V E R G I N I T A’
In Italia siamo andati avanti per 2000 anni con le traduzioni della Bibbia dal greco e con la “Vulgata” che, nel IV secolo D.C., è stata tradotta in latino da San Gerolamo.
Dal greco antico e dal latino si sono ricavate le traduzioni della Bibbia in lingua italiana.
Nessuno aveva mai tradotto in Italiano la Bibbia direttamente dall’aramaico e dall’ebraico che sono le due lingue con cui sono stati scritti i libri che compongono la Bibbia (Bibbia = Ta Biblìa, ovvero “i libri”).
3 anni fa, le Edizioni Einaudi hanno pubblicato la prima traduzione in Italiano dall’aramaico e dall’ebraico antico a cura di Ludwig Monti, il più grande biblista che abbiamo in Italia.
Ed è stata fatta una bella scoperta.
La Bibbia, nelle due lingue antiche originali, dice che Gesù è nato da una “betullah” che, in aramaico, vuol dire “giovane ragazza”.
Che problema c’è se fosse nato da una giovane ragazza?
Solo che “betullah” è stato tradotto in greco (e da lì in Italiano) con “parthénos” che vuol dire “vergine”.
È da lì che è partita la storia che la Madonna era vergine.
Ma in aramaico “vergine” si dice “almahà” e non ci sono altre parole per identificare il concetto o la condizione.
I bambini, quando vanno a catechismo per fare la Prima Comunione, non sentono le parole di Gesù, sentono i dogmi, i precetti e i comandamenti della Chiesa e le interpretazioni mistificatorie e manipolatorie che hanno fatto i sui divulgatori nel corso di venti secoli.
Ma le parole di Gesù non sono state proprio né percepite, né recepite dalla Chiesa Cattolica e dal “suo” Cristianesimo.