N.d.R.: invito il lettore a rileggere il Numero1014., dopo aver considerato quanto qui pubblicato.
da QUORA
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Sì.
Sono un romano e un nomade digitale: Nato e vissuto a Roma, ho poi trascorso gli ultimi anni esplorando il mondo, dagli USA alla Cina e tutto quel che c’è in mezzo, compresa l’Asia Centrale e l’Uzbekistan dove vivo ora.
Perciò ho un minimo di qualifiche per giustificare la mia risposta, avendo vissuto in molte città in tutto il mondo.
Roma, attualmente, è una città vecchia, malandata, degradata, abbandonata, senza manutenzione, senza servizi funzionanti, sporca, disorganizzata, senza controllo e alla mercé di chiunque.
La popolazione è composta prevalentemente da anziani e i relativamente pochi giovani hanno limitati e carenti ambienti di aggregazione, e poche opportunità, specialmente in periferia.
I giovani con sane idee, ambizioni e possibilità emigrano, e vengono sostituiti da schiavi clandestini a basso costo dal terzo mondo, mentre la popolazione romana, insieme alla sua economia, vanno a morire pian piano.
Il senso di estremo degrado è palpabile in ogni metro quadro: mondezza per terra, rivoli di piscio ed escrementi, scarabocchi che imbrattano muri sudici, automobili accatastate in ogni singolo spazio, traffico e roghi tossici che inquinano l’aria.
La cosa peggiore è che molti sembrano ormai assuefatti al degrado: non rendendosi conto che in quasi tutto il resto del mondo, anche in città di Paesi considerati come più sottosviluppati (ad esempio, Kazakhstan) la qualità di vita è nettamente migliore di Roma sotto molti aspetti.
Salubre passeggiata fra le vie di Roma:
Ho visto gente a Roma cibarsi in bar fra l’immondizia, bar dove perfino le aiuole, in teoria decorative, che li delimitavano erano diventate cestini di rifiuti. I gestori non sembrano curarsene, il decoro non esiste. Una vita senza dignità, senza bellezza, come maiali che grufolano fra l’immondizia.
In foto, le aiuole di questo bar:
Nella foto sotto, piacevole passeggiata in un parco romano. L’incuria ha fatto morire un albero di cui è rimasto solo un ceppo che, sempre per incuria, non è stato rimosso. E, come ogni cosa a Roma, è diventato un cestino di immondizia:
Personalmente ho agito spesso per migliorare le cose e ogni romano dovrebbe opporsi e combattere con ogni mezzo, anziché frignare e lamentarsi senza agire.
Quando ho chiamato la polizia per fermare un’aggressione da parte di un clandestino ubriaco, sono arrivati dopo 45 minuti. Ho dovuto agire da solo.
Quando mi sono rivolto ai vigili del fuoco per fermare degli zingari che stavano creando, come ogni singolo giorno da anni, un enorme rogo tossico inquinando l’aria di tutta la città, mi hanno detto che non potevano fare nulla. Sono dovuto entrare nel campo rom da solo a mio rischio e pericolo.
In foto (scattata da me) potete vedere quello che ho trovato:
Servono romani con le palle per cambiare la situazione, persone che stanno sul pezzo, e non i soliti lamentosi pavidi e bravi solo a frignare e a farsi sottomettere da chiunque, per poi masturbarsi a vicenda per illudersi di vivere nella “città più bella del mondo”. Sì, duemila anni fa magari. Ora i nostri antenati si staranno rivoltando nella tomba a vedere che fine ha fatto la nostra città.
Non sono una persona che si rassegna, e voglio che la mia città presto possa tornare a splendere. Ma ci dovrà essere un cambio di mano radicale, polso di ferro, e tolleranza zero per l’inciviltà.
E non fraintendetemi: io amo Roma, amo la sua storia, amo quello che potrebbe essere se solo fosse gestita in maniera intelligente. Ed è per questo che odio vederla ridotta così e considererei ogni mezzo lecito per stravolgere la situazione.
È necessario che tutti noi romani combattiamo con ogni mezzo per invertire lo stato di degrado e tornare a far essere la nostra Urbe la migliore città del mondo. Bisogna unirsi in una battaglia di civiltà, guardare oltre il proprio orticello. Quando vediamo qualcosa che non va, dobbiamo intervenire personalmente. È difficile, è rischioso, è una strada lunga e tortuosa, ma nella vita raramente ciò per cui vale la pena combattere si raggiunge senza sforzo.
E Roma questo sforzo lo merita.
Via Cavour, Roma Centro. Clandestino ubriaco si masturba fra il piscio e i graffiti che imbrattano tutta la città
Acquedotti Romani
Bike sharing romano
Marciapiede romano
Scorcio romano
Sottopassaggio romano
Carcasse di animali per strada hanno il tempo di finire di decomporsi prima che la corrotta società di gestione rifiuti pulisca. Notare inoltre il rivolo di piscio onnipresente in ogni parte della città
Opere d’arte romane