Numero3378.

 

L’ A B I T O    N O N    F A    I L    M O N A C O

 

Una donna stupida,

con un bel vestito,

rimane una donna stupida.

Una donna intelligente,

con un brutto vestito,

al momento può allontanarti.

Poi, quando scopri

che è intelligente,

il vestito non conta più.

 

Giorgio Armani.

 

Lo scrivo in poesia

alla maniera mia:

 

Quando una stupida donna

si mette una bella gonna,

il meglio fra le sottane,

sempre stupida rimane.

 

Se una donna intelligente

veste una cosa da niente,

non conta ciò che s’è messa,

perché lei resta se stessa.

Numero3328.

 

Da Gianni Rodari   (riveduto e corretto)

 

I L    D I T T A T O R E    (discorsi, parole, punteggiatura, tracotanza)

 

Un punto piccoletto,

ma superbo e iracondo,

“Dopo di me” – gridava –

“c’è la fine del mondo”.

 

Le parole stizzite:

“Ma che grilli ha in testa?

Si crede un punto e basta

e tutte ci calpesta”.

 

Solo, a mezza pagina,

lo piantarono in asso,

e il mondo continuò

una riga più in basso.

 

 

N.d.R.: A proposito di “Après moi le déluge” (Dopo di me il diluvio): Frase attribuita a Luigi XV, re di Francia, rivolta a Madame de Pompadour, la sua favorita, allo scopo di porre fine alle insistenti esortazioni di occuparsi attivamente degli affari dello Stato.

E di …. Donald Trump.

Numero3139.

 

I L    P A R E N T E    T E D E S C O

 

Quali sono i primi sintomi dell’ALZHEIMER?

 

I sintomi iniziali dell’Alzheimer possono manifestarsi in modi sottili ma significativi. Riconoscere questi segni precoci è fondamentale per una diagnosi tempestiva e per ricevere un supporto adeguato. Ecco i principali sintomi iniziali dell’Alzheimer:

  1. Perdita di memoria: Questo è uno dei sintomi più comuni. Le persone con Alzheimer possono dimenticare informazioni appena apprese, come date importanti o eventi recenti. Possono fare affidamento su promemoria o su familiari per ricordare ciò che prima ricordavano facilmente.
  2. Difficoltà a pianificare o risolvere problemi: Chi soffre di Alzheimer può avere difficoltà a seguire un piano, gestire un budget o risolvere problemi complessi. Attività come cucinare seguendo una ricetta familiare o calcolare le spese quotidiane possono diventare più complicate e richiedere molto più tempo del solito.
  3. Confusione con il tempo e i luoghi: Le persone affette possono perdere la nozione del tempo e dimenticare dove si trovano o come ci sono arrivate. Questa confusione è spesso accentuata in ambienti non familiari e può portare a situazioni di smarrimento e ansia.
  4. Difficoltà a comprendere immagini visive e rapporti spaziali: Alcune persone possono iniziare ad avere problemi con la percezione della distanza, la lettura o la valutazione degli spazi. Questi cambiamenti visivi possono interferire con attività come la guida.
  5. Problemi nel parlare o scrivere: Le persone con Alzheimer possono avere difficoltà a seguire o partecipare a una conversazione. Possono interrompere un discorso senza sapere come continuare, oppure ripetere più volte la stessa informazione. La scelta delle parole può diventare complicata e alcuni termini semplici possono sfuggire.
  6. Dimenticare oggetti e perdere frequentemente le cose: Gli individui possono collocare oggetti in posti insoliti e non riuscire a ricordare dove li hanno messi, oppure accusare altri di averli rubati. Questo problema tende a diventare più frequente con il progredire della malattia.
  7. Riduzione della capacità di giudizio: Chi soffre di Alzheimer può mostrare scarsa capacità di giudizio, come spendere somme eccessive per acquisti non necessari o non occuparsi della propria igiene e cura personale come faceva in passato.
  8. Ritiro dalle attività sociali o lavorative: A causa della difficoltà nel gestire attività che prima risultavano semplici, molte persone con Alzheimer possono evitare situazioni sociali o abbandonare hobby e attività preferite. Questa ritrosia è spesso accompagnata da sentimenti di frustrazione.
  9. Cambiamenti d’umore e di personalità: L’Alzheimer può influenzare il comportamento emotivo, portando a irritabilità, depressione, ansia o paura, specialmente in situazioni inaspettate o lontane dalla routine quotidiana. La persona potrebbe diventare sospettosa o facilmente agitata.

