Questo testo, leggermente modificato, si trova anche al Numero1444.
P R E A M B O L O
Era meglio se mi tappavo la bocca,
ma ho ceduto alla tentazione,
ho composto questa filastrocca
e ve la canto a guisa di canzone.
Si, ve la canto e anche ve la suono.
Se la chitarra piange e ho poca voce,
in anticipo, vi chiederò perdono.
Siate buoni, non mi mettete in croce.
La cantata ha soltanto due accordi:
il MI settima alternato con il LA.
“Il Plevan di Malborghet”,se lo ricordi,
allora sai più o meno come fa.
È un po’ monotono e ripetitivo,
non c’è intermezzo e poche variazioni
ma tant’è, amici, questo è il motivo,
talvolta sono queste le canzoni.
La melodia s’impara molto presto,
così, se qualcuno di voi vuole cantare
insieme a me, vi ho dato il testo,
sarò felice di farmi accompagnare.
Imbraccio la chitarra per Graziella
voi, pazientemente, state ad ascoltare.
Spero che la cantata mia sia bella,
schiarisco la voce e vado a incominciare.