I N F I N I T O
Non è il numero che non finisce,
né lo spazio che non ha confini,
ma la percezione che si apre
oltre ogni misura.
L’infinito non è lontano:
è la profondità di un istante
vissuto senza fretta.
È il pensiero che si dissolve
perché non può contenerlo,
e resta solo la presenza nuda
di ciò che è sempre stato.
L’infinito è ciò che resta
quando il tempo si ferma,
quando il corpo tace
e la coscienza si espande
oltre il nome, oltre la forma.
È l’abisso che non spaventa
perché non c’è nessuno che cada.
È il cielo che non finisce
perché non c’è un occhio che lo limiti.
E così comprendo:
l’infinito non è altrove,
sono io che smetto di essere
chiuso in me stesso
e divento spazio,
senza inizio né fine.