R I F L E S S I O N E I N T E R E S S A N T E
Per quanto l’ape
si sforzi di spiegare
alla mosca che i fiori
sono molto meglio
del letame, la mosca
non capirà, perchè
ha sempre vissuto
in mezzo al letame.
Cosa ci insegna la vita… testamento spirituale di un libero pensatore
R I F L E S S I O N E I N T E R E S S A N T E
Per quanto l’ape
si sforzi di spiegare
alla mosca che i fiori
sono molto meglio
del letame, la mosca
non capirà, perchè
ha sempre vissuto
in mezzo al letame.
I 90 indicatori che aiutano a comporre la classifica sono divisi in 6 grandi categorie tematiche: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero. Per ogni indicatore viene dato un punteggio da 0 a 1000 in base a un “senso di lettura” del parametro, e più la provincia è vivibile secondo quel parametro più punti ottiene.
Il Sole 24 Ore classifica le città per categorie e poi fa una media dei punteggi per ottenere la classifica generale: si può dunque sapere sia quali sono le città in cui si vive meglio in senso assoluto che quelle che vanno meglio nei diversi parametri, calcolati perlopiù tramite informazioni dalle banche dati ufficiali. Gli indicatori sono tutti certificati, forniti al giornale da fonti ufficiali, istituzioni e istituti di ricerca come il ministero dell’Interno o della Giustizia, Istat, Inps e Banca d’Italia, oppure forniti alla redazione da società o associazioni che fanno rilevazioni certificate. Nessun indicatore si basa su sondaggi.
Osservando solo le grandi città, si può notare un miglioramento rispetto alla classifica dello scorso anno: Bologna è salita di cinque posizioni, dal nono al quarto posto; Milano di quattro, dal dodicesimo all’ottavo, Roma è in 46esima posizione, ma 13 posizioni avanti rispetto al 2025. Solo Bari e Catania hanno perso posizioni, mentre Firenze e Messina risultano stabili. Molte grandi città del Sud sono nelle posizioni basse della classifica: Bari è 67esima, Messina 91esima, Catania 96esima, Palermo 97esima, Napoli 104esima e Reggio Calabria ultima per il secondo anno consecutivo.
T I E N I A M E N T E
Se hai cibo nel tuo frigo,
vestiti sul tuo corpo,
un tetto sulla tua testa,
e un posto dove dormire,
tu sei più ricco del 75%
delle persone al mondo.
Se hai denaro da spendere
come ti piace, e la libertà
di andare ovunque tu vuoi,
sei fra il 18% delle persone
più facoltose al mondo.
Se sei vivo oggi con più
salute che malattie, sei
più benedetto dei tre
milioni di persone che,
in questa settimana,
non sopravviveranno .
Se tu puoi leggere e capire
questo messaggio, sei più
fortunato dei tre miliardi di
persone, su questa terra,
che non possono vedere,
non possono leggere,
e non possono accedere
alla conoscenza ed a ogni
tipo di informazione.
N.d.R.: a tutto questo si aggiunga che noi, il cosiddetto “mondo occidentale”, che comprende l’Europa ed il Nord America, vale a dire circa 800 milioni di persone, per mantenere il tenore di vita che ci è proprio, consumiamo l’80% delle risorse della terra.
Il restante 20% è destinato ai circa 7 miliardi e mezzo degli altri abitanti sulla terra.
Non meravigliamoci troppo se alcune centinaia di migliaia di questi, ogni anno, cercano di migrare da noi, a rischio della vita, per trovare migliori condizioni per la loro esistenza.
L E C O S E C H E T I R E N D O N O I N F E L I C E
Ci sono pensieri
che non portano luce:
i sentimenti degli altri,
il passato che non torna,
le parole dette,
gli sguardi giudicanti,
le sconfitte,
l’ansia del futuro,
i tuoi difetti,
le scelte di ieri …
Più ci pensi, e
più sono pesanti.
La verità è semplice:
non tutto merita
il tuo tempo.
Lascia andare
ciò che ti spegne.
Tieni stretta solo
la tua pace.
@healingsoulmusic436
da QUORA
Scrive Francisco Goya, corrispondente di QUORA
D O N N E S I N G L E
Il motivo per cui oggi esiste una quantità impressionante di donne mature single non è certo il complotto cosmico che qualcuno ama evocare, ma una rivoluzione silenziosa che ha cambiato più la psicologia sociale che la demografia: per la prima volta nella storia occidentale una generazione di donne non dipende da un uomo per sopravvivere, e quando smetti di essere obbligata a scegliere, inizi finalmente a scegliere davvero.
