli di evitarlo, puoi soffrire di meno. Se lo affronti, cresci. Può essere un insegnante severo, ma prezioso.

7. Alcune volte, è troppo tardi. Troppo tardi per chiedere scusa. Troppo tardi per recuperare un amore perduto. Non dare per scontate le persone che ami. Ogni momento trascorso insieme potrebbe essere l’ultimo, e solo quando la vita ci pone di fronte a questa dura verità comprendiamo quanto sia preziosa ogni relazione e ogni istante con coloro che ci sono cari.

8. Fare del tuo meglio non garantisce che ce la farai. Potrebbe essere che il tuo meglio non era (ancora) abbastanza. Magari la fortuna non era dalla tua parte. Esiste un’infinità di variabili che sfuggono al nostro controllo, e questo è un aspetto fondamentale della vita che bisogna imparare ad accettare.

9. Nessuno può salvarti se non tu stesso. Nessun angelo custode, nessun amico, nessun terapeuta, nessun partner può fare il lavoro per te. Possiamo ricevere sostegno e amore dagli altri, ma alla fine, le decisioni che determinano il nostro cammino devono essere prese da noi stessi. Dobbiamo ascoltare il nostro intuito, la voce interiore che conosce la verità e la strada migliore per noi.

10. Abbiamo poco tempo perché lo usiamo male. Seneca disse che non è vero che abbiamo poco tempo, bensì che ne sprechiamo molto. E se ci concedessimo più momenti di pausa per rifocalizzarci sulle priorità della nostra vita? Cosa succederebbe se dedicassi maggiore attenzione alle attività che veramente contano per te, lasciando da parte le distrazioni e le occupazioni inutili?