Riconoscere questi sintomi iniziali è fondamentale, poiché un intervento tempestivo può aiutare a gestire meglio la malattia, migliorando la qualità della vita sia per chi ne soffre che per i suoi cari.

Numero3089.

 

da  QUORA

 

Scrive Ajay Kumar, corrispondente di QUORA.

 

Come si riconosce una persona che ha un’intelligenza scarsa o mediocre?

 

Dalla mia esperienza personale, alcune caratteristiche generali per lo più correlate che ho notato relativamente ad una persona di scarsa intelligenza cognitiva sono:

  1. Ha un vocabolario limitato per descrivere i dati sensoriali, che conduce a espressioni semplicistiche per comunicare esperienze, pensieri e idee, ossia sfumature limitate nell’uso del linguaggio, della sintassi e/o della grammatica
  2.  Ha capacità limitate ad impegnarsi in qualcosa o a pensare ad esperimenti mentali, eventi immaginari e pensieri surreali
  3.  Epistemologicamente è arrogante, ossia ha consapevolezza limitata dei bias cognitivi, dei limiti epistemici e delle carenze nella memoria o nella capacità di ricordarsi informazioni, e capacità limitata di differenziare tra conoscenza e credenza.
  4. Ha scarsa comprensione delle catene causali, della loro esistenza e lunghezza – di solito limitata a causa ed effetto del primo ordine, cioè la causalità prossimale.
  5. Dimostra difficoltà ad esaminare simultaneamente due o più idee contraddittorie, vale a dire ha la tendenza a dare giudizi monolitici.
    C’è quindi un’incapacità di comprendere la molteplicità di sfumature nell’interazione e nel comportamento umani.
  6. Tende a rendere grandioso ciò che è ovvio, citando continuamente frasi cliché, attribuendo erratamente dei superlativi e non mostrando alcun freno nei propri giudizi.
  7. Generalmente è sprezzante di concetti che stimolano il pensiero e la comprensione.
  8. Ha una comprensione di concetti/idee di solito limitata a un livello funzionale (che cosa) in contrapposizione alla conoscenza teorica di base (perché).
  9. Ha visioni del mondo forti e convinte e una generale incapacità di accettare l’esistenza di una visione del mondo differente; cioè difficoltà a comprendere che un problema può avere più soluzioni corrette oppure nemmeno una giusta.
  10. Ha una mancanza generale di un senso di scala.
  11. Ha scarsa comprensione delle probabilità statistiche, della casualità, della fortuna, del caos e della certezza.
  12. Ha capacità limitate di categorizzare informazioni, fonti di sfida e i loro attributi.
  13. Mostra difficoltà nell’identificare le differenze tra due idee che sono a prima vista simili e, al contrario, difficoltà nel trovare elementi comuni tra idee che sono generalmente considerate molto lontane tra di loro.
  14. Di solito si butta in una forma di pensiero deterministico che include limiti nella comprensione degli effetti della politica, dell’agire umano immorale e della malizia negli sforzi umani.
  15. Ha una significativa incapacità a riconoscere i livelli di intelligenza al di là del proprio.
  16. Avversione a qualsiasi sfida/lavoro intellettuale (o persona) che potrebbe rivelare limitazioni nelle abilità cognitive.

Questa risposta viene chiaramente in sinergia con l’avvertenza che alcune o la maggior parte delle caratteristiche elencate sopra non siano determinanti o potrebbero non applicarsi a forme di intelligenza non accademica, come le abilità musicali, la sportività, l’intelligenza cinestesica, le abilità artistiche, emotive, inter/intra personali, il riconoscimento di pattern e le abilità esistenziali, spirituali e/o paranormali.

Numero3088.

