Numero2371.

 

Passata da Tina su WHATSAPP, questa paginetta di

 

ANNUNCI  LETTI  SULLE  BACHECHE  DELLE  PARROCCHIE !   SONO  TUTTI VERI !

 

Per tutti quanti, tra voi,

hanno figli, e non lo sanno,

abbiamo un’area

attrezzata per i bambini.

 

Giovedì, alle 5 del pomeriggio,

ci sarà un raduno del Gruppo Mamme.

Tutte coloro che vogliono entrare

a far parte delle Mamme,

sono pregate di rivolgersi

al Parroco nel suo ufficio.

 

Il Gruppo di recupero

della “fiducia in se stessi”

si riunisce giovedì sera alle 7.

Per cortesia usate

le porte sul retro.

 

Venerdì sera alle 7, i bambini

dell’Oratorio presenteranno

l’ “Amleto” di Shakespeare,

nel salone della chiesa.

La comunità è invitata

a prendere parte

a questa tragedia.

 

Care signore, non dimenticate

la vendita di beneficenza.

È un buon modo per liberarvi

di quelle cose inutili

che vi ingombrano la casa.

Portate i vostri mariti.

 

Tema della catechesi di oggi:

“Gesù cammina sulle acque”.

Catechesi di domani:

“In cerca di Gesù”.

 

Il Torneo di basket delle parrocchie

prosegue con la partita

di mercoledì sera.

Venite a fare il tifo per noi,

mentre cercheremo

di sconfiggere il Cristo Re!

 

Il costo per la partecipazione

al convegno su “Preghiera e digiuno”

è comprensivo dei pasti.

 

Per favore, mettete

le vostre offerte nella busta,

assieme ai defunti che

volete far ricordare.

 

Il parroco accenderà la sua candela

da quella dell’altare. Il diacono

accenderà la sua candela da quella

del parroco e, voltandosi,,

accenderà, uno a uno,

tutti i fedeli della prima fila.

 

Martedì sera, cena a base

di fagioli, nel salone parrocchiale.

Seguirà concerto.

 

Numero1957.

 

Mandata da Corrado, che di calcio….mastica da un bel po’.

Vocabolarietto calcistico.

Avversario: termine con cui i telecronisti indicano un giocatore straniero dal nome particolarmente difficile.
Detrattori: persone che parlano e sparlano contro i mezzi cingolati agricoli.
Interdizione: la pronuncia corretta di un tifoso interista.
Intermittente: tifoso dell’Inter che scrive una cartolina.
Interprete: un prete tifoso dell’Inter.
Paranoia: la noia che viene al portiere quando non para.
Retrocesso: un cesso visto dalla parte posteriore.
Stopper: stopper dargli un calcione negli stinchi.
Tornante di destra: piccola curva di montagna che svolta a destra.
Crociato anteriore: guerriero cristiano dell’Alto Medioevo.

Da      “Rigore è quando arbitro fischia”            di Masai-Spezia.

Numero1907.

 

Gira sul WEB ai tempi del CORONAVIRUS

CRUCIVERBA

Malattia che si aggrava nel periodo di Natale                   Dia-be-te.

Piatto preferito dai magazzinieri                                             Tim-bal-lo.

Località turistica preferita dagli alcolizzati                         Cer-vi-no.

Piante che traforano le case                                                      Bu-gan-vil-le.

Località balneare piena di asiatici                                           Ter-ra-ci-na.

Località con il record di furti                                                       A-la-tri.

Donne che chiacchierano sui tetti                                           Pet-te-go-le.

Morì per la sorella di mamma                                                     Pe-ri-pe-zia.

Dita del piede in movimento                                                       Al-lu-ci-na-zio-ne.

La città della permanente                                                            A-ric-cia.

La nazione più lunga                                                                        L’  Un-ghe-ria.

Chi usa solo l’accendino                                                                No-ce-ri-no.

Inferriata riconoscente                                                                  Grata.

Calciatore che faceva tutto da solo                                        Tre-ze- guet.

 

Numero1770.

FILOSOFIA

I filosofi antichi avevano la tendenza a filosofeggiare, anche in modo paradossale, se non proprio, in modo finemente umoristico.

“L’umorismo può esistere solo là dove la gente distingue ancora il confine tra ciò che è importante e ciò che non lo è.
E questo confine, oggi, non si distingue più .           (Milan Kundera).

Preghiera di Sant’Agostino, da ragazzo, al Signore : “Fammi casto, ma non subito”.

Socrate, passando per i mercati stracolmi di merce di ogni genere, era solito esclamare: “Guarda quante cose….che non mi servono!”.

Al momento della sua condanna a morte, mentre la moglie Santippe piange, si dispera e non smette di ripetere che lo stanno uccidendo ingiustamente, Socrate se ne esce con la battuta : “Avresti preferito che mi uccidessero giustamente?”.

Alessandro Magno, chiede a Diogene, il cinico (significa. che conduce una vita da cane N.d.R.), se ha paura di lui, questi replica : “Dipende, tu sei un bene o un male?”. “Un bene, non ci sono dubbi”  risponde Alessandro.
Allora Diogene lo liquida, dicendo : “Allora, perché mai dovrei aver paura di te?”.

Un vasaio chiede a Socrate che cosa sia meglio : sposarsi o rimanere scapolo, lui risponde ; “Qualunque scelta farai, te ne pentirai!”.

Epimenide* di Creta (famoso per il paradosso “Tutti i Cretesi sono bugiardi”), andò in India e chiese a Buddha : “Sapresti dirmi qual è la domanda migliore che si possa fare e qual è la risposta migliore che si possa dare?”. Buddha gli rispose : “La domanda migliore che si possa fare è quella che mi hai appena fatto, e la risposta migliore che si possa dare è quella che ti sto dando io, ora”.

Epicuro si trova nel suo orto e, mentre impartisce una lezione a cinque suoi allievi, sta innaffiando filari di rape, carote e altre verdure che serviranno per un banchetto. In realtà, egli continua ad innaffiare le verdure, mentre la brocca è ormai vuota. Un allievo glielo fa notare e, anziché ammettere la distrazione, Epicuro ribatte  : “Se, veramente, continuassi ad innaffiare, il fatto che la brocca sia vuota non sarebbe rilevante. In realtà, non sto innaffiando, come tu hai detto, ma sto facendo soltanto il gesto di innaffiare. Insomma, sto facendo un innaffiamento “platonico”.

 

Il paradosso del mentitore: versione originale.

La prima formulazione del paradosso si trova nella Lettera a Tito di Paolo di Tarso:

Uno di loro, proprio un loro profeta, ha detto: «I Cretesi sono sempre bugiardi, brutte bestie e fannulloni». Questa testimonianza è vera.»
(Lettera a Tito)

Il “profeta” a cui allude Paolo sarebbe Epimenide di Creta (VI secolo a.C.), di cui non ci restano scritti.

Se assumiamo che l’affermazione sia vera, allora sarebbe vero che Epimenide, in quanto cretese, è un bugiardo. Ma allora la sua affermazione «i Cretesi sono sempre bugiardi» non sarebbe vera ed otterremmo una contraddizione. Se invece assumiamo che l’affermazione sia falsa, allora sarebbe vera la negazione di «i Cretesi sono sempre bugiardi», cioè sarebbe vero che alcuni cretesi dicono la verità e alcuni mentono. In questo caso non vi sarebbe alcuna contraddizione e potremmo identificare Epimenide come uno dei cretesi che mentono. Per quanto argomentato nel caso precedente, non può infatti esser vero che Epimenide dica la verità.