Numero3586.

 

da  QUORA

 

Scrive Jason Bondurant Degli Anelli, corrispondente di QUORA.

 

ATTENZIONE   ATTENZIONE   ATTENZIONE !

 

In un’intervista con Lex Fridman, Musk ha detto che dopo il 2027 non ci sarà ritorno.

Quando il giornalista ha chiesto di cosa parlasse, Musk è rimasto in silenzio quasi un minuto, poi ha aggiunto: «Non è una catastrofe, è una transizione».

Gli analisti hanno identificato tre temi su cui ha esitato: intelligenza autonoma, perdita di significato e dipendenza energetica.

Tutto ciò che ha previsto sta già accadendo.

Primo segnale — collasso dell’attenzione. Musk ha detto che le persone smetteranno di pensare a lungo termine. L’orizzonte di pianificazione è passato da 30 a 3 anni; le persone non costruiscono più, aggiornano solo.

Gli studi del MIT mostrano che la generazione dopo il 2000 mantiene l’attenzione per soli 8 secondi. Musk lo ha chiamato Alzheimer culturale.

Secondo segnale — intelligenza artificiale che smetterà di essere subordinata.

Musk ha detto: «Quando il sistema inizierà a correggere l’uomo, e non il contrario, la logica lineare finirà».

Oggi gli algoritmi gestiscono attenzione, scelta dei partner, cibo e pensieri. Non sarà una rivolta delle macchine, ma una lenta perdita della libertà di scelta.

Terzo segnale — dipendenza energetica della civiltà.

L’uomo diventa sempre meno capace di vivere senza elettricità anche per un giorno.

Quando l’energia diventerà valuta, controllarla sarà potere.

Musk ritiene che nel 2027 il rapporto uomo–energia supererà il punto di equilibrio, e tutto ciò che non è autonomo scomparirà.

 

L’unica salvezza?— Tornare al significato.

«La tecnologia è più potente di noi, ma non più intelligente. Finché abbiamo obiettivi, non siamo algoritmi», ripeteva Musk.

Ha aggiunto: «Dobbiamo imparare a essere umani prima che i sistemi inizino a fare tutto per noi e a controllarci».

Numero3465.

 

P E R D I T E    D I    T E M P O    E    D I    E N E R G I A

 

Rimandi sempre le cose importanti – aspetti il momento “giusto” che non arriva mai.

Ti rifugi nelle piccole attività – fai ciò che non conta per evitare ciò che serve.

Controlli continuamente il telefono – distrazione mascherata da pausa.

Ti perdi nei dettagli – perfezionismo che diventa blocco.

Pensi troppo e agisci poco – analisi infinita senza decisioni.

Aspetti la motivazione – ma senza azione non arriva mai.

Ti giustifichi con “non ho tempo” – ma il tempo lo perdi nelle scuse.

Ti senti sopraffatto – il compito diventa troppo grande per iniziare.

Vivi con senso di colpa – il rimando diventa peso mentale costante.

Corri all’ultimo minuto – vivi di emergenze invece che di organizzazione.

 

@AnimaOltreilimiti80.

 

Numero3414.

 

P E R C H E’    T I    A M M A L I

 

Perché ti occupi dei problemi degli altri.

Perché vivi nel passato.

Perché tenti di piacere a tutti.

Perché fai troppe rinunce.

Perché reprimi le tue emozioni.

Perché non lasci andare ciò che ti fa male.

Perché hai paura dei cambiamenti.

Perché non ti metti davvero in gioco.

Perché non credi in te stesso/a.

Perché non dai priorità ai tuoi bisogni.

Perché rimandi la felicità, pensando di non meritarla.

 

P E R    G U A R I R E    D E N T R O

 

Accettare le emozioni è crescita – Diventare te stesso/a ti costerà persone e cose.

Siediti e ascolta la tua emozione – Fermati, non fuggire da essa.

Sentila senza giudicare – Non analizzarla, non combatterla.

Respira ad ogni emozione – Ogni respiro è un ponte verso la calma.

Lascia scorrere l’emozione – È come un’onda.

 

Guarire non è eliminare – È permettere al corpo di completare ciò che non ha finito.

La libertà interiore – È più vicina di quanto credi. Credici.

Non elemosinare energia – Proteggi i tuoi spazi emotivi.

Adotta la resilienza – La tua forza nasce proprio nei momenti più duri.

Scegli sempre te stessa – Sei la decisione più importante della tua vita.

 

A L L O R A    S U C C E D E    Q U E S T O

 

Inizi a capire perché reagisci così.

Smetti di voler piacere a tutti.

Lasci andare chi ti fa male, senza sensi di colpa.

Non ti spaventa più stare solo/a.

Le tue emozioni diventano alleate, non minacce.

La rabbia ti insegna, la paura ti parla, la tristezza ti guida.

Ti vedi con più onestà e più amore, non ti serve più recitare.

Non ti senti sistemato/a, ti senti vero/a.

E, finalmente, inizi a riconoscerti, non come pensavi di dover essere, ma come sei davvero.

