Numero3587.

 

T I E N I    A    M E N T E

 

Se hai cibo nel tuo frigo,

vestiti sul tuo corpo,

un tetto sulla tua testa,

e un posto dove dormire,

tu sei più ricco del 75%

delle persone al mondo.

 

Se hai denaro da spendere

come ti piace, e la libertà

di andare ovunque tu vuoi,

sei fra il 18% delle persone

più facoltose al mondo.

 

Se sei vivo oggi con più

salute che malattie, sei

più benedetto dei tre

milioni di persone che,

in questa settimana,

non sopravviveranno .

 

Se tu puoi leggere e capire

questo messaggio, sei più

fortunato dei tre miliardi di

persone, su questa terra,

che non possono vedere,

non possono leggere,

e non possono accedere

alla conoscenza ed a ogni

tipo di informazione.

 

N.d.R.: a tutto questo si aggiunga che noi, il cosiddetto “mondo occidentale”, che comprende l’Europa ed il Nord America, vale a dire circa 800 milioni di persone, per mantenere il tenore di vita che ci è proprio, consumiamo l’80% delle risorse della terra.

Il restante 20% è destinato ai circa 7 miliardi e mezzo degli altri abitanti sulla terra.

Non meravigliamoci troppo se alcune centinaia di migliaia di questi, ogni anno, cercano di migrare da noi, a rischio della vita, per trovare migliori condizioni per la loro esistenza.

 

Numero3475.

da  QUORA

 

Scrive Bob Aggiustatutto, corrispondente di QUORA.

 

C I B I    E    M A L A T T I E

 

  1. La dieta mediterranea è quella dell’Isola di Creta e non prevede pasta, pane, pizza, legumi, cereali eccetera…
  2. La carne rossa non è cancerogena. Il popolo più longevo al mondo è quello di Hong Kong, dove mangiano mezzo kg di carne rossa al giorno pro capite.
  3. Le uova sono il miglior alimento che esista. Ne puoi magiare anche 10 al giorno e questo non causerà un aumento del tuo colesterolo ematico. Perché è il fegato a produrlo e non il grasso ingerito.
  4. Il colesterolo ematico alto (>260/280), è prodotto dal fegato, ed è dovuto agli zuccheri ingeriti. Non ai cibi grassi.
  5. Cereali e legumi sono sostanzialmente zuccheri pro infiammatori (favoriscono l’infiammazione).
  6. Dal 50 al 75% delle malattie è dovuto all’alimentazione. Siamo quello che mangiamo.

 

N.d.R. : l’80% delle patologie non dovute a disturbi causati da alterazioni genetiche (malattie ereditarie), o non dovute a traumi fisici, sono causate dalla somatizzazione dello stato mentale e spirituale (situazioni di stress):
il cervello, per non soffrire di disordini nervosi, fa soffrire il corpo in diversi modi (ogni individuo ha i propri) non prevedibili né controllabili.

 

 

Numero3296.

 

da  Quora

 

Scrive Anne A. Dacus, corrispondente di QUORA.

 

S E N Z A    Z U C C H E R O.

 

Già dopo la prima ora senza zucchero, i livelli di zucchero nel sangue cominciano a stabilizzarsi, poiché il glucosio dell’ultimo pasto viene metabolizzato. L’insulina, l’ormone che regola i livelli di zucchero nel sangue, interviene per assicurarsi che il glucosio venga utilizzato come energia immediata o immagazzinato per un futuro utilizzo. Senza l’introduzione di zuccheri, il corpo fa affidamento sulle riserve di glucosio e glicogeno per mantenere i livelli di energia. Questa stabilizzazione aiuta a prevenire rapidi sbalzi nei livelli di zucchero, che possono causare cambiamenti d’umore, stanchezza e voglie improvvise.

Entro un giorno dall’eliminazione dello zucchero, il fegato inizia a trasformare il glicogeno in glucosio per mantenere stabile il livello di zucchero nel sangue. Questo processo, chiamato glicogenolisi, fornisce energia al corpo nonostante l’assenza di zucchero nella dieta. Potresti iniziare a sentire lievi sintomi di astinenza, come mal di testa, irritabilità e stanchezza, mentre il corpo si adatta a questa nuova condizione. Questi sintomi sono legati alla diminuzione dei livelli di dopamina, il neurotrasmettitore che viene normalmente stimolato dal consumo di zucchero, legato ai centri di ricompensa e piacere nel cervello.

