Le leggi son, ma chi pon mano ad esse? Purgatorio XVI
Numero684.
Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura,
ché la diritta via era smarrita.
Ahi, quanto a dir qual era è cosa dura
esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinnova la paura.
Tant’è amara che poco è più morte;
ma per trattar del ben ch’io vi trovai,
dirò dell’altre cose ch’i’ v’ho scorte. Inferno I
Numero683.
Godi, Fiorenza, poiche se’ sì grande
che,per mare e per terra,batti l’ali
e per lo ‘nferno tuo nome si spande. Inferno XXVI
Numero682.
Considerate la vostra semenza,
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e conoscenza. (Ulisse) Inferno XXVI
Numero681.
Era già l’ora che volge al desio
e a’ naviganti intenerisce il core,
lo dì ch’han detto ai dolci amici addio,
e che lo novo peregrin d’amore
punge, se ode squilla di lontano,
che paia il giorno pianger che si muore. Purgatorio VIII
Numero680.
Ahi, Pisa, vituperio delle genti
del bel Paese là dove ‘l sì suona,
poi che i vicini a te punir son lenti,
muovansi la Capraia e la Gorgona
e faccian siepe ad Arno in su la foce,
sì ch’elli annieghi in te ogni persona. (Ugolino) InfernoXXXIII
Numero679.
E ha natura sì malvagia e ria,
che mai non empie la bramosa voglia
e, dopo il pasto, ha più fame che pria. (la lupa) Inferno I
Numero678.
La bocca sollevò dal fiero pasto
quel peccator, forbendola ai capelli
del capo, ch’elli avea di retro guasto. (Ugolino) InfernoXXXIII
Numero677.
Tu proverai sì come sa di sale
lo pane altrui e quanto è duro calle
lo scendere e il salir per l’altrui scale. ( Cacciaguida) Paradiso XVII
Numero676.
Ahi, serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello. Purgatorio VI
Numero675.
Libertà va cercando ch’è si cara,
come sa chi per lei vita rifiuta. Purgatorio I
Numero674.
ché il perder tempo, a chi più sa, più spiace. Purgatorio III
vassene ‘l tempo e l’uom non se n’ avvede. Purgatorio IV
ed elli avea del cul fatto trombetta. (Barbariccia) Inferno XXI
Numero673.
Gli ultimi versi delle 3 Cantiche della Divina Commedia:
E quindi uscimmo a riveder le stelle. Inferno XXXIII
Puro e disposto a salire alle stelle. Purgatorio XXXIII
L’amor che move il sole e l’altre stelle. Paradiso XXXIII
Numero672.
APOFANIA
Riconoscimento di schemi o connessioni,
in dati casuali o senza alcun senso.
Immotivata visione di connessioni.
Anormale significatività.
Numero671.
Nella vecchiaia, cambia il modo di stare insieme.
Il piacere si annida in altri spazi della mente, in altre zone del corpo.
Non è necessario scimmiottare i giovani.
Alla nostra età, abbiamo conquistato il diritto di amare a modo nostro.
Magari le carezze diventano più importanti che penetrare ed essere penetrate.
Quello che conta è il piacere, dove, quando, come si vuole.