A M I C I Z I A E F E L I C I T A’
Scrive Haruki Murakani, scrittore giapponese:
“La felicità è un’amicizia calorosa”.
Cosa ci insegna la vita… testamento spirituale di un libero pensatore
A M I C I Z I A E F E L I C I T A’
Scrive Haruki Murakani, scrittore giapponese:
“La felicità è un’amicizia calorosa”.
P E R C H È T I V O G L I O B E N E
Ti voglio bene perché tu mi fai
sentire in pace in un mondo
che non si ferma mai.
Tu mi guardi in un modo
come nessuna ha mai fatto,
teneramente, completamente, anche
quando non mi sento amabile.
La tua voce calma le tempeste
dentro di me, e il tuo sorriso
porta la luce in luoghi che io
avrei creduto bui per sempre.
Non devo fingere con te e,
in qualche modo, essere me stesso
non è mai stato così facile.
Prima di te, io non sapevo
quanto profonda fosse la felicità.
È nelle piccole cose che condividiamo,
è nel modo con cui mi fai
sentire sempre amato e importante.
Con te io so che, qualunque cosa
succeda, sarò sempre felice.
Tu sei la mia sicurezza e stare
con te rende ogni cosa migliore.
Tu mi vuoi bene nel modo
più intenso, più quieto e più puro.
Ecco perché il mio cuore ti sceglie
ancora e ancora, senza un dubbio,
senza una pausa, sempre.
L A D O N N A M I G L I O R E D E L M O N D O
È la donna che ti ama come una moglie … senza il matrimonio.
Che ti dà tutto … senza chiedere nulla in cambio.
Il suo amore non è scritto in un certificato di matrimonio.
È scritto nel modo con cui si prende cura di te.
Nel modo in cui ti sceglie … anche nei tuoi giorni peggiori.
Nel modo con cui ti contrasta con serenità … ma sta ancora sempre al tuo fianco … come se non ci fosse niente di sbagliato.
E la verità è …
che non ti ama per quello che può ottenere da te.
Ti ama semplicemente perché … sei tu.
E dovunque tu vada, non troverai mai un amore … più profondo del suo.
Come è possibile non ricambiarlo?
C R E S C E R E
Crescere significa
anche lasciar andare
chi non cammina
più al tuo passo.
Non è freddezza,
ma è rispetto per
la tua evoluzione.
Quando impari a
scegliere chi ti fa bene,
la tua vita inizia
a respirare di nuovo.
Arriva un giorno
in cui capisci che
non puoi più essere
tutto ciò che eri.
Che per vivere davvero
devi lasciar cadere
pezzi di te, come fa
un albero che si libera
delle foglie secche.
Le persone, le abitudini,
le paure che ti hanno
accompagnato fin qui,
non tutte possono
venire ancora con te.
E, nel silenzio del tempo,
che passa inesorabile,
tra ciò che perdi e ciò
che ancora ti resta,
tu scopri che rinasci.
Più leggera, vera, tua.
da YouTube
T U T T O C I O’ C H E N O N S E I
Ti senti stanca, ma non del corpo. Senti una stanchezza dell’anima che nessun riposo riesce a guarire.
Ti sforzi di sembrare forte, ma dentro sei esausta. Hai dato troppo a tutti, per troppo tempo.
Sorridi anche quando non ne hai voglia, perché non vuoi deludere nessuno, ma intanto ti perdi.
Hai dimenticato cosa ti fa stare bene davvero. Ti sei abituata a sopravvivere, non a vivere.
Senti che non puoi più ignorarti. Il tuo corpo e la tua anima ti stanno chiedendo di fermarti.
Non è debolezza. È il tuo risveglio. La fine della finzione è l’inizio della verità.
Questa stanchezza non va curata con il sonno, va curata con la sincerità verso te stessa.
Quando smetti di fingere, ritorni viva. E la forza arriva da sola.
Il corpo si alleggerisce quando smetti di portare pesi che non sono tuoi.
E finalmente capisci: non sei stanca, sei piena di tutto ciò che non sei.
@AnimaOltreilimiti80
F E L I C I T A’ A L L A N O S T R A E T A’
La felicità non è costante e non dura. E va bene così. È umano.
Non serve l’approvazione degli altri. La tua opinione è l’unica che conta.
Meno hai più sei libero/a. Il minimalismo emotivo libera l’anima.
Le relazioni di qualità battono la quantità. Pochi veri amici valgono più di mille conoscenti.
La pace interiore vale più del successo. Dormire sereno/a non ha prezzo.
Non devi più dimostrare nulla. Hai già dimostrato abbastanza nella tua vita.
Stare bene da solo/a è superpotere. Non è solitudine, è libertà.
