Numero2488.

 

MASSONERIA

 

La definizione

Partiamo dalla definizione. La Massoneria è: una società segreta, la quale, formando i suoi iscritti secondo un proprio metodo, detto di “iniziazione”, si sforza di infondere loro le proprie massime, affinché, a loro volta, si adoperino a farle trionfare nella società.

Analizziamo questa definizione.

La Massoneria è una società segreta. Dunque, la Massoneria è una società occulta, nascosta; la quale forma i suoi iscritti secondo un proprio metodo, detto di “iniziazione”, pertanto siamo nell’ambito della prospettiva esoterica: realtà nascosta a cui possono accedere in pochi. Questa realtà si sforza di infondere loro le proprie massime. Per “proprie massime” s’intende una determinata visione della vita, una determinata mentalità, una determinata prospettiva ideologica; affinché, a loro volta, si adoperino a farle trionfare nella società. La conoscenza di queste massime, quindi di queste idee, non deve ridursi ad una sorta di arricchimento culturale, bensì queste deve essere utilizzata per poter cambiare la società.

In merito alla definizione dobbiamo porci una domanda importante: se è giusto parlare al singolare, cioè di “Massoneria”; oppure utilizzare il plurale, e quindi parlare di “Massonerie”. Per rispondere dobbiamo fare una distinzione. Se intendiamo la dottrina e il metodo massonico, allora è giusto utilizzare il singolare. Ma se invece facciamo riferimento ai vari “riti”, allora è più opportuno utilizzare il plurale.

Padre Siano così scrive: “(…) è possibile parlare di ‘Massoneria (al singolare)?, oppure si deve parlare solo di ‘Massonerie’ (al plurale)? Rispondo: possiamo parlare di ‘Massoneria’ e di ‘Massonerie’. Dal punto di vista storico e sociologico (…) esistono tante Massonerie (Logge, Grandi Logge, Grandi Orienti, Supremi Consigli, ecc.) che non di rado mostrano anche antipatie e antagonismi tra di loro. Ad esempio consideriamo le Massonerie ‘regolari’ e ‘religiose’ filo-inglesi e quelle ‘regolari’ e laiciste più vicine al laicissimo Grande Oriente di Francia. Pensiamo anche, in Italia, alla forte antipatia che regna tra massoni del ‘Grande Oriente d’Italia’ (GOI) e quelli della ‘Gran Loggia Regolare d’Italia’ (GLRI). Il GOI è di fatto ‘laicista’, cioè promuove una ‘politica’ di separazione dello Stato e della società italiana dalla Chiesa Cattolica. La GLRI è più discreta, non si fa sentire in questioni di etica-società-politica. Eppure GOI e GLRI custodiscono i medesimi principi massonici (umanesimo, ritualità, esoterismo). Dunque possiamo e dobbiamo parlare indistintamente anche di Massoneria, al singolare. Ammesso che non esista nessun centro occulto controllore e supervisore di tutte le varie forme di Massonerie, eppure queste ultime presentano una unità (sebbene non giuridico-amministrativa), cioè una sostanziale unità e identità di teorie e prassi che sono, ripeto, ‘umanesimo’, ‘ritualità’ ed ‘esoterismo’.”

La nascita e la storia

La conoscenza della nascita della Massoneria è importante per capire poi l’essenza della Massoneria stessa.

La Massoneria moderna, che è interdetta ad ogni cattolico, si è sviluppata sul tronco di alcune associazioni cristiane, prendendone a prestito, almeno in parte, le strutture e la terminologia, ma modificandone completamente lo spirito, tanto da diventare una cosa del tutto diversa.

Se abbiamo precisato “massoneria moderna” è perché esiste anche una “massoneria pre-moderna”. Infatti il termine “massoneria” indica l’antica corporazione medioevale dell’arte muratoria.

La Massoneria moderna prende spunto dalla simbologia della massoneria medioevale per modificarne totalmente il fine. Se la massoneria medioevale era tutta orientata a costruire i fabbricati (in particolar modo le cattedrali); la massoneria moderna, invece, si orienta a tutt’altra “costruzione”, poi vedremo quale.

Nel medioevo le corporazioni di muratori, ai quali si devono le più belle cattedrali del nostro continente, ebbero una tale importanza che papi, vescovi e sovrani fecero a gara nell’assicurarsene la cooperazione, arricchendole di privilegi e franchigie: di qui il loro appellativo di “liberi muratori” o, alla francese, franc-macons, da cui framassoni.

Si tenga presente che l’economia medioevale era costituita dalle corporazioni, ovvero da associazioni di mestiere. Queste, pur con i loro limiti, rispecchiavano una visione “organica” tipica di quel periodo. Infatti entravano a far parte della corporazione tanto gli operai quanto i datori di lavoro.

Nel medioevo le corporazioni erano molto importanti. D’altronde in quella società si era convinti che il rapporto sociale non poteva ridursi ad un rapporto dialettico tra l’individuo da una parte e lo Stato dall’altra. Tra lo Stato e il singolo uomo dovevano porsi tutta una serie di realtà intermedie. Tra queste vi era principalmente la famiglia, ma anche le corporazioni e tanto altro ancora.

Queste corporazioni svolgevano anche una sorta di mutuo soccorso al loro interno; per esempio, aiutando i figli rimasti orfani di operai appartenenti alla corporazione stessa. Questo mutuo soccorso, proprio in coerenza con la mentalità medioevale ch’era di compenetrazione di naturale e soprannaturale, era anche nella dimensione spirituale. Le singole corporazioni avevano le loro cappelle, i loro direttori spirituali, i loro santi protettori, la loro spiritualità…. i loro segreti. Segreti che riguardavano le abilità del mestiere.

Col passare dei secoli, però, profonde lacune si aprirono in queste associazioni. L’arte muratoria perse la sua antica importanza. Per sopravvivere, le corporazioni iniziarono ad ammettere anche dei nobili, in qualità di membri onorari, che col loro nome e prestigio, le salvassero o almeno ne ritardassero la decadenza. Questi nobili, però, vi portarono pure le proprie ambizioni politiche, le loro idee filosofiche.

Fu così che nel 1717, a Londra, il pastore protestante James Anderson fondò la Gran Loggia d’Inghilterra. Ormai si era realizzata la rottura con le origini: nasceva la Massoneria speculativa moderna, speculativa perché non più operativa, cioè legata effettivamente alle costruzioni delle cattedrali.

Qualcuno afferma che ci sarebbe anche un fatto significativo come fondamento della nascita della massoneria speculativa moderna, un fatto che in un certo qual modo ne retrodata la nascita stessa. Ci riferiamo alla comparsa dei cosiddetti “manifesti rosacruciani”. Tra il 1613 e il 1614 nelle più grandi città europee comparvero dei manifesti firmati da una fantomatica confraternita dei Rosa-Croce, dove si diceva che in Germania, nella Foresta Nera, vi fosse la tomba di un certo mago, Christian Rosenkreuz, il quale, dopo aver scoperto l’unità trascendentale di tutte le religioni, si sarebbe portato il segreto (scritto) nella tomba. Oggi si sa che questo Christian Rosenkreuz con ogni probabilità non è mai esistito e che la Confraternita fu un’invenzione fatta a tavolino da tre-quattro persone, fra cui un pastore protestante svizzero, Johan Valentin André, per un ben preciso disegno politico. Si stava preparando la Guerra dei Trent’Anni (1618-1648), ovvero il grande scontro tra il mondo protestante e quello cattolico. Ebbene, mentre il mondo cattolico poteva vantare di reggere su una tradizione più che millenaria; il mondo protestante era relativamente giovane. Ecco dunque la necessità di “inventare” una tradizione addirittura più antica di quella cattolica, fondendo il Cristianesimo con l’antica magia precristiana. Dunque è da qui che sarebbe partito il metodo massonico che è inequivocabilmente un metodo relativista, cioè di unire tutte le religioni.

Chiediamoci: perché la corporazione dei muratori e non un’altra? La risposta sta nella dimensione simbolica. L’arte muratoria richiama la costruzione ed eventualmente la demolizione prima della costruzione. Ed è proprio questo la finalità della Massoneria. Demolire un vecchio mondo per costruirne uno nuovo. Demolire la vecchia cattedrale dove si adorava Dio, per costruire una nuova cattedrale dove si debba adorare l’uomo.

La dottrina

Le sorgenti del pensiero massonico possono raggrupparsi nelle cinque seguenti correnti di pensiero: naturalismo, umanesimo, illuminismo e razionalismo, che trovano come comune denominatore lo gnosticismo. Poi vedremo in che senso la Gnosi costituisce l’errore più profondo anche della Massoneria.

Tutto si riduce al trionfo del naturalismo

Questi sistemi contengono un’indebita ed esagerata esaltazione dei valori puramente umani e naturali. Per conseguenza, almeno implicitamente, essi rinnegano l’ordine soprannaturale e tutte le verità che vi sono connesse: la rivelazione divina, la fede, la grazia, ecc…

Viene negata, in pratica, l’esistenza di una verità assoluta. La ragione umana –dicono i massoni- può conoscere ogni verità solo con le sue forze, ma spesso essa s’inganna e crede vera una cosa che poi sarà dimostrata falsa. Ed allora, con una conclusione che illegittimamente va al di là delle premesse particolari, si generalizza affermando che nulla può dirsi definitivamente vero e certo, neppure la rivelazione divina, quando eventualmente la si volesse accettare.

D’altra parte, chi professa il naturalismo ritiene che la ragione umana sia dotata di tanta forza e di tanta luce, da essere in grado di capire da sola ogni cosa. Non può ammettere, perciò, l’esistenza dei misteri della fede o dogmi, e tantomeno può rassegnarsi ad accettarli con l’umiltà illuminata del credente.

Tali sistemi naturalistici professano un ottimismo illimitato nelle doti e nella bontà della natura umana: il peccato originale e le sue conseguenze sono considerate fantasie; tutta l’attività umana viene racchiusa nella vita presente, in cui l’uomo sarebbe reso fine a se stesso ed esortato ad un’utopistica dedizione disinteressata al perfezionamento proprio e dell’umanità.

La ragione è considerata autosufficiente; l’uomo è buono e non deve essere angustiato dall’idea di peccato, di colpa e di sanzioni ultraterrene.

Ne deriva che la morale deve essere assolutamente autonoma: l’uomo è anche legge a se stesso; deve rendere conto solo alla sua coscienza. Solo nella sua coscienza deve fondare il criterio del bene e del male.

E così tutto si finalizza nel trionfo della libertà: libertà di pensiero, di coscienza, di azione, d’indagine.

Ed ecco le conseguenze che questi princìpi comportano nel campo religioso.

1.L’assoluta libertà di coscienza: la pretesa libertà morale di credere o meno in Dio, di concepirlo in un modo o in un altro, di accettare o meno la Rivelazione e il Magistero della Chiesa. L’unico imperativo sarebbe quello di obbedire alla propria ragione. L’autentico Cattolicesimo, che ovviamente rifiuta questa assoluta libertà di coscienza, viene definito dai massoni: “il più feroce nemico di quest’unico tesoro di cui si è dotato l’uomo!”.

