Numero3210.

 

RAGGIUNTO  LIVELLO  DI  FEDELTA’  DELL’ ENTANGLEMENT  QUANTISTICO  DEL 92%: È  COME  SE  FOSSE  MAGIA.

 

di  Aurelio  Sanguinetti    18. 01.25

 

 

L’entanglement quantistico è un fenomeno che deriva dal principio di sovrapposizione della meccanica quantistica, per il quale due o più sistemi fisici – spesso due particelle – sono connessi intensamente fra di loro, sebbene non ci sia alcun contatto diretto.

In questa condizione, la misurazione di un sistema determina simultaneamente anche il valore del sistema collegato, come se l’informazione viaggiasse per magia nello spazio.

Trattasi ovviamente di un fenomeno complesso, che i fisici hanno dovuto studiare a lungo per comprenderlo appieno, visto che non è facilmente analizzabile come altri fenomeni della meccanica quantistica.

Di recente, tuttavia, un gruppo di ricercatori provenienti dalla Durham University, nel Regno Unito, ha svolto un esperimento che ci ha permesso di ottenere per la prima volta l’osservazione diretta del fenomeno in alcune molecole, che sono morfologicamente e chimicamente molto più complesse dei singoli atomi.

Il livello di fedeltà dell’entanglement osservato era tra l’altro estremamente elevato, essendo leggermente superiore al 92 percento.

Per ottenere questo risultato, i ricercatori hanno usato delle trappole ottiche e dei speciali strumenti utili per creare ambienti sperimentali in grado di supportare quello che i fisici definiscono un entanglement duraturo, più longevo e maggiormente visibile rispetto all’entanglement standard.

“Questo fenomeno è molto difficile da osservare, sebbene possiamo intrecciare due molecole usando interazioni incredibilmente deboli e quindi impedire la perdita dell’entanglement per un tempo prossimo al secondo”,
 ha spiegato Simon Cornish, uno degli autori della scoperta, che è stata diffusa all’interno di un articolo pubblicato su Nature.

Secondo gli esperti, l’entanglement di lunga durata potrebbe aiutare gli scienziati a misurare con una certa precisione altri fenomeni quantistici e a far sorgere una nuova era della ricerca, che ci permetta di realizzare tra le tante cose computer quantistici molto più complessi ed intelligenti.

Questa d’altronde non è neppure l’unica scoperta relativa a questo argomento che è stata diffusa di recente. Altri studi contribuirebbero a ottenere questi risultati nel breve termine.

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