Non colpire per primo,
ma colpisci per ultimo.
Cosa ci insegna la vita… testamento spirituale di un libero pensatore
Non colpire per primo,
ma colpisci per ultimo.
Nessun Guerriero è un’isola.
Per combattere il Buon Combattimento,
egli ha bisogno di aiuto.
Non scordare che attaccare o fuggire
fanno parte dello stesso scontro.
Quello che non appartiene alla lotta
è restare paralizzati dalla paura.
Il Buon Combattimento del Guerriero
è quello che lui intraprende
perché il suo cuore lo chiede.
Il guerriero deve scegliere
e non accettare
il proprio destino.
Il guerriero sa che è libero di scegliere
ciò che desidera: le sue decisioni sono prese
con coraggio, distacco e, talvolta,
con una certa dose di follia.
Il guerriero della luce non sempre
è sicuro di ciò che sta facendo.
Molte volte trascorre la notte in bianco,
pensando che la sua vita
non ha alcun significato.
Per questo è un guerriero della luce.
Perché sbaglia, perché s’interroga.
Perché cerca una ragione.
E, certamente, la troverà.
Il guerriero sa perdere.
Egli non tratta la sconfitta con indifferenza,
l’accetta come tale
e non tenta di trasformarla in vittoria.
Il guerriero è come la fonte che trabocca
e non come la cisterna
che racchiude sempre la stessa acqua.
Un guerriero della luce ha bisogno di amore.
L’affetto e la tenerezza fanno parte della sua natura.
Egli usa la solitudine,
ma non ne viene usato.
Il tuo cuore di guerriero si trova là, dove si trova il tuo tesoro.
Ed è necessario che il tuo tesoro sia ritrovato,
affinché tutto ciò che hai scoperto, durante il cammino,
possa avere un significato.
Un guerriero non si lascia spaventare
quando insegue ciò di cui ha bisogno.
Senza amore egli non è nulla.
Per credere nel proprio cammino,
un guerriero non ha bisogno di dimostrare
che quello dell’altro è sbagliato.
Quando un uomo vuole qualcosa,
deve essere consapevole
che sta correndo un rischio.
Ma è proprio questo
che rende la vita interessante.
Le sconfitte esistono,
ma non la sofferenza.
Il vero guerriero sa
che perdere una battaglia
migliora la sua abilità
nel tenere la spada.
La prossima volta
combatterà più abilmente.