E F F E T T O F I S I C O
La luce viaggia molto più veloce del suono.
Ecco perché alcune persone sembrano
brillanti, fino a quando non parlano.
Cosa ci insegna la vita… testamento spirituale di un libero pensatore
E F F E T T O F I S I C O
La luce viaggia molto più veloce del suono.
Ecco perché alcune persone sembrano
brillanti, fino a quando non parlano.
L’ A B I T O N O N F A I L M O N A C O
Una donna stupida,
con un bel vestito,
rimane una donna stupida.
Una donna intelligente,
con un brutto vestito,
al momento può allontanarti.
Poi, quando scopri
che è intelligente,
il vestito non conta più.
Giorgio Armani.
Lo scrivo in poesia
alla maniera mia:
Quando una stupida donna
si mette una bella gonna,
il meglio fra le sottane,
sempre stupida rimane.
Se una donna intelligente
veste una cosa da niente,
non conta ciò che s’è messa,
perché lei resta se stessa.
Da Gianni Rodari (riveduto e corretto)
I L D I T T A T O R E (discorsi, parole, punteggiatura, tracotanza)
Un punto piccoletto,
ma superbo e iracondo,
“Dopo di me” – gridava –
“c’è la fine del mondo”.
Le parole stizzite:
“Ma che grilli ha in testa?
Si crede un punto e basta
e tutte ci calpesta”.
Solo, a mezza pagina,
lo piantarono in asso,
e il mondo continuò
una riga più in basso.
N.d.R.: A proposito di “Après moi le déluge” (Dopo di me il diluvio): Frase attribuita a Luigi XV, re di Francia, rivolta a Madame de Pompadour, la sua favorita, allo scopo di porre fine alle insistenti esortazioni di occuparsi attivamente degli affari dello Stato.
E di …. Donald Trump.
I L P A R E N T E T E D E S C O
Quali sono i primi sintomi dell’ALZHEIMER?
I sintomi iniziali dell’Alzheimer possono manifestarsi in modi sottili ma significativi. Riconoscere questi segni precoci è fondamentale per una diagnosi tempestiva e per ricevere un supporto adeguato. Ecco i principali sintomi iniziali dell’Alzheimer:
Riconoscere questi sintomi iniziali è fondamentale, poiché un intervento tempestivo può aiutare a gestire meglio la malattia, migliorando la qualità della vita sia per chi ne soffre che per i suoi cari.
da QUORA
Scrive Ajay Kumar, corrispondente di QUORA.
Come si riconosce una persona che ha un’intelligenza scarsa o mediocre?
Dalla mia esperienza personale, alcune caratteristiche generali per lo più correlate che ho notato relativamente ad una persona di scarsa intelligenza cognitiva sono:
Questa risposta viene chiaramente in sinergia con l’avvertenza che alcune o la maggior parte delle caratteristiche elencate sopra non siano determinanti o potrebbero non applicarsi a forme di intelligenza non accademica, come le abilità musicali, la sportività, l’intelligenza cinestesica, le abilità artistiche, emotive, inter/intra personali, il riconoscimento di pattern e le abilità esistenziali, spirituali e/o paranormali.
da QUORA
Scrive Marco Marastoni, corrispondente di QUORA
Come si riconosce una persona stupida?
Credo che una persona stupida sia riconoscibile già nei primi minuti di conversazione perché:
Scrive Lorenzo Fraccaroli, corrispondente di QUORA.
Come si fa a riconoscere una persona ignorante?
Le persone ignoranti sono facilmente riconoscibili basta parlarci 5 minuti per rendersene conto e sono classificabili attraverso pochi punti.
•Vorranno sempre e comunque avere ragione.
Molto raramente saranno disposte a cambiare le loro idee e i loro schemi mentali.
•Discutono e pensano attraverso luoghi comuni.
Conoscono la basilare cultura popolare e la cultura “momentanea” quindi di un fatto recentemente accaduto riguardante però anche loro stessi. Le leggende metropolitane e il sentito dire che derivi da amici familiari o conoscenti è sacro e indiscutibile.
•Uso di costante aggressività.
Se non può imporsi a parole, l’uomo ha e ha sempre avuto una sola seconda opzione: la violenza.
•Giudicano continuamente.
Passano la loro vita a giudicare il prossimo: non perderanno mai l’occasione di osservare il minimo errore delle persone, di sminuirle e insolentirle.
•Parlano e discutono di argomenti inutili.
Premessa: è ovvio che non si può sempre parlare di chimica, filosofia, economia o quant’altro; le persone hanno anche bisogno di parlare di cose futili, ma, se c’è una cosa che accomuna le persone ignoranti è il non potere e non volere uscire dai soliti 5–10 discorsi. Potrei anche elencarveli…
•Donne.
•Sesso.
•Pettegolezzi generali.
•Cosa fare sabato sera.
•Di quante ragazze e ragazzi le/gli hanno scritto su Instagram.
•Ogni tanto la citazione di qualche meme non può mancare.
