Oderint ut metuant.
Mi odino pure, purché mi temano.
Caligola.
Numero594.
Homo sum, humani nihil a me alienum puto.
Sono uomo, niente di umano io considero essermi estraneo.
Publio Terenzio Afro.
Numero593.
Amicus certus,
in re incerta,
cernitur.
L’amico vero
si distingue
nella difficoltà.
Numero592.
Ratio iudex debet esse omnium quae sunt in homine.
La ragione deve essere giudice di tutto ciò che vi è in un uomo.
San Anselmo d’Aosta.
Numero591.
Vinum dulce gloriosum
pinguem facit et carnosum.
Vinum forte, vinum purum
reddit hominem securum.
Il vino dolce e saporito
ti fa grasso e carnoso.
Il vino forte, il vino puro
rende l’uomo sano.
Numero590.
Humilitas occidit superbiam.
L’umiltà uccide la superbia.
Numero589.
Nec spe, nec metu.
Senza speranza e senza timore.
Immanuel Kant : agisci sempre senza speranza di premio e senza timore di pena.
Numer588.
Ille hic est Raphael,
timuit quo sospite vinci
rerum magna parens
et moriente mori.
Qui Giace Raffaello::
da lui, quando visse,
la natura temette
di essere vinta.
Ora, che egli è morto,
teme di morire.
Epitaffio di Pietro Bembo per Raffaello Sanzio nel Pantheon a Roma.
Numero587.
Impares nascimur, pares moriemur.
Nasciamo disuguali ma moriamo uguali.
Seneca.
Numero586.
Longa consuetudo ut jus habemus.
La consuetudine è fonte di diritto.
Numero585.
Licet quod cuique libet.
E’ lecito ciò che a ciascuno piace.
Cicerone Filippiche.
Numero584.
Nihil magis amat cupiditas, quam quod non licet.
L’avidità non ama niente più di quello che non è permesso.
Numero583.
Dum loquimur fugerit invida aetas.
Carpe diem: quam minimum credula postero.
Mentre parliamo, il tempo, come invidioso, sarà già fuggito.
Cogli l’attimo: confida il meno possibile nel domani.
Le Odi Quinto Orazio Flacco.
Numero582.
Quis custodiet ipsos custodes?
Chi controllerà gli stessi controllori?
Numero581.
Adducere inconveniens
non est solvere argumentum.
Portare eccezioni non è mai risolvere la questione.