Numero3587.

 

T I E N I    A    M E N T E

 

Se hai cibo nel tuo frigo,

vestiti sul tuo corpo,

un tetto sulla tua testa,

e un posto dove dormire,

tu sei più ricco del 75%

delle persone al mondo.

 

Se hai denaro da spendere

come ti piace, e la libertà

di andare ovunque tu vuoi,

sei fra il 18% delle persone

più facoltose al mondo.

 

Se sei vivo oggi con più

salute che malattie, sei

più benedetto dei tre

milioni di persone che,

in questa settimana,

non sopravviveranno .

 

Se tu puoi leggere e capire

questo messaggio, sei più

fortunato dei tre miliardi di

persone, su questa terra,

che non possono vedere,

non possono leggere,

e non possono accedere

alla conoscenza ed a ogni

tipo di informazione.

 

N.d.R.: a tutto questo si aggiunga che noi, il cosiddetto “mondo occidentale”, che comprende l’Europa ed il Nord America, vale a dire circa 800 milioni di persone, per mantenere il tenore di vita che ci è proprio, consumiamo l’80% delle risorse della terra.

Il restante 20% è destinato ai circa 7 miliardi e mezzo degli altri abitanti sulla terra.

Non meravigliamoci troppo se alcune centinaia di migliaia di questi, ogni anno, cercano di migrare da noi, a rischio della vita, per trovare migliori condizioni per la loro esistenza.

 

Numero3574.

 

da  QUORA

 

Scrive Armando La Torre, corrispondente di QUORA

 

S M E T T E R E    D I    F U M A R E

 

I tuoi polmoni non sono un giardino da rigenerare, ma una discarica tossica che il tuo corpo cercherà disperatamente di bonificare.

L’idea che tu possa “fare” qualcosa per pulirli è un’illusione.

L’unico, vero atto che puoi compiere è smettere di gettare veleno in quella discarica.

Nel momento in cui spegni l’ultima sigaretta, il tuo corpo, che è una macchina di sopravvivenza molto intelligente, inizia un lavoro di pulizia disperato e disgustoso.

Le ciglia bronchiali, le minuscole spazzole che hai paralizzato e bruciato per anni con il catrame delle sigarette, inizieranno lentamente a ricrescere e a muoversi.

 Il loro primo compito sarà quello di spingere verso l’alto decenni di melma nerastra, catrame e particelle di veleno. Questo si tradurrà in mesi di tosse violenta, con un espettorato denso e scuro. Non è un segno di guarigione. È il tuo corpo che vomita la schifezza con cui lo hai riempito.

La verità che nessuno vuole dirti è che una parte del danno è permanente e irreversibile. Non puoi “rigenerare” tutto.

Gli alveoli polmonari, le piccole sacche dove avviene lo scambio di ossigeno, una volta distrutti dal fumo non ricrescono.

Quella condizione si chiama enfisema, ed è una condanna a vita a un respiro sempre più corto. Hai barattato una parte della tua capacità polmonare per delle sigarette.

È un affare che hai già concluso e non puoi annullare.

Inoltre, ogni sigaretta che hai fumato ha giocato alla roulette russa con il DNA delle tue cellule polmonari, causando mutazioni.

Smettendo, smetti solo di aggiungere proiettili alla pistola. Ma quelli che sono già in canna rimangono lì.

Il tuo rischio di cancro ai polmoni diminuirà lentamente nel corso di quindici o vent’anni, ma non tornerà mai, MAI, al livello di una persona che non ha mai fumato. Hai lasciato delle bombe a orologeria nel tuo petto.

L’unica cosa che puoi “fare” è non peggiorare la situazione e dare al tuo corpo una possibilità di fare il suo lavoro.

L’esercizio fisico, soprattutto quello aerobico, non rigenera i polmoni, ma costringe il sistema cardiovascolare a diventare più efficiente, ottimizzando l’uso del poco ossigeno che i tuoi polmoni danneggiati riescono a catturare.

Una dieta sana e ricca di antiossidanti può aiutare a combattere l’infiammazione cronica che hai causato.

Ma non farti illusioni. Non esistono cibi magici o pozioni miracolose.

Stai solo smettendo di prendere a pugni un uomo già a terra.

