da QUORA
Scrive Jay Matthews, corrispondente di QUORA
COSA SAI DELL’ ALDILA’ ?
Da centinaia di esperienze premorte, si può riassumere quanto segue.
Coloro che (pre)muoiono:
- Sono accolti da entità “angeliche” e parenti deceduti, in qualche caso per ore o giorni prima della morte.
- Vedono una luce splendente che non danneggia i loro occhi.
- Entrano all’interno di un’area di transizione come un tunnel, un prato o un sentiero. Attraversano questo spazio pacificamente.
- Sperimentano pace e/o amore indescrivibili.
- Ascoltano musica incredibilmente bella o vedono colori più vividi di qualsiasi altra cosa nello spettro conosciuto.
- Incontrano una barriera, come un cancello o un ruscello.
- Incontrano una amabile e gentile figura di luce.
- Hanno la possibilità di rivedere la loro vita con ricordi dettagliati su uno schermo virtuale.
- Capiscono il dolore di chi hanno ferito e la gioia di chi hanno aiutato.
(non si tratta di un premio o una punizione ma di un insegnamento). - Incontrano parenti ed amici deceduti.
- Qualche volta hanno la possibilità di tornare.
- A volte viene detto loro di tornare, altre volte sono incoraggiati a restare.
- Questo dipende dallo stato del loro corpo, ma è un ragionamento, è difficile da spiegare.
- Il loro stato critico è la causa di questo punto di scelta ma è la decisione della persona di andare o rimanere a determinare le condizioni di salute del proprio corpo.
- Lo sperimentatore prova una grande gioia in quel luogo (o sala d’attesa) provando in tal modo un conflitto nel voler tornare alla vita precedente.
- Talvolta l’obbligo di tornare è chiaro mentre altre volte questo senso di obbligo non è presente. Questa è la mia migliore interpretazione dei diversi tipi di consigli delle guide.
- Se tornano in vita, sono più impegnati a fare ciò che amano e ad amare gli altri.
- Vedono la vita come una preziosa opportunità ma non come la fine di qualcosa.
- L’esistenza terrena è dolorosa e limitata rispetto all’aldilà.
- L’aldilà è il nostro stato naturale; è amore e la vita è un esperienza per apprendere.