Numero3267.

 

da  QUORA

 

Scrive Ema Harris, corrispondente di QUORA

 

C I B I    D A    E V I T A R E    P E R    D I M A G R I R E

 

Se vuoi dimagrire in modo sano ed efficace, è importante evitare o ridurre il consumo di alcuni alimenti che favoriscono l’aumento di peso, rallentano il metabolismo o causano picchi di zuccheri nel sangue.

Ecco una lista dei principali cibi da evitare o limitare:


❌ 1. Zuccheri raffinati e dolci industriali 🍩🍪

  • Perché evitarli? Causano picchi glicemici, aumentando la fame e favorendo l’accumulo di grasso.
  • Esempi: Merendine, biscotti, torte, caramelle, cioccolato al latte, gelati confezionati.
  • Alternativa: Dolci fatti in casa con miele o dolcificanti naturali (es. stevia, eritritolo).

❌ 2. Bevande zuccherate e alcolici 🥤🍷

  • Perché evitarli? Forniscono calorie vuote, aumentano la ritenzione idrica e rallentano il metabolismo.
  • Esempi: Bibite gassate, succhi di frutta industriali, cocktail alcolici, energy drink.
  • Alternativa: Acqua, tè verde, infusi senza zucchero.

❌ 3. Cibi fritti e fast food 🍟🍔

  • Perché evitarli? Sono ricchi di grassi saturi e trans, rallentano la digestione e aumentano l’infiammazione.
  • Esempi: Patatine fritte, pollo fritto, hamburger industriali, snack da bar.
  • Alternativa: Cottura al forno, alla griglia o con friggitrice ad aria.

❌ 4. Insaccati e carni lavorate 🥓🌭

  • Perché evitarli? Contengono molto sale, conservanti e grassi saturi, favorendo la ritenzione idrica e l’aumento di peso.
  • Esempi: Salame, prosciutto cotto, wurstel, pancetta, mortadella.
  • Alternativa: Carne magra (pollo, tacchino), pesce o fonti proteiche vegetali.

❌ 5. Farine raffinate e pane bianco 🍞🍕

  • Perché evitarli? Vengono digeriti velocemente, causando picchi glicemici e un rapido ritorno della fame.
  • Esempi: Pane bianco, pasta raffinata, pizza con farine non integrali.
  • Alternativa: Pane e pasta integrale, riso basmati o quinoa.

❌ 6. Cereali e snack industriali 🥣🍫

  • Perché evitarli? Spesso sono ricchi di zuccheri nascosti e poveri di fibre, aumentando la fame.
  • Esempi: Cornflakes zuccherati, barrette energetiche, granola industriale.
  • Alternativa: Fiocchi d’avena, frutta secca naturale.

❌ 7. Cibi ultra-processati 🏭🛑

  • Perché evitarli? Contengono additivi, conservanti e grassi artificiali che rallentano il metabolismo.
  • Esempi: Salse pronte, cibi surgelati elaborati, zuppe istantanee.
  • Alternativa: Cibi freschi e naturali, preparati in casa.

📌 Consigli per una dieta dimagrante efficace

✔ Scegli alimenti freschi e naturali → Più frutta, verdura, proteine magre e cereali integrali.
✔ Bevi molta acqua → Aiuta a eliminare le tossine e ridurre il gonfiore.
✔ Mangia con moderazione → Equilibra le porzioni senza esagerare con le calorie.
✔ Fai attività fisica → Camminare, correre o allenarsi aiuta a bruciare più calorie.

💡 Conclusione: Eliminare o ridurre questi alimenti aiuta a perdere peso in modo sano e duraturo.

Numero3164.

 

da  QUORA

 

Scrive Marco Farulli, corrispondente di QUORA.

 

C O S A    M A N G I A R E    P E R    E S S E R E    S A N I

 

Occorre partire da un concetto base: per il nostro corpo, restare sano significa essere in omeostasi, in equilibrio.

