Numero2716.

 

da QUORA

 

PERCHÈ IL  SISTEMA  SCOLASTICO  ITALIANO  PEGGIORA  DI  ANNO  IN  ANNO?

 

I motivi principali sono questi:

  1. Comandano i genitori e gli studenti, i quali hanno un forte potere di ricatto sulla scuola.
  2. Gli studenti, allenati da 8 anni di asilo nido alla pigrizia mentale e all’indisciplina, arrivano in prima liceo con l’orrore per lo studio e la cultura e l’abitudine a comportarsi a scuola come se fossero ad una festa in discoteca. E il loro cervello a 14 anni è già gravemente deteriorato.
  3. La selezione insufficiente che permette anche a persone che hanno un livello di preparazione da terza elementare di diplomarsi.
  4. Le continue distrazioni che impediscono di fare didattica con sufficiente continuità: PCTO (  Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento ), gite, tornei, colloqui con Personalità esterne, educazione civica, conferenze…
  5. Scarsi investimenti dello Stato sulla scuola.
  6. Scarso rispetto sociale dei docenti. Il primo dei grandi mali è il pericolosissimo sodalizio genitori-alunni; quando io andavo a scuola, l’insegnante era un’assoluta autorità, altamente considerata innanzi tutto dai miei genitori; nessun atteggiamento oppositivo o di contestazione nei loro confronti sarebbe stato tollerato dai miei genitori e per i miei compagni di classe era la stessa cosa; oggi alcuni genitori arrivano finanche ad aggredire fisicamente l’insegnante; mi pare condivisibile la proposta dell’attuale governo di assicurare agli insegnanti aggrediti il patrocinio legale a cura e spese dello Stato di fronte a bestialità del genere;

INOLTRE

    • Mancata valorizzazione del docente ed esteso precariato;
    • Sistemi antiquati di reclutamento degli insegnanti che non garantiscono la qualità nella selezione e quindi il reclutamento del docente più capace;
    • Stipendi ben sotto la media europea;
    • Riforme della scuola sempre parziali, sempre ideologiche e sempre prive di finanziamenti adeguati;
    • Mancanza assoluta di cultura politica sul piano degli investimenti in ricerca e sviluppo; si ritiene, forse, che questi campi non siano troppo “appetibili” sul piano del “ritorno immediato” in termini di consenso elettorale;
    • Mancata possibilità per lo studente di personalizzare il percorso di studi nella scuola superiore come avviene, ad esempio, nei sistemi anglosassoni; se studi ciò che ti piace fai meno fatica…
    • Azzeramento della cultura dell’impegno e della motivazione nello studente: il risultato scolastico deve essere sempre garantito anche a chi non ha alcuna voglia di studiare; ciò conduce alla banalizzazione della cultura e ad un livellamento verso il basso;
    • Spinte politiche, purtroppo dalla solita parte ideologica mai paga della devastazione già prodotta, verso addirittura l’abolizione del voto e della bocciatura: forse faremmo meglio ad abolire proprio la scuola che, così com’è, già rasenta il ridicolo;
    • Oggi appare predominante l’idea che se uno studente non studia è colpa dell’insegnante che non lo sa motivare; ebbene quasi sempre questo “assioma” è falso!
    • Delegare alla scuola l’educazione, la disciplina e la motivazione dei propri figli è un alibi che i genitori di oggi sono abilissimi nel costruirsi;
    • Chiudo con Nietzsche in “Così parlò Zarathustra”: “Si ripaga male il maestro se si rimane sempre e solo scolari”!

    Tanti genitori di oggi purtroppo sono rimasti sempre e solo “scolari”… e, aggiungerei, anche piuttosto somari..

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