Il tuo corpo farà del suo meglio per riparare il disastro, ma le cicatrici rimarranno per sempre.

Numero3540.

 

L O    Z U C C H E R O

 

Nel sangue, diventa diabete.

Nel cervello, diventa demenza.

Nei denti, diventa carie.

Nel fegato, diventa steatosi epatica.

Nelle cellule, diventa stress ossidativo.

Sulla pelle, diventa invecchiamento rapido.

Nell’intestino, diventa infiammazione.

Nelle artocolazioni, diventa artrite e rigidità.

Nell’umore, deventa ansia.

È da evitare o, almeno, limitare, se vuoi una vita più sana.

 

@DianaUrsu

Numero3475.

da  QUORA

 

Scrive Bob Aggiustatutto, corrispondente di QUORA.

 

C I B I    E    M A L A T T I E

 

  1. La dieta mediterranea è quella dell’Isola di Creta e non prevede pasta, pane, pizza, legumi, cereali eccetera…
  2. La carne rossa non è cancerogena. Il popolo più longevo al mondo è quello di Hong Kong, dove mangiano mezzo kg di carne rossa al giorno pro capite.
  3. Le uova sono il miglior alimento che esista. Ne puoi magiare anche 10 al giorno e questo non causerà un aumento del tuo colesterolo ematico. Perché è il fegato a produrlo e non il grasso ingerito.
  4. Il colesterolo ematico alto (>260/280), è prodotto dal fegato, ed è dovuto agli zuccheri ingeriti. Non ai cibi grassi.
  5. Cereali e legumi sono sostanzialmente zuccheri pro infiammatori (favoriscono l’infiammazione).
  6. Dal 50 al 75% delle malattie è dovuto all’alimentazione. Siamo quello che mangiamo.

 

N.d.R. : l’80% delle patologie non dovute a disturbi causati da alterazioni genetiche (malattie ereditarie), o non dovute a traumi fisici, sono causate dalla somatizzazione dello stato mentale e spirituale (situazioni di stress):
il cervello, per non soffrire di disordini nervosi, fa soffrire il corpo in diversi modi (ogni individuo ha i propri) non prevedibili né controllabili.

 

 

Numero3464.

 

SOMATIZZAZIONE :   IL CORPO  REGISTRA  IL TROPPO STRESS.

 

Mal di testa frequenti senza un motivo chiaro.

Dolori costanti al collo e alle spalle.

Tachicardia o battito accelerato.

Stanchezza cronica nonostante il riposo.

Disturbi digestivi ricorrenti.

Gli ultimi 5 sono seri campanelli d’allarme.

Bruxismo o denti serrati durante il sonno.

Caduta di capelli improvvisa.

Pelle spenta, sfoghi o irritazioni .

Insonnia o risvegli continui.

 

@AnimaOltreilimiti80.

 

Numero3462.

 

PER  USCIRE  DAL  BURNOUT  (esaurimento nervoso – sindrome da stress cronico)

 

Ascolta i segnali del corpo – la stanchezza è un avviso, non un difetto.

Rallenta il ritmo – non puoi guarire correndo ancora più veloce.

Crea confini chiari – impara a dire no senza sensi di colpa.

Fai pause rigenerative – anche 10 minuti di silenzio fanno la differenza.

Dormi in modo profondo – il riposo è la prima cura naturale.

Condividi ciò che provi – parlarne alleggerisce il peso emotivo.

Muovi il corpo ogni giorno – anche camminare muove energia bloccata.

Coltiva hobby che ami – riportano gioia e senso di libertà.

Prenditi tempo offline – riduci notifiche e sovraccarico digitale.

Chiedi aiuto professionale – non sei solo/a, la cura è un atto di forza.

 

@AnimaOltreilimiti80.

Numero3397.

 

P E R C H È    T I    S T R E S S I.

 

Non solo perché fai troppo, ma perché fai troppo contro ciò che senti dentro.
Fai troppo contro di te.
Non è solo la quantità di cose che fai, ma è lo stesso conflitto interno che ti consuma.
Quando agisci per accudire e compiacere gli altri e soffochi ciò che senti, consumi energia vitale. Tanta.
È logorante.
Forse, più presto di quello che pensi, saranno gli altri a occuparsi di te.

