da QUORA
Scrive Lola, corrispondente di QUORA.
I L P E R C H E’ D E I F A L L I M E N T I
- Avere vergogna di fallire, non voler sfidare continuamente se stessi e i propri limiti e stare male per ogni errore. Il fallimento serve per capire in che cosa si sta sbagliando e per crescere;
- Non assumersi la responsabilità della propria vita, incolpare gli altri per gli insuccessi della propria vita e giustificarsi sempre. Un esempio potrebbe essere il fatto di incolpare l’ex o i genitori per la propria infelicità;
- Sperare che qualcuno arrivi per salvare la propria vita o che la migliori improvvisamente. Queste cose succedono solo nei film, nella vita reale a pochi importa se stai male, perciò bisogna rialzarsi da soli;
- Pensare che la propria personalità o intelligenza sia sempre la stessa e di non poter cambiare se stessi;
- Cercare di essere sempre perfetti, non riuscire ad essere vulnerabili, avere paura del giudizio degli altri e rimuginare sempre sul passato;
- Credere che ci siano delle persone che sono nate per avere successo. Una mia professoressa diceva che ci sono persone più portate a suonare uno strumento o a fare determinati sport. Però il talento non è abbastanza per avere successo in qualcosa, perché nella vita reale la pratica e la dedizione battono l’intelligenza.