2.Rifiuto della valenza soprannaturale della religione: nella dottrina massonica, nella migliore delle ipotesi, trova posto solo una certa religiosità naturale, cioè l’adesione ad alcune verità che l’uomo riesce a conoscere esclusivamente con la ragione. Per i seguaci del naturalismo non è concepibile una religione soprannaturale, con verità comunicate da Dio per rivelazione, con obblighi ben precisi imposti dall’autorità del Creatore o di chi ne ha ricevuto da Lui il mandato. Nulla quindi di oggettivo, ma solo una religiosità vaga e soggettiva, che ognuno può definire e determinare a modo suo. Negli scritti massonici si dice continuamente che i dogmi sono solo superstizione, oscurantismo e assurdità.

3.Relativismo religioso: nessuna religione può accampare il diritto di essere la vera. Tutte sarebbero ugualmente buone ed ugualmente false, in quanto nessuna sarebbe definitiva. A tal proposito si pone una questione importante. Ovvero se la Massoneria abbia una vera e propria dottrina o proponga solo un metodo, che sarebbe appunto quello del relativismo. In realtà, si tratta di una questione che ha poco senso, perché già il relativismo costituisce una dottrina e una ben precisa visione delle cose.

4.Promozione di una nuova religione universale: l’ultima parola spetta alla scienza, che andrebbe demolendo uno dopo l’altro i dogmi e gli errori delle religioni, e andrebbe preparando il terreno ad una religione universale, la religione degli spiriti superiori veramente liberi, al cui avvento la Massoneria si gloria di collaborare sbarazzando il terreno con la lotta contro la superstizione e l’errore. Termini, quest’ultimi, con cui gli scritti massonici indicano la Chiesa Cattolica.

Cosa la Massoneria pensa di Dio e della vita ultraterrena?

Ufficialmente la Massoneria non è atea. Piuttosto la divinità va identificata con l’appellativo di Grande Architetto dell’universo. Si tratta di una concezione deistica, secondo cui Dio è sì creatore di tutto, ma completamente disinteressato alle sorti della sua creazione e quindi anche dell’uomo. Ovviamente una tale concezione può portare all’ateismo; ecco perché alcuni riti massonici sono dichiaratamente atei.

La vita ultraterrena è concepita in maniera molto vaga ed è detta Oriente eterno. Morire, quindi, è passare all’Oriente eterno. Su questo punto ritorneremo in seguito.

Cosa la Massoneria pensa di Gesù?

Gesù è considerato solo come simbolo di un umanitarismo filantropico che troverebbe il perfetto compimento nella fraternità massonica; il prototipo dell’uomo martire del libero pensiero, della libertà di coscienza, e quindi soprattutto vittima della “tirannia sacerdotale”.

È una demolizione completa del Cristo storico. Ma non solo: anche del suo Corpo Mistico, perché gli si nega l’intenzione di aver voluto fondare la Chiesa o almeno l’organizzazione essenziale di essa in quanto visibile e gerarchica. La Chiesa è accusata di aver operato, divinizzando Cristo, una stolta deformazione, allo scopo di servirsene per i propri interessi.

Cosa pensa la Massoneria della Chiesa Cattolica?

La Massoneria si proclama anticlericale ma non anti-ecclesiastica, ciò significa che essa auspica una Chiesa senza gerarchia, senza sacerdozio, senza una regola fissa di fede, senza fermezza nel difendere il Deposito della Rivelazione, senza la doverosa intransigenza verso l’errore, senza i poteri ricevuti da Cristo per legiferare, insegnare, giudicare e condannare.

La Chiesa che la Massoneria sogna (e sarebbe disposta a tollerare) è una una chiesa dove praticamente ognuno sia lasciato più o meno libero di credere e di fare ciò che vuole, senza vera autorità, senza sacramenti.

La Massoneria si considera erede di quelle sétte, di quei ribelli, di quei movimenti che da secoli lottano contro la Chiesa. Perciò li celebra e li commemora. Si pensi ai Catari, a Giordano Bruno, e a tanti altri. E si preoccupa di convincere i suoi affiliati del fatto che la Chiesa cattolica avrebbe tradito il messaggio di Cristo.

La Massoneria sente il dovere di ribellarsi alla Chiesa e nello stesso tempo di riformarla dall’interno, attirando i migliori del clero e del laicato all’adesione delle sue dottrine.

L’organizzazione

L’organizzazione interna della Massoneria rispecchia quella delle corporazioni muratorie. Vengono chiamate logge o officine i luoghi di riunione; squadrare la pietra grezza significa preparare l’animo ad assorbire i principi massonici; la squadra, il compasso, il filo a piombo, il grembiule… sono altrettanti simboli di questa pseudo architettura spirituale.

ApprendistaCompagno e Maestro sono i tre Gradi fondamentali di ogni tipo di Massoneria, così come un tempo in altrettante categorie si dividevano i muratori; Venerabile è detto il capo della Loggia, perché nel medioevo, con tale appellativo veniva designato l’architetto, che molte volte era un monaco.

Siccome nella Massoneria moderna andarono a confluire una quantità di idee e di elementi organizzativi propri di correnti pseudo spiritualistiche o filosofiche, magiche, cavalleresche, cabalistiche, ecc… oppure attinti dall’ebraismo, dal paganesimo, dalle antiche società segrete, degli ordini equestri e così via… il bagaglio dottrinale della Massoneria divenne sempre più appesantito e complesso. Si sentì allora il bisogno di frammentare la formazione degli iscritti, aggiungendo nuovi gradi, cioè nuovi scalini verso la conoscenza di quella verità assoluta, al cui raggiungimento la Massoneria pretende essere l’unica via.

La molteplicità dei gradi distingue un tipo di Massoneria dall’altra, cioè, per dirla con loro linguaggio, un rito dall’altro.

In tal modo la Massoneria sarebbe come un ceppo, da cui dipartono molteplici rami (i riti), differenziati fra loro dal diverso numero di foglie (i gradi).

Nella storia della Massoneria si contano una cinquantina di riti diversi. I più comuni sono:

Il rito simbolico, che conserva solo i tre gradi fondamentali ed è molto diffuso in Francia e in Italia (Palazzo Giustiniani).

Il rito scozzese antico e accettato, che conta 33 gradi, suddivisi in gruppi (gradi simbolici, capitolari, filosofici, amministrativi) ed anch’esso è molto diffuso.

Il rito di York o dell’Arco Reale, comune nei Paesi anglosassoni.

Il rito di Misraim (95 Gradi), che è preferito dagli ebrei.

Gli scopi

La Massoneria si propone il dominio del mondo e della società, eliminando o -se fosse possibile- distruggendo la Chiesa e la Religione cattolica, in cui vede i suoi più temibili avversari, al fine di costruire un mondo totalmente alternativo all’ordine naturale e quindi al progetto di Dio.

Ma su questo torneremo, per adesso, a conferma di ciò che abbiamo appena detto, leggiamo ciò che scrisse papa Leone XIII (1810-1903) nell’enciclica Humanum genus“Il principale ed ultimo dei suoi fini (della Massoneria) è distruggere dalle fondamenta tutto l’ordine religioso nato dall’istituzione cristiana e creare un nuovo ordine a suo arbitrio che tragga fondamenti e norme dal materialismo.”

L’azione

L’azione massonica in seno alla società si svolge secondo due direttive: la segretezza e la larga penetrazione.

La segretezza

Scrive il gesuita padre Caprile: “Se oggi la Massoneria va dicendo di non essere più una società segreta, ciò è solo per avere mano libera di agire, senza incappare nella proibizione contenuta nella nostra Costituzione; ma non è certo per merito suo se sono stati conosciuti i suoi rituali, le costituzioni e tante altre cose che la riguardano.”.

Molte cose restano ancora occulte; non per nulla uno dei giuramenti più stretti e più ripetuti nei rituali è il seguente: “Prometto e giuro di non palesare giammai i segreti della Libera Muratoria; di non far conoscere ad alcuno ciò che mi verrà svelato, sotto pena di aver tagliata la gola, strappato il cuore e la lingua, le viscere lacere, fatto il mio corpo cadavere in pezzi, indi bruciato e ridotto in polvere, questa sparsa al vento per esecrata memoria e d’infamia eterna!”Linguaggio metaforico -lo speriamo- ma che indica l’importanza annessa alla cosa giurata.

Dire che la Massoneria, al pari di ogni altra società, ha soltanto dei segreti, ma non è segreta, è una difesa che non regge. Delle altre società, infatti, si conoscono apertamente tutti i membri, si sa dove e quando si riuniscono. La Massoneria, invece, è detta, dai suoi stessi fautori, “essenzialmente segreta”. Le sue logge sono mascherate sotto altri appellativi; non si conoscono i suoi iscritti, anzi questi sono esortati a non svelarsi come tali.

La larga penetrazione

Veniamo adesso alla seconda direttiva di azione: la larga penetrazione.

Ammantata di segreto, la Massoneria tenta di infiltrarsi dappertutto, specialmente in quei posti dove potrà più facilmente manovrare le leve della vita pubblica e politica. Di qui la sua preferenza per il ceto dei professionisti, delle università, dei centri di ricerca, degli impiegati statali, dei militari, mirando il più possibile agli alti gradi e alle posizioni chiave. Perfino, se è possibile, nelle organizzazioni cattoliche.

Dove si infiltrano, i massoni devono cercare di non farsi conoscere come tali, perché “massone scoperto non sarebbe più”; devono tutelare gli interessi della sétta, manovrando abilmente per farne trionfare gli scopi politici. Ogni massone è convinto di porre, così, la propria pietra alla costruzione di un mondo nuovo.

La Massoneria si serve dei suoi iscritti per promuovere un’azione concorde, per far trionfare il laicismo, per estromettere la Chiesa da ogni forma di vita associata. Persegue l’istruzione laica, cercando di escludere i cattolici nelle attività educatrici dei giovani. Propugna l’abolizione dell’insegnamento della Religione nelle scuole, l’allontanamento totale del clero dalla scuola, la soppressione degli istituti cattolici d’istruzione, di educazione e di beneficenza e persegue perfino il controllo sui seminari. Afferma, inoltre, che i concordati con la Chiesa Cattolica dovrebbero essere eliminati e soppressi, perché costituirebbero un’umiliazione per gli Stati.

La Massoneria è satanista?

Molti studi confermano il fatto che la “religione massonica” coincida, in ultima analisi, con il satanismo. Certamente si tratta di un’affermazione che va espressa con molta prudenza.

Bisogna fare una premessa: se effettivamente è così, in realtà sarebbero pochi gli affiliati alla Massoneria che arriverebbero consapevolmente a constatare la coincidenza tra essenza massonica e satanismo. Per i più la massoneria è satanica, cioè “scuola di anticattolicesimo”.

Insomma, se può esserci qualche difficoltà in merito all’affermazione di un’essenza satanista della Massoneria, non ve ne è per quanto riguarda la sua natura satanica, ovvero il fatto che questa realtà si pone al servizio dell’azione del Maligno nella storia.

Comunque un’attenzione va rivolta ai riferimenti divini della tradizione massonica. Imperversano divinità precristiane a chiara connotazione gnostica.

Come abbiamo già detto, i liberi muratori sostengono che per partecipare ai rituali massonici è necessario credere all’esistenza di un Essere Supremo. Scrive il massone Ralph Anderson: “La Massoneria è aperta ad ogni uomo di buona reputazione che crede in un ‘Essere Supremo’, ed è chiusa solamente agli atei dichiarati e agli agnostici.”.

