STORIA D’AMORE TRA DUE PAESI FRIULANI
( Ispirata liberamente ad una performance di Dario Zampa, ma con aggiunte, interpolazioni e variazioni personali).
CARLINO e MARIA (LA LONGA) erano due bravi giovani Friulani che si piacevano.
Un bel giorno, CARLINO, pungolato da un certo VENDOGLIO, telefonò a MARIA (che era un bel AMPEZZO di GEMONA) :
“Vorrei invitarti nella mia VILLA (SANTINA) che ti faccio vedere il TRAMONTI (DI SOPRA)”.
“Va bene, vengo a vedere la tua CASARSA, ma solo per un ATTIMIS, un (AZZANO) DECIMO di secondo – rispose MARIA, dopo un attimo di esitazione e per FARLA (DI MAIANO) difficile.
Dunque, si incontrarono e, preso un TOLMEZZO pubblico, attraversarono un FIUMICELLO, e arrivarono al PALAZZOLO che era già BUIA.
Visitata la CASASOLA, visto che era una bella serata, uscirono per una passeggiata. MARIA, preso per PRADAMANO il suo CARLINO, gli disse: “Io ANDREIS a sdraiarmi sul BORDANO del PRATO (CARNICO), sotto quel MORARO”.
Così fecero. Mentre ammiravano il panorama col CAMINO (AL TAGLIAMENTO) dei FORNI (DI SOPRA), lungo l’ARZENE del FIUME (VENETO), MARIA, prendendo l’iniziativa, diede un BARCIS sulla bocca di CARLINO e, carezzandogli il CAZZASO, gli sussurrò : ” Bel MORUZZO, sono tutta BAGNARIA ARSA dal desiderio”.
CARLINO, pur sorpreso da quella MOSSA, raccolse il SAN VITO (AL TORRE) della FAGAGNA, le scoprì il PORPETTO, sollevò il GONARS, le TOLMEZZO le mutandine, dicendo : “Io sarò un un MANIAGO, ma anche tu sei una bella PORCIA : sei CAPRIVA di RAGOGNA!”.
E, mentre le SOCCHIEVE la TAIPANA, tirò fuori l’ERTO CASSO e tentò di infilarlo nella TORVISCOSA STREGNA.
“BELLAZOIA, sei CHIUSAFORTE – disse CARLINO – ma SUBIT ti VERZEGNIS ben io!”.
Però MARIA, vedendo quel CORNO DI ROSAZZO, si mise a strillare come un’AQUILEIA : “AIELLO! AIELLO! Ce l’hai TREPPO GRANDE, sei troppo ROVEREDO! Ti prego, fai PIANO (D’ARTA), che c’è più gusto!”.
Allora CARLINO : “Se vuoi – disse – ti metto il CASSACCO nel SEDEGLIANO”.
“NIMIS!” – gridò MARIA – questo è OSOPPO! : mi fa troppo male il CERVIGNANO, mi DOLEGNA l’OVARO! Brutto CASTIONS, sei un MAIANO! PAVIA (DI UDINE), PAVIA!!
CARLINO, colpito a MORTEGLIANO dalla reazione della ragazza, rimase impalato come un CLAUT. Poi, a sua volta, in preda al COLLOREDO, replicò : “Sei una MUZZANA, una BUDOIA! Tu guardi la PALUZZA nell’occhio altrui e non vedi il TRAVESIO che hai nel tuo! Ti do un MORSANO (AL TAGLIAMENTO) in un orecchio e un calcio nel SEDEGLIANO che vai a casa ZOPPOLA!”.
Infine, con grande LESTIZZA, sbottò : ” Ecco, per colpa dei tuoi CAPRIZZI, adesso è diventato TREPPO PICCOLO, ho il CAVAZZO MOGGIO e l’AMARO in bocca.!”.
Così, quel giorno, finì MAL(BORGHETTO) per il buon CARLINO.
MARIA, dopo questo episodio, nel vicino CAMPOLONGO (AL TORRE) trovò il modo di spassarsela con un CAVASSO NUOVO, un certo VITO (D’ASIO) che, con l’amico MARIANO (DEL FRIULI), aveva conosciuto sul SAGRADO della chiesetta del CASTELNOVO (DEL FRIULI).
Così si conclude la storiella di CARLINO e MARIA sperando che il lettore la GRADISCA e ne accolga, di buon GRADO, la scherzosa interpretazione.
N.B. In questa stesura, sono presenti 86 nomi di località delle Province di UDINE, GORIZIA E PORDENONE.