 

Quando vivi o lavori in un posto che sta diventando alienante, o fai delle cose che sono sempre più pesanti,
sei in un posto che non ti rispecchia.
Forse un tempo lo faceva, ma ora non più: è un posto dove vivi male, adesso.
È un ambiente che, se in passato ti ha valorizzato e stimolato, ora ti spegne: ti toglie le forze, anche senza fare nulla.
Il tuo corpo lo sa prima della mente.

 

Quando ti circondi o ti occupi obbligatoriamente di persone che sono diventate problematiche e impegnative,
anche persone che ti sono, o ti sono state, o ti saranno sempre care, loro, anche non volendo farlo, ti rendono la vita difficile come mai prima.
Anche se sorridi e fai finta di niente, il tuo sistema nervoso è in continua allerta.
Ogni interazione diventa un micro-stress invisibile.

 

Quando dici “sì”, anche se dentro vorresti dire “no”: è uno dei più grandi furti di energia.
Dire “sì” per paura, senso di colpa o dovere è come nuotare controcorrente.
Ogni volta perdi un pezzo di te, un frammento della tua roccia di energia che, pian piano, si sta sgretolando.
E tu lo avverti.

 

Quando passi troppo tempo a giustificare le tue scelte a te stessa, pur sapendo in cuor tuo cosa è giusto per te; quando senti di dover spiegare le tue scelte a tutti, oltre che a te stessa, è perché dentro di te c’è già un conflitto.
E quel dubbio ti consuma.
Il cervello non è capace di vivere con il dubbio: lui vuole certezze, anche infondate, purché indiscutibili.
O la mente diventa un pezzo di legno invaso dai tarli.

 

Non sei sbagliata, hai solo bisogno di tornare dalla tua parte.

 

Alla fine, quello che ti salva non è dimenticare.
È scegliere ogni giorno di accettare, malgrado tutto, chi ti sta stressando.
È restare fedele a te stessa, anche quando il mondo ti mette alla prova.
È riconoscere che quello che ti succede dice molto di chi sta impegnando, fino all’esaurimento, le tue energie fisiche, mentali, spirituali, e molto poco di quanto vali davvero tu.

E questa, nel guazzabuglio delle ingiustizie quotidiane, a cui siamo tutti potenzialmente esposti, è la forma più potente, se non di libertà, almeno di liberazione e riscatto.

 

Non sentirti lasciata sola: ritrovati dentro la tua coscienza.
Lei non ti abbandona mai.

 

 

Numero3296.

 

da  Quora

 

Scrive Anne A. Dacus, corrispondente di QUORA.

 

S E N Z A    Z U C C H E R O.

 

Già dopo la prima ora senza zucchero, i livelli di zucchero nel sangue cominciano a stabilizzarsi, poiché il glucosio dell’ultimo pasto viene metabolizzato. L’insulina, l’ormone che regola i livelli di zucchero nel sangue, interviene per assicurarsi che il glucosio venga utilizzato come energia immediata o immagazzinato per un futuro utilizzo. Senza l’introduzione di zuccheri, il corpo fa affidamento sulle riserve di glucosio e glicogeno per mantenere i livelli di energia. Questa stabilizzazione aiuta a prevenire rapidi sbalzi nei livelli di zucchero, che possono causare cambiamenti d’umore, stanchezza e voglie improvvise.

Entro un giorno dall’eliminazione dello zucchero, il fegato inizia a trasformare il glicogeno in glucosio per mantenere stabile il livello di zucchero nel sangue. Questo processo, chiamato glicogenolisi, fornisce energia al corpo nonostante l’assenza di zucchero nella dieta. Potresti iniziare a sentire lievi sintomi di astinenza, come mal di testa, irritabilità e stanchezza, mentre il corpo si adatta a questa nuova condizione. Questi sintomi sono legati alla diminuzione dei livelli di dopamina, il neurotrasmettitore che viene normalmente stimolato dal consumo di zucchero, legato ai centri di ricompensa e piacere nel cervello.

Numero3260.

 

da  QUORA

 

Scrive James Collins, corrispondente di QUORA

 

I C T U S    I N    A R R I V O ….

