Parla solo se sei sicuro
che quello che dirai
è meglio del silenzio.
Proverbio Arabo.
Cosa ci insegna la vita… testamento spirituale di un libero pensatore
Parla solo se sei sicuro
che quello che dirai
è meglio del silenzio.
Proverbio Arabo.
Alla fine, non ricorderemo
le parole dei nostri nemici,
ma il silenzio dei nostri amici.
Martin Luther King.
P A R O L E E D E S E M P I
I figli hanno bisogno
di testimoni che non dicano loro
qual è il senso dell’esistenza,
bensì che mostrino,
attraverso la loro vita,
che l’esistenza può avere un senso.
Massimo Recalcati.
Trova sempre il coraggio di parlare
e la voglia di chiarire.
Perché i silenzi pesano come le pietre.
E le pietre diventano muri.
E i muri, infine, separano.
Francesco Iannì.
I L L I B R O
Il libro è
archetipo di riflessione,
dagherrotipo di immaginazione,
prototipo di astrazione
stereotipo di relazione.
Il libro ci costringe
ad un tempo
più rallentato
che è quello
della meditazione.
Se si tace per un anno,
si disimpara a chiacchierare
e si impara a parlare.
Friederich Wilhelm Nietzsche.
Parlare di sé
può anche essere
un sistema per nascondersi.
Friederich Wilhelm Nietzsche.
Appunti da un serial televisivo di SKY: DIAVOLI.
…. stai diventando
tutto ciò
che disprezzavi ….
…. il forte non può
più farsi carico
del debole ….
…. le persone sono stufe
di farsi dire
dagli esperti
cosa pensare ….
Ci sono tre cose che
non torneranno mai più:
la freccia scoccata,
le parole che tu dici,
l’opportunità persa.
Proverbio ZEN.
L’ INGLESE LETTO IN FRIULANO E TRADOTTO IN ITALIANO
I AGLIO
YOU GIU’
VERY VETRO
BLACK RATTOPPO
TEN TIENI
LIGHT ANDATE
BACK BECCO
MY MAGGIO
MY OWN MAGLIONE
COOL FORTUNA ( O SEDERE)
WAIT VUOTO
FOR FORNO
GOT GOCCIO
CLASS SASSI
DIE YOU PICCHIALO
FEEL FILO
FUN FAME
YES LETTI ( O ESCI )
PAY PELI
LOOK LUOGO
PEACE PIEDI
BATH BATTI
AWAY IO VOGLIO
COURT CORTO
GUESS PUSSA VIA
REACH RICCIO
READY RIDERE
WEEK GRIDO ACUTO
YEAR IERI
SAY YOU ESSERE GIU’ – TRISTI
MANY DOMENICO
MATTEW METTERE GIU’
PAUL PIOPPO.
Quesito diagnostico
Esame obiettivo. Trauna accidentele arto supere sinisrto due sere fa scendendo le scale.
Non è caduta, ha urtato spalla ed arto superiore sinitro. Non trauma caranico,
E. O. spalla, baraccio, gomito.
Seguono dati di pressione arteriosa, temperatura ecc.
Questo è ciò che, e come, scrive un nostro laureato in Medicina, in un referto, (mi è arrivata la foto con WHATSAPP) al Pronto Soccorso di Udine.
7 errori in 2 righe e mezza !!!
Conta quello che si fa,
non quello che si dice.
Cesare Pavese.
Chi è capace, non discute.
Chi discute, non è capace.
Lao Tse.
Siamo qui, pieni di guai,
puoi nascondere
quello che sei
dentro quello che hai.
Vasco Rossi Siamo qui. Novembre 2021.
PECCATO DI GIOVENTU’
Anch’io sono stato giovane. e anch’io ho perso tempo dietro alle chimere. Ma non me ne pento. Mi rimane il bel ricordo di una esperienza che, come tutte le esperienze, lascia una traccia nella vita. Allora io non capivo niente di musica, non conoscevo una nota, avevo solo un “buon orecchio” e tanto entusiasmo. Erano i favolosi anni ’60. Molto più tardi, alla veneranda età di 73 anni, mi sono messo in testa di imparare a suonare la chitarra. Da paziente autodidatta, pian piano, nonostante le artrosi alle dita delle mani che hanno tutti i vecchi, senza l’aiuto di alcuno, se non coi primi rudimenti e consigli colti qua e là, ho cominciato a fare i primi accordi, poi la prima canzonetta semplice, e poi, via via, sono arrivato ad oggi, alla soglia degli ’80: mi diverto a suonare, con i soli accordi, e a cantare, che io chiamo canticchiare, molte canzoni con una voce che Nino Manfredi, su testo di Ettore Petrolini, in “Tanto pe’ cantà”, definisce “poca, ma intonata”. In aggiunta mi accompagno anche, in certi brani, dove è possibile, con l’armonica a bocca, che io suonavo da bambino e che ho riesumato e migliorato, dopo più di 60 anni, suonandola, ovviamente, “ad orecchio”.