Ma –attenzione- l’Essere Supremo non è l’unica divinità che i massoni riconoscono. Anche se molti liberi muratori sono all’oscuro del politeismo praticato dalla massoneria, molti dèi e dèe sono oggetto di adorazione nel simbolismo e nel corso dei riti massonici: Bacco, Osiride, Adone e Mithra, ne sono alcuni.

Osiride è il dio egizio dei morti ed una divinità solare; esso veniva chiamato anche con molti altri nomi. In Tracia e in Grecia era noto come Dioniso, il dio dei piaceri, dell’orgia e del vino. Alcune feste date in suo onore comprendevano anche sacrifici umani e spesso riti orgiastici. A Roma, egli veniva chiamato Libero o Bacco. I Lidiani lo identificano con Bassareus, ed in Persia era chiamato Mithra, dove l’astrologia veniva praticata dai suoi seguaci. Presso i Cretesi era noto come Zagreus. I Frigi identificavano Osiride con Sabazius, lo onoravano come una divinità solare (un dio-Sole), lo rappresentavano con le corna, ed il suo emblema era un Serpente. In altri luoghi esso era noto con altri nomi ancora: Deouis, il Giovane Giove, il Centauro, Orione, il Giovane Pluto, Iswara, l’Alato, Nimrod, Adone, Hermes, Prometeo, Poseidone, Butes, Dardano, Himeros, Imbros, Iasius, Zeus, Iacchus, Hu, Thor, Bel, Serapis, Ormuzd, Apollo, Thammuz, Atus, Hercules…e anche Baal.

L’adorazione del Sole, dissimulata nell’uso di nomi di dèi o nei simboli, gioca un ruolo molto importante nella Massoneria. E’ Osiride (con il nome di Hiram Abiff), che i massoni onorano nel 3° grado.

Jim Shaw, un ex-massone convertitosi al Cristianesimo, racconta ciò che accadde quando si recò al tempio per essere insignito del 33° grado: “La cosa che più colpiva era che i muri erano decorati con serpenti. Ce n’erano di tutti i generi; alcuni assai lunghi e grandi. Molti gradi del Rito Scozzese includono la rappresentazione di Serpenti, ed io li riconobbi fra quelli che decoravano le pareti.”

Il celebre massone Albert Pike insiste molto sull’importanza e sull’adorazione dei serpenti negli ambienti massonici. Scrive: “Il fenicio ‘Agathodemon’, detto il Serpente, è lo spirito buono.”

Dato che gli dèi della Massoneria (Thor, Baal, Shiva, Dioniso, Pan, Osiride…) rappresentano Satana sotto diversi travestimenti, e che il culto del Serpente è molto diffuso tra i liberi muratori, e che la Bibbia afferma espressamente che il Serpente è Satana, ci sono argomenti per sospettare che i massoni adorino Satana (Lucifero).

Prima abbiamo detto che l’essenza della Massoneria è la Gnosi. Ebbene, leggiamo come Hutchinson commenta la caduta del primo uomo: “Ma, ahimè, egli (Adamo) cadde! Con la disubbidienza perse tutta la sua gloria e la felicità; e, cosa meravigliosa da narrare, mentre si trovava in questo stato elevato, Satana prevalse.”. La nota in calce relativa a questa frase recita: “Ciò originò l’introduzione del Serpente fra i simboli della Massoneria (…). L’adorazione del Serpente trae la sua origine dalla medesima fonte.”. Un’altra nota in calce in un’altra pagina di questo libro costituisce una citazione estratta dall’opera Key to the New Testament (“Chiave di lettura del Nuovo Testamento”) che afferma: “Alcune corruzioni provenienti dalla filosofia egizia, si adattarono al cristianesimo. Esse pretendevano che il Dio degli ebrei e dei cristiani fosse il Demiurgo (…), e che il Serpente che ingannò Adamo ed Eva deve essere onorato per aver liberato gli uomini dalla schiavitù in cui li teneva il Demiurgo.”. Aggiunge il già citato Albert Pike: “Lucifero, il ‘portatore di Luce’! Nome strano e misterioso per lo Spirito delle Tenebre! Lucifero, il Figlio del mattino! E’ lui che porta la Luce? Non c’è dubbio che sia così!”.

Dunque, un eventuale satanismo della Massoneria sarebbe né nell’ottica di un satanismo razionalista (riferimento a Satana come simbolo della sovversione), né in quello di un satanismo personalista (convinzione dell’esistenza personale di Satana), bensì in quello cosiddetto luciferiano, ovvero gnostico e cabalistico.

Il vescovo cattolico, monsignor Josef Stmpfle (1916-1996), che a nome dell’episcopato tedesco guidò una delegazione incaricata di verificare con alti dignitari massonici la possibilità per un cattolico di aderire alla massoneria, riaffermò l’inconciliabilità tra Chiesa e Massoneria. Stmpfle ricorda che i dignitari massonici si rifiutarono sempre “in modo radicale, quasi brutale” di svelare qualsiasi dettaglio circa i gradi massonici superiori ai primi tre. Il perché di questo ostinato rifiuto sta forse anche nel fatto che egli negli alti gradi massonici –ricorda Stmpfle- al posto del “Grande Architetto dell’Universo” venerato dai massoni (e che per qualche ingenuo si riferirebbe al Dio cristiano) compare il nome Jah-bul-On, che è da intendersi così: Jah starebbe per Jahwé, Bul per Baal e On per Osiride. Ora, secondo la Bibbia, Baal è l’oppositore di Dio e il suo culto è per Dio un orrore. Anche da qui si capisce bene perché il cattolico che aderisce alla massoneria debba essere scomunicato.

La condanna della dottrina e del metodo massonici

Il riferimento principale è all’enciclica Humanum genus. In questa si condanna il veicolo del naturalismo, che è il sistema del razionalismo – ma anche dello scetticismo– e che si traduce nella pratica del laicismo, dell’indifferentismo e del relativismo. Sono quindi radicalmente condannati, per esempio, la morale indipendente o civile, o libera, il matrimonio civile, l’egualitarismo, il permissivismo, la radicale separazione tra Chiesa e Stato, il monopolio scolastico statale, e così via fino al divorzio.

Da questa enciclica, che è del 20 aprile 1884, leggiamo: “Conformemente a quanto più volte confermarono i Nostri Predecessori, nessuno ritenga che per qualunque motivo gli sia lecito iscriversi alla sétta massonica, se la sua professione di cattolicità e la sua salvezza gli stanno a cuore nella misura in cui devono. Nessuno si lasci ingannare di una simulata onestà; infatti, a qualcuno potrà sembrare che i massoni non impongano nulla di apertamente contrario alla santità della religione o dei costumi; ma, essendo essenzialmente malvagio lo scopo alla natura della sétta stessa, non può essere lecito né aggregarsi ai massoni né aiutarli in qualunque modo.”

Così poi si esprime la Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede il 26 novembre del 1983: “I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione.”

Numero2196.

 

G U I D E S T O N E S

 

L’uomo, da quando brandì una pietra per colpire il fratello, svincolandosi dalle leggi immacolate di nostra Madre Natura, non è cambiato, se non in peggio. Questi sono “I dieci comandamenti” delle élite mondiali apolidi inserite nel monumento scritto in otto lingue (Guidestones – Georgia – USA) “.

Il Georgia Guidestones è un monumento in granito sito nella contea di Elbert, in Georgia, Stati Uniti d’America. Su otto delle superfici maggiori è inciso un messaggio composto da dieci “regole”, o consigli, in otto lingue moderne, una per ogni superficie.

La struttura, detta a volte la Stonehenge americana è stata più volte oggetto di polemiche in quanto secondo alcuni su di esse vi sarebbero iscritti i principi sui quali si fonderebbe la teoria del complotto del Nuovo ordine mondiale.

 

1. Mantenete l’umanità sotto i 500 milioni, in equilibrio perpetuo con la natura.

2. Controllate la riproduzione in modo saggio, migliorando l’efficienza e la diversità della specie.

3. Unite l’umanità con una nuova lingua viva.

4. Dominate passione, fede, tradizione, e tutte le cose con ragione temperata.

5. Proteggete tutte le persone e le nazioni con leggi eque e corti giuste.

6. Lasciate il governo interno alle nazioni, e le dispute internazionali a una corte mondiale.

7. Evitate leggi futili e funzionari inutili.

8. Mantenete i diritti personali in equilibrio con doveri sociali.

9. Apprezzate la verità, la bellezza, l’amore, cercando armonia con l’infinito.

10. Non siate un cancro sulla Terra, lasciate spazio alla natura, lasciate spazio alla natura.”

 

N.d.R. : Io non mi sento “un cancro sulla Terra!”, e voi? La realizzazione del testo inserito nelle “Guidestones” pare si stia realizzando sotto i nostri occhi ADESSO.

 

Numero1994.

 

NON  TUTTI  LO  SANNO

 

Una delle mosse più importanti della cosiddetta Confraternita Babilonese fu la creazione, nel 1913, della “Riserva Federale”, la Federal Reserve, la “Banca Centrale” degli Stati Uniti.
Questo ente non è né “Federale”, né può definirsi una “Riserva”. Si tratta di un cartello di Banche private di proprietà delle 20 famiglie fondatrici, per lo più Europee, che oggi decide i tassi d’interesse per gli Stati Uniti e presta denaro inesistente (cifre su uno schermo) al Governo Statunitense, su cui, poi, i contribuenti devono pagare gli interessi.
Questo è ciò che chiamiamo il “disavanzo Americano”, cioè aria fresca.
Il Governo Federale degli Stati Uniti non possiede una sola azione della “Riserva Federale” e i cittadini Americani non possono acquistarle. I profitti superano i 150 miliardi di dollari all’anno e la “Riserva Federale” non ha mai pubblicato una volta, nel corso della sua storia, la revisione del suo bilancio.
Queste entrate sono assicurate perché:

1   La Confraternita controlla il Governo Statunitense (il cui secondo nome è Virginia Company) che continua a prendere “denaro” in prestito dalla “Riserva Federale”;
2   Controlla anche il Servizio Tributi Interni (IRS = Internal Revenue Service), l’organizzazione terroristica illegale e privata che riscuote le tasse;
3   Controlla i “media” per far sì che la popolazione non venga mai a sapere quanto detto ai punti 1 e 2.

La Confraternita desiderava da tempo una “Banca Centrale” privata in America per coronare il proprio controllo sull’economia. Quando il Frammassone più in vista, George Washington, divenne il primo Presidente, nominò un uomo di paglia della Confraternita di nome Alexander Hamilton come Ministro del Tesoro.
Hamilton fondò la Banca degli Stati Uniti, una Banca Centrale privata che iniziò a prestare denaro al Governo degli Stati Uniti, assicurandosene, così, fin dall’inizio , il controllo.
Se guardate cosa è successo quando la Nobiltà Nera ha introdotto la Banca d’Inghilterra, vi accorgerete che lo scenario è esattamente lo stesso.
La Banca degli Stati Uniti provocò così tanta miseria, bancarotte e ribellioni, che venne chiusa, ma fu presto rimpiazzata dalla “Riserva Federale”.

