S I N C E R I T A’ (Sonetto di novenari)
Dentro i frequenti sogni miei,
quando i tabù sono rimossi,
ormai non ti vedo come sei,
ma come vorrei che tu fossi.
Anche se sono un uomo anziano,
sono un compagno di pensiero,
forse, con te sono più umano,
per te divento un po’ più vero.
Dentro i miei miraggi strambi,
se talvolta sto pensando a te,
mi aspetto sempre che tu cambi.
È quello che accade fra te e me,
allorquando smettiamo entrambi
di giocare ai ruoli ed ai cliché.