Numero2166.

 

DUE VECCHI CONIUGI FRIULANI

 

Lei:  “Viot lì, tu ses brut e sec!

Lui:  “Io o soi un di campagne,

no soi mica di Champagne

 

Lei:  “Guarda lì, sei brutto e secco!”

Lui:  “Io sono uno di campagna,

non sono mica di Champagne”.

Numero2126.

 

L I S T A   D E I   V I N I   O S È

 

VINI  ROSSI

 

Soffocone di Vincigliata

Bernarda

Bastardo

Bricco dell’Uccellone

Scopaio

Merlo della TopaNera

Nero di Troia

BioNaSega

Amis d’la barbisa (dialettale/goliardico “Amico della vulva”)

 

VINI  BIANCHI

 

Passerina

Ficaia

DeUnaSega

Addio cugghiuna (in siciliano: addio coglioni)

 

VINI  ESTERI

 

Cojòn de gato e teta de vaca

De puta madre (di madre puttana)

Hijoputa (figlio di puttana)

Le vin de merde

Licor de merda

 

BIRRE

 

Birra Minchia (siciliana)

Birra “Stronzo” (danese).

 

Alla vostra salute!

 

 

 

 

 

Numero2095.

 

GOVERNO  RISTORANTE

 

Ho capito perché il Governo vuol chiudere i Ristoranti in Italia.

Perché, per evitare la concorrenza, vuol essere il solo, esclusivo, elargitore di “ristori”.

Vuol essere l’unico “Governo Ristorante”, sotto la conduzione di un geloso “Ristoratore”, Giuseppe Conte……Mah!

 

N.d.R.  Quei geni di politici e “giornalanti” del politichese che abbiamo in Italia hanno voluto distinguerli da altre forme di elargizione. Si poteva usare uno di questi sinonimi: contributo o risarcimento o compensazione o reintegrazione o indennizzo o rifusione o rimborso. Hanno coniato, invece, non un neologismo ma un’espressione parallela, un corollario metaforico e chiamato “ristori” gli aiuti finanziari, a fondo perduto, a quelle attività produttive e a quei servizi che sono costretti a chiudere a causa del COVID-19. Che originalità, che trovata! Complimenti!

Giornalanti = Giornalisti ignoranti.

Numero2070.

 

Mi manda una cara amica:

 

SCHEI  A  VENESSIA.

 

Schèi è un termine veneto con il quale viene indicato in generale il denaro.

La probabile etimologia del termine è piuttosto singolare. Ai tempi del regno Lombardo-Veneto (1815-1866), quando il Veneto si trovava sotto l’egemonia austriaca, erano in circolazione alcune monete su cui era riportata la scritta scheide münze, cioè “moneta spicciola”. Questa veniva pronunciata popolarmente come schei, leggendo come in italiano la parola (la vera pronuncia in tedesco sarebbe “sciaide münze”), da cui poi derivò anche il singolare scheo per indicare la singola moneta.

Il termine è sopravvissuto sino all’epoca contemporanea. Il singolare, inoltre, indica per estensione qualcosa di piccole dimensioni, analogo all’italiano “soldo di cacio” (picoło fa un scheo, “piccolo come un soldo di cacio”), o anche una breve lunghezza, come un centimetro (spòsteło de vinti schei, “spostalo di 20 cm”). Si usa il gergale esar sensa schei per l'”essere senza soldi”, mentre averghe quatro schei (avere “quattro soldi” – cioè non averne – in italiano) nel Veneto significa, con un eufemismo ed in senso ironico, averne molti.

La parola franco è stata usata per indicare una somma di denaro, associata più alle vecchie lire che all’euro, ma ancora in uso. Per cui trenta franchi erano trenta lire; ‘na carta da mìłe (franchi) era una banconota da mille lire, ma rimane che averghe un franco significa ancora oggi “avere dei soldi”. Il termine deriva da un’altra moneta austriaca, che riportava l’abbreviazione Franc., indicante il nome dell’imperatore Francesco Giuseppe.

