Numero3089.

 

da  QUORA

 

Scrive Ajay Kumar, corrispondente di QUORA.

 

Come si riconosce una persona che ha un’intelligenza scarsa o mediocre?

 

Dalla mia esperienza personale, alcune caratteristiche generali per lo più correlate che ho notato relativamente ad una persona di scarsa intelligenza cognitiva sono:

  1. Ha un vocabolario limitato per descrivere i dati sensoriali, che conduce a espressioni semplicistiche per comunicare esperienze, pensieri e idee, ossia sfumature limitate nell’uso del linguaggio, della sintassi e/o della grammatica
  2.  Ha capacità limitate ad impegnarsi in qualcosa o a pensare ad esperimenti mentali, eventi immaginari e pensieri surreali
  3.  Epistemologicamente è arrogante, ossia ha consapevolezza limitata dei bias cognitivi, dei limiti epistemici e delle carenze nella memoria o nella capacità di ricordarsi informazioni, e capacità limitata di differenziare tra conoscenza e credenza.
  4. Ha scarsa comprensione delle catene causali, della loro esistenza e lunghezza – di solito limitata a causa ed effetto del primo ordine, cioè la causalità prossimale.
  5. Dimostra difficoltà ad esaminare simultaneamente due o più idee contraddittorie, vale a dire ha la tendenza a dare giudizi monolitici.
    C’è quindi un’incapacità di comprendere la molteplicità di sfumature nell’interazione e nel comportamento umani.
  6. Tende a rendere grandioso ciò che è ovvio, citando continuamente frasi cliché, attribuendo erratamente dei superlativi e non mostrando alcun freno nei propri giudizi.
  7. Generalmente è sprezzante di concetti che stimolano il pensiero e la comprensione.
  8. Ha una comprensione di concetti/idee di solito limitata a un livello funzionale (che cosa) in contrapposizione alla conoscenza teorica di base (perché).
  9. Ha visioni del mondo forti e convinte e una generale incapacità di accettare l’esistenza di una visione del mondo differente; cioè difficoltà a comprendere che un problema può avere più soluzioni corrette oppure nemmeno una giusta.
  10. Ha una mancanza generale di un senso di scala.
  11. Ha scarsa comprensione delle probabilità statistiche, della casualità, della fortuna, del caos e della certezza.
  12. Ha capacità limitate di categorizzare informazioni, fonti di sfida e i loro attributi.
  13. Mostra difficoltà nell’identificare le differenze tra due idee che sono a prima vista simili e, al contrario, difficoltà nel trovare elementi comuni tra idee che sono generalmente considerate molto lontane tra di loro.
  14. Di solito si butta in una forma di pensiero deterministico che include limiti nella comprensione degli effetti della politica, dell’agire umano immorale e della malizia negli sforzi umani.
  15. Ha una significativa incapacità a riconoscere i livelli di intelligenza al di là del proprio.
  16. Avversione a qualsiasi sfida/lavoro intellettuale (o persona) che potrebbe rivelare limitazioni nelle abilità cognitive.

Questa risposta viene chiaramente in sinergia con l’avvertenza che alcune o la maggior parte delle caratteristiche elencate sopra non siano determinanti o potrebbero non applicarsi a forme di intelligenza non accademica, come le abilità musicali, la sportività, l’intelligenza cinestesica, le abilità artistiche, emotive, inter/intra personali, il riconoscimento di pattern e le abilità esistenziali, spirituali e/o paranormali.

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