Il nostro metabolismo necessita di pochi nutrienti, soprattutto lipidi uniti a vitamine, poi proteine unite a fibre, e sali minerali. Infine pochissimi zuccheri.

Inoltre è necessario conservare il pH corporeo neutro.

Il pH è la grandezza fisica utilizzata per esprimere il grado di acidità o di alcalinità (detta anche basicità) di una soluzione liquida. Noi lo siamo perché costituiti per circa 3/4 da acqua.
La scala dei valori del pH si misura da 1 a 14: quando il valore è inferiore a 7, la soluzione è definita acida; se lo supera è definita alcalina o basica.
Un pH al centro di questa scala è neutro.
Il sangue, in genere, è lievemente basico: l’organismo mantiene il pH del sangue su valori prossimi a 7,40.

Allora quali sono gli alimenti sani? Sono sempre gli alimenti che derivano dalla natura. Pesce, uova, carne, grasso, frutta secca, semi e spezie, frutta e verdure.

È necessaria una leggera e continua attività fisica.

Questo porta o riporta il nostro BMI (Indice di Massa Corporea) nel range necessario tra 20 e 24: sopra il valore di 25 il corpo è in sovrappeso.

Quindi per essere e mangiare sano occorre fornire al corpo e ai nostri ormoni: lipidi, proteine, vitamine, sali e fibre e pochi carboidrati.

L’unica attenzione è quella di non mangiare prodotti chimici e metalli aggiunti.

 

N.D.R. :  della piramide sottostante ( che illustra la dieta CHETOGENICA) traduco i contenuti:

BERRIES – FRUITS = FRUTTI DI BOSCO (BACCHE) – FRUTTA

VEGETABLES – OILS = VERDURE – OLII (GRASSI)

NUTS – SEEDS – MEAT – EGGS = FRUTTA SECCA – SEMI – CARNI – UOVA.

 

Il rettangolo alla base indica i cibi da escludere o da limitare:

PANE – LATTE – ZUCCHERO – LEGUMI – MAIS – RISO.

 

 

Numero3151.

 

da  QUORA

 

A L I M E N T A Z I O N E    C O R R E T T A    S E N Z A    Z U C C H E R O.

 

da un POST di Hashem Al-Ghaili, corrispondente di QUORA.

 

Ecco cosa succede quando smetti completamente di mangiare zucchero.

 

Entro la prima ora, i livelli di zucchero nel sangue iniziano a stabilizzarsi man mano che il glucosio dell’ultimo pasto inizia a essere metabolizzato.

L’insulina, l’ormone responsabile della regolazione dello zucchero nel sangue, agisce per garantire che il glucosio venga utilizzato per produrre energia immediata o immagazzinato per un uso successivo.

Senza l’afflusso di zucchero, il tuo corpo fa affidamento sulle rimanenti riserve di glucosio e glicogeno per l’energia.

Questa stabilizzazione aiuta a prevenire i rapidi picchi e cali di zucchero nel sangue che possono portare a sbalzi d’umore, affaticamento e voglie.

 

Entro un giorno dall’eliminazione dello zucchero, il tuo fegato inizia a scomporre il glicogeno in glucosio per mantenere i livelli di zucchero nel sangue.

Questo processo, chiamato glicogenolisi, assicura un apporto costante di energia nonostante l’assenza di zucchero nella dieta.

Potresti iniziare a sperimentare lievi sintomi di astinenza come mal di testa, irritabilità e affaticamento man mano che il tuo corpo inizia ad adattarsi alla mancanza di zucchero.

Questi sintomi sono dovuti alla diminuzione improvvisa dei livelli di dopamina, un neurotrasmettitore associato ai centri di ricompensa e piacere del cervello, che spesso aumentano con il consumo di zucchero.

Dopo due giorni, il tuo corpo inizia a entrare in uno stato di chetosi, un processo metabolico in cui il corpo brucia i grassi immagazzinati per ricavarne energia in assenza di glucosio sufficiente.

I chetoni, che sono sottoprodotti del metabolismo dei grassi, diventano la principale fonte di energia per il tuo corpo e il tuo cervello.

