Numero1723.

In Italia, in media ogni due o tre giorni,un uomo uccide una donna, compagna, figlia, amante, sorella, ex. Magari in famiglia. Perché non è che la famiglia sia sempre, per forza, quel luogo magico in cui tutto è amore.
La uccide perché la considera una sua proprietà. Perché non concepisce che una donna appartenga a se stessa, sia libera di vivere come vuole lei e persino di innamorarsi di un altro. E noi, che siamo ingenue, spesso scambiamo tutto per amore. Ma l’amore, con la violenza e le botte, non centra un tubo. L’amore, con gli schiaffi e i pugni, centra come la libertà con la prigione.
Un uomo che ci mena, non ci ama. Mettiamocelo in testa. Salviamolo nell’hard disk. Vogliamo credere che ci ami? Bene! Allora ci ama male! Non è questo l’amore. Un uomo che ci picchia è uno stronzo. Sempre. E dobbiamo capirlo subito, al primo schiaffo. Perché, tanto, ci arriverà anche il secondo e poi un terzo e un quarto. L’amore rende felici e riempie il cuore, non rompe le costole e non lascia lividi sulla faccia. Pensiamo mica di avere sette vite come i gatti? Ne abbiamo una sola. Non buttiamola via.

Luciana Littizzetto.

Numero1655.

La virgola è la porta girevole del pensiero. Per esempio:

“Se l’uomo sapesse realmente il valore che ha la donna andrebbe a quattro zampe alla sua ricerca”.

Se sei una donna, certamente metteresti la virgola dopo la parola “donna”.

Se sei un uomo, certamente metteresti la virgola dopo la parola “ha”.

Numero1556.

Non so esattamente cosa spinge

due persone a legarsi.

Forse la sintonia, forse le risate,

forse le parole. Probabilmente,

l’incominciare a condividere

qualcosa in più, a parlare

un po’ di sé, a scoprire, pian piano,

quello che il cuore cela.

L’imparare a volersi bene.

O forse accade,

perché doveva accadere.

Perché le anime sono destinate

a trovarsi, prima o poi,

o a ritrovarsi.

Paulo Coelho.