Quando la legge che istituiva la Riserva Federale stava per essere presentata al Congresso, i banchieri, che l’avevano scritta, la criticarono duramente e pubblicamente. I banchieri erano già molto impopolari e volevano dare l’impressione che la legge fosse svantaggiosa per loro, aumentando il consenso popolare in favore della sua approvazione. Questo tipo di manipolazione è ricorrente e non bisogna mai tener conto di quello che uno dice pubblicamente, ma chiedersi sempre “A chi giova questa cosa?” e “A chi giova che io creda a quello che mi viene detto?”.
La legge fu approvata proprio prima del Natale 1913, quando molti deputati erano già a casa, in vacanza con le loro famiglie. Ora i banchieri potevano controllare i tassi d’interesse e realizzare una fortuna prestando al Governo denaro inesistente e caricandolo di interessi.
Per completare il ciclo, tuttavia, dovevano assicurarsi entrate costanti che finanziassero il Governo e, nel 1913, introdussero così un’Imposta Federale sul Reddito. Per farlo, dovettero introdurre un emendamento, il 16°, alla Costituzione Americana, che richiedeva il consenso di almeno 36 Stati. Solo due Stati lo concessero, ma Filander Knox, il Segretario di Stato, annunciò semplicemente che la maggioranza richiesta era stata raggiunta e la legge venne approvata. A tutt’oggi, la riscossione forzata dell’Imposta Federale sul Reddito è illegale e, tuttavia, il Servizio Tributi Interni continua ad esigere il pagamento di questa tassa in tutti gli Stati Uniti.

Qualcuno potrebbe dire che, definirla un’operazione terroristica è esagerato, ma per terrorizzare qualcuno non c’è bisogno di usare un fucile o una bomba. Può farlo anche minacciando di privarlo dei sui mezzi di sussistenza e di espropriargli la casa per il mancato pagamento di una tassa che è illegale.
Il Servizio Tributi Interni che riscuote le tasse negli Stati Uniti è anch’esso un’azienda privata, sebbene la gente creda che faccia parte del Governo.

 

David Icke          Il segreto più nascosto.

 

A parziale integrazione di quanto sopra, riporto il Numero699:

Nel 1963, il Presidente J.F. Kennedy firmò l’atto n° 1110, con il quale toglieva alla FEDERAL RESERVE il diritto esclusivo di emettere denaro e dava al Ministero del Tesoro la facoltà di stampare moneta. Fu un colpo decisivo allo strapotere della FED, che è una Banca privata, e del Sistema Bancario.

Era il 4 Giugno 1963.

Meno di 6 mesi dopo, il Presidente Kennedy fu assassinato a Dallas.

 

 

Numero1993.

 

C U R I O S E   C O I N C I D E N Z E   S T O R I C H E.

 

Se vi interessano le corrispondenze, nell’ambito della scienza, dei nomi e dei numeri, pensate alle stupefacenti coincidenze tra l’assassinio di John Fitzerald Kennedy e quello di Abraham Lincoln.
Lincoln venne eletto al Congresso nel 1846 e Kennedy nel 1946.
Lincoln fu eletto Presidente nel 1860, Kennedy nel 1960.
L’assassino di Lincoln, John Wilkes Booth, nacque nel 1839 e Lee Harvey Oswald, il presunto assassino di Kennedy, nacque nel 1939.
Entrambi i loro successori si chiamavano Johnson. Andrew Johnson, che succedette a Lincoln, era nato nel 1808, mentre Lyndon Johnson, che succedette a Kennedy, era nato nel 1908.
La segretaria di Lincoln si chiamava Kennedy, mentre la segretaria di Kennedy si chiamava Lincoln.
Entrambi i Presidenti furono assassinati di venerdì, davanti alle loro mogli, ed entrambi furono uccisi con un colpo alla testa.

Numero1968.

MAGISTRI  COMACINI

CHI erano e che conoscenze possedevano questi Specialisti dell’Arte Edile, i Maestri Comacini?

La loro presenza è attestata fin dal tempo dei Longobardi (vengono menzionati in due Editti:di re ROTARI del 22/11/643 e in quello di re LIUTPRANDO del 713), per non dire che già al tempo dell’Imperatore Traiano, ne troviamo menzione. In una lettera di Plinio Cecilio indirizzata all’imperatore stesso, troviamo che viene lodato un ‘maestro comacino’ per la costruzione di una “Amenissima villa suburbana sul Lago di Como“. Potrebbero, quindi, originare addirittura dai Collegia Romani, avere un’eredità millenaria.

E’ importante capire se queste ‘maestranze’ possano aver “legato”insieme i culti precedenti al Cristianesimo, ne abbiano ereditato alcuni ‘modelli’spirituali oltre che iconografici (quello è abbastanza evidente!) la flora, la fauna, le spirali, le figure geometriche, e abbiano continuato nei secoli, adeguandosi ai nuovi committenti. Consideriamo che,  tra i Romani, vi doveva essere un miscuglio di genti proveniente da vari distretti, oltre che italiani anche orientali e nordici, popoli che avevano una particolare venerazione per il serpente e per gli intrecci.

Roma aveva “Corporazioni” (i “Collegia Romani”) proprie, in cui l’arte antica si insegnava a porte chiuse, si propagava nella ‘schola’ e nel ‘Laborerium’. L’uso dei Collegia si estese a molti territori conquistati da Roma, tra cui c’è la zona di origine dei Maestri Comacini, che furono i depositari di quell’antica Arte, uniti da quel senso di solidarietà e fraternità che li farà giustamente appellare Maestri e Fratelli Comacini. Furono chiamati anche ‘Fabbri Muratori’ e sembra che questa associazione muratoria possa essere stata il prototipo e l’inizio dei cantieri degli scalpellini nel Medioevo e gli antenati dei Liberi Muratori della Loggia Massonica“.Naturalmente non vi sono documenti certi che lo attestino ma questa supposizione può essere da stimolo per ulteriori ricerche.Il fatto che si spostassero dove venissero richiesti, e per il fatto che siamo di fronte ad una corporazione che si tramandava di generazione in generazione l’Arte edificatoria nei secoli, aumenta la probabilità che fossero venuti a contatto con svariati stili e culti… Sotto la protezione dei Re Longobardi i Maestri Comacini divennero i custodi dell’arte edilizia romana.

Del resto, sappiamo che la corporazione dei Magistri Comacini fu attestata in Italia –dalle Alpi al centro-e Oltralpe in paesi come la Svezia, Dalmazia, Siria, Spagna, Russia…

Essi operarono in Europa seguendo costantemente o adeguandosi ai nuovi stili emergenti, sempre però portando con loro il proprio estro professionale che li rendeva inconfondibili. E, sicuramente, assistettero alla fusione delle forme Romaniche con quelle Gotiche, che contribuirono ad abbellire al passo coi tempi che mutavano, di generazione in generazione.

I Longobardi, provenendo dalla Pannonia, portavano con sé culti pagani orientaleggianti, e anche quando si convertirono , restarono sempre ‘barbari cristianizzati’ legati al culto ancestrale del serpente. E’noto, infatti, come nella loro arte favorirono intrecciamenti ed annodamenti, il ‘nodo longobardo‘ ed i Comacini dovettero sempre occuparsene, sia in senso pagano che in senso cristiano (il serpente tentatore nella “Genesi”,per esempio). Le cattedrali Romaniche e gotiche pullulano di colonne ritorte,spinate e di decorazioni a spirale, forme vegetali intrecciate, figure geometriche e simbolismi paganeggianti.

Quando i loro committenti divennero i funzionari del clero cristiano, l’Arte Comacina continuò a produrre in senso ‘cristiano’ o ‘pagano’? Non è dato sapere dalle fonti ufficiali. Liberamente essi percorrevano quella cristianità senza confini in cui fiorirono monasteri, basiliche, cattedrali…Nel XII-XIII secolo, continuarono ad essere ‘liberi muratori’ in ‘liberi mestieri’,anche quando i re feudali avevano assunto gli aderenti alle “professioni “in pianta stabile. In tale contesto, essi si posero sotto la tutela protettiva della Chiesa e degli Ordini Monastico-Cavallereschi che specialmente  dopo il Mille dilagavano in Europa e oltre,attivissimi sulle vie dei pellegrinaggi.  Inoltre godevano di permessi speciali per circolare liberamente in Europa, erano esentati dalle tasse e non avevano vincoli. Anche quando erano forse mal tollerati per questioni di fede, erano altamente apprezzati e- si può ritenere – insostituibili.

Essi si riunivano in umili ‘baracche’ attigue al cantiere (chiamate ‘logge’ e che sono spesso raffigurate nelle miniature medievali, appoggiate al muro del cantiere) e qui tagliapietre, scultori, scalpellini, si riunivano per ascoltare le parole del Maestro e le sue direttive, raccogliendo soprattutto quello che lasciava ‘trasparire’ ed è probabilmente qui che l’apprendista( il nuovo ‘operaio’) giurava di rispettare i segreti del mestiere, i suoi obblighi e le regole, apprendeva le parole e i segni per riconoscersi tra muratori, segni convenzionali e parole segrete che gli permettevano di farsi ‘riconoscere’ da una loggia all’altra durante i suoi viaggi di lavoratore ‘migrante’.Tutto questo, e il fatto che avessero degli Statuti divisi in Articoli (destinati ai Maestri) e in Punti (destinati agli allievi) ha fatto pensare che essi costituissero il ponte di passaggio tra la massoneria operativa e quella speculativa,che ne avrebbe ereditato la Tradizione spirituale e simbolica, portandola fino ai giorni nostri.

Il 24 giugno 1717,con un’Assemblea,veniva proclamata la Gran Loggia di Londra che segnava il declino dei costruttori,dei Maestri nomadi e il trionfo dei borghesi sedentari,dei nobili oziosi. La Massoneria, quella vecchia fratellanza di mestiere,diveniva ‘speculativa’ : non sarebbero più stati necessari gli strumenti autentici usati nelle polveri dei cantieri delle cattedrali ma piani astratti, strumenti simbolici e “con il solo cemento del pensiero, la squadra dell’anima, il compasso della mente, non intendevano più innalzare edifici, ma ‘costruire’un uomo nuovo, l’uomo ‘perfetto’. L’origine della Massoneria è un campo di indagine pluridirezionale. Dal punto di vista storico, è campo di ricerca, laddove per l’adepto,invece, è un terreno pieno di simbologie che per i profani sono poco comprensibili, addirittura bizzarre e confuse.