 

da  QUORA

 

Scrive Marco Marastoni, corrispondente di QUORA

 

Come si riconosce una persona stupida?

 

Credo che una persona stupida sia riconoscibile già nei primi minuti di conversazione perché:

  • Si presenta con un atteggiamento di superiorità nei confronti degli altri e si sente autorizzata a trattarli con sufficienza se non proprio con scherno.
  • Ascolta poco e parla parecchio. Non lascia mai la parola.
  • Ragiona per luoghi comuni. Non ha sviluppato uno spirito critico frutto del proprio riflettere ma ha fatto proprio il pensiero collettivo predominante.
    Il conformismo è spesso rassicurante e la riflessione è troppo impegnativa.
  • Non si pone mai dei dubbi. È molto (troppo) sicura delle proprie idee e non accetta il confronto.
  • È spesso arrabbiata. Incolpa gli “altri” del proprio malessere esistenziale, ma non pensa che la sua condizione sia frutto di un proprio atteggiamento sbagliato nei confronti della vita.
  • Infine è spesso arrogante nel modo di presentarsi, di parlare e di porsi nei confronti del prossimo.

 

 

Scrive Lorenzo Fraccaroli, corrispondente di QUORA.

 

Come si fa a riconoscere una persona ignorante?

 

Le persone ignoranti sono facilmente riconoscibili basta parlarci 5 minuti per rendersene conto e sono classificabili attraverso pochi punti.

•Vorranno sempre e comunque avere ragione.

Molto raramente saranno disposte a cambiare le loro idee e i loro schemi mentali.

•Discutono e pensano attraverso luoghi comuni.

Conoscono la basilare cultura popolare e la cultura “momentanea” quindi di un fatto recentemente accaduto riguardante però anche loro stessi. Le leggende metropolitane e il sentito dire che derivi da amici familiari o conoscenti è sacro e indiscutibile.

•Uso di costante aggressività.

Se non può imporsi a parole, l’uomo ha e ha sempre avuto una sola seconda opzione: la violenza.

•Giudicano continuamente.

Passano la loro vita a giudicare il prossimo: non perderanno mai l’occasione di osservare il minimo errore delle persone, di sminuirle e insolentirle.

•Parlano e discutono di argomenti inutili.

Premessa: è ovvio che non si può sempre parlare di chimica, filosofia, economia o quant’altro; le persone hanno anche bisogno di parlare di cose futili, ma, se c’è una cosa che accomuna le persone ignoranti è il non potere e non volere uscire dai soliti 5–10 discorsi. Potrei anche elencarveli…

•Donne.

•Sesso.

•Pettegolezzi generali.

•Cosa fare sabato sera.

•Di quante ragazze e ragazzi le/gli hanno scritto su Instagram.

•Ogni tanto la citazione di qualche meme non può mancare.

•Notizie sentite qua e là.

•Calcio (non sempre però e dipende in che situazione, questa prendetela un po’ con le pinze).

•Discutono e fanno continuamente battute ripetute e risentite su argomenti che conoscono ormai tutti.

E credo abbiano degli schemi linguistici abbastanza identificabili e comuni.

 

 

Scrive Riccardo Cecco, corrispondente di QUORA.

 

Come si fa a riconoscere una persona tossica?

 

Negli ultimi anni ho fatto una gran bella pulizia di persone nella mia vita.

Non è mai facile fare una selezione, ma la vita è solo tua, e per quanto ne sai, è l’unica che hai. E le persone con cui condividi il tuo tempo influenzano enormemente il tuo benessere, quindi è cruciale scegliere con cura chi avere accanto.

Durante questo processo, ho scoperto che le persone tossiche possono essere ovunque: al lavoro, in famiglia, tra gli amici. Riconoscerle e prenderne le distanze è determinante per vivere una vita piena e serena. Anche se può essere difficile, a volte è necessario allontanarsi anche da persone a cui tieni molto, o persino che ami. Può sembrare controintuitivo, ma alla fine fa bene sia a te che a loro.

