da QUORA
RISOLVERE I PROBLEMI
Entri nel letto e ti prepari per una bella dormita.
Senti che devi fare la pipì.
Fa freddo fuori, così decidi di tenerla.
“Starò comunque dormendo profondamente tra pochi minuti”, menti a te stesso.
Ti giri e ti rigiri per 2 ore, finalmente ti infili le ciabatte, sfrecci in bagno.
Hai sprecato 2 ore a ingannare la tua mente, 2 ore che avresti potuto usare per un buon riposo.
Quando qualcosa nella tua vita ti infastidisce, che sia la sabbia nelle scarpe, compiti estenuanti e lunghissimi, un bullo a scuola, molestie sessuali in ufficio, devi affrontarla e risolverla il prima possibile.
I problemi non si risolvono da soli, se vuoi avere una vita migliore, devi tu risolvere i tuoi problemi non appena nascono, una volta per tutte.
COSA HAI IMPARATO TROPPO TARDI?
- Molte persone falliscono perché hanno paura di affrontare i loro cari.
- Puoi avere successo solo se accetti la responsabilità delle tue azioni.
- La tua autostima non dovrebbe essere basata sull’approvazione degli altri.
- La perfezione è una trappola della mente. Quindi smetti di cercare di essere perfetto.
- Piangere non è un segno di debolezza.
- Non giudicare qualcuno dai pettegolezzi degli altri.
- Non essere triste e aspettare che gli altri capiscano: tieni presente che ognuno ha storie ed esperienze diverse.
- Smetti di sprecare le tue energie reagendo ai commenti delle persone tossiche.
- Il modo migliore per affrontare le persone tossiche è quello di tagliare i legami con loro nella vostra vita il più presto possibile.
- Non cercare mai di controllare tutti e tutto ciò che ti circonda.
- Devi uscire dalla tua zona di comfort per avere successo.
- Concentrati sulla tua forza, non sui successi degli altri.
… E ANCORA
Non posso far dipendere me stessa dagli altri.
Per tutta l’infanzia e l’adolescenza (ma, a dirla tutta, anche oltre) mi sono sempre stupita degli atteggiamenti vili e maligni di alcune persone, perché a me era stato insegnato che bisogna trattare bene gli altri, non bisogna essere invidiosi e irrispettosi, e questa filosofia l’ho sempre seguita e fatta mia.
Così, quando ad esempio vedevo alcune compagne di classe fare le bulle, insultare altri compagni o i professori, o emarginare chi per esempio prendeva bei voti, o gioire se una ragazza veniva lasciata dal proprio ragazzo, mi sedevo pensosa a guardare fuori dalla finestra chiedendomi per quali ragioni agissero, quale fosse l’emozione che le spingeva verso quel comportamento.
Negli anni, crescendo, mi sono data una risposta razionale a tutto questo, e cioè la rabbia repressa, l’invidia, il desiderio di rivalsa, l’insicurezza e in generale anche una cattiva educazione, in poche parole i veleni mentali.
Ma se dovessi dire che le capisco appieno e riesco a immedesimarmi nei loro modi di fare, non sarebbe vero. Penso che non agirei in maniera maligna e calcolata nemmeno per difendermi perché per me sono importanti i sentimenti e l’energia positivi.
Ho dovuto, tuttavia, imparare a difendermi da queste persone, e quindi a (ri)conoscerle, perché se le conosci le eviti, e se le eviti non ti distruggono.
Perciò è inutile mettere la testa sotto la sabbia e credere che al mondo agiamo tutti per gli stessi motivi, seguendo gli stessi impulsi, e lamentarsi se qualcuno non si comporta come noi vorremmo, ma invece è importante rendersi conto della realtà e sviluppare la propria intelligenza emotiva.