E’interessante notare che quando siamo in presenza di costruttori che portano la denominazione della città di provenienza(da Campione,da Bissone,da Arogno,ecc) siamo in presenza di Maestranze Comacine e di persone le quali non provenivano esclusivamente dalla sola città di Como o dall’Isola Comacina, oppure lavoranti ‘cum machinis’(con macchine,forse particolari,che non è escluso possedessero veramente),come molti vogliono genericamente definirli.Mi trovo concorde con quanto afferma il MERZARIO, nella sua opera sui Maestri Comacini del 1893 e cioè che queste abili famiglie di costruttori, scalpellini, lapicidi e cavapietre provenissero da un ampio territorio che si estende a Nord oltre Bellinzona, a sud fin quasi a Milano, a est fino al lago di Idro e ad ovest fino al lago d’Orta.Ciò non esclude affatto che lavorassero con ‘macchine’ o strumentazioni particolari, per l’epoca. Per ignoranza o superficialità, li ritroviamo frequentemente quali anonimi ‘artisti lombardi’(ove questo,a suo tempo, non sottacesse ad un significato spregiativo, tra l’altro).A volte furono denominati anche ‘casari’ o ‘tedeschi’.La confusione è stata per secoli trionfante…

Il Merzario aggiunge che l’applicazione dei precetti di Vitruvio, sebbene con talune caratteristiche innovazioni,fu sempre imitata dalla scuola Lombarda; i libri di Vitruvio erano andati perduti e furono ritrovati molto  più tardi a Montecassino; i precetti venivano tramandati e insegnati oralmente e tradizionalmente da que’ Maestri.

Numero1791.

LA  MASSONERIA

La massoneriaè un’associazione su base iniziatica e di fratellanza morale che si affermò in Europa e nel mondo propugnando un’ideologia umanitaria. Se ne dà una sua costituzione più formale ed ufficiale, in epoca moderna, a Londra, in Inghilterra, nel 1717, come unione di associazioni ed organizzazioni gerarchiche di base, dette “Logge”.

Il nome deriva dal francese maçon, ovvero “muratore“, legato alla storia delle Corporazioni di liberi muratori (free-masons) medievali, e dalle quali ricavò gli stessi suoi simboli del mestiere, come la livella, il regolo, la squadra, il filo a piombo o il compasso. Il simbolo stesso della massoneria fu poi formalmente definito nei soli strumenti di squadra e compasso. Spesso, nel simbolo è presente anche una grande lettera “G”, con varie interpretazioni, tra le quali il significato di Great Architect (Grande Architetto) oppure di God (Dio).

Gli ideali più antichi della massoneria verrebbero fatti risalire all’antica costruzione del tempio di Salomone (988 a.C.), attraverso un personaggio leggendario, l’architetto Hiram Abif,

Nella Bibbia, Cronache II, 2:13, si racconta di una richiesta formale fatta da Re Salomone di Gerusalemme al Re Hiram I di Tiro, per maestranze e materiali per costruire un nuovo tempio; il Re Hiram risponde: “Io ti sto inviando Huram-Abi, un uomo di grande abilità, discendente di parte materna dalla tribù di Dan e con padre nativo di Tiro. È molto capace nel lavorare con oro e argento, bronzo e ferro, pietra e legno e nell’utilizzo di lino fine tinto di porpora, blu e rosso cremisi. È un esperto in vari tipi di bassorilievo ed incisione e può eseguire qualsiasi disegno gli venga proposto. Lavorerà con i tuoi mastri e con quelli del mio signore, David tuo padre”. Nel Primo Libro dei Re, 7:13-14, Hiram viene descritto come il figlio di una vedova di Tiro, assunto da Salomone per eseguire gli ornamenti bronzei del nuovo tempio. Rifacendosi a questo passo biblico, i massoni spesso si riferiscono a Hiram Abif come al “figlio della vedova”. Hiram viveva o comunque lavorò almeno temporaneamente sul terreno argilloso (1 Re 7:46-47) lungo il fiume Jabbok, sulla riva est del fiume Giordano, vicino alla confluenza fra i due fiumi.

C’é una certa allusione al dio egizio Horus anch’esso figlio di una vedova ossia Iside a cui era morto il marito Osiride ucciso da Set. Anche questo mito comprende una resurrezione.

Il mistero della parola perduta

Secondo la versione della storia utilizzata nel tradizionale rituale massonico, l’architetto Hiram Abif venne ucciso da tre operai, che lavoravano alla costruzione del tempio, nel tentativo di estorcere informazioni segrete al Grande Capo Mastro. Quali che fossero queste informazioni o segreti, Hiram non rivelò nulla.

Nella versione che ci è stata tramandata Hiram Abif aveva diviso i suoi operai in tre livelli e assegnato ad ogni livello una parola segreta (per farsi identificare nel momento della riscossione della paga). Secondo la tradizione massonica gli apprendisti erano identificati con la parola “Boaz”, gli operai con “Jachin” e i maestri con Jehovah.  Ancora secondo la tradizione massonica più conosciuta Hiram venne ucciso da tre lavoratori che volevano sapere la parola segreta per passare ad un grado successivo. Venne colpito tre volte alla testa, ogni volta da uno dei tre operai ognuno con uno strumento, uscendo da una porta del Tempio da est, da sud e da ovest percorrendo il corso del Sole nel cielo. Le sue spoglie furono sepolte, per essere recuperate in seguito da Re Salomone, sotto un albero di Acacia e rinvenuto lo scheletro che fu scosso smuovendo la polvere che volò per aria, a cui assicurò un’appropriata e degna sepoltura. Questa parola segreta è detta in massoneria Parola perduta e nella Cabbala il Nome ineffabile; anche nei misteri antichi essa veniva rivelata con conseguente uccisione simbolica del maestro.

Hiram Abif avrebbe raggiunto una sorta di “illuminazione” spirituale attraverso i sacri ideali della costruzione. Tali ideali furono poi ripresi sia da quell’insieme di manoscritti storicamente definiti come Antichi doveri, sia dalle Corporazioni muratorie o gilde, degli scalpellini e dei carpentieri britannici del periodo basso-medievale; tuttavia, nessuno storico dà valore alla tesi per cui l’associazione sarebbe riconducibile ai tempi di Salomone, essendo assenti documenti storicamente accertati che dimostrino la continuità tra le corporazioni medioevali e le stesse logge massoniche, di cui è attestata l’esistenza solo a partire dalla seconda metà del XVII secolo.

Il termine francese maçonmason o masson (muratore) compare ufficialmente sul finire del XVI secolo, soprattutto in Inghilterra e Scozia, ad indicare gli Statuti di corporazioni muratorie del 1598, fatta di luoghi e di uomini che posseggano e che tutelino le più fini conoscenze e competenze nella costruzione edile o dell'”edificazione” intesa anche in termini più ampi, ovvero spirituale e intellettuale, e specialmente legata all’arte rinascimentale, fino a toccare gli ambienti più segreti di conoscenza esoterica. A motivo della mancanza di documenti relativi propriamente alla massoneria di questo periodo, sono sorte molte interpretazioni storiche, come quella di una discendenza diretta dagli stessi cavalieri templari, oppure da un ramo delle antiche scuole del segreto, o anche dei Collegia Fabrorum romani, oppure una conseguenza istituzionale delle corporazioni medievali per il tramite di maestranze bizantine o italiche, tra queste, i cosiddetti Magistri comacini operanti nell’Alto Medioevo.

Il 24 giugno 1717 fu ufficialmente fondata a Londra la Great Lodge of England, con lo scopo di federare le logge che operavano nel distretto senza collegamenti tra loro. Purtroppo non si sono conservati gli atti di quella fondazione, ma rimangono numerosissime attestazioni di questo evento storico, che segnò formalmente la nascita di quella che poi fu chiamata la “massoneria moderna”, per distinguerla dalla muratoria delle antiche corporazioni. La riunione di fondazione si svolse nella birreria “The Goose & Gridiron” (L’Oca e Griglia), con la partecipazione di tre logge londinesi e una del Westminster,

Principi e scopi

La massoneria ufficiale dichiara di non avere barriere etniche, religiose, ideologiche e politiche, per effetto delle antiche regole stabilite nelle Costituzioni dei liberi muratori del 1723 e alle quali tutte le istituzioni massoniche del mondo fanno riferimento, anche se con alcune differenze dovute a tradizioni locali e storiche. Sono inoltre solitamente discriminate le donne, in quanto nella maggior parte dei casi esiste per loro un divieto di iniziazione. Sin dal suo sorgere, la massoneria è costituita da logge, cioè gruppi organizzati di persone che operano insieme con gli stessi scopi e ideali, seguiti da ogni massone del mondo. In questo senso è considerata dai suoi aderenti universale, pur nelle sue complesse diversità interne. Il patto alla base sarebbe da intendersi non come un’operatività socio-politica, ma come tensione collettiva, di tutti gli affiliati all’associazione, alla via di perfezionamento delle più elevate condizioni dell’umanità.

I principi massonici discendono dalle Costituzioni di Anderson, redatte da James Anderson nel 1723, e le cui regole fondano la tradizione universale della massoneria. Essi sono dunque principi, o norme ideali, che non possono essere messi in discussione o essere cambiati, pena l’uscita dalla tradizione stessa e dalla idealità massonica. Tra i vari principi e norme c’è quello che precetta la massoneria e tutti i suoi affiliati all’estraneità rispetto alle questioni politiche o religiose. Non per questo la massoneria è antipolitica e antireligiosa, solo è separata da questi ambiti e per tale motivo nelle Logge è vietato discutere di religione, di politica, di affari economici della società civile. Tale principio è affermato con precisione fin dal suo sorgere e ricalca la stessa disposizione vigente nella Royal Society fino dal XVII secolo. Infatti, alcuni membri della Royal Society furono tra i fondatori nel 1717 della prima gran loggia, quella in seguito colloquialmente definita Premier Grand Lodge.

Nel mondo massonico la massoneria di cultura anglosassone prescrive con particolare severità che il massone non debba trattare pubblicamente di questioni inerenti alla politica e alla religione nella veste di massone, conservando la libertà di farlo nella veste di cittadino. Questa prescrizione non è affermata con uguale rigidità nelle Istituzioni massoniche di cultura non anglosassone, che hanno interpretato le Costituzioni massoniche in maniera diversa per motivi storici e culturali. È difficile trattare della massoneria in senso generale, come un tutt’uno, considerando che essa si esprime con diverse modalità organizzative e dottrinarie; tuttavia in essa si riscontrano alcune caratteristiche comuni a tutte le istituzioni massoniche mondiali, che possono essere sintetizzate nelle seguenti:

  1. Il suo scopo ultimo è il miglioramento dell’uomo e dell’umanità.
  2. L’istruzione del massone per mezzo di simboli basati sugli strumenti dei muratori.
  3. L’accettazione in una loggia attraverso una cerimonia di iniziazione.
  4. L’organizzazione di perfezionamento graduale, in cui i gradi di Apprendista, Accettato o Ammesso (o Introdotto) (A.A./ A.I.), Compagno di Mestiere (o d’Arte) (C.d.M./C.d.A.) e Maestro Muratore o Massone (M.M) sono comuni a tutti i sistemi massonici.
  5. Il suo carattere confidenziale e discreto, anche se in certi tempi e luoghi, si manifestò con modalità di segretezza.

La massoneria promuove tra i suoi aderenti la ricerca incessante della verità per realizzare la fratellanza universale del genere umano. Attraverso i suoi riti di affiliazione finalizza la sua azione sul piano etico sviluppando i valori universali (lealtà, amicizia, fedeltà, sincerità, bontà, altruismo) della società umana e consolidando i propri ideali con l’astensione da ogni proposizione dogmatica o di fanatismo nello spirito di una tolleranza universale e quella materiale su progetti d’azione benefica nei confronti degli affiliati e, nella società civile, dei bisognosi.

