da QUORA
TU E IL TUO CERVELLO
C’è un motivo se non riesci a portare a termine la tua dieta.
C’è un motivo se non riesci a capire la matematica.
C’è un motivo se non riesci a smettere di procrastinare.
C’è un motivo se non riesci a smettere di fumare o bere.
C’è un motivo se non riesci a fare ciò che credi debba essere fatto.
C’è un motivo se la persona che sei oggi e la persona che vorresti essere sono distanti anni luce.
Non è per mancanza di forza di volontà (anche se all’inizio potrebbe esserlo).
E non è neanche perché sei pigro o inadeguato.
Vuoi sapere il vero motivo?
È perché non hai il giusto circuito cerebrale, letteralmente.
Il tuo cervello è il più avanzato supercomputer sul pianeta e l’universo conosciuto.
Infatti è stato preso come modello per il primo prototipo di computer.
Il tuo cervello è composto da 100 miliardi di neuroni tutti interconnessi in una rete, con l’abilità di mandare un segnale dal primo all’ultimo anello della catena in meno di un secondo.
Il tuo cervello è inoltre connesso al tuo sistema nervoso, che è lungo 144 mila chilometri, tutto arrotolato in una piccola scatola, che sei tu.
Il tuo cervello è molto adattabile al cambiamento, è una cosa chiamata Plasticità cerebrale.
È quella che ti fa riprendere da incidenti traumatici, che ti fa memorizzare informazioni nuove, sviluppare metodi e modi alternativi per fare le cose.
La Plasticità cerebrale si verifica ogni volta che entri in contatto con qualcosa di nuovo. Il tuo cervello reagisce allo stimolo e si riconfigura per adattarsi. La maggior parte delle volte ciò succede dietro le quinte, senza nemmeno che tu te ne accorga.
Un esempio in cui potrai sicuramente immedesimarti: appena presa la patente guidare era una cosa nuova per te, ma adesso? é diventata una cosa automatica come se ci fosse un autopilota. Perché? Perchè il tuo cervello si è adattato. Prima guidare era complesso, adesso è incredibilmente facile. Infatti è più probabile che tu faccia un incidente 20 anni dopo aver preso la patente che il primo giorno in cui hai guidato, perché adesso guidi in modo automatico e di conseguenza sei meno concentrato.
Ecco un altro esempio, ho un amico che è dislessico. Naturalmente è diventato riluttante a tutto ciò che riguardava le parole, quindi si è immerso nel mondo dei numeri. Molti anni dopo è stato ammesso al MIT grazie alle sue abilità matematiche. Perché? Perché ha riprogrammato il suo cervello a funzionare così. Ed è ancora scarso per quando riguarda le parole e le frasi.
Perché ho raccontato questo aneddoto?
Solo per farti capire come puoi modellarti in ciò che vuoi essere, perché il tuo cervello è designato per imparare e crescere.
Sembra tutto fantastico, ma allora dov’è la fregatura?
Conservazione di energia. Il tuo cervello è il più grande consumatore di energia e calorie del tuo corpo, le usa per mantenersi e riciclare i neuroni.
Creare un nuovo “Sentiero cerebrale” è molto difficile e dispendioso: il tuo cervello cercherà quindi di saldarsi ai vecchi sentieri per essere più efficiente, ecco perché nascono le abitudini.
Il tuo cervello non vuole cambiare di sua spontanea volontà, ma anzi cercherà di resistere in tutti i modi.
Infatti proteggerà questi sentieri abituali con una membrana chiamata Guaina mielinica che li renderà molto più facilmente e velocemente accessibili . Immagina di prendere un Hamburger ancora avvolto nella sua carta e di metterlo nel forno a microonde. cosa succederebbe? L’involucro sciogliendosi si salderebbe al panino. Questo è esattamente quello che succede quando usi un “Sentiero cerebrale” per troppo tempo e si salda nella guaina mielinica.
Il processo di “mielinizzazione” è molto attivo nell’adolescenza perché prepara il cervello alla fase adulta, successivamente inizia ad indebolirsi lentamente.
Questo è il motivo per cui le abitudini maturate nei primi anni rimangono così saldamente ancorate, nel bene o nel male.