 

L’ictus spesso arriva senza preavviso, ma in molti casi il corpo invia segnali precoci che indicano che qualcosa non va. Questi sintomi possono manifestarsi ore, giorni o persino settimane prima di un ictus. Riconoscerli in tempo può salvare la vita.

 

Segnali Comuni di un Ictus Imminente

 

1. Intorpidimento o Debolezza Improvvisa (Soprattutto su un Lato del Corpo)

  • Se si avverte debolezza, formicolio o intorpidimento al viso, a un braccio o a una gamba—soprattutto su un solo lato del corpo—potrebbe essere un segnale che il flusso sanguigno al cervello è compromesso.
  • Alcune persone hanno anche difficoltà a tenere in mano oggetti o improvvisa goffaggine.

2. Difficoltà nel Parlare o nel Comprendere il Linguaggio

  • Parlare in modo confuso o incomprensibile, avere difficoltà a trovare le parole giuste o non riuscire a comprendere quello che dicono gli altri può essere un segnale precoce di ictus.
  • Se qualcuno inizia a parlare in modo strano o sembra disorientato, bisogna prenderlo seriamente.

3. Problemi alla Vista in Uno o Entrambi gli Occhi

  • Visione offuscata, visione doppia o perdita parziale della vista in un occhio possono essere sintomi di un ictus imminente.
  • Alcune persone descrivono la sensazione di vedere una sorta di tenda scura su un occhio o un’improvvisa oscurità totale.

4. Mal di Testa Forte e Improvviso

  • Un mal di testa improvviso e intenso (diverso da qualsiasi altro mal di testa avuto in precedenza) potrebbe essere un segnale di ictus o aneurisma cerebrale.
  • È particolarmente preoccupante se accompagnato da vertigini, vomito o confusione.

5. Perdita di Equilibrio o Coordinazione

  • Sentirsi storditi, instabili o incapaci di camminare correttamente senza motivo potrebbe indicare che un ictus sta colpendo la parte del cervello responsabile del movimento.
  • Se abbiamo improvvisamente difficoltà a camminare, se cominciamo ad inciampare o a non mantenere l’equilibrio, è importante cercare subito aiuto medico.

6. Attacco Ischemico Transitorio (TIA) – Il “Mini-Ictus” di Avvertimento

  • Un TIA (mini-ictus) provoca sintomi simili a quelli di un ictus, ma che durano solo pochi minuti o ore prima di scomparire.
  • Anche se i sintomi spariscono, un TIA è un campanello d’allarme: significa che un ictus più grave potrebbe verificarsi presto. Bisogna rivolgersi immediatamente a un medico.

 

FAST: Il Test Semplice per Riconoscere un Ictus

 

Se si sospetta un ictus, usare il test FAST per controllare i sintomi principali:

 

✅ F – Face (Faccia) Cadente – Un lato del viso è cadente o intorpidito? Chiedere alla persona di sorridere.
✅ A – Arm (Braccio) Debole – Un braccio è debole o intorpidito? Chiedere di sollevare entrambe le braccia. Un braccio scende?
✅ S – Speech (Parola) Difficoltosa – La persona parla in modo confuso o strano? Chiedere di ripetere una frase semplice.
✅ T – Time (Tempo di Chiamare i Soccorsi) – Se uno di questi segnali è presente, chiamare immediatamente i soccorsi.

 

Quando Cercare Aiuto Medico

 

Se si nota uno di questi sintomi, anche se scompare, è fondamentale rivolgersi subito a un medico.
L’ictus può arrivare improvvisamente, e un trattamento precoce può evitare danni cerebrali gravi o la morte.

Un ictus è un’emergenza medica—non ignorare i segnali di avvertimento.
Agire rapidamente può fare la differenza tra la vita e la morte.

Numero3226.

 

da  QUORA

 

Scrive Richard Reese, corrispondente di QUORA

 

Quali sono le abitudini peggiori
da evitare in una relazione.

 

Una relazione sana richiede impegno, rispetto e comunicazione. Tuttavia, alcune abitudini possono danneggiare il rapporto e creare tensioni. Ecco le peggiori da evitare:

1. Comunicazione Tossica

  • Evitare il silenzio punitivo, il sarcasmo e le critiche costanti. Una comunicazione negativa può minare la fiducia e il rispetto.