Il valore principale perseguito in massoneria è quello della Libertà e infatti tale parola (freedom) è presente nelle Costituzioni del 1723. Tant’è che requisito indispensabile per essere ammessi in massoneria tra la fine del XVII secolo e l’inizio del XVIII è stato quello di essere uomini liberi (free-born), non servi della gleba, non imprigionati o deportati a forza (bondman). La stessa denominazione «Liberi Muratori» (Freemasons) definisce chi lavorava in un cantiere di costruzione percependo una paga e non perché costretto. Nei tempi moderni il concetto di “libero” è sostanzialmente riferito alla libertà d’azione, nel senso di non subire la prigionia o condanne limitanti la libertà d’azione personale e/o nella società.

L’altro valore è quello dell’uguaglianza, e infatti nelle logge settecentesche era bandita ogni differenza, apportatrice di disuguaglianze per motivi di censoceto e classe sociale, di etnia e di religione, anticipando nella pratica interna della loggia le prime forme di democrazia, poi teorizzate in modo più articolato dall’Illuminismo. Nella loggia ogni affiliato è “uguale” agli altri e l’unica differenza è data dal grado massonico (A.A. – C.d.M. – M. M.), indicante il percorso di perfezionamento svolto.

La tolleranza, anche se sempre attivamente praticata tra i massoni, non appare come valore fondante della massoneria nei primi decenni della sua affermazione; non casualmente questa parola non appare nel testo delle Costituzioni (1717). Solo quando i principi e i valori illuministici nei paesi di cultura occidentale condizionarono il pensiero massonico, la tolleranza assunse una maggiore importanza.

Numero1790.

MASSONERIA  E  RISORGIMENTO  ITALIANO

MASSONERIA  E  CHIESA  CATTOLICA ROMANA

Ciro Menotti, Giuseppe Mazzini, Cesare Balbo, Massimo d’Azeglio, Vincenzo Gioberti, Giuseppe Garibaldi, Nino Bixio, Aurelio Saffi, Camillo Benso Conte di Cavour erano tutti massoni.

Non è vero che l’Unità d’Italia è stata ottenuta per volontà popolare, come ha sempre voluto farci credere la retorica nazionalistica. Al contrario è stata una cospirazione nobile – medio borghese di patrioti liberali anticlericali “illuminati”, la cui cultura è ascrivibile all’Illuminismo Razionalista e Libertario. Un parto elitario e settario.

Questa tesi è stata da me sostenuta nel tema d’Italiano all’esame di Maturità Classica presso il Liceo Stellini di Udine nel luglio del 1960. Era una esegesi storica chiaramente controcorrente, rispetto ai comuni insegnamenti dei testi di storia. Ho dovuto sostenere, per questo, un duro contraddittorio con tutta la Commissione, all’esame orale, come un interrogatorio di terzo grado, come in un Tribunale dell’Inquisizione: ero considerato un “sovversivo” dell’ordine costituito, sul piano intellettuale, ben s’intende. Se mi hanno dato il 9, come voto, probabilmente è perché hanno riconosciuto che i miei argomenti erano storicamente e filologicamente corretti e condivisibili, ancorché e quantunque frutto di una interpretazione del tutto personale.

L’opera della massoneria nel Risorgimento italiano è iniziata con Napoleone e terminata con la distruzione dello Stato pontificio. Sempre condannata dal magistero della Chiesa.

Che lo scopo ultimo della massoneria dell’Ottocento fosse proprio l’abbattimento del potere temporale dei papi e che per raggiungere questo obiettivo i “fratelli” di tutto il mondo si siano affidati ai Savoia che hanno realizzato un’unificazione italiana ad immagine e somiglianza dei desiderata del pensiero massonico, sta scritto nero su bianco in centinaia di documenti sia di parte massonica che cattolica.


Tanto per esemplificare. Il Risorgimento è iniziato dal massone Napoleone che invade l’Italia e la saccheggia impunemente in nome della “libertà”. Prima dì entrare a Milano, il futuro imperatore ha l’ardire di rivolgere alla popolazione il seguente bando: ” Noi siamo amici di tutti i popoli, ed in particolare dei discendenti dei Bruti e degli Scipioni. Ristabilire il Campidoglio, collocandovi onorevolmente le statue degli eroi che lo resero celebre: e risvegliare il Popolo Romano assopito da molti secoli di schiavitù, tale sarà il frutto delle nostre vittorie, che formeranno epoca nella posterità”.

Napoleone attribuisce a se stesso il ruolo di liberatore. Vuole che gli italiani non siano più schiavi. Ma da chi e da cosa gli italiani, carichi di storia e di primati, avrebbero dovuto essere liberati? Lo si capisce con immediatezza considerando lo stemma del Regno d’Italia che vede la luce nel 1805, frutto della fervida fantasia del generale-imperatore. Come distintivo del nuovo tipo di regalità, spicca, tra gli altri, un simbolo molto impegnativo: un Pentalfa massonico (una stella a cinque punte) con due punte rivolte verso l’alto e una sola verso il basso. Un’insegna satanica. Ciò significa che Napoleone non si vergogna di mostrare in bella vista cosa intende per l’Ordine Nuovo che viene ad imporre al mondo: un ordine fondato sulla potenza di Satana. Un ordine anticristiano. 
Per capire come il binomio massoneria-satanismo sia in qualche modo costitutivo, bisogna tener presente che la visione del mondo massonica è interamente costruita intorno a due presupposti. Il primo è il rifiuto della Rivelazione: i massoni ritengono spetti all’uomo in totale autonomia, e col solo aiuto della ragione, stabilire quali siano le leggi della morale e del vivere civile.

Questo è anzi il compito che i massoni ritengono loro proprio ed esclusivo: non a caso il 10 febbraio 1996 una pagina intera di pubblicità sul Corriere della Sera ricorda che i massoni “hanno la responsabilità morale e materiale di essere guida di altri uomini”.

Il secondo presupposto è che la natura dell’uomo (della specie umana, non del singolo) è costantemente perfettibile: si tratta del mito del Progresso che induce a ritenere possibile il raggiungimento su questa terra della felicità (il diritto alla felicità tanto solennemente iscritto nella Costituzione americana) conseguito attraverso il pieno sviluppo di tutte le potenzialità umane.

La massoneria ritiene dunque possibile raggiungere la tangenza uomo-dio con le sole forze della ragione, e cioè per natura: gli aspetti di satanismo che colorano tante posizioni massoniche derivano da questa convinzione. Nel libro della Genesi quando Satana si rivolge ad Eva lo fa proprio per insinuarle il desiderio di diventare Dio come se ciò fosse possibile in forza di un semplice atto di volontà: “Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio” (Gn 3, 5).

Tanto per restare in Italia, è in questo contesto teorico che Giosuè Carducci  (Premio Nobel per la Letteratura nel 1906) compone l’inno a Satana (“Salute, o Satana,/ O ribellione,/ O forza vindice/ De la ragione!”).

Tenendo presenti questi assunti diventa chiaro in che senso Napoleone (ed i liberali al di lui seguito) spaccino se stessi per i liberatori del popolo italiano: si propongono di “liberare” gli italiani dal cattolicesimo che, a loro modo di vedere, ha trasformato gli ‘eredi degli Scipioni” in un popolo di schiavi.

Più in generale la massoneria ritiene che gravi sulle sue spalle il compito ciclopico di liberare l’uomo dalla superstizione, da ogni superstizione. Ecco cosa scrive nel 1853 il luminare della massoneria francese J.M. Ragon: l’ordine apre i suoi templi agli uomini “per liberarli dai pregiudizi dei loro paesi o dagli errori delle religioni dei loro padri”. Ancora: la massoneria “non riceve la legge ma la stabilisce dal momento che la sua morale, una ed immutabile, è più estesa e più universale di quelle delle religioni native, sempre esclusive”.

La massoneria italiana è perfettamente allineata su questa posizione. La Costituente che si riunisce nel maggio del 1863 dopo aver stabilito che l’ordine “Non prescrive nessuna professione particolare di fede religiosa, e non esclude se non le credenze che imponessero l’intolleranza delle credenze altrui”, precisa (art.3) che i principi massonici debbono gradualmente divenire “legge effettiva e suprema di tutti gli atti della vita individuale, domestica e civile” e specifica (art.8) che il fine ultimo dell’istituzione è “raccogliere tutti gli uomini liberi in una gran famiglia, la quale possa e debba a poco a poco succedere a tutte le chiese, fondate sulla fede cieca e l’autorità teocratica, a tutti i culti superstiziosi, intolleranti e nemici tra loro, per costruire la vera e sola chiesa dell’Umanità”.

“Legge suprema di tutti gli atti della vita individuale, domestica e civile”, prescrive la Costituente. Detto fatto. Tutti gli ordini religiosi cattolici all’indomani dell’unità d’Italia vengono aboliti ed i loro beni svenduti all’1% della popolazione di fede liberale. Tutte le opere pie costruite nel corso dei secoli soppresse. Le processioni cattoliche vietate, permesse quelle massoniche. Le scuole cattoliche chiuse, imposte quelle di Stato a guida “illuminata”. E via continuando.

Stando così le cose, è ovvio che fra Chiesa cattolica e massoneria ci sia incompatibilità radicale. Fra Cristo e Belial – ricordano Pio IX e Leone XII – non ci può essere compromesso.

Eppure è stato reiteratamente sostenuto il contrario. Per convincere le masse cattoliche della bontà della proprie intenzioni, l’élite massonica ha avuto buon gioco . I fratelli hanno spesso gridato ai quattro venti di essere cattolici più cattolici del Papa. Così hanno fatto i fautori del nostro Risorgimento.

A questa propaganda, i papi hanno risposto come potevano, ripetendo all’infinito la serie delle scomuniche contro la massoneria: ogni volta c’era qualcuno che sosteneva che le censure ecclesiastiche, per lui e per i suoi, non valevano. E ogni volta i papi dovevano ricominciare. Durante il Risorgimento la guerra contro la Chiesa cattolica condotta dalla massoneria nazionale ed internazionale è stata particolarmente cruenta e distruttiva.

Essendo la popolazione italiana, in maggioranza, cattolica, per far trionfare il proprio punto di vista assolutamente minoritario i liberal-massoni hanno fatto ricorso ad una strategia che si potrebbe definire coperta: hanno provato in ogni modo ad infiltrarsi all’interno della Chiesa per condizionarla dal di dentro, hanno colto ogni possibile occasione per definirsi cattolici perfettamente ortodossi, hanno fatto scattare sul piano interno ed internazionale una campagna di denigrazione e falsificazione sistematica.

Contro lo Stato della Chiesa era già in corso una pluricentenaria campagna d’odio e di calunnia orchestrata dalle potenze protestanti. La massoneria organizza un’intensificazione di questa propaganda e lo Stato pontificio viene descritto come il più sanguinario, retrogrado e mal amministrato di tutta la terra. L’ Ordine cerca di convincere i cattolici che la semplice esistenza di uno Stato pontificio sia contraria all’insegnamento di Cristo, vissuto povero e morto in croce, e assicura che rinunciando alla sua visibilità (dal momento che non siamo puri spiriti ciò equivale alla rinuncia all’esistenza) la Chiesa avrebbe guadagnato in spiritualità e purezza.

