da QUORA
Come si identifica un vero uomo? Quali tratti ha un vero uomo? Come definire la sua virilità?
Scrive Elena Rizzoli, corrispondente di QUORA.
Qualche giorno fa passavo vicino a un parco dove c’era un gruppetto di bambini, erano all’incirca una decina e stavano giocando a “prendi prendi”, o non so come voi chiamate quel gioco in cui ci si rincorre a vicenda e vince il primo che riesce ad acchiappare il suo compagno.
Mi sono seduta su una panchina a osservare il tramonto, mentre li guardavo giocare e ho visto una scena che mi ha commosso e mi ha fatto riflettere.
Due di questi bambini, un maschietto e una femminuccia, avranno avuto all’incirca 6 o 7 anni, si stavano rincorrendo fuori dall’area stabilita dal gruppo. Il maschio era in bicicletta e la femmina, a piedi, correva come una forsennata per non farsi acchiappare.
A un certo punto, lei inciampa con la punta del piede in una sporgenza del lastricato dovuta a una radice d’albero e, per evitare di cadere, flette leggermente il corpo verso la sua destra per non perdere l’equilibrio, ma finisce con il sedere sul selciato facendo un rumore preoccupante.
Il ragazzino in bici la raggiunge, frena bruscamente e la bici si ribalta gettandolo a terra. Lui atterra sui polsi e sul mento, non fa in tempo ad aprire i palmi delle mani perché lo zaino enorme che indossa si é capovolto nella caduta bloccando i suoi movimenti e quando è arrivato a terra ce lo aveva ormai sulla testa che gli copriva la visuale.
Si divincola dalle bretelle dello zaino e dal manubrio della bici ormai al suolo, usa le mani per rialzarsi, rivolgendo uno sguardo scioccato verso la bambina che era caduta prima di lui. Ho pensato per un momento: “Ecco, adesso inizierà a urlare e si lamenterà con la bambina perché per colpa sua è caduto pure lui, e inizieranno a litigare”.
Invece lui si pulisce rapidamente i palmi delle mani sui pantaloni e si precipita verso la bambina per aiutarla ad alzarsi, chiedendole preoccupato se si è fatta male, e scusandosi. L’aiuta ad alzarsi da terra sostenendola con entrambe le braccia e si assicura che sia tutto a posto.
Nel frattempo, sopraggiunge la sorellina più grande della bambina che ha assistito alla scena, e inizia a urlare contro entrambi i caduti quelle che erano le regole del gioco, a mo’ di banditrice: “Non si usano bici né monopattini, si corre e basta”, e il bambino va prontamente a riporre la bici chiedendo di nuovo scusa.
La caduta del maschietto, dalla mia prospettiva, era stata molto peggiore di quella della femminuccia, avrà sentito molto dolore quando è atterrato sui polsi, e stava per rimetterci pure la faccia. Eppure, ha dimenticato in fretta il suo dolore per andare ad assicurarsi che la bambina stesse bene, e ha riconosciuto il suo errore per aver usato la bici, scusandosi davanti a tutti.
Ecco, quel bambino, per quanto mi riguarda, sarà (anche se a modo suo lo è già) un vero uomo, un uomo che si preoccupa della donna, la aiuta e la protegge, che è sempre stato il compito dell’uomo in qualsiasi gruppo, umano e non. Se non ci credete potete studiare un po’ la biologia degli animali, oltre a quella degli uomini.
Ringrazio la madre che lo sta educando così, a trattare la donna con rispetto e ad essere responsabile delle sue azioni, non a frignare dando la colpa agli altri. La preoccupazione che aveva nei suoi occhi per la sua amichetta era qualcosa di intenso, che non si può spiegare a parole, sembravano una principessa e un cavaliere d’altri tempi.
Quel bambino deve avere un esempio genitoriale eccellente, soprattutto da parte del padre, che gli insegna giorno dopo giorno a comportarsi correttamente con gli altri, sicuramente tratta sua moglie con rispetto e considerazione, la fa sentire amata e protetta; un bambino che cresce in un ambiente di questo tipo, dove i ruoli genitoriali vengono ricoperti con serietà ed equilibrio continuerà a fare lo stesso nel suo futuro come uomo.
Sono certa che si comporterà come ha fatto con l’amichetta con tutte le donne della sua vita, da sua madre alle future colleghe, alla futura fidanzata ecc o moglie ecc….
Sarà nella sua natura comportarsi bene con tutti, non fare il capriccioso, maleducato, frignone e lamentoso. E non aspetterà che gli altri lo scusino automaticamente per le sue mancanze.
