da QUORA
Scrive Ajay Kumar, corrispondente di QUORA.
Come si riconosce una persona che ha un’intelligenza scarsa o mediocre?
Dalla mia esperienza personale, alcune caratteristiche generali per lo più correlate che ho notato relativamente ad una persona di scarsa intelligenza cognitiva sono:
- Ha un vocabolario limitato per descrivere i dati sensoriali, che conduce a espressioni semplicistiche per comunicare esperienze, pensieri e idee, ossia sfumature limitate nell’uso del linguaggio, della sintassi e/o della grammatica
- Ha capacità limitate ad impegnarsi in qualcosa o a pensare ad esperimenti mentali, eventi immaginari e pensieri surreali
- Epistemologicamente è arrogante, ossia ha consapevolezza limitata dei bias cognitivi, dei limiti epistemici e delle carenze nella memoria o nella capacità di ricordarsi informazioni, e capacità limitata di differenziare tra conoscenza e credenza.
- Ha scarsa comprensione delle catene causali, della loro esistenza e lunghezza – di solito limitata a causa ed effetto del primo ordine, cioè la causalità prossimale.
- Dimostra difficoltà ad esaminare simultaneamente due o più idee contraddittorie, vale a dire ha la tendenza a dare giudizi monolitici.
C’è quindi un’incapacità di comprendere la molteplicità di sfumature nell’interazione e nel comportamento umani. - Tende a rendere grandioso ciò che è ovvio, citando continuamente frasi cliché, attribuendo erratamente dei superlativi e non mostrando alcun freno nei propri giudizi.
- Generalmente è sprezzante di concetti che stimolano il pensiero e la comprensione.
- Ha una comprensione di concetti/idee di solito limitata a un livello funzionale (che cosa) in contrapposizione alla conoscenza teorica di base (perché).
- Ha visioni del mondo forti e convinte e una generale incapacità di accettare l’esistenza di una visione del mondo differente; cioè difficoltà a comprendere che un problema può avere più soluzioni corrette oppure nemmeno una giusta.
- Ha una mancanza generale di un senso di scala.
- Ha scarsa comprensione delle probabilità statistiche, della casualità, della fortuna, del caos e della certezza.
- Ha capacità limitate di categorizzare informazioni, fonti di sfida e i loro attributi.
- Mostra difficoltà nell’identificare le differenze tra due idee che sono a prima vista simili e, al contrario, difficoltà nel trovare elementi comuni tra idee che sono generalmente considerate molto lontane tra di loro.
- Di solito si butta in una forma di pensiero deterministico che include limiti nella comprensione degli effetti della politica, dell’agire umano immorale e della malizia negli sforzi umani.
- Ha una significativa incapacità a riconoscere i livelli di intelligenza al di là del proprio.
- Avversione a qualsiasi sfida/lavoro intellettuale (o persona) che potrebbe rivelare limitazioni nelle abilità cognitive.
Questa risposta viene chiaramente in sinergia con l’avvertenza che alcune o la maggior parte delle caratteristiche elencate sopra non siano determinanti o potrebbero non applicarsi a forme di intelligenza non accademica, come le abilità musicali, la sportività, l’intelligenza cinestesica, le abilità artistiche, emotive, inter/intra personali, il riconoscimento di pattern e le abilità esistenziali, spirituali e/o paranormali.