Numero3018.

 

da  QUORA

 

Scrive Fil, corrispondente di QUORA

 

10  COSE  CHE  TUTTI  DOVREBBERO  ACCETTARE

 

 

Mi rendo conto che non sarà una lista piacevole e potrebbe essere un po’ difficile da accettare, ma queste sono le conclusioni a cui sono arrivato io:

  1. Morirai: tristemente prima o poi tocca a tutti, l’unico modo per essere immortali è avere il proprio nome calcato a fuoco nella Storia;
  2. Non esiste “quella giusta”: devi affrontare l’eventualità di rimanere solo nella vita;
  3. Non puoi essere il migliore in tutto, ci sarà sempre qualcuno che ti batterà;
  4. Nessuno ti regala niente, se vuoi davvero qualcosa combatti per averla;
  5. Lavora sodo ma intelligentemente: la dote che ti fa andare più avanti nella vita non è la “rettitudine”, ma la “furbizia”;
  6. Non si può sempre fare affidamento sugli altri, prima o poi dovrai imparare a cavartela da solo;
  7. Adattati: non va sempre tutto come vuoi tu! È un bene avere un piano generale, ma è sempre meglio averne 15 di riserva: “se qualcosa può andare storto, lo farà” (legge di Murphy);
  8. Non esisti solo tu al mondo, ogni azione ha delle conseguenze;
  9. Ascolta gli altri ma pensa con la tua testa, solo tu puoi vivere la tua vita;
  10. Studia!! Sapere è potere.

Numero2440.

 

MINACCE  INFORMATICHE.

 

Al Numero2169., parlando di CORONA VIRUS, che pare sia stato il flagello di Dio, ho evocato un altro spauracchio spaventoso, molto più spaventoso.
Un altro tipo di virus, di tipo informatico, che potrebbe sortire effetti devastanti per le economie del mondo, nessuna esclusa.
A malincuore, obtorto collo, torno sull’argomento, per ribadire la tremenda sensazione che mi hanno suscitato le parole di Putin che, solo alcuni giorni or sono, ha minacciato l’occidente e le democrazie sparse per la terra, di ricorrere, qualora fosse attaccato e per motivi di sicurezza nazionale, a sistemi di offesa che  “gli altri non hanno ancora”. Ho letto, per sommi capi, a cosa mai stessero pensando i destinatari di questa minaccia. Tutti pensano a tipi di armi sconosciute, a sistemi di disattivazione delle operatività belliche sul terreno, nei cieli e nei mari, o a chissà quali missili intercontinentali ed armamenti atomici facilmente trasportabili e dal potenziale spropositato.
Io non penso a questo. La Russia di Putin è il paese che, al mondo, ha più sviluppato ed implementato (non dimentichiamo che Putin era stato un dirigente del KGB, i Servizi Segreti Russi) una fitta ed agguerrita rete di HACKER, apparentemente privati, o contrabbandati per tali, ma incentivati e supportati anche finanziariamente, da Agenzie Statali di controllo delle comunicazioni interne ed esterne. Nessuno mi toglie dalla testa che potrebbe essere questo il nucleo centrale di una bomba, niente affatto atomica, che potrebbe portare la devastazione nelle economie globali.
L’attacco massiccio di Hacker organizzati alle comunicazioni della rete mondiale (INTERNET), potrebbe bloccare in pochissimo tempo, penso solo alcuni mesi, anche se Putin parla di “ritorsione fulminea”, molti contatti di scambi commerciali, di contrattazioni finanziarie, di interscambi di ogni materia e ad ogni livello; rallenterebbe di molto, fino al malaugurato arresto, le produzioni globali e la vita civile del mondo che è, ormai, dipendente al 100 per 100 dalla funzionalità operativa della rete globalizzata. I danni economici potrebbero essere assai più pesanti delle bombe sulle città Ukraine. Senza mandare aerei a bombardare, senza sparare missili a lunga gittata, senza colpo ferire. Le democrazie occidentali sarebbero sotto scacco e sotto ricatto, con le rispettive economie disarticolate ed in balia dei riscatti da implorare e pagare senza contrattazione. I Capi di Governo sarebbero costretti ad inginocchiarsi davanti allo Zar Putin, per riottenere ciò che, con poco sforzo, è stato loro sottratto. E non è detto che ci riescano.
È uno scenario di disperazione, una eventualità macabra: alcuni esperti la paventavano da tempo, inascoltate Cassandre. Ma, per la legge di Murphy: if a certain something could happen, then soon or later, it will happen. if it is possible for something to go wrong,, it will go wrong. Semplificando il pensiero: Se qualcosa può andare male., andrà male.
Non è catastrofismo gratuito il mio,. Per me, la paura non impedisce la morte, impedisce la vita. Ma non avverto intorno a me l’attenzione e, soprattutto, la determinazione di allertare gli accorgimenti necessari e possibili per prevenire in tempo utile l’instaurarsi di un simile scenario.
Siamo al 2 di Maggio del 2022. Wait and see. Aspettiamo e vediamo cosa succede.