M O T T E T T O : D O L C E T T O O S C H E R Z E T T O. (Rappetto)
( ovvero “Il sogno di un uomo ridicolo” di Fjodor Dostoevskij )
Non concordo con il detto
che a tavola ed a letto,
non si deve aver rispetto.
Provo, in questo poemetto,
a spiegare il mio concetto.
Quando a tavola mi metto,
io non cado nel vizietto
di fare un gran banchetto,
altrimenti, sono schietto,
per me, come a Caporetto,
è un nefasto trabocchetto.
Debbo stare circospetto,
sobrio, umile e corretto:
è in gioco il mio aspetto
di dinamico vecchietto.
Ma se faccio il furbetto,
come fossi un giovinetto,
se del cibo prediletto
ogni eccesso mi permetto,
di mangiare io non smetto
e mi faccio lo sgambetto
per quel vizio maledetto.
Per sembrare un fighetto,
a rinunce son costretto:
ogni giorno un fioretto!
Ma, quando sono a letto
con l’ignobile progetto
di cantare un bel duetto,
beh, allora, lo ammetto,
io non faccio l’angioletto,
ma divento un diavoletto:
le rinunce non le accetto.
Già ho fatto il chierichetto,
quando ero un ragazzetto,
Ora che sono un ometto,
e il peccato è negletto,
mi comporto da maschietto
senza tema o preconcetto.
Già intravvedo il sorrisetto
di chi nutrirà il sospetto
che sembro un po’ bulletto:
son sicuro, ci scommetto!
Ma, per gioco o per diletto,
a costui farò un dispetto
e, alla fine del sonetto,
gli suggerirò un precetto,
con un ultimo versetto:
se vuoi essere perfetto,
parco, a cena, e poveretto,
ma, spregiudicato a letto.
N.d.R. Ogni riferimento a persone o situazioni reali è puramente casuale o ….. improbabile.
l’avevo già apprezzata … non so chi l’abbia scritta , se tu…. allora sei non un grande , come già detto , ma un super grande con doti che definire geniali è fortemente riduttivo.
È mia. Mandi.
l’avevo già apprezzata … non so chi l’abbia scritta , se tu…. allora sei non un grande , come già detto , ma un super grande con doti che definire geniali è fortemente riduttivo.
Noto con colpevole ritardo che non è tua , ma conoscendoti so che avresti benissimo potuto esserlo