I piccoli momenti sono i più preziosi. Un caffé al sole vale più di mille feste.
Perdonare (te stesso/a) è liberatorio. Gli errori del passato ti hanno insegnato tutto.
La felicità è una scelta quotidiana. Non un traguardo da raggiungere, ma un modo di vivere.
@AnimaOltreilimiti80.
P E R E S S E R E F E L I C E ( SMETTI DI ….)
1 Smetti di chiedere il permesso per essere te stesso/a.
2 Smetti di cercare approvazione da chi non ti capisce.
3 Smetti di rimandare la tua felicità a “quando andrà tutto bene”.
4 Smetti di pensare di non essere abbastanza.
5 Smetti di voler salvare chi non vuole essere salvato.
6 Smetti di confrontarti con chi vedi sui social o intorno a te.
7 Smetti di trattenere chi ti fa sentire piccola.
8 Smetti di giustificare la mancanza d’amore.
9 Smetti di spegnere la tua luce per non disturbare.
10 Smetti, finalmente, di dimenticarti di te.
@AnimaOltreilimiti80
Giovedì 25 Settembre 2025 alle ore 18.03, presso l’Ospedale di Pordenone, è venuto al mondo
IL MIO NIPOTINO EDOARDO
Lettera di benvenuto
Carissimo piccolo Edoardo,
sei arrivato nel mondo da poco, e già la tua presenza ha acceso una nuova luce nei nostri cuori.
Io sono il tuo nonno, e forse non sarò sempre accanto a te ogni giorno, ma sappi che il pensiero di te mi accompagna già ora, e ti seguirà sempre, come un filo invisibile che lega le persone che si vogliono bene.
La tua casa sarà con la mamma e con il papà, e io ti verrò a trovare di tanto in tanto, oppure ti porteranno da me.
Non saranno visite quotidiane, ma ogni volta che sarò con te desidero che tu senta quanto affetto, quanta gioia e quanta speranza porto con me, per te.
Vorrei che i momenti insieme fossero semplici e belli: una passeggiata, un gioco, un racconto del nonno che forse sembrerà un po’ antico, ma sempre con il desiderio di farti sorridere o pensare.
Non so se sarò bravo a raccontare fiabe o a fare magie, ma ti prometto che sarò sincero, curioso della tua crescita, e sempre orgoglioso di te.
Vorrei che tu potessi ricordarmi come un nonno che sapeva ascoltare, più che parlare.
Non ti insegnerò formule complicate, ma proverò a mostrarti come guardare il mondo con meraviglia.
Anche se non sarò ogni giorno al tuo fianco, sarai sempre nei miei pensieri: questo è un modo di esserci, silenzioso ma vero.
Il tempo che vivremo insieme non lo conteremo in giorni o ore, ma nella gioia che sapremo darci l’un l’altro.
Da te non mi aspetto niente, se non la tua spontaneità: io ti offrirò la mia esperienza e il mio affetto.
Forse un giorno riderai delle mie rughe o dei miei racconti un po’ ripetuti, ma spero che tu possa vederci dentro la tenerezza.
Quando mi vedrai, ti basterà guardarmi negli occhi: lì troverai tutto l’amore di un nonno.
Tu sei un dono nuovo, una promessa di vita che continua.
Io, che di anni ne ho già tanti, guardo a te come al futuro che sboccia, e questo mi riempie di speranza e di pace.
Già da tempo e, sin da ora ancora di più, ti voglio bene.
Nonno Alberto.
A Martina e Ale,
educare Edoardo alla vita
è come scolpire una statua
dal marmo grezzo:
ogni colpo dello scalpello
rimuove un pezzo
di ciò che non è,
fino a rivelare al mondo
il capolavoro unico
che è sempre stato lì:
la sua vera persona.
C’è bisogno della vostra
autentica “arte” di vivere,
di ciò che siete dentro,
dei buoni sentimenti
che da sempre avete,
per dare forma allo spirito
della vostra creatura.
Che il cielo accompagni
e benedica il vostro percorso
di amore e dedizione.
P U N T I D I R E L A Z I O N E
Ti senti libero/a di essere te stesso/a.
I tuoi confini vengono rispettati.
La comunicazione è aperta e sincera.
Viene valorizzato il tuo spazio personale.
I successi vengono celebrati, non invidiati.
Non c’è paura di parlare dei problemi.
Senti sostegno nei momenti difficili.
Non esiste controllo, ma fiducia reciproca.
L’amore non è condizionato da come ti comporti.
Crescete insieme, non a spese l’uno dell’altra.
Se tutto quanto detto sopra accade, allora la tua relazione è sana e non tossica.
@AnimaOltreilimiti80.
P E R C H E’ T I A M M A L I
Perché ti occupi dei problemi degli altri.
