T E M P O E D E S T I N O
Tra una rima ingenua
ed una amara risata,
la vera eleganza sta
nel fregarsene, sempre,
di tante sciocchezze,
con un po’ di dolcezza,
non con arroganza,
ma con garbo ed ironia,
con la consapevolezza,
un poco malinconica,
di chi sa che il tempo
vola e che, se lo perdo
dietro alle cose banali,
rinuncio a tanto del resto.
Non esiste il tempo da
perdere, esiste soltanto
il tempo da vivere, per me.
Ormai, sto imparando a
non reagire a tutto ciò
che mi può dare fastidio.
Il tempo è un paradosso:
per sua natura è movimento,
ma, a volte, pare immobile.
Ed il destino è un fiume
sotterraneo, che scorre silente,
parallelo alla nostra vita.
Ogni tanto, esonda e, allora,
mi inghiotte ed io mi chiedo:
“ma perché proprio a me?”
Oh, sì, sicuro, proprio a me,
perché quel gran fiume
è il mio: lui c’era anche
quando io, intento a vivere
altrimenti, neanche lo vedevo,
e non preparavo mai argini.