F R I E D E R I C K N I T Z S C H E
I suoi aforismi che mi piacciono di più.
Le convinzioni
sono nemiche
della verità,
più pericolose
della menzogna.
I giovani rimangono affascinati
da ciò che è interessante e strano
e, per loro, non fa differenza
che sia vero o falso.
Io, come pensatore,
non ho alcun bisogno
che qualcuno mi confuti:
a questo basto io stesso.
Una bella donna ha qualcosa
in comune con la verità.
Entrambe danno più felicità
quando si desiderano
che quando si possiedono.
La mia solitudine non dipende
dalla presenza o assenza di persone:
al contrario, io odio chi ruba
la mia solitudine senza, in cambio,
offrirmi una vera compagnia.
Meglio essere folle
per proprio conto,
che saggio con le
opinioni altrui.
Non esistono fenomeni morali
ma solo interpretazioni
morali dei fenomeni.
Il miglior modo per
cominciare ogni giorno
è alzarci e pensare
a chi possiamo rendere
felice oggi.
Chi ha un “perché” per vivere
può sopportare
quasi ogni “come”.
La speranza è il peggiore dei mali
perché prolunga il tormento degli uomini.
….e l’uomo,
nel suo orgoglio,
creò Dio
a sua immagine
e somiglianza.
A volte le persone
non vogliono sentire
la verità, perché
non vogliono che
le loro illusioni
vengano distrutte.
Meno amici
ha una persona
e più ha tempo
per stare da solo
con se stesso.
E più si sente felice.
Ciò che non ci uccide,
ci rende più forti.
In definitiva,
è il desiderio,
non il desiderato,
che amiamo.
La madre non ama il figlio,
ama se stessa attraverso il figlio.
L’unica cosa che rende
infelice un matrimonio
non è la mancanza d’amore,
ma la mancanza di amicizia.
La conoscenza può essere soltanto
interpretazione, non spiegazione.
Il sigillo della raggiunta libertà è
non provare più vergogna davanti a se stessi.
L’esistenza è, in realtà, un tempo imperfetto
che non diventa mai presente.
Quella che chiamiamo verità è inerzia:
è l’ipotesi che ci rende soddisfatti,
è il minor dispendio di forza intellettuale.
Ci sono due diversi tipi
di persone al mondo:
coloro che vogliono sapere
e coloro che vogliono credere.
I due grandi narcotici europei:
l’alcool e il cristianesimo.