•Notizie sentite qua e là.
•Calcio (non sempre però e dipende in che situazione, questa prendetela un po’ con le pinze).
•Discutono e fanno continuamente battute ripetute e risentite su argomenti che conoscono ormai tutti.
E credo abbiano degli schemi linguistici abbastanza identificabili e comuni.
Scrive Riccardo Cecco, corrispondente di QUORA.
Come si fa a riconoscere una persona tossica?
Negli ultimi anni ho fatto una gran bella pulizia di persone nella mia vita.
Non è mai facile fare una selezione, ma la vita è solo tua, e per quanto ne sai, è l’unica che hai. E le persone con cui condividi il tuo tempo influenzano enormemente il tuo benessere, quindi è cruciale scegliere con cura chi avere accanto.
Durante questo processo, ho scoperto che le persone tossiche possono essere ovunque: al lavoro, in famiglia, tra gli amici. Riconoscerle e prenderne le distanze è determinante per vivere una vita piena e serena. Anche se può essere difficile, a volte è necessario allontanarsi anche da persone a cui tieni molto, o persino che ami. Può sembrare controintuitivo, ma alla fine fa bene sia a te che a loro.
Ecco 8 caratteristiche tipiche delle persone tossiche (e come riconoscerle):
1. Danno la colpa agli altri. Le persone tossiche incolpano sempre gli altri per i loro errori, anche quando sanno di avere torto. Manipolano i fatti per sembrare innocenti.
2. Non si assumono le responsabilità. Evitano di riconoscere le proprie azioni e cercano scuse o incolpano gli altri. È difficile costruire relazioni sane con chi non ammette i propri sbagli.
3. Generano drammi. Creano conflitti per attirare l’attenzione o controllare la situazione. Esagerano le loro storie e alimentano pettegolezzi.
4. Cercano di controllare gli altri. Vogliono dire agli altri come comportarsi, vestirsi o con chi passare il tempo. Questo comportamento è oppressivo e stancante.
5. Usano tattiche manipolatorie. Giocano sul senso di colpa, sulla vergogna o sulle minacce per ottenere ciò che vogliono. Questa tattiche rendono impossibile una relazione sana.
6. Mentono. Le bugie servono a manipolare, migliorare la propria reputazione o nascondere vergogna. Se noti che qualcuno mente spesso, anche su piccole cose, è un segnale di allarme.
7. Devono sempre avere ragione. Ammettere un errore è difficile per loro, perché ferisce il loro ego.
8. Giudicano costantemente gli altri. Vedono il mondo in modo negativo e criticano gli altri per sentirsi meglio o mascherare la propria invidia.
Sicuramente ora ti starai chiedendo:
“Ma come posso evitare di introdurre persone tossiche nella mia vita?”
È molto semplice (ma non facile):
1. Stabilisci dei limiti. Definisci chiaramente i tuoi confini e comunica cosa ti dà fastidio. Se qualcuno continua a sfidarli, è un segnale che si tratta di una persona tossica.
2. Limita le interazioni. Se non puoi escluderle, riduci al minimo il tempo che passi con loro.
3. Non abbassarti al loro livello. Evita discussioni futili e, se necessario, allontanati.
4. Chiedi aiuto. Se ti senti sopraffatto, parla con amici, familiari, un terapeuta o un coach per gestire meglio la situazione.
Il lato positivo di essere morto
è che tu non lo sai.
È come essere stupido.
È doloroso solo per gli altri.
da QUORA
ANCORA SULLE PERSONE INTELLIGENTI
Le persone intelligenti hanno le seguenti caratteristiche:
1)Non seguono mai l’opinione popolare, perché la maggior parte delle persone comuni ha torto sulla maggior parte delle questioni.
2)Non si fidano di tutto ciò che viene affermato essere vero, a meno che non accertino la verità da soli tramite le proprie ricerche e analisi, perché sanno che ciò che viene loro liberamente raccontato di solito è spazzatura.
3)Si fidano della propria opinione più di chiunque altro poiché formano la loro opinione sulla base della logica e del ragionamento.
4)Sono studenti a vita poiché sanno che rispetto alla conoscenza totale disponibile nel mondo, ne sanno solo un po’.
5)Imparano da ogni persona e da ogni episodio della vita attraverso la prudenza riflessiva e la contemplazione.
6)Non consigliano le persone stupide anche quando a loro viene chiesto di farlo perché sanno che quelle persone stupide non potranno mai accettare la verità (ecco perché sono stupide).
7)Non litigano con gli stupidi perché sanno che li trascineranno al loro livello e li batteranno con l’esperienza. (Mark Twain).
8)Quando vengono attaccati verbalmente da una persona stupida, non le danno corda, poiché sanno che sarebbe solo del tempo sprecato.
9)Non cercano denaro, fama o potere, perché sanno che il desiderio di queste cose è la radice di tutta l’infelicità nel mondo.
10)Non sprecano il loro tempo inseguendo ciò che il mondo considera importante. Piuttosto passano il loro tempo a conoscere se stessi e fanno ciò che dà loro gioia e soddisfazione.