Questa transizione può portare a un aumento dei livelli di energia e della chiarezza mentale, anche se alcune persone potrebbero sperimentare quella che è nota come “influenza cheto”, una serie di sintomi tra cui nausea, mal di testa e vertigini mentre il corpo si adatta a bruciare i grassi invece dello zucchero.

Questi sintomi sono generalmente temporanei e possono essere mitigati rimanendo idratati e reintegrando gli elettroliti.

 

Entro la fine della prima settimana senza zucchero, le tue preferenze di gusto potrebbero iniziare a cambiare.

Cibi che una volta sembravano insipidi potrebbero ora avere un sapore più saporito poiché le tue papille gustative diventano più sensibili alla dolcezza naturale di frutta e verdura.

Questa maggiore sensibilità può aiutare a ridurre la voglia di cibi zuccherati.

Il tuo corpo continua a produrre chetoni e, man mano che diventa più efficiente nell’usare i grassi come carburante, potresti notare una riduzione del grasso corporeo e una migliore salute metabolica.

La sensibilità all’insulina migliora, il che significa che il tuo corpo diventa più efficace nell’utilizzare il glucosio, riducendo il rischio di resistenza all’insulina e diabete di tipo 2.

Dopo circa due settimane di dieta senza zucchero, i tuoi livelli di energia si stabilizzano e potresti scoprire di avere meno cali di energia durante il giorno.

Questo perché il tuo corpo non fa più affidamento sulla rapida ma breve carica energetica dello zucchero, ma utilizza invece l’energia più stabile fornita da grassi e proteine.

La riduzione dell’assunzione di zucchero riduce anche l’infiammazione nel corpo, il che può portare a miglioramenti nella salute della pelle, riduzione del dolore alle articolazioni e un minor rischio di malattie croniche come malattie cardiache e alcuni tumori.

L’assenza di zucchero aiuta a mantenere un sano equilibrio di batteri intestinali, che è fondamentale per la digestione, la funzione immunitaria e la salute generale.

 

Dopo un mese senza zucchero, i benefici diventano ancora più evidenti.

La sensibilità all’insulina del tuo corpo continua a migliorare e potresti notare una significativa perdita di peso, in particolare nella zona addominale.

Questa riduzione del grasso viscerale, il grasso che circonda gli organi interni, riduce il rischio di sindrome metabolica e malattie cardiovascolari.

La funzionalità epatica migliora perché non deve più elaborare quantità eccessive di fruttosio, che può portare alla malattia del fegato grasso se consumato in grandi quantità nel tempo.

Anche la chiarezza mentale e la funzione cognitiva traggono beneficio dalla ridotta assunzione di zucchero, poiché il cervello funziona in modo più efficiente con una fornitura stabile di energia da grassi e proteine.

A lungo termine, mantenere una dieta senza zucchero può portare a un umore più equilibrato, a una riduzione di ansia e depressione e a una migliore salute mentale generale.

La riduzione dell’infiammazione sistemica contribuisce a una migliore salute del cuore, a una pressione sanguigna più bassa e a un sistema immunitario più forte.

Eliminando lo zucchero, hai anche meno probabilità di sviluppare problemi dentali come carie e malattie gengivali, poiché lo zucchero è una fonte di cibo primaria per i batteri nocivi nella bocca.

Numero3010.

 

da  QUORA

 

Scrive Roberto Giuffrè, corrispondente di QUORA

 

Quali sono gli alimenti che ci fanno più male e che continuiamo a ingerire continuamente?

 

Gli alimenti più deleteri per la salute che si consumano in grande quantità, e la cui pericolosità è stata ribadita sia da OMS che diversi studi scientifici sono:

  • le carni rosse specie quelle lavorate dei salumi, che sono state definite cancerogene;
  • la caseina, ossia la proteina del latte vaccino, un alimento acidificante e alla base di molti stati infiammatori che sfociano in problemi articolari e muscolari ed oggi sospettata di molti tumori;
  • lo zucchero raffinato che spoglia il corpo da sali minerali e vitamine che lega alla sua struttura molecolare e quindi tende a legare a sé altre sostanze e portarle via dalla biodisponbilità dell’organismo;
  • il sale raffinato che agisce in modo identico allo zucchero raffinato;
  • le farine raffinate come la 00 che riesce a passare la barriera digestiva, ed è zucchero puro che interferisce con il sistema insulinico del corpo. La farina 00 peggiora le sue qualità specie nei prodotti lievitati. La farina 00 è considerata veleno dal prof. Berrino.

il largo uso di questi alimenti base è deleterio per l’organismo.

