Numero1958.

 

APPROCCIO  ALLA   FISICA  QUANTISTICA

 

Possiamo farci un’idea, per quanto grossolana, superficiale e sfumata, di questa materia così astrusa da essere definita “incomprensibile” persino da coloro che la trattarono per primi?
Tentiamo, buttando lì alcune frasi “flash”, dichiarazioni, pronunciamenti, enunciazioni solo verbali di formule fisiche, con il corollario di brevi spiegazioni, il più possibile semplificative.

QUANTUM – Che cos’è?  Einstein lo ha definito “un minuscolo grumo di energia”.
Quando parliamo di QUANTUM, ci riferiamo esclusivamente all’ “infinitamente piccolo”.
Nell’ “infinitamente piccolo”, a differenza della realtà fisica comune a noi nota, una cosa può trovarsi, contemporaneamente, in due posti diversi e il suo destino è dettato dal caso : questa realtà sfida il senso comune.

Max Planck trovò il legame matematico preciso tra il colore della luce, la sua frequenza e la sua energia, ma non ne capì la connessione. Accadeva alla fine dell’ ‘800.

C’è un famoso esperimento, detto “delle due fessure”, che dimostra questa situazione sconcertante.
Quando un singolo elettrone viaggia attraverso le fessure e colpisce uno schermo retrostante, la meccanica quantistica dice questo: non possiamo descrivere ciò che viaggia come un oggetto fisico. Possiamo solo parlare di dove potrebbe essere l’elettrone. Questa “ondata” di possibilità viaggia, in qualche modo, attraverso le fessure, creando interferenze, proprio come l’onda dell’acqua. Ma quando questa colpisce lo schermo, quella che poteva essere solo la “spettrale” possibilità di un elettrone, diventa, misteriosamente, reale.

Niels Bohr e colleghi inventarono la “Teoria Quantistica”, una “folle” ipotesi, senza curarsi che fosse del tutto incomprensibile.
Einstein diede il via a questa affascinante branca della fisica, ma poi si arenò, mettendosi a contestare le “devianti” ipotesi di Bohr  che affermava che “La realtà viene evocata nell’atto di osservarla”.
Ribatteva, infatti, Einstein: “La luna cessa, forse, di esistere, quando io non la guardo?”

Riporto qui un paio di frasi di Niels Bohr, per illustrare di cosa stiamo parlando.

“Tutto ciò che consideriamo reale è fatto di cose che non possiamo definire reali”.

“Chi non è shoccato dalla Teoria dei Quanti, non l’ha capita!”

E, dulcis in fundo, riporto una considerazione di un grande, e poco noto, fisico americano, John Bell, che, a proposito della diatriba feroce fra queste due “scuole di pensiero”, disse:
“Bohr era incoerente, poco chiaro, intenzionalmente oscuro, ….ma giusto.
Einstein era coerente, chiaro, concreto, ….e sbagliato”.

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