Intendiamoci bene: se io mi sento suonare e canticchiare, da una registrazione, mi faccio un po’ ridere perché il livello è veramente infimo, ma, insomma, …. chi si contenta, gode. Talvolta, mi sono esibito, in qualche dopocena, davanti a una ristretta cerchia di amici che hanno avuto la volontà e la pazienza di ascoltare i miei gorgheggi: bontà loro.
Il peccato di gioventù di cui parlo è stata la mia partecipazione, come comprimario, senza mai mettere piede sulla scena, al complesso THE SAVAGES (I Selvaggi), di cui qui pubblico le vicende, perché il mio amico Armando Morandini, allora capo del complesso, mi ha appena mandato la notizia, e il testo qui sotto edito, della pubblicazione della storia della formazione su ROCKENC, cioè l’enciclopedia del Rock. Siamo passati alla storia! Senza molta gloria.
Ma la gioventù è una sola.
ROCKENC
ENCICLOPEDIA DEL ROCK ANNI 1964 – 1970
DOMANDE GENERICHE PER LA SCHEDA
1 – In che città e in che anno nasce il gruppo?
La nascita del gruppo The Savages avviene a Tarcento (Udine) tra febbraio e marzo del 1964 e il debutto in pubblico il 1° maggio 1964 con un concerto nella piazza della frazione Molin Nuovo a Udine.
2 – Chi sono i Fondatori ed i componenti con il relativo ruolo nel gruppo e che strumenti suonavano ?
Bruno di Montegnacco, batteria e voce, Luigi Ortoleva, chitarra e voce, Gilberto Zuliani, chitarra basso, Armando Morandini, sax tenore, chitarra, leader del gruppo, voce solista, Manlio Bertacche tastiere, Alberto Visintino, Art Director, paroliere, si occupava della stesura dei testi in inglese, compositore di testi di varie canzoni inedite del gruppo.
3 – Eventuali esperienze precedenti in altri gruppi da parte dei componenti
Armando Morandini, in organico giovanissimo nella Banda Cittadina di Tricesimo ed in altre formazioni musicali.
4 – Il nome del gruppo e il motivo per cui è stato scelto.
THE SAVAGES (I Selvaggi), in contrapposizione al repertorio tradizionale che le orchestre da ballo suonavano, (mazurke, tanghi, valzer ecc. ecc.)
5 – Che tipo di divisa avevate?
Giacca di tipo inglese, calzoni attillati scuri, gilè a quadri scozzesi e varie camicie colorate.
6 – Dove e cosa suonavate ( nome dei locali e repertori ).
LOCALI: Cinema Tarcentino, Colle Verzan Tarcento, Sala Margherita Tarcento, Sala Concordia Artegna,
Night club Mocambo Udine, Piper Contarena Udine, La Cavalchina San Daniele, Sala Tabeacco Buia, Teatro Spilimbergo, Sala Gajo Spilimbergo, Sala Cento Colonne Feletto Umberto, Teatro Nabucco Tarvisio, Sala Teatro miniera Cave del Predil, Sala da ballo Ampezzo, Sala da ballo Albergo Ravascletto, e vari locali da ballo della Regione.