Perché vivi nel passato.
Perché tenti di piacere a tutti.
Perché fai troppe rinunce.
Perché reprimi le tue emozioni.
Perché non lasci andare ciò che ti fa male.
Perché hai paura dei cambiamenti.
Perché non ti metti davvero in gioco.
Perché non credi in te stesso/a.
Perché non dai priorità ai tuoi bisogni.
Perché rimandi la felicità, pensando di non meritarla.
P E R G U A R I R E D E N T R O
Accettare le emozioni è crescita – Diventare te stesso/a ti costerà persone e cose.
Siediti e ascolta la tua emozione – Fermati, non fuggire da essa.
Sentila senza giudicare – Non analizzarla, non combatterla.
Respira ad ogni emozione – Ogni respiro è un ponte verso la calma.
Lascia scorrere l’emozione – È come un’onda.
Guarire non è eliminare – È permettere al corpo di completare ciò che non ha finito.
La libertà interiore – È più vicina di quanto credi. Credici.
Non elemosinare energia – Proteggi i tuoi spazi emotivi.
Adotta la resilienza – La tua forza nasce proprio nei momenti più duri.
Scegli sempre te stessa – Sei la decisione più importante della tua vita.
A L L O R A S U C C E D E Q U E S T O
Inizi a capire perché reagisci così.
Smetti di voler piacere a tutti.
Lasci andare chi ti fa male, senza sensi di colpa.
Non ti spaventa più stare solo/a.
Le tue emozioni diventano alleate, non minacce.
La rabbia ti insegna, la paura ti parla, la tristezza ti guida.
Ti vedi con più onestà e più amore, non ti serve più recitare.
Non ti senti sistemato/a, ti senti vero/a.
E, finalmente, inizi a riconoscerti, non come pensavi di dover essere, ma come sei davvero.
Non stai guarendo per imparare a gestire il trauma, il dolore, l’ansia, la rabbia, la tristezza. A questi sei abituato/a.
Stai guarendo per imparare a gestire la gioia e tornare ad accettare la felicità nella vita.
Liberamente ispirato a @AnimaOltreilimiti80
F E L I C I T A’
Non cercare la felicità nel futuro,
inizia subito togliendo
ciò che la soffoca oggi.
Per essere felice non devi
avere tutto ciò che vuoi,
devi solo smettere di perderti
in ciò che ti fa male.
F E L I C I T A’ E S E N S O D I C O L P A
Molto spesso,
la riduzione della felicità
e dovuta
all’intensificarsi
del senso di colpa.
da QUORA
Scrive Jason Deglianelli, corrispondente di QUORA.
R I C C H I E P O V E R I
“Non sono povero, sono sobrio. I poveri sono quelli che lavorano solo per mantenere uno stile di vita costoso e per accumulare cose.
Non siamo nati solo per consumare, siamo nati per creare, per amare, per sognare, per costruire.
La felicità non sta nell’avere, ma nell’essere. Non si è felici se si vive per comprare cose inutili.
Vivo con poco, ma vivo bene. La libertà si conquista riducendo i bisogni superflui.
Il vero lusso non è avere tante cose, ma avere tempo per ciò che conta: la famiglia, gli amici, la natura.
Ci hanno insegnato a consumare, e il consumo ci domina. Ma dobbiamo capire che non è questa la vera essenza della vita.
Il denaro può comprare comfort, ma non la felicità. La vera ricchezza è vivere con ciò di cui si ha davvero bisogno.”
Josè Mujica
Alessia Alfonsi
Parlare di felicità con Arthur Schopenhauer può sembrare un paradosso. Filosofo del pessimismo, pensatore lucido e radicale, autore dello straordinario, Il mondo come volontà e rappresentazione, Schopenhauer ha dedicato gran parte della sua vita a studiare il dolore, l’illusione, l’insoddisfazione come tratti costitutivi dell’esistenza.
Eppure, proprio per questo, le sue riflessioni sul come essere felici sono tra le più oneste, concrete e utili che si possano leggere.
Per lui, la felicità non è euforia né trionfo, ma assenza di dolore, equilibrio interiore, capacità di bastarsi.
Non esiste un segreto magico, ma un modo sobrio e consapevole di attraversare il mondo senza farsi travolgere. Non si può possedere la felicità, ma si può imparare a coltivarla come una forma di intelligenza, una disciplina dello spirito.
In tempi in cui la felicità è spesso trattata come un dovere da esibire, Schopenhauer ci libera da ogni illusione, e ci insegna a riconoscere il valore dei piccoli piaceri, della solitudine creativa, della moderazione.
E a capire che, forse, essere felici non significa avere tutto, ma volere meno.
