Numero1396.

 

Il mondo lo hanno sempre cambiato

i folli, gli eretici, le streghe e i ridicoli.

Non le greggi.

E io…. in quale categoria ho esercitato

e fornito il mio modestissimo contributo

al cambiamento e al rinnovamento?

In quella dei ridicoli.

Ho sempre riso e deriso

tutte le certezze e le affermazioni,

apodittiche o modaiole.

Per dirla in friulano:

“o soi simpri stat

un purcit fur dal cjot.”

( sono sempre stato

un maiale fuori dal porcile).

In latino, che era una lingua di agricoltori,

di allevatori e di pastori ,

si direbbe meglio: sus singularis

(maiale solitario) o ex grege (egregio)

cioè fuori dal gregge.

Senza puzza d’incenso, né saccenteria.

E’ stato ed è faticoso. Ma appagante.

Numero1386.

Io non sono il tipo che ti dirà:

“Non posso vivere senza di te”,

perché non sarebbe vero.

Nella mia vita ho fatto a meno 

di persone che credevo indispensabili,

ho passato periodi in cui

nemmeno io volevo farmi compagnia,

sono sopravvissuto alla solitudine

e ne ho fatto un mio punto di forza.

Potrei vivere benissimo senza di te,

la differenza è che non voglio.

R. Daniels

Numero1025.

I    S O L I             Giorgio Gaber      (testo e musica).

 

I soli sono individui strani,

con il gusto di sentirsi soli, fuori dagli schemi,

non si sa bene cosa sono

forse ribelli, forse disertori,

nella follia di oggi i soli sono i nuovi pionieri.

 

I soli e le sole non hanno ideologie,

a parte una strana avversione per il numero due,

senza nessuna appartenenza,

senza pretesti o velleità sociali,

senza nessuno a casa a frizionarli con unguenti coniugali.

 

Ai soli non s’ addice l’intimità della famiglia,

magari solo un po’ d’amore, quando ne hanno voglia,

un attimo di smarrimento, un improvviso senso d’allegria,

allenarsi a sorridere per nascondere la fatica

soli, vivere da soli,

soli, uomini e donne soli.

 

I soli si annusano tra loro,

son così bravi a crearsi intorno un senso di mistero,

sono gli Humphrey Bogart dell’amore,

sono gli ambulanti, son gli dei del caso,

i soli sono gli eroi del nuovo mondo coraggioso.

 

I soli e le sole ormai sono tanti,

con quell’aria un po’ da saggi, un po’ d’adolescenti,

a volte pieni d’energia,

a volte tristi, fragili e depressi,

i soli c’han l’orgoglio di bastare a se stessi.

 

Ai soli non s’addice il quieto vivere sereno,

qualche volta è una scelta, qualche volta un po’ meno,

aver bisogno di qualcuno,

cercare un po’ di compagnia

e poi vivere in due e scoprire che siamo tutti

soli, vivere da soli,

soli, uomini e donne soli.

 

La solitudine non è malinconia,

un uomo solo è sempre in buona compagnia.