REPERTORIO (titoli di canzoni): Tequila, Subway, Too much tequila , Noi siamo i selvaggi: brano di presentazione del complesso, versione italiana di C’mon everybody (Eddie Cochran)), You really got me, All my loving, Kansas city, Till there was you, Michelle, Girl, Apache, All my sorrows, Uno dei mods, Satisfaction, Il ragazzo della via Gluck, Wooly Bully, Menphis Tennessee, Roll over Beethoven, She’s a woman, No reply, Ticket to ride, Marilisa (canzonetta francese con testo italiano, molto richiesta), Mister moonlight, For your love, Help, Yesterday, And I love her, A Hard day’s night, La casa del sole, Oh pretty woman (di Roy Orbison, forse il pezzo top del complesso), What I say, Don’t let me be misunderstood, Bring it on home to me e altri vari successi, covers di Elvis Presley, Roy Orbison, Chuk Berry, The Shadows , The Champs, The Beatles, The Kinks, The Animals, The Rolling Stones e altri artisti e complessi internazionali dell’epoca sentiti su Radio Luxemburg.
Armando Morandini e Alberto Visintino ascoltavano quotidianamente su questa emittente radiofonica la trasmissione HIT PARADE in lingua inglese dove venivano eseguite le prime 10 canzoni al top del mercato musicale Americano ed Europeo: Armando Morandini trascriveva gli accordi per chitarra, Alberto Visintino trascriveva il testo (quasi sempre Inglese).
7 – Partecipazione a manifestazioni , festival, concerti.
Partecipazione e vittoria al concorso per il miglior complesso della Regione al Parco delle Rose di Grado (Gorizia).Partecipazione e Primo Posto al ” Leggio d’oro” alla Mostra della Casa moderna a Udine. Partecipazione al Festival notturno sul Natisone di Cividale del Friuli. Partecipazione alla festa della Birra Moretti a San Giovanni al Natisone con le Tigri di Gorizia ed i Dogi di Trieste. Partecipazione alla Fiera di Casarsa della delizia con il vincitore del Festival di Sanremo Bobby Solo e i fratelli Ciacci.
8 – Che strumenti avevate ( le marche ) e come li avevate acquistati?
Organo FARFISA (strumenti musicali Vicario Udine) chitarra basso FENDER Jazz bass (Vicario Udine) chitarra elettrica FENDER Stratocaster (Vicario Udine) Sax tenore KING super 20 (strumenti Francescatto Udine) batteria LUDWIG (vicario Udine) Impianto voci MEAZZI amplificatori BINSON e FENDER. Fatta eccezione per la batteria e l’organo il resto degli strumenti furono pagati con diverse cambiali a rate mensili.
9 – Eventuali contatti con case discografiche e successivi dischi.
L’impresario Spartaco Vidoni venne contattato dalla casa discografica DURIUM: in seguito per questioni finanziarie non se ne fece nulla. (il Signor S. Vidoni è stato il procuratore del complesso The Savages).
10 – Presenze televisive o cinematografiche.
Concerto registrato da Telefriuli all’Arena di Lignano Sabbiadoro nel 1997.
11 – Con quali mezzi vi spostavate
Mezzi propri.
12 – Ci sono stati cambi di elementi, quali e in che anni?
No.
13 – Quando e perché nasce la storia del gruppo?
Nella primavera del 1964, dai festini studenteschi ai thè danzanti a suon di 45 giri, siamo passati agli strumenti ed alla musica dal vivo attratti dal genere nuovo. La passione ha coeso tutto il gruppo per quasi due anni.
14 – I singoli componenti cos ‘hanno fatto fino ad oggi?
Quasi tutti i componenti hanno continuato a suonare con altre formazioni.
15 – Ci sono state delle riunioni negli anni dopo lo scioglimento?
Tutta la formazione originale al completo si è riunita nel 1997 all’Arena di Lignano Sabbiadoro in una grande manifestazione presentando i propri successi degli anni ’60.
16 – Ricordi qualche aneddoto?
Siamo stati i primi a presentare in Italia i successi dei Beatles in particolare in lingua Inglese, alcuni brani anche con testo in Italiano. Nessuno lo aveva fatto prima. In una esibizione a Casarsa della Delizia, nel 1965, presentammo in anteprima assoluta in Italia, il brano dei Beatles, MICHELLE fra lo stupore di Bobby Solo e i complimenti di Enrico Ciacci (era il fratello di Little Tony).
GRUPPO THE SAVAGES____________ COMPILATORE_Armando Morandini_____________________________
N.d.R. : se volete leggere il testo delle canzonette che si suonavano e cantavano nei favolosi anni ’60, andate al Numero1027. e al Numero1028.. Sono un risibile esempio della fantasia “creativa” dell’allora giovane conduttore di questo BLOG.