Numero3284.

 

da  QUORA

 

Scrive Lola, corrispondente di QUORA.

 

I L    P E R C H E’    D E I    F A L L I M E N T I 

 

  • Avere vergogna di fallire, non voler sfidare continuamente se stessi e i propri limiti e stare male per ogni errore. Il fallimento serve per capire in che cosa si sta sbagliando e per crescere;
  • Non assumersi la responsabilità della propria vita, incolpare gli altri per gli insuccessi della propria vita e giustificarsi sempre. Un esempio potrebbe essere il fatto di incolpare l’ex o i genitori per la propria infelicità;
  • Sperare che qualcuno arrivi per salvare la propria vita o che la migliori improvvisamente. Queste cose succedono solo nei film, nella vita reale a pochi importa se stai male, perciò bisogna rialzarsi da soli;
  • Pensare che la propria personalità o intelligenza sia sempre la stessa e di non poter cambiare se stessi;
  • Cercare di essere sempre perfetti, non riuscire ad essere vulnerabili, avere paura del giudizio degli altri e rimuginare sempre sul passato;
  • Credere che ci siano delle persone che sono nate per avere successo. Una mia professoressa diceva che ci sono persone più portate a suonare uno strumento o a fare determinati sport. Però il talento non è abbastanza per avere successo in qualcosa, perché nella vita reale la pratica e la dedizione battono l’intelligenza.
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