Molte non sono single perché “nessuno le vuole”, ma perché non hanno più intenzione di perdere tempo con uomini emotivamente analfabeti, narcisisti stanchi, eterni adolescenti travestiti da quarantenni, o soggetti incapaci di reggere una relazione che non sia centrata sul loro ombelico.
Da un punto di vista psicologico, queste donne hanno raggiunto un livello di autonomia affettiva che gli uomini della loro stessa età spesso non hanno sviluppato: sanno cosa vogliono, cosa non vogliono, e non hanno il terrore di restare sole perché hanno costruito un’identità che non crolla quando la relazione finisce.
Socialmente, paghiamo lo scotto di decenni in cui i rapporti erano basati più sui ruoli che sui sentimenti, e quando quei ruoli sono saltati, molti uomini si sono ritrovati senza gli strumenti emotivi per costruire legami paritari, mentre molte donne hanno imparato a respirare meglio da sole che male accompagnate.
Politicamente, il paradosso è che mentre qualcuno continua a predicare il ritorno alla famiglia “tradizionale”, è proprio l’assenza di politiche serie su lavoro, welfare, parità retributiva e conciliazione vita-lavoro ad aver spinto molte donne verso una indipendenza obbligata, che poi hanno scoperto essere anche una libertà insperata.
Quindi sì, ci sono molte donne mature single perché, per la prima volta, possono permettersi di esserlo senza pagare un prezzo sociale devastante, e soprattutto perché una relazione oggi deve migliorare la vita, non semplicemente riempirla: e quando gli uomini si presenteranno con maturità, empatia e capacità di costruire, le troveranno ancora lì — non in attesa, ma in cammino, disponibili solo a chi sa davvero camminare accanto.
D E D I C A T O A L N I P O T I N O E D O A R D O
Quando sei nato,
hai pianto e
il mondo ha gioito.
Vivi la tua vita
in modo che,
quando morirai,
il mondo pianga
e tu gioisca.
Proverbio Cherokee.
C O M P L I C A T A
Complicata,
con la testa sempre
piena di pensieri:
troppe domande,
poche risposte.
Un carattere che
non tutti riescono
a gestire. A volte
chiusa, a volte
troppo diretta.
Non cerco di
piacere a tutti,
voglio soltanto
restare vera.
Perchè, in un mondo
dove tutti fingono,
io preferisco essere
me stessa, anche
quando costa caro.
da YouTube
L A V E R A S O L I T U D I N E
Ho sempre pensato che
la peggior cosa nella vita
fosse restare soli.
Non lo è.
La peggior cosa è stare
con persone che
ti fanno sentire solo.
Robin Williams.
D I S C O T E C A
Se un giorno ti manca la motivazione, vai in discoteca, resta lucido, non bere nulla.
Osserverai uomini che fingono sicurezza, spendono senza senso, atteggiandosi a bulli, fingendosi criminali.
Vedrai le ragazze e le donne che competono tra di loro per apparire e sentirai intorno a te un’illusione collettiva di felicità forzata.
Capirai che tu sei nato per essere diverso, che nessuno può decifrare la tua storia come fai tu, che in quel posto tu ti senti un pesce fuor d’acqua.
Se ti trovi in discoteca, senza bere, ti renderai conto che viviamo nell’era della mediocrità, dove ci sono persone che dicono di voler costruire il loro futuro, ma lo fanno sprecando il loro presente, scappando dai loro problemi, dalla loro realtà e dalla loro vita, perché attualmente fa schifo e preferiscono non viverla.
Per distinguerti, basta fare ciò che fa una persona intelligente: allontanati da tutto ciò che non è allineato con il tuo obiettivo.
da YouTube
U N P I Z Z I C O D I F O L L I A
Chi vive senza un pizzico di follia
non è così saggio come crede.
Perché la saggezza non è stare fermi,
né vivere in gabbia per paura di sbagliare.
La vera saggezza è osare,
cambiare strada, rischiare qualcosa,
seguire un’idea che fa battere il cuore.
Un tocco di follia ci ricorda che siamo vivi,
che la vita non è solo prudenza,
ma anche coraggio, curiosità, movimento.
Sii saggio, sì, ma non dimenticare
di essere anche un po’ folle.
È lì che nasce la vera libertà.
@healingsoulmusic436
A M I O F I G L I O P A P A’
Se vuoi crescere un figlio forte
devi amare sua madre
quanto ami lui.