Aforismi sulla saggezza della vita: un testo fondamentale per chi vuole conoscere il pensiero più “pratico” del filosofo.
In queste pagine, Schopenhauer si distacca dal sistema teorico per parlare della vita quotidiana, del carattere, del piacere, del dolore e sorprendentemente della felicità.
Detestava la società, ma amava i cani. Schopenhauer viveva spesso in solitudine, ma era sempre accompagnato dal suo barboncino, Atma. Diceva che era l’unico essere veramente sincero.
Non si fidava dei filosofi troppo ottimisti. Considerava Rousseau, Hegel e compagnia bella dei venditori di fumo. Per lui, il dolore era parte strutturale della vita, non un errore da correggere.
Leggeva i testi buddhisti e gli Upanishad. Era affascinato dalla filosofia orientale, che influenzò profondamente la sua idea di felicità come liberazione dal desiderio.
Sapeva ridere, ma solo con sarcasmo. La sua ironia era tagliente, ma spesso geniale.
Nei suoi scritti sul come essere felici non manca mai un fondo di humour nero, terapeutico.
In un mondo che ci bombarda di stimoli e promesse, Schopenhauer è quasi una voce controcorrente.
Ci spoglia delle illusioni, ci invita alla misura, alla sobrietà, al ritorno all’essenziale.
Ma non lo fa per renderci tristi, al contrario, lo fa per aiutarci a distinguere ciò che è inutile da ciò che conta davvero.
Le sue frasi sono come piccole spine che pungono l’anima, ma dopo il dolore portano chiarezza.
Ci insegnano che la felicità non è il contrario del dolore, ma la sua gestione intelligente.
Che la serenità vale più dell’euforia.
E che, per essere felici, forse non dobbiamo cercare di aggiungere, ma imparare a togliere.
1. La felicità appartiene a coloro che bastano a se stessi.
– Aforismi sulla saggezza della vita, par. I
Per Schopenhauer, l’autosufficienza è la vera base della felicità. Chi dipende poco dagli altri, soffre meno.
2. Ogni felicità è di natura negativa, ossia consiste nell’assenza di dolore.
– Il mondo come volontà e rappresentazione, 68
Una delle sue idee chiave: la vera felicità non è eccesso di gioia, ma pace, tregua, respiro.
3. Il sommo bene è la serenità.
– Aforismi sulla saggezza della vita, par. III
La serenità non fa rumore, ma dura. È lo stato più vicino alla felicità per chi conosce il dolore.
4. Il segreto della felicità è: avere interessi, ma non dipendere da essi.
– Parerga e paralipomena
Appassionarsi, ma senza attaccamento. Un equilibrio difficile, ma liberatorio.
5. La salute non è tutto, ma senza salute tutto è niente.
– Aforismi sulla saggezza della vita, par. II
La felicità inizia dal corpo. Senza una base fisica stabile, tutto il resto vacilla.
6. Chi ha poca volontà ha poca sofferenza.
– Il mondo come volontà e rappresentazione, 57
Volere troppo è fonte di infelicità. Chi sa limitare i desideri, soffre meno e vive meglio.
7. La vita oscilla come un pendolo fra dolore e noia.
– Il mondo come volontà e rappresentazione, 57
Una frase amara ma illuminante: la felicità sta forse nel trovare un ritmo sostenibile tra queste due forze.
8. Una delle più grandi libertà sta nel non dover compiacere nessuno.
– Parerga e paralipomena
Essere liberi dallo sguardo altrui è già una forma di felicità. Autenticità come forma di pace.
9. Nulla contribuisce più alla felicità che una buona disposizione d’animo.
– Aforismi sulla saggezza della vita, par. II
Il nostro carattere conta più delle circostanze. Coltivare serenità è più utile che inseguire eventi.
10.L’uomo felice è colui che vive in armonia con la propria natura.
– Parerga e paralipomena
Non c’è felicità impersonale: ognuno deve capire la propria forma, e viverla con coerenza.
T U E G L I A L T R I
Non cambiare la tua natura se qualcuno ti fa del male.
Non perdere la tua essenza, pensa solo a prendere precauzioni.
Alcuni perseguono la felicità, altri la creano.
Se tu la crei anche per gli altri, ne godrai gli effetti che ricadranno su di te, per te.
Preoccupati più della tua coscienza che della tua reputazione.
Perché la tua coscienza è ciò che sei e la tua reputazione è ciò che pensano gli altri di te.
E quello che pensano gli altri non è un problema tuo: è un problema loro.
Eleva le tue parole, non la tua voce.
È la pioggia che fa crescere i fiori, non il tuono.
Conosci te stesso e conoscerai il mondo intero.
La vera felicità è essere in pace con se stessi.