2. Mancanza di Ascolto Attivo

  • Non ascoltare realmente il partner o interromperlo costantemente dimostra disinteresse e mancanza di empatia.

3. Essere Eccessivamente Critici o Giudicanti

  • Criticare il partner su dettagli insignificanti può farlo sentire inadeguato o non apprezzato.

4. Neglect o Disattenzione Affettiva

  • Non dedicare tempo di qualità o trascurare i bisogni emotivi del partner può creare distanza.

5. Gelosia eccessiva o Possessività

  • La mancanza di fiducia e il controllo soffocante possono portare al deterioramento della relazione.

6. Mancanza di Compromessi

  • Insistere sempre per avere ragione o imporre il proprio punto di vista senza considerare i desideri dell’altro genera squilibri e conflitti.

7. Non Chiedere Scusa Quando Serve

  • Non ammettere i propri errori e non scusarsi può far percepire una mancanza di responsabilità.

8. Trascurare la Crescita Individuale

  • Dipendere completamente dal partner senza coltivare interessi personali o amicizie può creare un rapporto soffocante.

9. Risentimento Accumulato

  • Evitare di affrontare i problemi quando si presentano può far crescere il rancore e portare a esplosioni emotive.

10. Bugie o Mancanza di Trasparenza

  • Anche le piccole bugie minano la fiducia. L’onestà è fondamentale per una relazione duratura.

Come Migliorare?

  • Comunicare Aperti e Onesti: Esprimere i propri sentimenti in modo rispettoso.
  • Praticare l’Empatia: Mettersi nei panni del partner.
  • Dedicare Tempo di Qualità: Ritagliarsi momenti speciali insieme.
  • Coltivare Fiducia: Essere affidabili e sinceri.

Evitando queste abitudini negative, è possibile costruire una relazione più forte, armoniosa e soddisfacente. 💕

 

 

Cosa provoca la mancanza
di attività sessuale?

 

La mancanza di rapporti sessuali può avere vari effetti, sia fisici che psicologici. Ecco alcuni dei principali:

  1. Cambiamenti fisici:
    • Riduzione del desiderio sessuale: La mancanza di attività sessuale può portare a una diminuzione della libido.
    • Secchezza vaginale o problemi di erezione: Nelle donne, può verificarsi secchezza vaginale, mentre negli uomini possono insorgere difficoltà di erezione.
  1. Effetti psicologici:
    • Stress e ansia: La mancanza di intimità fisica può aumentare lo stress e l’ansia, influenzando l’umore generale.
    • Depressione: In alcuni casi, la mancanza di rapporti sessuali può contribuire a sentimenti di depressione o isolamento.
    • Problemi relazionali: Può causare tensioni nella relazione con il partner, portando a conflitti o a una maggiore distanza emotiva.
  1. Cambiamenti ormonali: L’attività sessuale stimola la produzione di ormoni come la dopamina e l’ossitocina, che influenzano il benessere e la connessione emotiva. La mancanza di questi stimoli può portare a uno squilibrio ormonale.
  2. Impatto sulla salute fisica: L’attività sessuale ha anche benefici per la salute, come migliorare la circolazione sanguigna e rafforzare il sistema immunitario. La sua mancanza potrebbe ridurre questi benefici.

In generale, è importante mantenere una comunicazione aperta con il partner e considerare il proprio benessere emotivo e fisico. Se la mancanza di rapporti sessuali è una fonte di preoccupazione, potrebbe essere utile consultare un professionista della salute.

Numero3208.

 

I P P O C R A T E

 

Ippocrate di Cos (460 a.C. – 377 a.C.) è considerato il fondatore della scienza medica ed anche uno dei padri dell’aforisma occidentale. Se nei testi di Ippocrate l’aforisma è anzitutto una forma letteraria rivolta alla cura del corpo (attraverso l’indagine delle cause naturali della malattia), nel corso dei secoli l’aforisma si trasforma, divenendo una cura per la mente (da qui anche il termine “pillole di saggezza”), conservando però il suo valore terapeutico di guida e aiuto (in termini di saggezza e esperienza) che un uomo offre a un altro uomo.

Presento una raccolta di frasi, citazioni, massime e aforismi di Ippocrate.

