Numero2461.

 

Un parere in merito alla pornografia, Wistawa Szymborska. (poetessa Polacca)

 

 

Non c’è dissolutezza peggiore del pensare.

Questa licenza si moltiplica come gramigna

su un’aiuola per le margheritine.

Nulla è sacro per quelli che pensano.

Chiamare audacemente le cose per nome,

analisi spinte, sintesi impudiche,

caccia selvaggia e sregolata al fatto nudo,

palpeggiamento lascivo di temi scabrosi,

fregola di opinioni – ecco quel che gli piace.

In pieno giorno o a notte fonda si uniscono

in coppie, triangoli e cerchi.

Poco importa il sesso e l’età dei partner.

I loro occhi brillano, gli ardono le guance.

L’amico travia l’amico. Figlie snaturate

corrompono il padre. Il fratello

fa il ruffiano per la sorella minore.

Preferiscono i frutti dell’albero

traviato della conoscenza alle natiche

rosee dei rotocalchi, a tutta questa

pornografia in fondo ingenua.

I libri che li divertono non sono illustrati.

Il loro unico svago – certe frasi

segnate con l’unghia o la matita.

E’ spaventoso in quali posizioni,

con quale sfrenata semplicità l’intelletto

riesce a fecondare l’intelletto!

Posizioni sconosciute perfino al Kamasutra.

Durante questi convegni solo il tè

va in calore. La gente siede

sulle sedie, muove le labbra.

Ognuno accavalla le gambe per conto proprio.

Un piede tocca così il pavimento,

l’altro ciondola libero nell’aria.

Solo ogni tanto qualcuno si alza,

va alla finestra e attraverso una fessura

delle tende, scruta furtivo in strada.

 

Tous ceux qui manquent d’imagination se réfugient dans la réalité

Tutti quelli che sono carenti di immaginazione, si rifugiano nella realtà.

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