 

N.d.R.   Durante la dominazione austriaca a Venezia, la moneta corrente era la Krone (corona), i cui spiccioli erano i Pfenning.: sul bordo circolare del Pfenning, c’era la scritta SCHEIDE MÜNZE. Se consultate un vocabolario tedesco, trovate il verbo scheiden che significa “separare, dividere” ad indicare che la Krone era divisa in Pfenning. Ma trovate anche scheide che significa fodero e, in anatomia, vagina. Mentre münze significa moneta.
Ho il sospetto che sia questa la vera spiegazione del detto popolare, veneziano e veneto, “5 schei de mona”.
In Veneto, la mona è, gergalmente, l’organo sessuale femminile; il mona è invece l’equivalente di sciocco, stupido.
La mona (sheide) non avrebbe niente a che fare con la moneta (münze), come invece sostiene qualcuno, mentre si tratterebbe di una traduzione in dialetto Veneto del significato del termine scheide. Infatti le due parole sono distinte nella medesima locuzione.
La legge austriaca, all’epoca, imponeva che chi avesse in tasca meno di 5 scheidemünzen, venisse arrestato per vagabondaggio. Ecco allora che nacque un famoso modo di dire Veneziano: “Ghe vol sempre 5 schei de mona in scarsea” ( Ci vogliono sempre 5 schei de mona (scheidemünze) in tasca), per non essere arrestati. Ma mi chiedo: non sarebbe più azzeccato, nel contesto specifico, dire: 5 schei del mona = 5 soldi dello sciocco? Un bel pasticcio! Qui pro quo!
La frase è ancora oggi usatissima, per indicare che, quando necessario, per evitare problemi, è meglio, tutto sommato, passare un po’ per stupidi, che in Veneziano si dice “Pasar un fià par mona”. Oppure, magari, in una importante trattativa, conviene, a volte, fingere di non capire, quale espediente strategico, per ottenere invece il risultato sperato. Ecco perché, nella vita, “ghe vol sempre 5 schei de mona in scarsea”.

Numero2024.

 

Mandata da Gastone

 

L O   S A P E V A T E    C H E    . . . .

 

Il cibo ci mette 7 secondi ad arrivare dalla bocca allo stomaco,

Il femore è duro come il cemento,

il pene è lungo 3 volte il pollice,

il cuore di una donna batte più veloce del cuore di un uomo,

il pinguino è l’animale più fedele al mondo, ….

 

Le donne  hanno già letto tutto,

gli uomini ancora si stanno guardando …. il pollice.

Numero1995.

 

C U R I O S I    I M P E R A T I V I

 

À B           I T A L Y
A D D       Ì T A L Y
À G          I T A L Y
D Ì G        I T A L Y
È D           I T A L Y
F A C Ì L   I T A L Y
Ì M           I T A L Y
I N V        Ì T A L Y
M È R       I T A L Y
Ò S P       I T A L Y

Numero1989.

 

NOMEN  EST  OMEN    (Plauto)

Il nome è un presagio (o destino).

 

 

Il Premier CONTE non riesce a far quadrare i conti degli stanziamenti anti – Coronavirus e per la Fase 2.

Il Ministro della Sanità SPERANZA ha espresso la speranza che la Fase 2 sia presto applicata ed estesa a tutte le Regioni.

Il Ministro della Giustizia BONAFEDE ha dichiarato la sua buonafede in merito alle scarcerazioni dei Mafiosi.

Il Ministro dell’Agricoltura BELLANOVA ci da la bella nuova della regolarizzazione dei lavoratori agricoli stagionali stranieri impiegati nei raccolti.

Il Ministro degli Esteri DI MAIO, nel mese di maggio, esibisce mascherine tricolori ed esulta per la liberazione di Silvia Romano.

Il Ministro della Difesa GUERINI afferma che l’Italia non scenderà in guerra nel conflitto Libico.

Il Ministro dell’Ambiente COSTA dichiara che costa troppo la gestione  e la manutenzione del territorio Italiano.

Il Ministro delle Regioni BOCCIA boccia il “Liberi tutti” di certe Regioni Italiane e ne impugna le ordinanze.

Il Ministro del Lavoro CATALFO sta erigendo un catafalco per celebrare l’ecatombe delle piccole e medie imprese Italiane.

 

Per la serie      FAI DA TE        MADE IN ITALY.

 

 

Numero1979.

 

Stiamo imparando, in TV:

 

La Lingua Italiana al tempo del CORONAVIRUS

 

TERAPIA  INTENZIVA  =  Terapia Intensiva.

PASIENTE  =  Paziente.

Perciò:     Il pasiente in terapia intenziva…..       (di madre lingua e di idioma ignoto).