 

Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo.

Prima di guarire qualcuno, chiedigli se è disposto a rinunciare alle cose che lo hanno fatto ammalare.

Il corpo umano è un tempio e come tale va curato e rispettato, sempre.

Esistono soltanto due cose: scienza ed opinione; la prima genera conoscenza, la seconda ignoranza.

Tra i medici molti lo sono per i titoli, pochi per i fatti.

L’uomo deve armonizzare lo spirito e il corpo.

Definirò ciò che ritengo essere la medicina: in prima approssimazione, liberare i malati dalle sofferenze e contenere la violenza della malattia, e non curare chi è ormai sopraffatto dal male.

Lavorare, mangiare, bere, dormire, amare: tutto deve essere fatto con misura.

Camminare è la migliore medicina dell’uomo.

La timidezza nasconde l’impotenza e la temerarietà l’ignoranza.

Le malattie che sfuggono al cuore divorano il corpo.

Molti ammirano, pochi conoscono.

Dal cervello, e dal cervello solo, sorgono i piaceri, le gioie, le ri­sate e le facezie così come il dolore, il dispiacere, la sofferenza e le lacrime. Il cervello è anche la dimora della follia e del delirio, delle paure e dei terrori che ci assalgono di notte o di giorno.

Descrivere il passato, comprendere il presente, prevedere il futuro: questo è il compito della medicina.

Un uomo saggio dovrebbe considerare la salute come la più grande delle gioie umane, ed imparare come, col suo stesso pensiero, trarre beneficio dalle sue malattie.

La natura è il medico delle malattie. Il medico deve solo seguirne gli insegnamenti.

La guerra è la sola vera scuola per un chirurgo.

Se ti udrà un medico di schiavi, ti rimprovererà: “Ma così tu rendi medico il tuo paziente!”
“Proprio così – dovrà dirti – se sei un bravo medico”.

I vecchi sopportano molto più facilmente il digiuno; poi vengono le persone di mezza età. I giovani lo sopportano con difficoltà, e peggio di tutti lo sopportano i fanciulli, specialmente quelli che hanno una vivacità maggiore del solito.

Né la società, né l’uomo, né ogni altra cosa per essere buona deve eccedere i limiti stabiliti dalla natura.

Bisogna che non solo il medico sia pronto a fare da sé le cose che debbono essere fatte, ma anche il malato, gli astanti, le cose esterne.

È più importante sapere che tipo di persona abbia preso una malattia, che sapere che tipo di malattia abbia preso una persona.

Se c’è amore per l’uomo, ci sarà anche amore per la scienza.

In qualunque malattia è buon segno se il malato serba lucidità e appetito, cattivo segno se gli accade il contrario. I vecchi generalmente si ammalano meno dei giovani, ma se le loro malattie diventano croniche, durano quasi sempre fino alla morte.

Quando due dolori si verificano insieme, ma non nello stesso posto, il più violento oscura l’altro.

Ogni malattia può capitare in qualunque stagione, ma alcune sono più facili a verificarsi e ad aggravarsi in determinate stagioni.

La guarigione è legata al tempo e a volte anche alle circostanze.

Non fare nulla a volte è un buon rimedio.

Il bere vino puro calma la fame.

Ciò che le medicine non curano, lo cura il bisturi, ciò che il bisturi non cura, lo cura il fuoco, ciò che il fuoco non cura, va reputato insanabile.

Gli uomini di esperienza sanno bene che una cosa è ma non sanno il perché; gli uomini d’arte conoscono il perché e la causa.

Per mali estremi, estremi rimedi, spinti fino al massimo rigore, sono i più validi.

Le cose sacre non devono essere insegnate che alle persone pure; è un sacrilegio comunicarle ai profani prima di averli iniziati ai misteri della scienza.

Le vecchie abitudini, anche se cattive, turbano meno delle cose nuove e inconsuete. Tuttavia, talvolta è necessario cambiare, passando gradualmente alle cose inconsuete.

Sia il sonno che l’insonnia, oltre la giusta misura, sono malattie.

Ciò che io possa vedere o sentire durante il mio esercizio o anche fuori dell’esercizio sulla vita degli uomini, tacerò ciò che non è necessario sia divulgato, ritenendo come un segreto cose simili.

