Ho imparato
che si può dire
ti voglio bene
in un miliardo di modi
senza nemmeno
proferire una parola.
Cosa ci insegna la vita… testamento spirituale di un libero pensatore
Ho imparato
che si può dire
ti voglio bene
in un miliardo di modi
senza nemmeno
proferire una parola.
L’amore deve finire sempre male,
altrimenti non finisce mai.
La storia più bella ed emozionante
sarà quella che scriveremo insieme.
Da un pianto inizia la vita,
ma è da un sorriso
che comincia l’amore.
L’amore per un figlio
ti cambia dentro.
Il suo sorriso è
la forza motrice
dei tuoi sacrifici,
la sua felicità
è l’obiettivo di ogni giorno.
Quando ci si innamora,
uno più uno fa uno.
Quando ci si lascia,
due meno uno fa zero.
L’amore è una pianta
che nasce spontanea,
ma vive soltanto
se viene coltivata.
L’amore bisogna raccoglierlo,
proprio come quando,
in mezzo al deserto,
si ha avuto la fortuna
di trovare un fiore.
E’ una vera magia incontrare
la persona della tua vita,
senza averla mai cercata.
L’amore muore quando
non ci si lascia trasportare.
Quando il sentimento
vince sull’orgoglio,
allora è vero amore.
Comunque vada,
si viaggia insieme.
Insieme siamo saliti
sul treno della vita
e il destino ci ha prenotato
lo stesso posto,
fianco a fianco.
L’ amore, quello vero,
resta comunque,
nonostante tutto,
ti rimane accanto.
Perché il suo tempo
è per sempre.
Q U A N D O S A R O’ C A P A C E D’ A M A R E
Giorgio Gaber testo di Alessandro Luporini.
Quando sarò capace d’amare
probabilmente non avrò bisogno
di assassinare in segreto mio padre,
né di far l’amore con mia madre in sogno.
Quando sarò capace d’amare,
con la mia donna non avrò nemmeno
la prepotenza e la fragilità
di un uomo bambino.
Quando sarò capace d’amare,
vorrò un donna che ci sia davvero,
che non affolli la mia esistenza,
ma non mi stia lontana neanche col pensiero.
Vorrò una donna che, se io accarezzo
una poltrona, un libro o una rosa,
lei avrebbe voglia di essere solo
quella cosa.
Quando sarò capace d’amare,
vorrò una donna che non cambi mai,
ma, dalle grandi alle piccole cose,
tutto avrà un senso perché esiste lei.
Potrò guardare dentro al suo cuore
e avvicinarmi al suo mistero,
non come quando io ragiono,
ma come quando respiro.
Quando sarò capace d’amare
farò l’amore come mi viene,
senza la smania di dimostrare,
senza chiedere mai se siamo stati bene.
E nel silenzio delle notti,
con gli occhi stanchi e l’animo gioioso,
percepire che anche il sonno è vita
e non riposo.
Quando sarò capace d’amare,
mi piacerebbe un amore
che non avesse alcun appuntamento
col dovere,
un amore senza sensi di colpa,
senza alcun rimorso,
egoista e naturale come un fiume
che fa il suo corso.
Senza cattive o buone azioni,
senza altre strane deviazioni,
che, se anche il fiume le potesse avere,
andrebbe sempre al mare…..
così vorrei amare.
Ti amo.
Tre secondi per dirlo.
Tre minuti per spiegarlo.
Una vita per provarlo.