Le persone intelligenti non farebbero nulla che vada contro questi principi.
da QUORA
S T U D I A R E
«Ricordo ancora la domanda che fece il professore di filosofia il primo giorno di liceo: ‘A che serve studiare? Chi sa rispondere?”.
Qualcuno osò rispostine educate: “a crescer bene”, “a diventare brave persone”. Niente, scuoteva la testa. Finché disse: “Ad evadere dal carcere”.
Ci guardammo stupiti. “L’ignoranza è un carcere. Perché là dentro non capisci e non sai che fare.
In questi cinque anni dobbiamo organizzare la più grande evasione del secolo. Non sarà facile, vi vogliono stupidi, ma se scavalcate il muro dell’ignoranza poi capirete senza dover chiedere aiuto. E sarà difficile ingannarvi. Chi ci sta?”.
Mi è tornato in mente quell’episodio indelebile leggendo che solo un ragazzo su venti capisce un testo. E penso agli altri diciannove, che faticano ad evadere e rischiano l’ergastolo dell’ignoranza.
Uno Stato democratico deve salvarli perché è giusto. E perché il rischio poi è immenso: le menti deboli chiedono l’uomo forte».
Prima di diagnosticare a te stesso
depressione e bassa autostima,
assicurati di non essere circondato
da idioti.
da QUORA
COSA NON C’È DI BUONO NELL’ESSERE INTELLIGENTI
Le persone intelligenti si sottovalutano,
le persone ignoranti pensano di essere in gamba.
Questo è un pregiudizio cognitivo
chiamato “Effetto DUNNUING – KRUGER”
secondo cui le persone altamente abili
presumono che le cose che trovano facili
siano facili anche per gli altri,
e le persone non qualificate sono
così incompetenti che non possono
riconoscere la propria stupidità.
N.d.R.: L’espressione/premessa che, prima di una domanda, molto spesso, si sente rivolgere una persona intelligente/acculturata, è questa:
“Tu che sai tutto”.
Lungi dall’essere un complimento o un riconoscimento, è, di solito, una sarcastica manifestazione di invidia o, quasi, di disprezzo.
ancora da QUORA
Qualcos’altro da aggiungere sulle persone intelligenti
N.d.R.: Sia ben chiaro che tutto quanto sopra esposto è un COPIA-INCOLLA da altre fonti indicate. “Relata réfero” (riferisco cose riportate). Qualcuno potrebbe dire che il Redattore sta tentando di accreditare un autoritratto come opera sua. Quantomeno per onestà intellettuale, non lo ammetterà mai, neanche sotto tortura.
Ho trascorso tutti gli anni
della mia vita al servizio dell’umanità.
Ma ciò non mi ha portato altro
che insulti, offese ed umiliazioni.
Nicola Tesla.
Un uomo sciocco può essere
riconosciuto da sei cose:
si arrabbia senza un motivo,
spende parole senza uno scopo,
accusa senza avere le prove,
cambia senza fare progressi,
si fida di uno sconosciuto
e scambia i nemici per amici.
Aforisma Arabo.
Il lato positivo
di essere morti
è che tu non lo sai.
È come essere stupidi.
È doloroso
solo per gli altri.
I S T R U Z I O N E A L C O N S U M I S M O
Sono sempre più di moda
le armi di distrazione di massa.
N.d.R.: Le più recenti tendenze dell’indottrinamento consumistico prevedono che il popolo bue venga bombardato da offerte implementate attraverso l’allenamento e l’assuefazione alla DIPENDENZA da ogni forma di consumo. Un esempio su tutti. Una volta i film erano episodi singoli: consumato uno, una volta, bastava. Poi, ci hanno presentato i sequel, cioè la prosecuzione della storia del primo episodio, Qualche rara volta, addirittura, i prequel, cioè ciò che era successo prima dell’episodio proposto. Adesso, in televisione, per il business delle fiction, tutto si propina a furia di SERIAL con una decina di puntate non tutte assieme, all’inizio, ma a distanza di una settimana fra una puntata e l’altra, in modo da stimolare la curiosità di vedere ciò che succede alla prossima puntata. Gran lavoro per la fantasia degli sceneggiatori, ma gran disgrazia per gli utenti che vengono assuefatti alla DIPENDENZA dalla curiosità. Diventeranno, perciò, consumatori perfetti.
Perché le dipendenze, tutte le dipendenze, dal fumo, dall’alcol, dalla droga, dal sesso, dal gioco, dal cibo, dalle mode, dai comportamenti, ecc., si manifestano sempre e soltanto attraverso gli stessi canali neuronali del cervello umano. E quei signori lo sanno, lo sanno bene. Ci stanno istruendo, subdolamente e surrettiziamente, alla schiavitù compulsiva, ossessiva, devastante di stimoli di cui, pian piano, non possiamo più fare a meno.
Ci vogliono drogati. E noi non ce ne accorgiamo.