C’è anche un discorso a parte da fare sulla cottura dei cibi.
Tutti i tipi di cottura che superano i 110°C fanno sviluppare a molti cibi sostanze tossiche che infiammano l’organismo.
La frittura, la pentola a pressione, l’arrosto alla brace sono tra i più deleteri.
In particolare la brace sui grassi animali produce idrocarburi policiclici aromatici fortemente cancerogeni.
Le glicotossine si sviluppano nella frittura.
Queste sostanze le sviluppano tutti i cibi sia animali che vegetali con questi tipi di cottura, ma in maggior misura i cibi di origine animale.

Oggi sono disponibili buoni libri di scienze della nutrizione che fanno capo a tantissime ricerche scientifiche, e che possono completamente capovolgere l’idea che abbiamo oggi del cibo e di determinati cibi, che è stata inculcata dai media con una incessante propaganda pagata dalle industrie del settore alimentare.

Numero2823.

 

L A    D O L C E Z Z A    D E L L A    V I T A

 

Lo zucchero raffinato cela dietro quei bei cristalli bianchi, buoni e così attraenti, effetti estremamente dannosi per la salute che sono, il più delle volte, totalmente ignorati e sottovalutati.

Se anche tu, come l’esercito di persone che adorano i dolci, sei un assiduo consumatore di questo alimento, è bene che comici a prestare maggiore attenzione.

Non voglio essere drastico o costringerti a dolorose privazioni, tuttavia è importante che tu sia a conoscenza dei possibili danni causati dalla continua assunzione di zucchero bianco.

Insieme al sale è uno dei così detti killer alimentari ed è una seria minaccia per l’integrità del tuo sistema immunitario.

La sua azione va ad inibire quella dei neutrofili, ovvero i globuli bianchi che rappresentano la prima linea difensiva dell’organismo.

Avere un sistema immunitario forte è essenziale per sconfiggere i continui attacchi batterici e poter godere di ottima salute.

Lo zucchero bianco non si limita ad indebolire i tuoi globuli bianchi ma agisce anche sul sistema nervoso rendendoti più aggressivo, agitato e irritabile. Il metabolismo viene colpito negativamente con un rallentamento a livello cellulare del così detto ciclo di Krebs: la conseguenza è un’eccessiva quantità di zuccheri che vengono trasformati in grasso, con la comparsa di quei tanto odiati accumuli di tessuto adiposo su addome, cosce e glutei.

Dal sovrappeso è facile degenerare in casi di obesità con parallelamente l’aumento del rischio di malattie cardiovascolari, problemi epatici, diabete, ecc.

Se tutto questo non fosse abbastanza, è bene che tu sappia che alcuni studi hanno dimostrato come lo zucchero causa una dipendenza del tutto simile a quella di droghe psicoattive, dell’alcol e del fumo. Il sapore dolce non è soggetto a meccanismi di repulsione come, per esempio, quando hai provato a fumare per la prima volta. Nel momento che assumi un alimento dolce le molecole di zucchero vano ad agire sugli stessi recettori sensibili alle sostanze oppiacee e rilasciando oppioidi nel sistema nervoso.

Questo penso che lo riesci a constatare tu stesso quando mangi una fetta di torta, magari abbondante di zucchero: ne vorresti mangiare ancora ed ancora. Allora non ti sembri tanto paradossale l’affermazione che le mamme, le zie, le nonne che confezionano per figli e nipoti tante buone torte, tutte piene di zucchero, sono, in definitiva, delle “pusher”, cioè delle  “spacciatrici”. Infatti rendono dipendenti i bambini dal sapore del dolce, di cui questi non si libereranno per tutta la vita. Ma come si può condannare una gratificazione così affettuosa? Il dolce è equivalente al “ti voglio bene” e, per rendere contenti i bimbi e catturare la loro riconoscenza, si continuano a propinare dolciumi dannosi. Finché i bimbi restano tali, il loro metabolismo riuscirà a smaltire l’eccesso calorico che assumono, perché sono in fase di crescita corporea, ma ormai saranno dipendenti dal sapore del dolce, vita natural durante.

