Numero2732.

 

IL  FASCISMO  DEGLI  ANTIFASCISTI

 

 Riporto un passaggio di Pier Paolo Pasolini datato 1974, sul fascismo degli antifascisti. Un lampo di un autore visionario che aveva anticipato tanti eventi avvenuti post-mortem.

Scriveva Pasolini :”Oggi il fascismo è un’altra cosa rispetto al Ventennio. Fascisti e antifascisti sono diventati uguali e hanno desideri simili: «Il nuovo fascismo – che è tutt’altra cosa – non distingue più: non è umanisticamente retorico, è americanamente pragmatico.
Il suo fine è la riorganizzazione e l’omologazione brutalmente totalitaria del mondo».
Le tradizioni devono essere spazzate via dalla «società dei consumi» e dal conformismo.
La cultura di massa «è infatti direttamente legata al consumo, che ha delle sue leggi interne e una sua autosufficienza ideologica, tali da creare un Potere che non sa più cosa farsene di Chiesa, patria e famiglia».
L’omologazione riguarda tutti: popolo e borghesia, padroni e sottoproletari. La stessa divisione in classi sociali tende a scomparire o, quantomeno, queste finiscono per essere indistinguibili.

 

da QUORA

 

Quali sono le basi del fascismo? L’intolleranza e la presunzione di superiorità, senza dubbio. Cosa distingue i fascisti di destra da quelli di sinistra? I fascisti di destra sono retrò, si rifugiano in stereotipi antiquati, in posizioni nazionaliste con motti tipo “l’Italia agli italiani”, usano cavalli di battaglia come l’immigrazione. Argomenti che fanno presa su una certa parte di popolazione, ma che immediatamente li rendono catalogabili.

E i fascisti di sinistra? L’intolleranza verso chi non la pensa come loro, di chi differisce dalla narrativa che impongono i loro giornali. Sono certamente elettori del PD, che colgono il verbo dal vomito de “La Repubblica”, giornale fondato da un fascista ex-camicia nera come Eugenio Scalfari e di proprietà dei più grandi lobbisti italiani : gli Elkan-Agnelli, noti per le lotte a favore dei lavoratori.

Mentre la vecchia sinistra poteva contare su voci di intellettuali di statura come Gramsci, Eco, Pasolini, questi nuovi personaggi poggiano il loro non-pensiero su Mentana, Gruber, Gramellini. Ed essendo figli del non-pensiero non possono che essere non pensanti.

La vecchia sinistra lottava per i diritti dei lavoratori, per un welfare migliore. Questi signori del PD sono riusciti in poco più di un decennio a distruggere quanto conquistato in un secolo di lotte, spesso finite in battaglie di sangue dei loro predecessori. Dalla Fornero, al job act fino alla buona scuola: riforme che hanno cancellato quanto ottenuto dalla vecchia sinistra.

Dei temi della sinistra storica non sanno nulla, delle lotte operaie non sanno nulla, gli argomenti base di questa sinistra fuxia sono i diritti della comunità LGBT e la conservazione dello Status-Quo.

Ciò che contraddice la narrazione dei loro vati deve essere repressa: ecco che esce il fascista che è in ogni Militante del PD. Non ti Vaccini? Sei un subumano, un untore: è giusto discriminarti, bastonarti sui social, isolarti, ti devi curare con i tuoi soldi, etc.

Non appoggi Zelensky, il nuovo Gandhi? Sei un nemico della libertà, un amante delle dittature. Scatta di nuovo il fascismo made in PD: “Devo censurarti, hai espresso un opinione contraria alla mia, devo punirti” ovvero usare il manganello dei social. Inutile fargli notare che il PD, nell’adorabile democrazia ucraina, sarebbe un partito messo al bando dallo stesso Zelensky, che i blogger di sinistra sempre nella stessa splendida democrazia ucraina spariscono, vengono arrestati o uccisi.

N.d.R.: Ecco perché 2 Italiani su 3 non vanno più a votare.

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