Ecco 8 caratteristiche tipiche delle persone tossiche (e come riconoscerle):

1. Danno la colpa agli altri. Le persone tossiche incolpano sempre gli altri per i loro errori, anche quando sanno di avere torto. Manipolano i fatti per sembrare innocenti.

2. Non si assumono le responsabilità. Evitano di riconoscere le proprie azioni e cercano scuse o incolpano gli altri. È difficile costruire relazioni sane con chi non ammette i propri sbagli.

3. Generano drammi. Creano conflitti per attirare l’attenzione o controllare la situazione. Esagerano le loro storie e alimentano pettegolezzi.

4. Cercano di controllare gli altri. Vogliono dire agli altri come comportarsi, vestirsi o con chi passare il tempo. Questo comportamento è oppressivo e stancante.

5. Usano tattiche manipolatorie. Giocano sul senso di colpa, sulla vergogna o sulle minacce per ottenere ciò che vogliono. Questa tattiche rendono impossibile una relazione sana.

6. Mentono. Le bugie servono a manipolare, migliorare la propria reputazione o nascondere vergogna. Se noti che qualcuno mente spesso, anche su piccole cose, è un segnale di allarme.

7. Devono sempre avere ragione. Ammettere un errore è difficile per loro, perché ferisce il loro ego.

8. Giudicano costantemente gli altri. Vedono il mondo in modo negativo e criticano gli altri per sentirsi meglio o mascherare la propria invidia.

Sicuramente ora ti starai chiedendo:

“Ma come posso evitare di introdurre persone tossiche nella mia vita?”

È molto semplice (ma non facile):

1. Stabilisci dei limiti. Definisci chiaramente i tuoi confini e comunica cosa ti dà fastidio. Se qualcuno continua a sfidarli, è un segnale che si tratta di una persona tossica.

2. Limita le interazioni. Se non puoi escluderle, riduci al minimo il tempo che passi con loro.

3. Non abbassarti al loro livello. Evita discussioni futili e, se necessario, allontanati.

4. Chiedi aiuto. Se ti senti sopraffatto, parla con amici, familiari, un terapeuta o un coach per gestire meglio la situazione.

Numero2733.

 

da QUORA

 

ANCORA  SULLE  PERSONE  INTELLIGENTI

 

Le persone intelligenti hanno le seguenti caratteristiche:

 

1)Non seguono mai l’opinione popolare, perché la maggior parte delle persone comuni ha torto sulla maggior parte delle questioni.

2)Non si fidano di tutto ciò che viene affermato essere vero, a meno che non accertino la verità da soli tramite le proprie ricerche e analisi, perché sanno che ciò che viene loro liberamente raccontato di solito è spazzatura.

3)Si fidano della propria opinione più di chiunque altro poiché formano la loro opinione sulla base della logica e del ragionamento.

4)Sono studenti a vita poiché sanno che rispetto alla conoscenza totale disponibile nel mondo, ne sanno solo un po’.

5)Imparano da ogni persona e da ogni episodio della vita attraverso la prudenza riflessiva e la contemplazione.

6)Non consigliano le persone stupide anche quando a loro viene chiesto di farlo perché sanno che quelle persone stupide non potranno mai accettare la verità (ecco perché sono stupide).

7)Non litigano con gli stupidi perché sanno che li trascineranno al loro livello e li batteranno con l’esperienza. (Mark Twain).

8)Quando vengono attaccati verbalmente da una  persona stupida, non le danno corda, poiché sanno che sarebbe solo del tempo sprecato.

9)Non cercano denaro, fama o potere, perché sanno che il desiderio di queste cose è la radice di tutta l’infelicità nel mondo.

10)Non sprecano il loro tempo inseguendo ciò che il mondo considera importante. Piuttosto passano il loro tempo a conoscere se stessi e fanno ciò che dà loro gioia e soddisfazione.

Le persone intelligenti non farebbero nulla che vada contro questi principi.

Numero2646.

 

da  QUORA

 

S T U D I A R E

 

«Ricordo ancora la domanda che fece il professore di filosofia il primo giorno di liceo: ‘A che serve studiare? Chi sa rispondere?”.