 

Numero3174.

 

da  QUORA

 

Scrive Richard Troy, corrispondente di QUORA

 

FA   BENE   BERE   UN   BICCHIERE   DI    VINO    AL   GIORNO?

 

No, contrariamente alla cultura popolare, fa male anche un solo bicchiere al giorno.

In passato si era visto che l’assunzione di moderate dosi di alcolici, come potrebbe essere il bere 1–2 bicchieri di vino al giorno, portavano benefici per il sistema cardiovascolare, come:

  • l’abbassamento del colesterolo “cattivo” (LDL)
  • riduzione degli indici infiammatori come la proteina c reattiva (pcr)
  • miglioramento dei valori pressori
  • miglioramento della sensibilità all’insulina
  • effetto antiaggregante per le piastrine

… e l’elenco è ancora lungo, ma si può riassumere con l’effetto di tutte queste cose messe assieme, e cioè una minore incidenza e mortalità dovuta a eventi cardiovascolari, ictus e infarto miocardico inclusi.

Adesso invece si sa che, e cito direttamente un paper pubblicato su The Lancet:

The conclusions of the study are clear and unambiguous: alcohol is a colossal global health issue and small reductions in health-related harms at low levels of alcohol intake are outweighed by the increased risk of other health-related harms, including cancer.

Per chi non parla inglese, dice che i risultati sono chiari e inequivocabili. e che i danni e i rischi sono maggiori dei benefici, anche con una assunzione moderata.

Il titolo del paper è “No level of alcohol consumption improves health” (Nessun livello di consumo di alcol migliora la salute) e non lascia spazio a interpretazioni.

P.S.

Tra gli studenti dell’Università della Vita, ma non solo, uno degli argomenti a favore del bere vino anche quotidianamente è quello riguardante il suo contenuto di antiossidanti: resveratrolo quello più noto e maggiormente presente, ma anche proantocianidine, antocianine e acidi fenolici.

Gli studi sul resveratrolo sono stati condotti con dosi, per via orale, variabili tra i 25mg e i 5g.

Il vino contiene in media 2mg di resveratrolo per litro (dipende dal vino e dal processo di vinificazione), con livelli che vanno da 0 a 14mg per litro.

Questo vuol dire che per mimare gli studi in cui è stata usata la dose minima, e per ottenere un  beneficio a malapena significativo, dovremmo berci in media 12,5 Litri di vino al giorno…

 

N.d.R.: Per restare nel tema, noto che ci sono sempre stati degli spot pubblicitari che promuovono il consumo di acque minerali che vengono contrabbandate per terapeutiche o, addirittura, medicamentose, per il loro contenuto di questo o quell’elemento o composto chimico. Ad esempio il Calcio che farebbe bene alle ossa. Il Calcio è presente nell’acqua in termini così infinitesimali che, per avere un apprezzabile miglioramento attraverso l’assunzione, si dovrebbero bere ettolitri di acqua. Ma nessuno lo dice: basta la presenza.
E le fake news dilagano.

Numero3173.

 

da  QUORA

 

Scrive Lisa Bend, corrispondente di QUORA

 

L A    V E C C H I A I A    C H E    A V A N Z A

 

Man mano che le persone invecchiano, una delle prime cose che spesso inizia a diminuire è la massa muscolare e la forza.

Questo processo, chiamato sarcopenia*, inizia tipicamente intorno ai 30 anni e accelera con l’età.

Oltre alla perdita muscolare, anche la flessibilità e la mobilità articolare possono diminuire, rendendo i movimenti più lenti e meno coordinati.

Inoltre, la memoria e la prontezza cognitiva possono cominciare a svanire, con alcune persone che sperimentano dimenticanze o una elaborazione mentale più lenta come parte normale dell’invecchiamento.

 

Ecco alcune delle prime cose che tendono a diminuire con l’avanzare dell’età:

 

Massa muscolare e forza: la sarcopenia*, la perdita di massa muscolare, inizia intorno ai 30 anni e progredisce con l’età.

Flessibilità e mobilità articolare: i movimenti possono diventare più lenti e meno coordinati.

