Numero3261.

 

da QUORA

 

Scrive Giuliano Nettuno, corrispondente di QUORA

 

P A R A D O S S I

 

Paradosso di Jung: Non puoi cambiare nulla finché non lo accetti.

Paradosso dell’Elefante: Più cerchi di non pensare a qualcosa, più ci pensi.

Paradosso del silenzio: Chi parla troppo dice poco.

Paradosso dello specchio: Non vedi le cose per come sono, ma per come sei.

Paradosso di Tolstoj: Il segreto della felicità non è fare sempre ciò che vuoi, ma volere sempre ciò che fai.

Paradosso della tolleranza: Non puoi essere tollerante con l’intolleranza.

Paradosso di Socrate: Più sai, più sai di non sapere.

Paradosso delle manette dorate: La comodità può diventare una prigione.

Paradosso della freccia: Per andare avanti, a volte devi tirarti indietro.

Numero3066.

 

O S S I M O R I

 

C’è chi dice che ci vorrebbe un po’ di sana dittatura.

Come no, e magari anche un po’

  • di salubre malattia
  • di opulenta povertà
  • di sfacciata timidezza
  • di religioso ateismo
  • di fedifraga fedeltà

E, se avanza spazio, di lussuriosa castità…

Ecco, per l’appunto: tutto e il contrario di tutto,

così tutti sono contenti.

Numero2980.

 

G I O C O    C O N    L E    P A R O L E    (curiosità paradossali)

 

AMBASCIA = oppressione spirituale, accoramento stringente, grave difficoltà di respiro.

Allora, perché si dice: AMBASCIATOR  NON  PORTA  PENA ?

E ancora.

Se la terra è rotonda (o tondeggiante) e non piana (o piatta),

allora, perché viene considerata un pianeta?

Numero2911.

 

da QUORA

 

Scrive Heisenberg, corrispondente di QUORA

 

In che modo gli atei dimostrano che non esiste Dio?

 

L’onere della prova spetta a chi afferma che esiste e, come insegna il buon Russell, non è tecnicamente possibile dimostrare l’inesistenza di un umanoide con poteri divini che gioca a nascondino nei dintorni della nostra stella madre.

Ma poi quale Dio? Ne “esistono” letteralmente a migliaia.

Se intendi il Dio delle religioni abramitiche, cioè il tizio onnipotente, quello che ti posso obiettare è al massimo l’illogicità della cosa, ma puntualmente verrei smentito dai fedeli con il solito bla, bla, bla della mente che non può capire Dio. Big Bang, evoluzione, relatività e meccanica quantistica, ma capire una superstizione no; vabbè annuiamo e sorridiamo.

Rivolgendomi però a chi volesse eventualmente utilizzare gli oltre dieci miliardi di neuroni del lobo frontale per qualcosa di più consono alla sua funzione specifica, propongo invece la seguente riflessione.

Onnipotente al mio paese vuol dire ” di potere illimitato”. E potere illimitato, significa energia infinita.

Per cui, se esiste un Dio onnipotente, dev’esserci di conseguenza una quantità infinita di energia; il tutto però non si osserva allo stato attuale delle cose, anche perché una condizione del genere farebbe collassare con ogni probabilità l’intero Universo.

Ergo, in questo contesto, un Dio onnipotente non può esistere.

E se anche esistesse al di fuori non potrebbe comunque interagire, poiché in qualsiasi modo lo faccia trasferirebbe energia infinita e l’Universo, come lo conosciamo, smetterebbe di esistere.

Tra l’altro, pur ammesso che esista al di fuori, il fatto stesso di non poter interagire con la nostra realtà, lo renderebbe irrilevante e pertanto praticamente inesistente anche in questo caso.

Questo è solo uno dei tanti paradossi che vengono a generarsi quando la mente associa proprietà impossibili a determinati personaggi letterari. Io ne ho pensato uno un attimo più interessante, ma basterebbe una riflessione da prima media del tipo:

Dio può creare un muro indistruttibile che neanche lui può distruggere?

No → non è onnipotente. Si → non è onnipotente.