Pio IX ha combattuto come un leone in difesa della “sua”verità. In decine di encicliche ha descritto a cosa corrispondevano nei fatti le belle e suadenti parole della propaganda liberale. Per evitare che il suo gregge rimanesse abbagliato dalla menzogna trionfante, a cominciare dal 1849 (costretto all’esilio, all’epoca della Repubblica Romana, ha preso carta e penna per raccontare ai cattolici cosa succedeva durante il supposto “risorgimento” della nazione. I massoni, ricorda il Papa, proclamano ai quattro venti di agire nell’interesse della Chiesa e della sua libertà. Si professano cristiani e pretendono dì rifarsi alla più pura volontà di Cristo. Le cose non stanno così: “noi desidereremmo prestar loro fede, se i dolorosissimi fatti, che sono quotidianamente sotto gli occhi di tutti, non provassero il contrario”.

È in corso una vera e propria guerra, ammonisce il Papa: “da una parte ci sono alcuni che difendono i principi di quella che chiamano moderna civiltà, dall’altra ci sono altri che sostengono i diritti della giustizia e della nostra santissima religione”. L’obiettivo che i massoni perseguono è “non solo la sottrazione a questa Santa Sede ed al Romano Pontefice del “suo legittimo” potere temporale”, ma anche “se mai fosse possibile, la completa eliminazione del potere di salvezza della religione cattolica”.

Dalla dura guerra di religione scatenata durante il Risorgimento ad oggi le cose sono cambiate? Sotto tanti aspetti sì. Però c’è un inquietante particolare che indurrebbe a non esserne così sicuri: l’attitudine dei mezzi di comunicazione di massa a sostenere che l’atteggiamento della Chiesa nei confronti della massoneria è radicalmente mutato.

Così nel 1995 la più diffusa enciclopedia su dischetto – la Grolier Multimedia Enciclopedia scrive: “Il divieto ai cattolici di far parte di logge massoniche è stato cancellato nel 1983”. Così, ed è caso molto serio, il Corriere della Sera nel luglio dello scorso anno, in un’inchiesta pubblicata su Sette dal titolo “Il risveglio della Massoneria” Lindner, firmatario dell’articolo, sostiene: “L’istituzione ha dovuto fare sempre i conti con gli ostacoli frapposti dal Vaticano che solo nel 1983 ha tolto la scomunica”.

È vero l’esatto contrario: nel 1983 la Chiesa non ha cancellato nessuna delle centinaia di scomuniche comminate nel tempo contro la massoneria. La Chiesa ha fatto di più: nella Dichiarazione sulla Massoneria dei 26 novembre 1983 ha ribadito ad opera del card. Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, che nulla è cambiato dall’epoca della prima censura contenuta nella bolla “In eminenti” redatta il 28 aprile 1738 da Clemente XII. Nulla di nuovo sotto il sole.


N.d.R. : oggi, ottobre 2019, si legge su articoli di stampa di qualunque ispirazione e su libri di giornalisti  e saggisti specializzati ( Gianluigi Nuzzi, Emiliano Fittipaldi ecc.), che la massoneria sarebbe profondamente infiltrata nella Chiesa Cattolica Romana e che Papa Francesco si sentirebbe “assediato”. Secondo molti, questo “assedio” sarebbe anche alla base dei motivi che hanno spinto alle dimissioni l’ex Papa Ratzinger.

Numero1789 (Questa è una pura coincidenza, parola d’onore N.d.R.).

Il simbolismo massonico nel dollaro americano

Guardando con attenzione una banconota americana da un dollaro, il cosiddetto The one dollar, è possibile notare alcuni simboli che celano in sé significati legati alla Massoneria. È noto che quest’ultima, definita anche come “arte reale”, è un’associazione iniziatica che si propone come patto etico-morale tra liberi individui, come perfezionamento delle più nobili condizioni umane.

Al suo interno, l’uso dei simboli, rappresenta l’essenza stessa della Massoneria, il mezzo tramite il quale dialogare a distanza con tutti i fratelli massoni. Infatti, stando alle stesse parole di Pierre Mariel, massone e martinista, “il simbolo dunque, non è destinato a nascondere la verità. Il suo scopo è invece quello di selezionare coloro che, integrandosi a esso, si mostrano degni di accedere alla Realtà ultima”.

Dollaro americano
Dollaro americano

Simbolismo massonico: realtà o coincidenza?

Esaminando il dollaro, l’attenzione si focalizza subito sull’effige del primo Presidente degli Stati Uniti d’AmericaGeorge Washington. Eletto alla presidenza nel 1789, supervisore dei lavori di costruzione della Casa Bianca (sede ufficiale del Presidente in carica), Washington, in occasione della cerimonia ufficiale di insediamento, fece il suo solenne giuramento sulla sacra Bibbia di proprietà della loggia massonica St. John N°1 di New York.

Il primo Presidente degli Stati Uniti era già stato “iniziato” ai segreti esoterici in giovane età, come membro della Massoneria e dell’Ordine degli Illuminati Bavaresi, ben prima della sua candidatura al potere. È opportuno sottolineare che molti altri presidenti americani furono iscritti alla Libera Muratoria, come ad esempio Franklin Delano Roosevelt, 33° Grado del Rito Scozzese della Libera Muratoria (a lui si deve la decisione di stampare nel 1933 sul dollaro il “Delta Luminoso”); Harry Truman, raggiunto il 33° Grado si fece aggiungere il secondo nome di Solomon, in onore del re Salomone, eroe della Massoneria; William Jefferson Clinton, 33° Grado e George H. W. Bush, anch’egli 33° Grado.

Dipartimento del Tesoro - particolare
Dipartimento del Tesoro – particolare

Accanto a George Washington compare sulla sinistra il logo della Riserva Federale (Federal Riserve Bank, nella banconota presa in esame di New York, ma questa lettera cambia in base alla banca federale di emissione); mentre sulla destra vi sono il simbolo del Dipartimento del Tesoro (Department of the Treasury) e la sua data di fondazione, il 1789. Quest’ultima coincide, oltre che con la fondazione della Riserva Federale, anche con l’anno di inizio della Rivoluzione francese (Presa della Bastiglia), ovvero con un periodo di radicale sconvolgimento sociale e politico, il cui fervore fu alimentato dalle idee proprie dell’Illuminismo e della Massoneria, che prometteva di cambiare il mondo, di creare una società libera dalle ingiustizie, di realizzare una vera eguaglianza tra gli uomini, portandoli tutti ad un elevato grado di conoscenza.

Osservando attentamente il logo, è possibile rintracciare diversi simboli massonici: lo scudo, la bilancia, la chiave (tutti e tre facilmente identificabili) e la squadra (meno visibile, è la linea spessa con il vertice sotto la bilancia che divide in due lo scudo)

 

Quest’ultima, sulla quale sono disegnati tredici punti (Il numero tredici ricorre più volte nella banconota), è certamente uno dei simboli massonici più noti perché rappresenta lo strumento principe del lavoro massonico. Racchiudendo in sé il rigore morale e la perfezione, con il suo angolo sempre fisso, simboleggia infatti il mondo del concreto, o ancora la misura della realtà oggettiva. La chiave rappresenta il sapere esoterico tramandato nel tempo dai confratelli massoni, mentre la bilancia simboleggia chiaramente il delicato equilibrio tra le forze opposte.

 

Simbolismo massonico: Dollaro americano - particolare
Dollaro americano – particolare

Curiosità: la scritta “In God We Trust” ( Noi crediamo in Dio) è presente su tutte le monete: il Congresso degli Stati Uniti lo stabilì il 22 aprile 1864 con il Coinage Act.

Girando la banconota da un dollaro, sulla sinistra è possibile notare, all’interno di un cerchio, una piramide tronca sormontata al vertice da un Delta, al centro del quale vi è un occhio (“Delta Luminoso” o “L’occhio che tutto vede”). La piramide, uno dei simboli più famosi della Massoneria, è formata da tredici gradini e settantadue mattoni (7+2=9, numero della perfezione massonica). Alla base vi è incisa la data “MDCCLXXVI”, ovvero 1776, anno sia della dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti d’America (13 anni prima della emissione del dollaro) sia della nascita dell’Ordine degli Illuminati. Sotto la piramide la scritta Novus Ordo Seclorum (e non Seculorum come ci si aspetterebbe) è formata da diciassette lettere, numero che indica la mancanza della perfezione divina, rappresentata invece dal numero diciotto.

Come accennato il numero tredici ricorre numerose volte sulla banconota da un dollaro: tredici, infatti, sono gli stati che formarono la prima confederazione americana; tredici i “passi” da compiere durante il percorso di iniziazione degli Illuminati; tredici le lettere che compongono la scritta che sovrasta la piramide, Annuit Coeptis (“Approva le cose iniziate”).

(N.d.R. : ricordo, di passaggio, che solo in Italia il numero “sfortunato” è il 17, mentre per le altre culture e tradizioni occidentali  è il 13, in particolare il ” Venerdì 13″. Viene fatto risalire al numero dei componenti dell’Ultima Cena, ma anche, e soprattutto, alla data infausta dei Venerdì 13 ottobre del 1307 : in quella notte, i componenti della confraternita dei Cavalieri Templari, furono oggetto di una rappresaglia ferocissima per mano delle truppe del re di Francia Filippo “il Bello” che, con il benestare del papa Clemente V (che era Francese e risiedeva ad Avignone ed aveva emesso una bolla che bandiva la “Setta” per eresia),  diede l’ordine di sterminare tutti i Cavalieri Templari .
Con l’Ordine dei Templari, che disponevano di ingentissime ricchezze accumulate fin dai tempi delle Crociate ed erano la potenza economica più rilevante in Europa, il re Filippo aveva contratto molti debiti, per prestiti usurari. Pensava di cancellare i debiti, eliminando i creditori. Molte migliaia furono i morti, ma molti, si dice per qualche soffiata, riuscirono a fuggire e a disperdersi ( in particolare in Portogallo ed in Scozia), portando con se tesori e cimeli storici di grande valore ed importanza : qualcuno è convinto che anche il “Santo Gral” e l’Arca dell’Alleanza fossero fra questi).

A destra della banconota, è presente un altro simbolo massonico, l’Aquila.  Anche qui il numero tredici ritorna costantemente. Tredici sono le stelle nell’aureola sopra l’Aquila così come lo sono le strisce presenti sullo scudo; tredici i rami con altrettante olive che compongono il ramo d’ulivo sorretto dall’Aquila nell’artiglio destro, mentre nel sinistro vi sono tredici frecce; tredici infine le lettere che compongono le parole E Pluribus Unum (“Da molti uno”), presenti nel cartiglio che l’Aquila regge con il becco. Quest’ultime rivelano che l’insegnamento degli Illuminati si diffonderà per dare inizio ad un nuovo governo universale.

Che si tratti di realtà o di pure coincidenze, che si creda o meno all’esistenza della Massoneria, al suo insito simbolismo, il misterioso fascino della banconota da un dollaro statunitense resta del tutto intatto.

ULTERIORE  APPROFONDIMENTO

Il simbolismo esoterico del dollaro U.S.A.

