da QUORA:
Quali sono i principi dello Stoicismo che tutti dovrebbero conoscere per vivere meglio?
Scrive Lola, corrispondente di QUORA.
S T O I C I S M O
Lo stoicismo è una corrente filosofica e spirituale, di impronta razionale, panteista, determinista e dogmatica, con un forte orientamento etico e tendenzialmente ottimista, fondata intorno al 300 a.C. ad Atene da Zenone di Cizio.
Era la filosofia dominante nei mondi romano e greco fino a quando la religione cristiana prese il controllo circa 500 anni dopo.
I tre filosofi stoici più famosi sono Seneca, un politico, Epitteto, uno schiavo e Marco Aurelio, un imperatore romano.
I concetti principali dello stoicismo sono:
- Concentrarsi su ciò che si può cambiare. Focalizzarsi su quello per cui non si ha potere è controproducente, perché rende infelici, dato che si sta cercando di ottenere qualcosa che non dipende da se stessi e dal proprio impegno;
- Trattare ogni problema come un’opportunità. Il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche ha scritto sul concetto di amor fati, ovvero l’amore per il destino, per cui si accetta ciò che accade nella vita e si amano anche le esperienze negative, perché ciò che non uccide rende più forte.
- Non temere la morte;
- Vivere in accordo alla natura. Gli esseri umani sono diversi dagli animali, perciò devono vivere seguendo la razionalità;
- Non inseguire il piacere, ma la razionalità;
- La propria percezione è tutto. “Ciò che veramente ci spaventa e ci sgomenta non sono gli eventi esterni stessi, ma il modo in cui pensiamo a loro. Non sono le cose che ci disturbano, ma la nostra interpretazione del loro significato.” dice Epitteto;
- Fidarsi di se stessi;
- Parlare poco. “La maggior parte delle cose che diciamo e facciamo non sono necessarie; chi le eliminerà dalla sua vita sarà più tranquillo e senza turbamento.” dice Marco Aurelio;
- Non vergognarsi di chiedere aiuto;
- Uccidere il proprio ego;
- “Bastano poche cose per essere felici: agire al momento opportuno secondo ragione e giustizia, con impegno, energia e buona disposizione, senza distrarsi e mantenendo il proprio demone interiore sempre integro e puro, come se ad ogni momento si dovesse restituirlo; non aspettarsi mai nulla e a nulla mai sfuggire, tutto accettando e facendo in armonia con la natura, e avere la forza e il coraggio di dire sempre quello che si pensa. Se segui queste semplici regole, nessuno potrà impedirti di vivere felice”. dice Marco Aurelio.
Il perfetto stoico.
STOICO vuol dire: impassibile, imperturbabile, spassionato, distaccato, sereno, filosofico, eroico, coraggioso, fermo, imperterrito.
IL SUO CONTRARIO: pauroso, impressionabile, debole, vulnerabile, vile.
Gli stoici dividevano la filosofia in tre branche:
▪︎la logica, che si occupa del procedimento del conoscere e delle regole del pensare;
▪︎la fisica che si occupa dell’oggetto del conoscere;
▪︎l’etica che si occupa della condotta conforme alla nostra natura razionale.
I principi fondamentali sono:
▪︎L’ETICA DELLA LIBERTÀ
L’essere umano ha al suo interno una stessa struttura, ovvero l’anima, che gli consente di vivere secondo ragione e in modo virtuoso. La felicità per gli stoici si identifica con il vivere in maniera libera.
Per gli stoici la libertà si identifica con il dovere: accettare che il divenire fisico avviene in un determinato modo, poiché la natura è retta da un ordine razionale contro il quale non si può andare.
▪︎RAGIONI E PASSIONI
L’uomo spesso e volentieri compie delle azioni che si connotano come irrazionali, poiché nell’uomo sono presenti le passioni che ostacolano il potere della ragione. E’ una morale che tende a prospettare un continuo prevalere della ragione sulle passioni.
▪︎COSMOPOLITISMO
Ogni individuo è cittadino del mondo e deve esercitare i suoi valori in ogni contesto geografico.
▪︎LO SCHIAVO E LA FIGURA FEMMINILE
Secondo gli stoici, tutti gli esseri umani possono partecipare alla Ragione che siano loro schiavi o donne senza pregiudizi di inferiorità.
Anche se la donna viene considerata alla pari dell’uomo non sono ammesse alla scuola degli stoici.
▪︎LA TEORIA DELLA CONOSCENZA
Gli stoici ritengono che l’origine della conoscenza sia l’esperienza e che il primo momento del processo conoscitivo sia costituito dalle sensazioni, prodotte dall’impatto dei dati dell’esperienza sensibile sulla nostra mente. Le sensazioni producono in noi delle immagini mentali corrispondenti alle cose che noi percepiamo.
Scrive Rose Bazzoli, corrispondente di QUORA.
Quando una persona sopporta coraggiosamente sofferenze e disagi, si dice che abbia una spirito stoico. Anche se ha padronanza di sé e autocontrollo, tenendo a freno le passioni ed essendo libera dalle ansietà che vengono dal perseguire la ricchezza e il successo, libera anche dal timore del giudizio altrui.
La più grande lezione pratica che ci viene da questa scuola filosofica dunque è che si può essere felici anche nelle circostanze più avverse, poiché la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile, ci dà serenità.
Oggi va di moda la parola resilienza, cioè la forza psicologica necessaria per affrontare al meglio le avversità della vita.
L’imperatore romano e uno dei maggiori esponenti dello stoicismo, Marco Aurelio, scrisse: “Inizia ogni giorno dicendoti: oggi incontrerò interferenze, ingratitudine, insolenza, slealtà, indisponibilità ed egoismo… “
Perché dovremmo iniziare la giornata con questo pensiero apparentemente negativo? Perché è così che ci prepariamo mentalmente e non soccombiamo alle aspettative irreali. Non è essere pessimisti; significa solo che siamo realisti e vogliamo essere preparati a ciò che potrebbe accadere. Anche perché una parte degli avvenimenti sfuggirà al nostro controllo, ma noi faremo la nostra parte, senza farci scoraggiare dal risultato.
Un grande aiuto è saper mettere le cose in prospettiva e rendersi conto che le cose non sono importanti quanto sembrano.
Quello stoico è un ideale di saggezza e moderazione molto lontano dall’arrivismo, dalla mania del successo e dell’apparire, dal materialismo e consumismo a oltranza che regnano nel nostro tempo.
Un ideale, per conto mio, da perseguire.