Non mi vergogno a dire che un tempo, nei FAVOLOSI ANNI ’60, le canzonette si scrivevano così. Erano di una ingenuità banale, ma piacevano per questo.
Noi eravamo banalmente ingenui, allora. Adesso, invece, siamo logori e incarogniti. Ci rimane la triste saggezza della vecchiaia e….qualche ricordo.
M A R I L I S A
Un’estate così non verrà mai più,
con te è finita la mia gioventù,
oh Marilisa, Marilisa torna ancor,
su questa spiaggia dove si è bruciato
tutto il nostro amor.
Il silenzio del mar parla ancor di te
di quando eri qui accanto a me,
oh Marilisa, Marilisa torna ancor,
perfino il sole sembra freddo e grigio
senza il tuo calor.
Ora sento che mai non potrò dimenticar
i giorni che ho vissuto in riva al mar,
oh Marilisa, Marilisa dove sei.
vorrei che il vento ti potesse dire
tutti i sogni miei.
Le parole d’amor che dicevi a me,
il vento le ha portate via con sé,
oh Marilisa, Marilisa dove sei,
non ho la forza per poterti dire
quanto ti vorrei.
Tricesimo Anno 1964.