Prima di analizzare le alternative allo zucchero raffinato, ti sei mai chiesto come viene realizzato un cristallo così bianco e lucido?

Per ottenere questa candida colorazione il saccarosio deve subire una serie di processi: dapprima è depurato con la calce, successivamente trattato con anidride carbonica e acido solforoso, portato ad alte temperature, raffreddato, cristallizzato ed infine decolorato con carbone animale e altre poco salutari sostanze chimiche.

Dopo aver preso coscienza di come lo zucchero raffinato agisca sul tuo organismo, probabilmente ti sarai messo immediatamente alla ricerca di possibili soluzioni per non rinunciare alla sensazione del sapore dolce.

Le alternative di certo non mancano e si suddividono in due categorie: dolcificanti sintetici e naturali.

I primi esistono ormai da moltissimi anni e sono nati proprio per sostituire lo zucchero bianco, fornendo un alto potere dolcificante ma con ridotto apporto calorico e promettendo di essere decisamente più salutari.

In realtà, i così detti edulcoranti (i più usati sono l’acesulfame K, saccarina e l’aspartame creato dalla multinazionale farmaceutica Monsanto), sono tutt’altro che migliori dello zucchero raffinato: se da una parte non rallentano il metabolismo, dall’altra alcune ricerche hanno sottolineato come ci sia l’alta possibilità che contengano sostanze cancerogene.

Per una valida e salutare alternativa allo zucchero raffinato non ti rimane che affidarti alla generosità di madre natura, scegliendo uno dei tanti dolcificanti naturali.

Tra i principali c’è il miele, un alimento semplicemente meraviglioso, rappresenta il frutto della maniacale operosità delle api ed è molto più che un semplice dolcificante naturale.

In realtà è una vera e propria miniera di enzimi, vitamine, sali minerali e aminoacidi, la cui composizione dipende dal tipo di polline e propoli utilizzati dagli insetti per la sua produzione.

L’uomo ben conosce, da tempi ormai lontani, le proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e quelle antiossidanti soprattutto presenti nelle melate e in mieli scuri.

Rispetto allo zucchero bianco offre un migliore potere dolcificante e un minore contenuto calorico, assicurando un impatto glicemico più basso e rendendolo adatto anche per dolcificare cibi e bevande durante regimi alimentari ipocalorici.

Altro dolcificante naturale è la melassa che si ottiene dalla lavorazione della canna da zucchero o della barbabietola; è un concentrato di saccarosio, fruttosio e glucosio ma anche di vitamine (specialmente la B), sali minerali, acido fosforico e potassio.

In Italia non è un prodotto molto utilizzato e nemmeno facilissimo da reperire, tuttavia è necessario prestare attenzione ad acquistare una melassa biologica per evitare che sia contaminata con sostanze chimiche utilizzate per l’estrazione dello zucchero.

Chissà quante volte avrai sentito parlare dello sciroppo d’acero o l’avrai visto in qualche film americano per condire montagne di pancake.

Probabilmente penserai che si tratta della solita porcheria d’oltreoceano poco salutare, in realtà è un dolcificante naturale estratto dalla linfa dell’acero che ti assicura un forte potere dolcificante e un utilizzo, non solo all’interno di bevande, ma anche in sostituzione dello zucchero raffinato per la preparazione di dolci.

Sciroppo di riso, di mais e di malto d’orzo sono dolcificanti che vengono raggruppati sotto un’unica categoria per via del loro identico processo di produzione: la germinazione dei cereali.

Si possono a tutti gli effetti considerare dei validi sostituti, non solo dello zucchero bianco, ma anche del miele visto l’alto contenuto di maltosio, aminoacidi e sali minerali (soprattutto potassio, sodio e magnesio).

