Numero1446 (segue dal Numero1447).

 

LA  PENSIONE  DI  GRAZIELLA

 

Vi racconto una storiella,

una vera bagatella,

miei signori:

una semplice canzone

per narrar la conclusione

dei lavori.

 

Dei lavori di bidella

della nostra Graziella,

brava gente:

è arrivata alla pensione

e con gran soddisfazione,

finalmente.

 

E se nasce una stella,

di sicuro sarà quella

della mia amica;

della nuova condizione

si farà una ragione,

ma con fatica.

 

Ora, alla chetichella,

suonerà la campanella

per se stessa.

È finita la lezione,

così, la ricreazione

le sia concessa.

 

La lavagna lei cancella,

scrive FINE e suggella

la carriera,

che, con grande abnegazione,

ha portato a conclusione

e ne va fiera.

 

Quando apre la cartella,

ogni alunno, in comunella,

la applaude.

Le  maestre, in riunione,

votan la sua prestazione

“Magna cum laude”.

 

Le daranno la pagella,

certamente molto bella

di fine anno:

otterrà la promozione

ed avrà una votazione

che pochi hanno.

 

Tutti sanno che Graziella

non fa certo da modella

al “fancazzismo”;

di sicuro, è un’eccezione

per la grande propensione

al dinamismo.

 

Lei è stata sempre quella

che si spreme le cervella

per far le cose:

con la sua organizzazione,

le fa sempre e benone,

pur se noiose.

 

Per aver la tintarella

e per essere un po’ snella,

fa di tutto.

Ma, se ha qualche frustrazione,

cede alla tentazione,

proprio di brutto.

 

Con l’amica Gabriella

gioca a tennis e favella

per tutta l’ora.

Ma avrà la convinzione

d’imparare la lezione

giocando ancora.

 

E, se vuole una gonnella,

con la Bruna “damigella”

va alla caccia

degli sconti di stagione:

si farà una collezione

che le piaccia.

 

Il marito e mamma bella,

i suoi figli e la sorella

son felici.

Ed ha piena approvazione

e una grande acclamazione

dai suoi amici.

 

Vi annuncio la novella:

la pensione di Graziella

e siam contenti.

È finita la canzone,

a Graziella un gran bacione

e i complimenti!

 

 

 

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