Numero3340.

 

T E M P O    E    D E S T I N O

 

Tra una rima ingenua

ed una amara risata,

la vera eleganza sta

nel fregarsene, sempre,

di tante sciocchezze,

con un po’ di dolcezza,

non con  arroganza,

ma con garbo ed ironia,

con la consapevolezza,

un poco malinconica,

di chi sa che il tempo

vola e che, se lo perdo

dietro alle cose banali,

rinuncio a tanto del resto.

Non esiste il tempo da

perdere, esiste soltanto

il tempo da vivere, per me.

Ormai, sto imparando a

non reagire a tutto ciò

che mi può dare fastidio.

Il tempo è un paradosso:

per sua natura è movimento,

ma, a volte, pare immobile.

Ed il destino è un fiume

sotterraneo, che scorre silente,

parallelo alla nostra vita.

Ogni tanto, esonda e, allora,

mi inghiotte ed io mi chiedo:

“ma perché proprio a me?”

Oh, sì, sicuro, proprio a me,

perché quel gran fiume

è il mio: lui c’era anche

quando io, intento a vivere

altrimenti, neanche lo vedevo,

e non preparavo mai argini.

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