Tra i dolcificanti naturali una menzione merita anche lo zucchero di cocco, non di facile reperibilità in negozi fisici ma che puoi trovare senza grosse difficoltà online. È un prodotto non raffinato consumato soprattutto nel sud est asiatico e ottenuto a partire dalla linfa contenuta nei fiori della palma da cocco. Presenta un sapore e una dolcezza simile allo zucchero di canna con un leggero sentore di caramello e un buon contenuto di potassio.

Sempre dall’estremo oriente arriva l’amasake: dolcificante ottenuto dalla germinazione enzimatica del riso bianco ed utilizzato principalmente in Giappone per la preparazione di dolci, ma anche in aggiunta ad acqua calda per ottenere una bevanda dal gradevole sapore. In occidente è consumato sotto forma di squisiti dessert o come ingrediente per preparare gelati e budini.

Per ultimo ho lasciato la stevia un dolcificante naturale ottenuto da una piccola pianta perenne appartenente alla famiglia delle “Compositae” e tipica di molte zone dell’America del sud.

La sua principale caratteristica è l’enorme potere dolcificante nettamente superiore a qualsiasi altro prodotto presente in natura e allo zucchero raffinato.

Al momento secondo le notizie in mio possesso non sembra presentare particolari controindicazioni, tuttavia il consumo deve rimanere entro i 4 mg per chilo di peso corporeo.

È un dolcificante che le popolazioni locali conoscevano da millenni e utilizzavano abitualmente, per poi fare ingresso sulle nostre tavole e nei nostri caffè solo in tempi abbastanza recenti.

Come vedi le alternative allo zucchero raffinato di certo non mancano: ma in definitiva qual è la soluzione più salutare?

Scartando a priori i dolcificanti sintetici, è bene che ti affidi a prodotti totalmente naturali come il miele, che è l’assoluto vincitore: unisce elevato potere dolcificante con innumerevoli proprietà benefiche per l’organismo.

Numero2725.

 

MANGIARE  PER  VIVERE

E

VIVERE  PER  MANGIARE

 

 

Se ci tieni ad avere un bell’aspetto,

nessun vestito te lo può mai dare

quanto il tuo corpo, se ce l’hai perfetto.

 

Se permetti di farti consigliare,

quando tu avverti i morsi della fame,

meglio è bere piuttosto che mangiare.

 

Così ti depuri ed inganni le brame

di quel cibo da cui sei dipendente

e non riesci a recidere il legame.

 

Sentirti sazio non ti costa niente,

basterebbe un po’ di buona volontà:

è solo un’illusione della mente.

 

Su, prova ad applicarti con serietà,

aggiungi poco, ma togli un po’ di più

ed il risultato presto si vedrà.

Numero2605.

 

V E C C H I O   E   G R A S S O

 

Muoviti di più e non mangiare come un maiale.

Vediamo di andare un pochino più a fondo.

La maggior parte dei bambini è sempre in movimento. Non stanno mai seduti, saltano dappertutto, corrono ovunque.

Man mano che si invecchia si corre meno e si sta più seduti. Dopo aver passato 10 ore dietro ad una scrivania, ecco che torniamo a casa per trascorrere un altro paio di ore su Netflix; indovina un po’ cosa ci dimentichiamo di fare? Movimento.

Più ti muovi, più calorie bruci. Più calorie bruci, più puoi mangiare senza ingrassare.

Quando invecchi il tuo metabolismo non si ferma. Cambia solo il fatto che ti muovi meno ma continui a mangiare la stessa quantità di cibo, il che porta ad un aumento di peso “legato all’età”.

Se rimani attivo, come andare a fare passeggiate, unirti a una squadra sportiva o semplicemente non stare seduto sul proprio culo tutto il giorno, vedrai quanto sarà facile e meraviglioso mantenere il proprio fisico in forma.

Non puoi mangiare come un maiale e poi metterti a piangere. Devi mangiare in base al tuo livello di attività. Se non ti muovi molto, inutile che ti dica che assumere 4000 calorie al giorno non ti farà affatto bene.

Se riesci a seguire questo consiglio, sarai in grado di mantenere bene il tuo fisico mentre invecchi.

Numero2468.

