Per moltissimo tempo,
anche senza rendermene
conto, non facevo che
cercare di essere mio
padre, che era un tipo
affascinante, un
giocatore, un po’
poeta, un po’
intrigante, un po’
cialtrone…. un tipo
fra Rimbaud e
Fitzgerald. Mio padre
era un amorale, non
gliene fregava niente
di niente. Io, invece,
sono moralissimo,
anche se non in senso
cattolico. Sento una
discriminante tremenda
fra il bene e il male.
Nel momento in cui
sono riuscito a
distaccarlo, ho
cominciato a
liberarmene. Sì,
bisogna assolutamente
uccidere la figura
paterna. O almeno,
castrarla, come
racconta il mito di
Urano, e il mito è
alla base di tutto.
Castrare il padre non
tanto perché, come
dice Freud, ti
toglie la madre, ma
soprattutto perché
toglie la forza
a te stesso.
Roberto Vecchioni.