Avete mai fatto caso agli strani simboli che sono disegnati sui biglietti americani da un dollaro? Si tratta di simboli esoterici! Se siete curiosi seguite questo post.
Iniziamo il nostro viaggio dalla piramide incompiuta con un occhio posto sulla sua sommità, sul retro della banconota: si chiama “L’occhio che tutto vede”, un antico simbolo  che non è patrimonio esclusivo della massoneria, ma già nell’arte rinascimentale si ricorreva al simbolo per indicare una “Divinità Onnipresente” e onnisciente.
Questo “Occhio di Horus” (figlio di Iside e Osiride) era il simbolo dell’antica religione egizia, poi fatto proprio da molti altri gruppi.
Il triangolo è un triangolo isoscele formato dall’unione di due triangoli rettangoli con i lati di cinque, dodici e tredici unità che dimostra il 47° problema di Euclide (noto anche come teorema di Pitagora). In termini cabalistici, il simbolo possiede un valore di 70 + 3 + 200, pari a 273, numero che rappresenta il valore della frase EHBEN MOSU HABONIM (la pietra che gli operai rifiutarono), nota a tutti i massoni dell’Arco Reale. Questo valore è sinonimo anche di Hiram Abiff, l’architetto che morì prima di completare il Tempio di re Salomone (di qui la piramide incompiuta).
La piramide è costituita da 72 mattoni posti su 13 livelli (numero dei gradi della società segreta dell’Ordine degli Illuminati in origine, ma anche il numero che simboleggia la morte). Riducendo cabalisticamente il numero 72, si ottiene 7+2=9, cioè il numero della generazione del Serpente, cioè del Diavolo. Anche i modi di nominare Dio, presso gli Ebrei, erano 72, ed essi, ridotti cabalisticamente, formano il Tetragrammaton (dal greco, “quattro lettere”), YHVH, considerato il Nome più grande di Dio, dal quale derivano tutti gli altri.
L’occhio che la sovrasta si trova all’interno di un triangolo che emana luce, associabile a Dio, che dall’alto e in grado di vedere tutto e tutti. Questo, inoltre, è riconducibile al “Delta degli Illuminati”, che rappresenta la materia, i sensi e la mente, elementi riconducibili all’essenza dell’essere umano; l’occhio di Dio, perciò, è in grado di percepire ogni aspetto dell’uomo. Tuttavia l’occhio nel triangolo è anche connesso all’antico culto sumero degli Yezidi che, nella Mesopotamia meridionale, adoravano il Diavolo. Allora si tratta di un simbolo satanico?
La scritta “Annuit Coeptis“, sopra la piramide, significa che “La divinità ha acconsentito”, cioè d’accordo sui disegni dell’Ordine degli Illuminati. Questa scritta è costituita da 13 lettere. Vedremo che il numero 13 è molto frequente nel dollaro. I tredici gradi dell’Ordine degli Illuminati erano suddivisi in due categorie: l’Edificio Inferiore e l’Edificio Superiore. L’Edifico Inferiore comprendeva i gradi di Novizio, Minervale, Illuminato Minore, Illuminato Maggiore. L’Edificio Superiore comprendeva: “i gradi di Apprendista, Compagno, Maestro, Scudiero Scozzese, Epopte, Principe, Filosofo-Mago, ed infine il grado supremo di Uomo-Re”.
Sotto la piramide, l’iscrizione “Novus ordo seclorum” significa “Nuovo ordine mondiale”: se avesse avuto il dittongo «æ» (di «sæclorum»), avrebbe avuto 18 lettere (18 è il numero della perfezione celeste nella simbologia dell’Apocalisse); tolto il dittongo e così ridotto a 17 lettere, il motto è la privazione della perfezione celeste: il Regno cesaro-papista dei Rosacroce.
La data MDCCLXXVI (1776), inscritta alla base della piramide, è l’anno in cui il principe Jean Adam Weishaupt fondò l’Ordine degli Illuminati (1 maggio 1776). Ai piedi della piramide vi è un simbolo curioso, una “farfalla”, che potrebbe riferirsi all’anima; per i greci, la parola psiche significa “anima”, ma anche “farfalla”, quindi potrebbe significare che la piramide sovrasta e sottomette l’anima-psiche.
La scritta “The Great Seal” (Il Grande Suggello) non è comprensibile, in quanto il simbolo dell’America è l’Aquila (sul fregio di destra), ma diventa subito chiaro se si considera che la piramide è anche un simbolo degli Illuminati.

Nelle iscrizioni “Annuit Coeptis” e “Novus Ordo Seclorum”, se si traccia una linea dalla M di Seclorum alla A di Annuit alla O di Ordo alla S di Coeptis e alla N di Novus, comparirà l’anagramma di “mason” (massone) e il pentagramma demoniaco detto “Testa di capra”, lo stesso inserito nella pianta stradale di Washington D. C. Questa stella, con una punta in basso e due in alto è il simbolo del male (Satana), e nei riti satanici è utilizzato per evocare le potenze malefiche.

 
Un altro simbolo satanico che compare è l’esagramma massonico, la stella a sei punte, frutto della combinazione fra il “Triangolo di Terra” e il “Triangolo d’Acqua”. Nella massoneria va sotto il nome di Sigillo di Salomone e secondo i massoni rappresenta l’armonia (un concetto che ricorda lo yin e lo yang). Da non confondere con la Stella di David, perchè nel simbolo massonico i triangoli si intersecano. Nell’esagramma vi sono connotazioni sessuali: il Triangolo d’Acqua è un simbolo femminile, mentre il Triangolo di Terra, con la punta all’insù, rappresenta il maschile. L’intreccio fra i due triangoli rappresenta l’unione delle forze attive e passive presenti in natura (maschile e femminile). L’aspetto più importante, però, è che l’esagramma viene largamente associato all’occulto ed è considerato il più potente fra i simboli satanici, quello che racchiude il “666”. Gli occultisti lo chiamano anche “trud” e se ne servono durante le cerimonie di negromanzia per evocare gli spiriti del male.
Sul fregio di destra, poi, c’è  “L’Aquila”. Quest’aquila, presenta sull’ala destra 32 piume, il numero corrispondente ai gradi ordinari della massoneria di Rito Scozzese. L’ala sinistra ha 33 piume e quella in più corrisponde al 33° grado del medesimo Rito, conferito per il compimento di attività di rilievo nella massoneria. La coda presenta nove piume, il numero dei gradi nel Capitolo, Consiglio e Comando del Rito di York. Le piume sono in totale 65, che in gematria (lo studio numerologico delle parole scritte in lingua ebraica, uno dei metodi di analisi utilizzati nella Qabbalah) corrisponde al valore della frase ebraica YAM YAWCHOD (insieme in unità), frase tratta dal Salmo 133, utilizzata nel rituale relativo al primo grado.
L’Aquila è un altro simbolo di Horus, rappresentato dai geroglifici egiziani con la testa di falco, famiglia dei rapaci e di conseguenza appartenente alla famiglia dell’aquila. La scritta “E PLURIBUS UNUM” (Da molti, uno), impressa sul nastro che l’aquilla stringe col becco, significa che il verbo degli Illuminati sarà diffuso a tutte le nazioni per costituire un governo mondiale; anche questa scritta ha 13 lettere. Nel bagliore a forma di cerchio, sopra l’aquila, vi sono 13 stelle a 5 punte (i Pentalfa massonici) che insieme formano la stella a sei punte.
Intorno alle 13 stelle sono disposti in cerchio (simbolo di Eternità) delle nuvole, con una corona di luce (la Gloria), a simboleggiare, in un primo tempo, la presenza di Dio, ma nessun raggio di luce fende le nuvole e così il Signore viene fatto prigioniero del cerchio che è simbolo anche del Serpente. Sotto la cresta è disegnata l’Aquila, e lo scudo posto su di essa ha (torna il solito numero) 13 bande verticali e, ancora, nell’artiglio destro è stretto un ramo d’olivo con 13 foglie e 13 olive, e con l’artiglio sinistro tiene 13 frecce.
Il numero 13, nel fregio di destra, è riipetuto per ben 6 volte, cioè per tante volte quanto è il numero dell’empietà: 13×6=78. Riducendo cabalisticamente, 7+8=15, e ancora 1+5=6, cioè ancora il numero del nome della Bestia, dell’empietà; empio è Satana che si presentò come Serpente; il ramo d’olivo retto dall’Aquila, ricalca, nella forma, il Caduceo, emblema di Anubi (fratello di Osiride).
Passiamo al recto della banconota, lato che riporta l’effige di George Washington, primo presidente degli Stati Uniti d’America. Sulla figura dii George Washington si potrebbe scrivere un libro, ma limitiamoci a dire che fu iniziato alla massoneria nel 1752 (quando aveva meno di ventuno anni) presso la Fredericksburg Lodge n. 4, in Virginia. Nel 1784 ricevette il grembiule in satin bianco dell’Holy Royal Arch da Gilbert Lafayette, l’aristocratico che ebbe una forte influenza sulla Rivoluzione francese. Nel 1788 fu nominato Gran Maestro dell’Alexandria Lodge n. 22, in Virginia. Come si può capire era un personaggio molto influente nella massoneria.
Alla sinistra di Washington, sulla banconota, compare un cerchio di colore verde rappresentante il simbolo del Dipartimento del Tesoro (Department of the Tresury) e una data, il 1789. La data indica la nascita del Dipartimento del Tesoro statunitense, ma coincide anche con quella della Rivoluzione Francese, che guarda caso, la massoneria ha contribuito a preparare intellettualmente e ha svolto un ruolo determinante nelle agitazioni.
(N.d.R. : Robespierre e Danton erano massoni e il motto LIBERTÈ, EGALITÈ, FRATERNITÈ, che è il compendio e il blasone di tutta la Rivoluzione Francese, rappresenta il contenuto del movimento intellettuale massonico).
Il logo risulta pregno di simboli massonici: scudo, bilancia, squadra, chiave e tredici punti. La squadra è lo strumento principe del lavoro massonico, che racchiude il rigore morale e la perfezione. La chiave rappresenta la conoscenza esoterica che i fratelli massoni si tramandano e la bilancia indica l’equilibrio tra le forze opposte.
Un altro simbolo occulto che non si nota è la “Civetta Pagana”, nell’angolo superiore destro, nella parte superiore sinistra della cornice che circonda il numero “1”. E’ una minuscola civetta (da vedere con la lente di ingrandimento) ed è il simbolo del dio pagano Moloch, associata a pratiche occulte e alla ricerca di un sapere esoterico. Questo simbolo è anche utilizzato da un’influente società segreta americana di tipo massonico denominata “Bohemian Grove”.
Concludiamo qui questo fantastico viaggio nel simbolismo esoterico del dollaro statunitense. Ho cercato di essere sintetico e dettagliato allo stesso tempo, attingendo da varie fonti (Internet e libri), ma questi argomenti vanno ancora approfonditi, anche perchè gli studi dell’esoterismo e della massoneria sono molto complessi. Non crediate, però, che la banconota del dollaro statunitense sia l’unica a contenere messaggi esoterici; osservate anche le altre banconote del mondo e in particolare l’Euro!

 

 

Numero617.

 

If he rightly understands the Art,

he will never be a stupid Atheist,

or an irreligious Libertine.

 

Se egli comprende correttamente l’Arte,

egli non sarà mai uno stupido Ateo,

o un irreligioso Libertino.

 

James Anderson    Costituzione della Massoneria   24 Giugno 1717.