 

Da WIKIPEDIA

Ergotismo    

 

L’intossicazione da ergot, detta «ergotismo», era conosciuta nel medioevo con il nome di «fuoco di Sant’Antonio» (soprannome in seguito attribuito anche all’herpes zoster), «fuoco sacro» o «male degli ardenti». Il fenomeno era noto già fin dal XVII secolo, tanto che nel 1676 gli scienziati francesi riuscirono a convincere le autorità a proibire l’uso della segale in luogo del frumento per preparare il pane.

Claviceps purpurea  è un ascomicete del genere Claviceps parassita delle graminacee. Il suo nome comune è il termine francese ergot, che in italiano significa “sperone” Detta specie, infatti, genera nelle piante infette degli sclerozi simili a speroni o spesso — come nel caso della segale — delle escrescenze a forma di corna, da cui anche il nome comune di segale cornuta per indicare il cereale affetto da ergotismo.

Claviceps purpurea è la specie più studiata e conosciuta per i suoi rilevanti effetti nella contaminazione di alimenti confezionati con cereali da essa attaccati. Gli speroni della segale cornuta sono corpi fruttiferi del fungo stesso contenenti diversi alcaloidi velenosi o psicoattivi del gruppo delle ergotine (tra cui l’acido lisergico) che presentano vari tipi di effetti sui soggetti che li assumono. Tali alcaloidi, essendo vasocostrittori, compromettono la circolazione; inoltre interagiscono con il sistema nervoso centrale, agendo in particolare sui recettori della serotonina.

L’ergotismo era spesso fatale e aveva sempre effetti devastanti sulle comunità che ne erano colpite. Esso poteva presentarsi in due forme: ergotismus convulsivus, caratterizzato da sintomi neuroconvulsivi di natura epilettica, oppure ergotismus gangraenosus, che provocava gangrena alle estremità fino alla loro mummificazione.

Gli alcaloidi della segale cornuta sono resistenti anche alle alte temperature dei forni di cottura del pane e ciò è ritenuto essere all’origine di molti fenomeni di allucinazione e superstizione tipici di realtà campestri in epoca preindustriale. Pare infatti riconducibile a ergotismo l’ondata di fenomeni registrati a fine Seicento a Salem, nel Massachusetts, che diedero origine alla più grande caccia alle streghe mai vista sul suolo americano. Parimenti attribuibili a effetti allucinatori da ergotismo sono, altresì, presunti eventi soprannaturali quali le cosiddette apparizioni (si citino a esempio Lourdes o Fátima), caratterizzate dall’accadere, sempre in un contesto socio-economico di estrema povertà e di scarsa alfabetizzazione, in cui il nutrimento più diffuso era il pane di segale verosimilmente infetto da ergotismo e in cui i fenomeni allucinatori erano pesantemente influenzati dalle esperienze pregresse e dalla credulità popolare.

Una possibile ipotesi circa il nome “Fuoco di Sant’Antonio” è che nel Nord Europa, dove il pane veniva fatto con la segale, spesso si contraeva questa malattia, dovuta al fungo che infettava la segale. I malati, recandosi in pellegrinaggio verso i santuari di sant’Antonio in Italia, man mano che scendevano verso Sud cambiavano alimentazione mangiando pane di grano, e ciò attenuava o eliminava i sintomi dell’intossicazione. Tale effetto veniva attribuito a un miracolo per opera di sant’Antonio.

 

N.d.R. : Rilevo con stupore che spiegazioni scientifiche (che riguardano medicina, tossicologia, chimica, nutrizionismo) di questo tipo siano così poco conosciute, anche oggi. Io stesso sono venuto a conoscenza di questi fatti storici solo per vie traverse, senza un preciso intento o preconcetto.
Ho approfondito un termine e mi sono imbattuto in un’ipotesi  storica che spiegherebbe gli stati allucinatori di “miracoli” come quelli di Lourdes e Fàtima, come dovuti al tipo di alimentazione con il consumo quotidiano di pane di segale cornuta. Capisco, tuttavia, molto bene perché questa ipotesi, che continuo a considerare tale, non sia di pubblico dominio. Su ciò che non conviene parlare, non si parli.