Qualcuno osò rispostine educate: “a crescer bene”, “a diventare brave persone”. Niente, scuoteva la testa. Finché disse: “Ad evadere dal carcere”.

Ci guardammo stupiti. “L’ignoranza è un carcere. Perché là dentro non capisci e non sai che fare.

In questi cinque anni dobbiamo organizzare la più grande evasione del secolo. Non sarà facile, vi vogliono stupidi, ma se scavalcate il muro dell’ignoranza poi capirete senza dover chiedere aiuto. E sarà difficile ingannarvi. Chi ci sta?”.

Mi è tornato in mente quell’episodio indelebile leggendo che solo un ragazzo su venti capisce un testo. E penso agli altri diciannove, che faticano ad evadere e rischiano l’ergastolo dell’ignoranza.

Uno Stato democratico deve salvarli perché è giusto. E perché il rischio poi è immenso: le menti deboli chiedono l’uomo forte».

Numero2626.

 

da QUORA

 

COSA  NON  C’È  DI  BUONO  NELL’ESSERE  INTELLIGENTI

 

Le persone intelligenti si sottovalutano,

le persone ignoranti pensano di essere in gamba.

Questo è un pregiudizio cognitivo

chiamato “Effetto DUNNUING – KRUGER”

secondo cui le persone altamente abili

presumono che le cose che trovano facili

siano facili anche per gli altri,

e le persone non qualificate sono

così incompetenti che non possono

riconoscere la propria stupidità.

 

  1. Se sei veramente intelligente (molto intelligente/intellettuale o più), il 49,5% delle persone ti scambia per stupido o pazzo e il 49,5% cerca di farti del male per pura gelosia, rivalità e insicurezza. Per incontrare l’ 1% che ti capisce davvero e ti apprezza per quello che sei potrebbe volerci molto tempo.
  2. Devi costantemente comportarti come un ignorante per apparire normale di fronte a quel 99%. Underplaying / nascondersi diventa il tuo scudo di protezione.
  3. Se fai qualcosa di buono loro (i tuoi colleghi) ottengono il merito; se fanno qualcosa di male ti prendi la colpa.
  4. Le persone fanno qualcosa di microscopicamente buono e tu lo apprezzi generosamente mentre tu fai qualcosa di enormemente buono e loro non lo vedono nemmeno. Alzare le spalle e dimenticare diventa la tua abitudine.
  5. Gli amici sono difficili da trovare. Sei troppo strano per le persone; e loro sono troppo strane per te.
  6. Tendi a sentirti solo in mezzo alla folla. La gente pensa che tu sia senza amici e ti compatisce per la tua presunta solitudine. Quando sei insieme ad “amici” ti senti solo e soffocato.
  7. In compagnia, o devi tenere la bocca chiusa o semplicemente parlare del tempo. La tua fame intellettuale è difficile da saziare.
  8. Sei più stressato dalla stupidità e dall’ignoranza delle persone intorno a te che dai problemi e dalle difficoltà. Esprimere la propria opinione è quasi sempre visto come ribellione, irritazione, indisciplina o mancanza di rispetto.
  9. La gente presume che tu sia stupido a pensare di essere intelligente quando non hai mai pensato di essere intelligente. Poi ci sono cose piccolissime in cui non sei bravo e ti inondano di sarcasmo: ‘Oh, non puoi nemmeno fare questo!’ Chi diavolo dovrebbe spiegare loro che le persone intelligenti non sono necessariamente intelligenti in tutto, specialmente in quelle piccole?
  10. È probabile che tu non possa utilizzare tutte le tue scintillanti cellule grigie in una brillante carriera superficiale che secondo la tua percezione più acuta potrebbe essere solo una sporca corsa di topi.

N.d.R.: L’espressione/premessa che, prima di una domanda, molto spesso, si sente rivolgere una persona intelligente/acculturata, è questa:
“Tu che sai tutto”.

Lungi dall’essere un complimento o un riconoscimento, è, di solito, una sarcastica manifestazione di invidia o, quasi, di disprezzo.