Perché i bambini che crescono,
vedendo i loro genitori
amarsi davvero,
sono più sani, più felici e capiscono,
presto, cosa significa essere
un vero uomo.
Devi dargli sicurezza, non soltanto
economica, ma soprattutto
emotiva, che non
significa comprargli cose costose, ma
non farlo mai sentire un peso,
non farlo mai
sentire in colpa per il fatto di esistere.
Devi elogiarlo e spesso, perché
l’approvazione
di un padre costruisce la sua autostima.
È il tuo modo per dirgli sempre:
“Tu ce la farai,
ed io sono qui per coprirti le spalle”.
Ma, soprattutto, devi essere
molto presente.
Taglia quella birra con gli amici,
salta qualche cena fuori,
passa quel tempo
con tuo figlio perché, se non ci sei,
non potrai avere indietro
la sua infanzia,
come è successo a me, con te bambino.
E quel vuoto che mi ha lasciato
nel cuore, quello,
forse, non si chiuderà mai del tutto.
Auguri, figlio mio, rendi
felice lui,
almeno il doppio di quanto
lui fa felice te.
E anche me.
A M A R E, A M A R S I E D E S S E R E A M A T I
Le persone che donano più amore
sono spesso quelle che non si sono
mai sentite amate davvero.
Così finiscono per prendersi cura
degli altri più che di se stesse,
sperando di ricevere in cambio
lo stesso affetto. Ma non accade mai.
Nascondono sempre il loro dolore,
raccontando solo metà della storia
e tengono tutto nascosto, perché
non vogliono mai essere un peso.
@stanzazen
P E R S O N E S P E C I A L I
Secondo la Psicologia moderna, esistono 5 segni
inconfondibili che rivelano una persona davvero speciale.
Il primo è la capacità di stare bene nella solitudine.
Non si tratta di isolarsi dagli altri, ma di aver scoperto
che la vera forza nasce dal dialogo interiore e dalla
capacità di bastare a se stessi.
Il secondo è una mente che non si accontenta delle
apparenze. Queste persone osservano il mondo
con profondità, riflettono sul significato delle esperienze,
sui rapporti umani, e su ogni lezione che la vita
ha deciso di insegnare loro.
Terzo segno: possiedono un’intelligenza emotiva
fuori dal comune. A loro basta uno sguardo per
cogliere quello che gli altri tentano di nascondere.
Sanno leggere tra le parole e percepire le vere
intenzioni.
Il quarto tratto è una sana diffidenza. Non si fidano
alla cieca, perché hanno imparato a riconoscere
le false promesse, e i volti che indossano maschere.
La loro fiducia va conquistata.
Quinto e ultimo: hanno attraversato il dolore,
forse più di quanto lascino trasparire, ma
anziché indurirsi, hanno scelto la gentilezza,
hanno preferito la dignità del silenzio
alla vendetta e la calma alla rabbia distruttiva.
@storiecheispirano-x6p
P S I C O L O G I A D E L L A S C E L T A.
Sai perché finisci sempre per frequentare
lo stesso tipo di persona sbagliata?
E ti chiedi: Ma è possibile che li attiro tutti io?
Sì, è possibile: non è sfortuna, è psicologia.
È che il tuo cervello non sta cercando
la persona giusta per te, sta cercando
la persona familiare. Vedi, il nostro cervello
odia l’ignoto, cerca disperatamente
schemi che già conosce. Se, da bambina,
hai imparato che l’amore è difficile,
che devi lottare per l’affetto che è
instabile, il tuo cervello ha registrato
quello schema come amore, e ora,
da adulta, quando incontri una persona,
calma, stabile, prevedibile, che ti dà
sicurezza, il tuo cervello si annoia,
non riconosce lo schema, la etichetta
come “noiosa”. Ma quando incontri
quella persona complicata, sfuggente,
emotivamente non disponibile, il tuo
cervello fa “click”, e allora riconosce
il dramma, riconosce la fatica e ti dice:
Eccolo, è lui, è questo, è casa.
Non è attrazione, è il tuo passato
che cerca di essere confermato.
E tu confondi quel caos per passione.
da YouTube
I L P R E M I O D A L L A V I T A
Esiste un momento in cui
la vita ti sorprende e ti
restituisce tutto ciò che
avevi chiesto con il cuore.
Non arriva quando lo
pretendi, o ne hai bisogno,
arriva quando sei pronto.
Il desiderio non scompare,
si trasforma e continua
a guidarti verso ciò che
può completarti davvero.
@lifeisinthewords