Numero2721.

 

da QUORA

 

RISOLVERE I PROBLEMI

 

Entri nel letto e ti prepari per una bella dormita.

Senti che devi fare la pipì.

Fa freddo fuori, così decidi di tenerla.

“Starò comunque dormendo profondamente tra pochi minuti”, menti a te stesso.

Ti giri e ti rigiri per 2 ore, finalmente ti infili le ciabatte, sfrecci in bagno.

Hai sprecato 2 ore a ingannare la tua mente, 2 ore che avresti potuto usare per un buon riposo.

Quando qualcosa nella tua vita ti infastidisce, che sia la sabbia nelle scarpe, compiti estenuanti e lunghissimi, un bullo a scuola, molestie sessuali in ufficio, devi affrontarla e risolverla il prima possibile.

I problemi non si risolvono da soli, se vuoi avere una vita migliore, devi tu risolvere i tuoi problemi non appena nascono, una volta per tutte.

 

COSA HAI IMPARATO TROPPO TARDI?

 

  • Molte persone falliscono perché hanno paura di affrontare i loro cari.
  • Puoi avere successo solo se accetti la responsabilità delle tue azioni.
  • La tua autostima non dovrebbe essere basata sull’approvazione degli altri.
  • La perfezione è una trappola della mente. Quindi smetti di cercare di essere perfetto.
  • Piangere non è un segno di debolezza.
  • Non giudicare qualcuno dai pettegolezzi degli altri.
  • Non essere triste e aspettare che gli altri capiscano: tieni presente che ognuno ha storie ed esperienze diverse.
  • Smetti di sprecare le tue energie reagendo ai commenti delle persone tossiche.
  • Il modo migliore per affrontare le persone tossiche è quello di tagliare i legami con loro nella vostra vita il più presto possibile.
  • Non cercare mai di controllare tutti e tutto ciò che ti circonda.
  • Devi uscire dalla tua zona di comfort per avere successo.
  • Concentrati sulla tua forza, non sui successi degli altri.

 

… E ANCORA

 

Non posso far dipendere me stessa dagli altri.

Per tutta l’infanzia e l’adolescenza (ma, a dirla tutta, anche oltre) mi sono sempre stupita degli atteggiamenti vili e maligni di alcune persone, perché a me era stato insegnato che bisogna trattare bene gli altri, non bisogna essere invidiosi e irrispettosi, e questa filosofia l’ho sempre seguita e fatta mia.

Così, quando ad esempio vedevo alcune compagne di classe fare le bulle, insultare altri compagni o i professori, o emarginare chi per esempio prendeva bei voti, o gioire se una ragazza veniva lasciata dal proprio ragazzo, mi sedevo pensosa a guardare fuori dalla finestra chiedendomi per quali ragioni agissero, quale fosse l’emozione che le spingeva verso quel comportamento.

Negli anni, crescendo, mi sono data una risposta razionale a tutto questo, e cioè la rabbia repressa, l’invidia, il desiderio di rivalsa, l’insicurezza e in generale anche una cattiva educazione, in poche parole i veleni mentali.

Ma se dovessi dire che le capisco appieno e riesco a immedesimarmi nei loro modi di fare, non sarebbe vero. Penso che non agirei in maniera maligna e calcolata nemmeno per difendermi perché per me sono importanti i sentimenti e l’energia positivi.

Ho dovuto, tuttavia, imparare a difendermi da queste persone, e quindi a (ri)conoscerle, perché se le conosci le eviti, e se le eviti non ti distruggono.

Perciò è inutile mettere la testa sotto la sabbia e credere che al mondo agiamo tutti per gli stessi motivi, seguendo gli stessi impulsi, e lamentarsi se qualcuno non si comporta come noi vorremmo, ma invece è importante rendersi conto della realtà e sviluppare la propria intelligenza emotiva.

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