Memoria e acutezza cognitiva: possono verificarsi lievi dimenticanze e un’elaborazione mentale più lenta.

Densità ossea: le ossa possono indebolirsi, aumentando il rischio di fratture.

Vista e udito: le capacità sensoriali spesso diminuiscono gradualmente.

 

L’esercizio fisico regolare, una dieta equilibrata e l’attività mentale possono aiutare a rallentare questi effetti.

 

*Da recentissimi studi, viene proposta una metodica di valutazione del grado di invecchiamento e deterioramento dell’organismo, per mezzo della misurazione della circonferenza del polpaccio della gamba (ad es. destra) che, se inferiore a 30 cm, indicherebbe un pericoloso stato di perdita di massa muscolare, tale da prevedere una significativa riduzione delle aspettative di vita.
La circonferenza che viene indicata come normale – ottimale dovrebbe essere di 35 – 38 cm.

Sembra che questa misurazione sia più indicativa dello stato generale di un corpo, addirittura più importante della misurazione del giro vita.

 

Scrive Paolo Minelli, corrispondente di QUORA

 

C O S A    C A P I S C I    Q U A N D O    I N V E C C H I

 

1. Se non puoi dire “no”, allora i tuoi “sì” non hanno senso.

2. La gente generalmente ti rispetterà tanto quanto tu rispetterai te stesso.

3. Il duro lavoro è sopravvalutato. È utile solo se hai trovato un’area in cui avere un vantaggio.

4. Hai molto meno tempo di quanto pensi. Il nome del gioco è: “usarlo bene”.

5. La maturità è imparare a non incolpare gli altri per la tua stupidità.

6. La fiducia non è una credenza nel successo, è un conforto nel fallimento.

7. Una buona cena con le persone che ami è 10 volte meglio di una festa con cento persone che non ami.

 

N.d.R.:

“Un uomo è vecchio quando

i ricordi diventano rimpianti

e le speranze diventano illusioni…”

Numero3164.

 

da  QUORA

 

Scrive Marco Farulli, corrispondente di QUORA.

 

C O S A    M A N G I A R E    P E R    E S S E R E    S A N I

 

Occorre partire da un concetto base: per il nostro corpo, restare sano significa essere in omeostasi, in equilibrio.

Il nostro metabolismo necessita di pochi nutrienti, soprattutto lipidi uniti a vitamine, poi proteine unite a fibre, e sali minerali. Infine pochissimi zuccheri.

Inoltre è necessario conservare il pH corporeo neutro.

Il pH è la grandezza fisica utilizzata per esprimere il grado di acidità o di alcalinità (detta anche basicità) di una soluzione liquida. Noi lo siamo perché costituiti per circa 3/4 da acqua.
La scala dei valori del pH si misura da 1 a 14: quando il valore è inferiore a 7, la soluzione è definita acida; se lo supera è definita alcalina o basica.
Un pH al centro di questa scala è neutro.
Il sangue, in genere, è lievemente basico: l’organismo mantiene il pH del sangue su valori prossimi a 7,40.

Allora quali sono gli alimenti sani? Sono sempre gli alimenti che derivano dalla natura. Pesce, uova, carne, grasso, frutta secca, semi e spezie, frutta e verdure.

È necessaria una leggera e continua attività fisica.

Questo porta o riporta il nostro BMI (Indice di Massa Corporea) nel range necessario tra 20 e 24: sopra il valore di 25 il corpo è in sovrappeso.

Quindi per essere e mangiare sano occorre fornire al corpo e ai nostri ormoni: lipidi, proteine, vitamine, sali e fibre e pochi carboidrati.

L’unica attenzione è quella di non mangiare prodotti chimici e metalli aggiunti.

 

N.D.R. :  della piramide sottostante ( che illustra la dieta CHETOGENICA) traduco i contenuti:

BERRIES – FRUITS = FRUTTI DI BOSCO (BACCHE) – FRUTTA

VEGETABLES – OILS = VERDURE – OLII (GRASSI)

NUTS – SEEDS – MEAT – EGGS = FRUTTA SECCA – SEMI – CARNI – UOVA.

 

Il rettangolo alla base indica i cibi da escludere o da limitare:

PANE – LATTE – ZUCCHERO – LEGUMI – MAIS – RISO.