Numero692.

Per più fiate li occhi ci sospinse

quella lettura e scolorocci il viso;

ma solo un punto fu quel che ci vinse.

 

Quando leggemmo il disiato riso

esser basciato da cotanto amante,

questi, che mai da me non fia diviso,

 

la bocca mi basciò tutto tremante.

Galeotto fu ‘l libro e chi lo scrisse:

quel giorno più non vi leggemmo avante.

 

Mentre che l’uno spirto questo disse,

l’altro piangea; sì che di pietade

io venni men così com’io morisse.

 

E caddi come corpo morto cade.          (Paolo e Francesca)         Inferno V 

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