S E N Z A T I T O L O ( lo troverai all’ultimo verso) Tormentone satirico.
Ma perché un uomo, sin da quando è nato,
deve trovarsi addosso, come appiccicato,
un marchio di vergogna, di cui è accusato,
che, ahinoi, “originale” viene chiamato?
Nessun altro essere vivente del creato
di una tale ignominia viene tacciato
da madre natura o, men che mai, dal fato.
E’ come un frutto che nasce già bacato
da un codice etico-genetico modificato
e, nella corsa della vita, parte handicappato.
Neanche se fosse autore di un torbido reato
o commettesse un delitto turpe ed efferato,
non sarebbe così prontamente incriminato.
Povero uomo, imputato, criticato, denigrato,
perseguitato, deplorato, martoriato, dileggiato,
processato senza assistenza di un avvocato,
senza il beneficio di appello condannato,
diffamato, isolato, disperato, umiliato,
con sottili livore e ipocrisia massacrato.
Ma cosa mai l’uomo avrebbe inventato
contro se stesso, come può essersi dannato?
Perché così ferocemente si è evirato?
Certi uomini, falsi e perversi, hanno pensato
che, così com’era, era fin troppo fortunato:
doveva essere opportunamente bastonato.
Allora, una sorta di sudditanza hanno creato
perché essere inferiore fosse considerato,
tutt’altro che angelico, bensì indiavolato
e da una “autorità divina” fosse castigato,
affinché, proprio a se stessi, fosse delegato
il potere fasullo di passarlo in giudicato.
Ed è così che l’uomo è stato etichettato
con la vergogna della colpa di esser nato.
Di quale colpa, chiederete, vi ho parlato?
Lo sapete tutti, non è altro che IL PECCATO!
18 Febbraio 2016