30° A N N I V E R S A R I O
Questa cosa l’ho scritta per Rita
per ricordare il nostro anniversario:
lei ed io, compagni di una vita
che ci è passata sbarcando il lunario.
Non ci siamo conosciuti in gioventù,
quando si gettano le fondamenta
di una casa che deve stare su
per tanto tempo, ma ci si accontenta.
Io avevo più di cinquant’anni
e, dietro a me, una vita travagliata
di sbagli, delusioni ed affanni.
Poi è arrivata lei, e l’ha sistemata.
E dura da trent’anni questo amore
e non mostra crepe né scalfitture,
è passato fra la gioia e il dolore,
senza mai drammi o disavventure.
È stabile e solido come una roccia,
esposta a “malu tempu” e traversie.
Gli manca solo un fiore che sboccia,
ma non perdiamoci in fantasie.
Alla nostra età è già un’impresa
occuparci di noi due vecchietti,
e non di un’improbabile pretesa
di dare conferma ai nostri affetti.
Ma noi ci vogliamo bene così.
I sacramenti o le registrazioni
non ci servono: nel nostro pedigree
abbiamo scritto noi le condizioni.
Ci bastano la stima ed il rispetto,
mischiati con un poco di allegria,
e, come legante, un enorme affetto:
ecco spiegata la nostra alchimia.
E se sta funzionando la ricetta
allora gl’ingredienti sono giusti:
per noi due la formula è perfetta
e risponde proprio ai nostri gusti.
A voi, persone care ed amici,
che oggi siete qui per festeggiare,
diciamo grazie! Ci fate felici.
Non lo potremo mai dimenticare.
Portatevi a casa e nel vostro cuore
il senso della nostra ricorrenza
per vivere nella pace e nell’amore.
Grazie ancora per la vostra presenza.