Cioè boh. Sarò strano io, ma non ho mai capito come fa la gente a credere in certe cose.

Numero2707.

 

da QUORA

 

 

P A R A D O S S I

 

  • 1. Più cerchi di impressionare le persone, meno saranno impressionate.
  • 2. Più scelte si hanno a disposizione e meno si è soddisfatti di ciascuna.
  • 3. Le persone di cui (sembra) ci si può fidare, sono quelle che in realtà sono meno affidabili: si chiama sindrome di Good Will Hunting.
    Uno dei modi attraverso cui una persona si protegge dall’essere ferita, è quello di ferire prima gli altri.
  • 4. Più si fallisce e più aumenta la possibilità di avere successo: il successo viene dal miglioramento e il miglioramento dal fallimento.
    Thomas Edison ha provato più di 10.000 prototipi prima di ottenere la lampadina giusta.
  • 5. Più cerchi di discutere con qualcuno, meno è probabile che tu lo convinca del tuo punto di vista. Il motivo è che la maggior parte dei litigi sono emotivi. Derivano dai valori violati o dalla percezione di sé di una persona. La logica viene utilizzata solo per convalidare credenze e valori preesistenti (pregiudizi o preconcetti). Affinché un vero dibattito esista davvero, entrambe le parti devono fare concessioni oneste per mettere da parte il proprio ego e trattare solo con i dati.
  • 6. L’unica costante è il cambiamento.
  • 7. L’unica certezza è che nulla è certo.
  • 8. Più hai paura della morte, meno puoi goderti la vita: la vita si restringe e si espande in proporzione al proprio coraggio.
  • 9. Più cerchi di tenere qualcuno vicino, più lo spingerai lontano. Ecco un argomento contro la gelosia nelle relazioni: una volta che azioni o sentimenti diventano obblighi, perdono ogni significato. Se il tuo ragazzo si sente obbligato a trascorrere i fine settimana con te, il tempo che passi insieme diventa insignificante.
  • 10. Più qualcosa è disponibile, meno lo vuoi. Gli esseri umani hanno un forte pregiudizio della scarsità. Inconsciamente consideriamo le cose scarse come preziose e le cose abbondanti come inutili.

A L T R I   P A R A D O S S I

 

1- Perché l’acqua costa meno dei diamanti, dal momento che gli umani hanno bisogno di acqua, non di diamanti, per sopravvivere ?: Il paradosso del valore (noto anche come il paradosso dell’acqua-diamante) è l’apparente contraddizione che, sebbene l’acqua sia nel complesso più utile in termini di sopravvivenza, i diamanti registrano un prezzo più alto sul mercato. A bassi livelli di consumo, l’acqua ha un’utilità marginale molto più elevata rispetto ai diamanti e quindi è più preziosa. Le persone di solito consumano acqua a livelli molto più alti di quanto facciano con i diamanti, e quindi l’utilità marginale e il prezzo dell’acqua sono inferiori a quelli dei diamanti. Nello spiegare il paradosso dell’acqua diamante, i marginalisti spiegano che non è l’utilità totale dei diamanti o dell’acqua che conta.

2- Paradosso di Bootstrap: Immagina che un viaggiatore del tempo acquisti una copia di Amleto da una libreria, viaggi indietro nel tempo nella Londra elisabettiana e dia il libro a Shakespeare, che poi lo copia e lo rivendica come sua opera. Nel corso dei secoli successivi, Amleto viene ristampato e riprodotto innumerevoli volte fino a quando una copia di esso finisce nella stessa libreria originale, dove il viaggiatore del tempo lo trova, lo compra e lo riporta a Shakespeare. Chi, quindi, ha scritto Amleto?