 

ancora da QUORA

Qualcos’altro da aggiungere sulle persone intelligenti

 

  • Rimanere alzati fino a tardi è un segno di elevata intelligenza, in quanto si registra una maggiore attività cerebrale durante la notte (ma questo non fa bene alla salute).
  • Essere divertenti e avere un elevato senso dell’umorismo è un segno di elevata intelligenza.
  • Più della metà della popolazione mondiale ha un’intelligenza media.
  • Le persone intelligenti vogliono sempre saperne di più sul mondo.
  • Gli intellettuali vanno a letto tardi e si svegliano tardi.
  • Le persone altamente intelligenti tendono ad avere meno amici della media.
  • Parlare da soli è segno di grande intelligenza.
  • Le persone intelligenti si sottovalutano più di quelle ignoranti.
  • Le persone intelligenti hanno una mentalità più aperta.
  • È meno probabile che si attengano ai valori tradizionali.
  • I voti e l’età non determinano l’intelligenza.
  • Preoccuparsi troppo è associato a un’intelligenza elevata.
  • Le persone intelligenti sono propense a evitare i conflitti. Capiscono tutto, ma tendono a non dire nulla.
  • Di solito non mentono, ma quando lo fanno sono molto bravi a mentire.
  • Le persone molto intelligenti sono socialmente impacciate.
  • Le persone molto intelligenti sono più fedeli di altre.
  • Sono molto calme, quasi troppo, innaturalmente calme.
  • Sono moto perspicaci
  • Di solito sorridono o ridono compiaciuti di ciò di cui una persona media si innamora
  • Sembrano depressi per la maggior parte del tempo, ma solo in apparenza
  • Sono eccellenti nel sottolineare i difetti di una cosa o persona
  • Si annoiano facilmente
  • Amano leggere, Non necessariamente libri, però
  • Capiscono facilmente e velocemente
  • Hanno ottime capacità di “problem solving” (risolvere un problema)
  • Possiedono un’abilità di deduzione superiore alla media
  • Si godono la solitudine

 

N.d.R.: Sia ben chiaro che tutto quanto sopra esposto è un COPIA-INCOLLA da altre fonti indicate. “Relata réfero” (riferisco cose riportate). Qualcuno potrebbe dire che il Redattore sta tentando di accreditare un autoritratto come opera sua. Quantomeno per onestà intellettuale, non lo ammetterà mai, neanche sotto tortura.

Numero2581.

 

I S T R U Z I O N E   A L   C O N S U M I S M O

 

Sono sempre più di moda

le armi di distrazione di massa.

 

N.d.R.: Le più recenti tendenze dell’indottrinamento consumistico prevedono che il popolo bue venga bombardato da offerte implementate attraverso l’allenamento e l’assuefazione alla DIPENDENZA da ogni forma di consumo. Un esempio su tutti. Una volta i film erano episodi singoli: consumato uno, una volta, bastava. Poi, ci hanno presentato i sequel, cioè la prosecuzione della storia del primo episodio, Qualche rara volta, addirittura, i prequel, cioè ciò che era successo prima dell’episodio proposto. Adesso, in televisione, per il business delle fiction, tutto si propina a furia di SERIAL con una decina di puntate non tutte assieme, all’inizio, ma a distanza di una settimana fra una puntata e l’altra, in modo da stimolare la curiosità di vedere ciò che succede alla prossima puntata. Gran lavoro per la fantasia degli sceneggiatori, ma gran disgrazia per gli utenti che vengono assuefatti alla DIPENDENZA dalla curiosità. Diventeranno, perciò, consumatori perfetti.
Perché le dipendenze, tutte le dipendenze, dal fumo, dall’alcol, dalla droga, dal sesso, dal gioco, dal cibo, dalle mode, dai comportamenti, ecc., si manifestano sempre e soltanto attraverso gli stessi canali neuronali del cervello umano. E quei signori lo sanno, lo sanno bene. Ci stanno istruendo, subdolamente e surrettiziamente, alla schiavitù compulsiva, ossessiva, devastante di stimoli di cui, pian piano, non possiamo più fare a meno.
Ci vogliono drogati. E noi non ce ne accorgiamo.