Numero3171.

 

Da  QUORA

 

Scrive Gianni Demb, corrispondente di QUORA.

 

I G N O R A N Z A

 

Il 35% degli italiani adulti è analfabeta funzionale.

 

Tradotto?

  • Oltre un terzo degli adulti è in una condizione di analfabetismo funzionale e quasi la metà ha grosse difficoltà nel “problem solving” (trovare una soluzione ai problemi).

Si collocano dai quindici ai venti punti sotto la media Ocse in termini di capacità di leggere e comprendere testi scritti e informazioni numeriche, come di raggiungere il proprio obiettivo in una situazione dinamica in cui la soluzione non è immediatamente disponibile.

Da un decennio l’Italia rimane inchiodata in fondo alla classifica e non si muove da lì.

Lo rivela l’indagine sulle competenze degli adulti (Survey of Adult Skills) realizzata nell’ambito del programma dell’Ocse per la valutazione internazionale delle competenze degli adulti.

L’Italia va male, è lontana dai 260 punti che sono la media Ocse: la classifica la colloca al quartultimo posto, seguita solo da Israele, Lituania, Polonia, Portogallo e Cile.

  • In base al rapporto, Finlandia, Giappone, Olanda, Norvegia e Svezia sono i paesi con le migliori prestazioni in tutti e tre i domini.

In pratica oltre un italiano su tre non è tecnicamente in grado di leggere un testo semplice nella propria lingua e comprenderlo.

Nel senso che sanno leggere e scrivere, ma hanno difficoltà grandi (o addirittura insuperabili) nel comprendere, assimilare o utilizzare le informazioni che leggono.

Nella definizione Ocse, al livello 1 (25% del campione in Italia) riescono a capire testi brevi ed elenchi organizzati quando le informazioni sono chiaramente indicate.

Al di sotto del livello 1 (10%) possono al massimo capire frasi brevi e semplici.

All’estremità opposta dello spettro (livelli 4-5), il 5% degli adulti italiani (contro il 12% medio Ocse) ha ottenuto i risultati più elevati, in quanto possono comprendere e valutare testi densi su più pagine, cogliere significati complessi o nascosti e portare a termine compiti.

È un tema serissimo che merita soluzioni complesse.

Il ruolo fondamentale dell’investimento in istruzione nell’accrescere le competenze viene confermato.

Lascia un commento

Lascia un commento