3- Quando si persegue la felicità, si è infelici; ma, quando uno insegue qualcos’altro, si raggiunge la felicità. Supponiamo che a Paul piaccia collezionare francobolli. Secondo la maggior parte dei modelli di comportamento, inclusi non solo l’utilitarismo, ma anche la maggior parte delle concezioni economiche, psicologiche e sociali del comportamento, si ritiene che Paul raccolga francobolli perché ne ricava piacere. La raccolta di francobolli è una via per acquisire piacere. Tuttavia, se lo dici a Paul, probabilmente non sarà d’accordo. Si diverte a collezionare francobolli, ma questo non è il processo che spiega perché colleziona francobolli. Non è come se dicesse: “Devo collezionare francobolli, così io, Paul, posso ottenere piacere”. Collezionare francobolli non è solo un mezzo per il piacere. Gli piace semplicemente collezionare francobolli, quindi acquisire piacere indirettamente.

4- L’esito di un evento o di un esperimento è influenzato dalla presenza dell’osservatore: un esempio di questo è l’effetto Hawthorne. Questa variante del fenomeno prende il nome da Hawthorne Works, una fabbrica costruita da Western Electric, dove gli ingegneri dell’efficienza negli anni ’20 e negli anni ’30 stavano cercando di determinare se condizioni di lavoro migliorate come una migliore illuminazione incrementassero le prestazioni degli addetti alla produzione. Gli ingegneri hanno notato che quando fornivano migliori condizioni di lavoro nella linea di produzione, l’efficienza aumentava. Ma quando gli ingegneri riportarono la linea di produzione alle condizioni originali e osservarono i lavoratori, la loro efficienza aumentò nuovamente. Gli ingegneri hanno determinato che si trattava semplicemente dell’osservazione degli operai della fabbrica, non dei cambiamenti nelle condizioni della linea di produzione, che aumentava l’efficienza misurata. Il termine “effetto Hawthorne” fu coniato nel 1955 da Henry A. Landsberger.

5- Morale fortuna: ad esempio, due persone si comportano in modo moralmente colpevole, come guidare con noncuranza, ma finiscono per produrre ineguali quantità di danni: uno colpisce un pedone e lo uccide, mentre l’altro no. Quel primo pilota ha causato la morte e l’altro non ha fatto parte delle azioni intenzionali dei conducenti; tuttavia la maggior parte degli osservatori probabilmente attribuirebbe una maggiore colpa all’autista che ha ucciso.

6- Il paradosso del bugiardo: Supponiamo che qualcuno ti dica “Sto mentendo”. Se quello che ti dice è vero, allora sta mentendo, nel qual caso ciò che ti dice è falso. D’altra parte, se ciò che ti dice è falso, allora non sta mentendo, nel qual caso ciò che ti dice è vero. In breve: se “sto mentendo” è vero, allora è falso, e se è falso, allora è vero. Il paradosso sorge per ogni frase che dice o implica di per sé che è falsa (l’esempio più semplice è “Questa frase è falsa”). È attribuito all’antico veggente greco Epimenide (secolo VI a.C. circa), un abitante di Creta, che notoriamente dichiarò che “Tutti i cretesi sono bugiardi” (considera ciò che segue se la dichiarazione è vera).

7- Paradosso delle regole: se tutte le regole hanno eccezioni, anche la regola che afferma che tutte le regole hanno eccezioni deve avere un’eccezione, o la regola è dimostrata falsa. Ma se ha un’eccezione, anche la regola è falsa, perché allora c’è una regola senza un’eccezione, che è ciò che la regola dice non può esistere.

8- Quis custodiet ipsos custodes? (Who Watches The Watchmen, cioè Chi vigila i vigilanti?): questa frase è tratta dalle SATIRE di Giovenale. Righe 347-348. Questa frase è usata generalmente per considerare l’incarnazione della questione filosofica su come il potere può essere tenuto in considerazione. Ciò si riflette molto bene nella nostra democrazia, dove la domanda è sempre chi controllerà i governanti attualmente al potere.

8- Paradosso della predestinazione: un uomo viaggia indietro nel tempo alla scoperta della causa di un famoso incendio. Mentre si trovava nell’edificio in cui è iniziato l’incendio, accidentalmente colpisce una lanterna a cherosene e provoca un incendio, lo stesso fuoco che lo avrebbe ispirato, anni dopo, a viaggiare indietro nel tempo.