Per me un uomo così vale più dell’oro. Una persona su cui puoi contare, che parte dal rispetto nel rapportarsi con gli altri, che non vive di sotterfugi, che è anche galante e generoso. Un uomo così in una relazione ti permette di vivere tranquilla, ti fa sentire al sicuro, non sta a reclamare per ogni cosa, ad alzare la voce, a fare le scenate isteriche, a incolparti se le cose non vanno bene, ma chiede scusa per i suoi errori e cerca di aggiustare la situazione.
Un uomo così viene automaticamente rispettato da tutti, primo perché appunto offre rispetto sin dall’inizio nei rapporti, e poi anche perché seleziona bene le persone con cui relazionarsi. Io ho conosciuto e conosco nel mio quotidiano uomini del genere, che alla propria compagna sanno offrire sicurezza e stabilità, rispetto, dedizione, aiuto concreto, ogni cosa bella che ci possa essere. Ma come prima cosa, questi uomini rispettano se stessi, anche per questo è raro vederli fare una scenata isterica, non ne hanno bisogno perché sanno di chi si vanno a circondare.
Un uomo di valore, in conclusione, per me ha queste caratteristiche, che non hanno nulla a che fare con la bellezza o la popolarità come qualcuno ha detto, la bellezza fisica la lascio per le donne immature:
1) Stabilità, emotiva ed economica. Un uomo di valore per me è risolto, è allineato con i suoi valori, ed è in grado di provvedere a se stesso, ha lavorato sulle sue ferite emotive per realizzare i propri sogni. Non è dipendente né bisognoso, e anche il rapporto con il sesso lo vive in maniera equilibrata, non disperata come fanno certi oggigiorno.
2)Buon rapporto con l’altro sesso: non odia le donne, ma si relaziona con loro con rispetto e si aspetta lo stesso rispetto.
3) Decisione e Fermezza: Sa quanto vale e sa quello che vuole, quindi lo persegue senza demordere davanti alle sfide, allontanandosi naturalmente da ogni cosa che pregiudica la sua autostima e tranquillità
4) Amor proprio, questo dovevo metterlo all’inizio. Un vero uomo si ama, si adora, che non significa essere arrogante, ma sa quanto vale come dicevo, e si circonda solamente di persone che apportano positività e valore aggiunto nella sua vita. Non perde tempo dietro le principessine altezzose e piene di sé che non lo considerano, non si zerbina con nessuno, è disposto a trattare con i guanti qualunque donna, ma non si coinvolge più di tanto con coloro che non dimostrano interesse. In altre parole, è gentile con tutti e fedele con chi se lo merita.
5) Capacità decisionale, appunto sa scegliere chi/che cosa fa per lui e chi/che cosa no, per mantenere la sua vita in equilibrio, quell’equilibrio che ogni giorno si impegna a mantenere.
6) Valori ben chiari, ha degli ideali fermi per i quali lotta ogni giorno, anche solo nel suo piccolo e in base ai quali declina la sua vita
7) Generosità, non è taccagno o avido, non vuole tenere tutto per sé, gli piace condividere le risorse e aiutare le persone che ama o quelle che hanno bisogno fosse anche solo ascoltandole e cercando di consigliarle al meglio.
8) Raffinatezza, è un uomo che non alza la voce, non insulta o denigra gli altri per imporre la sua opinione, semplicemente esprime il suo parere e rispetta quello altrui, e dovunque vada la sua presenza si percepisce forte, mascolina, ma anche gentile. Come diceva qualcuno, non c’è niente di più forte della gentilezza e niente di più gentile della vera forza.
9) Modestia, perché anche se ha ottenuto tanti risultati, e li ha ottenuti come l’uomo valido che è, sa che non deve montarsi la testa, che non è meglio degli altri e che è venuto al mondo per capire e imparare, e per migliorarsi continuamente nella direzione che lui sceglierà.
10) e, dulcis in fundo, la più importante, l’Empatia, un uomo che è tutto concentrato su se stesso, incapace di relazionarsi con gli altri a un livello più profondo, di capire i loro stati d’animo e permettere anche agli altri di capirlo, che non sa interpretare le situazioni e muoversi al meglio in società per arrivare a realizzare i suoi obiettivi, che uomo è? Un uomo inutile.
Queste sono le caratteristiche che io trovo virili e mascoline, e che mi attraggono da morire. Un bel paio di occhi chiari e un tatuaggio accattivante forse possono piacere a una 15 enne, ma per me, in assenza di tutte queste caratteristiche, non servono a niente. Detto proprio chiaro e tondo, tondo e chiaro. Amen.