Questo è anche il motivo per cui imparare nuove abilità e immagazzinare nuove informazioni è così difficile e mentalmente estenuante. E ci si accorge di come è nettamente più facile apprendere in età infantile piuttosto che in quella adulta.
Questo è il motivo per cui ti sembra di non riuscire a smettere con le abitudini controproducenti.
Questo è il motivo per cui molte persone riflettono il passato nel futuro e di conseguenza vivono una vita ripetitiva e monotona.
Come costruiamo nuovi “Sentieri cerebrali”? Con la “Pratica intenzionale”.
Che è quel processo di selezione di un campo in cui vi è un potenziale miglioramento, dedicando ad esso il 100% della tua concentrazione.
La concentrazione è ciò che stimola il cervello a creare nuovi “Sentieri cerebrali” e ne velocizza l’imballaggio nella guaina mielinica.
Concentrandoti su una specifica azione e ripetendola svariate volte dici al cervello che hai bisogno che reagisca in un determinato modo ad alcune situazioni.
Il cervello quindi si adatterà a detta situazione e ne renderà via via più facile la riuscita ad ogni tentativo.
Questo è praticamente l’opposto di come la maggior parte delle persone esegue le proprie attività: distrattamente e con la testa altrove.
Se vuoi migliorare la tua concentrazione, siediti e concentrati il più a lungo possibile su un singolo oggetto o procedimento.
Se vuoi migliorare le tue capacità al pianoforte, ti concentri intenzionalmente mentre suoni, senza distrazioni.
Una volta finito di suonare scrivi i punti deboli ed i punti forti della tua performance in modo da poter apporre le modifiche necessarie la prossima volta che suoni.
Col passare del tempo i punti deboli si aggiustano e diventi sempre più bravo.
Un piccolo avvertimento però: la “Pratica intenzionale” non è facile o divertente. Se la stai facendo nel modo giusto, dovresti sentirti come se avessi un grosso masso appoggiato sulla testa.
Stai letteralmente cambiando la struttura fisica del tuo cervello, ogni volta che ti dedichi alla “Pratica intenzionale”.
Come puoi iniziare? Prendi un’attività come quella di imparare nuove abilità (programmare, suonare, socializzare) e dedicale il 100% della tua concentrazione. Ti sembrerà strano, fastidioso e persino doloroso, ma ne vale la pena.
Te ne accorgerai quando noterai differenze nella vita quotidiana, vedrai che le cose di tutti i giorni diventano man mano più facili, fino al punto in cui entrerai nella modalità “pilota automatico”; il che per alcune cose va bene, ma per altre è estremamente dannoso.
Quando avrai raggiunto un certo livello, dovrai alzare l’asticella e continuare a spingere verso il prossimo livello se vuoi continuare ad avere una performance sopra la media.
La dipendenza funziona in modo molto simile: col tempo il cervello riceve tante Incentivazioni positive e di conseguenza viene creato un Sentiero cerebrale perché la routine è stata ripetuta molte volte.
Questo è il motivo per cui i tossico dipendenti attraversano una fase di crisi d’astinenza: è l’ultimo tentativo disperato del cervello di non dover essere costretto a creare nuovi sentieri cerebrali.
Ma c’è una buona notizia, la Plasticità cerebrale è variabile, la struttura fisica e mentale del tuo cervello può cambiare se le viene fornita abbastanza spazio e pratica.
Ci vuole tempo, ci vuole tempo per il tuo cervello e fisico ad adattarsi alla tua nuova normalità.
E anche questo non è facile: se lo fosse staremmo tutti vivendo al meglio le nostre vite, ma come puoi vedere non è così.
Nessuno suona Bach al primo tentativo, nessuno smette con le droghe di cui si ha abusato per anni al primo tentativo. Ma diventa sempre più facile, a piccoli passi, durante l’arco della giornata, del mese, dell’anno e della vita intera.
Dopo 10 anni in cui ti impegni ad uno stile di vita che involve la pratica volontaria sarai del tutto sorpreso di come è diventata la tua vita.
E fidati di me: non vorrai mai più tornare alle tue vecchie abitudini.
“Sei in perenne cambiamento, sta a te decidere se farlo in positivo o in negativo.”