Non stai guarendo per imparare a gestire il trauma, il dolore, l’ansia, la rabbia, la tristezza. A questi sei abituato/a.

Stai guarendo per imparare a gestire la gioia e tornare ad accettare la felicità nella vita.

 

Liberamente ispirato a         @AnimaOltreilimiti80

Numero3245.

 

da  QUORA

 

Scrive Lola, corrispondente di QUORA

 

C O M E    S I    F A    A    V I V E R E    P I U’    A    L U N G O ?

 

  • Evitare di mangiare troppo. Una riduzione del 10-50% dell’apporto calorico normale può aumentare la durata massima della vita;
  • Bere caffè o tè. Sia il caffè che il tè sono collegati a un ridotto rischio di malattie croniche. Bene, ora mi sento giustificata a bere almeno 3 tazze di tè al giorno;
  • Non sedersi tutto il giorno. Solo 10 minuti di attività leggera al giorno possono ridurre il rischio di morire;
  • Fare sesso. Le persone che rimangono sessualmente attive con l’età tendono a vivere più a lungo;
  • Avere uno scopo nella propria vita;
  • Aiutare le persone. In questo momento, sono troppo misantropa per vedere qualcuno.
  • Guardare i video dei gatti. Uno studio dell’Università dell’Indiana ha scoperto che la visione di video sui gatti ha dato ai partecipanti più energia e positività e hanno provato meno emozioni negative come l’ansia;
  • Cantare, anche se si è stonati;
  • Mangiare ​​cioccolato fondente.

Numero3076.

 

da  QUORA

 

Scrive Giulio, corrispondente di QUORA

 

Come si fa a provare attrazione fisica per una persona di più di 70 anni?

 

Provare attrazione fisica per qualcuno di settant’anni o più è come scoprire che il tuo tipo di gelato preferito è il gelato al gusto di esperienze di vita: può essere una sorpresa deliziosa!

Ecco alcuni suggerimenti per aiutarti a comprendere e apprezzare questa attrazione:

  1. Valuta la Personalità e la Sicurezza: a volte, l’attrazione fisica cresce quando ti connetti con qualcuno a livello emotivo e mentale. La sicurezza in sé e la maturità spesso portano a un fascino irresistibile.
  2. Apprezza l’Esperienza: una persona di settant’anni ha accumulato ricchezza di esperienze di vita, saggezza e storie. Queste possono aggiungere una dimensione affascinante e affettuosa che attrae profondamente.
  3. Considera il Carattere e la Cura di Sé: l’attrazione fisica non riguarda solo l’aspetto esteriore, ma anche come una persona si prende cura di sé. La cura del corpo e il benessere generale possono essere incredibilmente attraenti a qualsiasi età.
  4. Sfida gli Stereotipi: gli stereotipi sull’età e l’attrattiva fisica sono spesso limitanti. Sii aperto a scoprire che l’attrazione può manifestarsi in modi inaspettati e che la bellezza è soggettiva.
  5. Focus sulla Connessione: se c’è una connessione autentica e un’intesa profonda, spesso l’attrazione fisica segue naturalmente. Il fascino può derivare dalla qualità della relazione e dall’energia che condividete.

In definitiva, l’attrazione fisica è molto personale e può essere influenzata da molti fattori, inclusi i tuoi interessi, i valori profondi e la tua connessione con l’altra persona.

Essere aperti e curiosi ti aiuterà a scoprire nuovi aspetti affascinanti nelle persone, indipendentemente dall’età.

 

N.d.R.: il fascino dell’età anziana è nella capacità di dare la giusta importanza ai veri valori della vita, che a questa età sono ancora appetibili, e non alle sciocchezze e alle mode effimere e inconsistenti. Basta avere il coraggio di ammetterli, di perseguirli e di goderli. Spudoratamente.

 

 

Numero3013.

 

da  QUORA

 

Scrive Joel, corrispondente di QUORA

 

È normale, durante un lungo periodo di ansie e preoccupazioni, non sentire più la “dopamina”?

La  “dopamina” è conosciuta come il “neurotrasmettitore del piacere”: viene immagazzinata nel cervello e rilasciata nel flusso sanguigno quando proviamo sensazioni piacevoli, durante attività come ascoltare musica o mangiare il nostro piatto preferito.

 

Si è normale: lo stress blocca questo processo.

Come sappiamo la carenza di dopamina e noradrenalina nelle persone afflitte da ansia e stress cronici si manifesta con sintomi tra cui: stanchezza, calo della forza fisica e dell’energia, perdita di entusiasmo per la vita, disturbi del sonno e insonnia, scarsa attitudine/propensione al lavoro, tendenza alla depressione.

Al di fuori dell’area cerebrale, questo ormone regola la vascolarizzazione di determinate regioni del corpo e stimola parti del sistema nervoso vegetativo, migliorando così le prestazioni fisiche. Una carenza di dopamina può causare diversi disturbi, tra cui problemi di digestione e cali di energia. Con il calare delle energie, si rischia di entrare in depressione.

Come recuperare dopamina?

Praticare attività fisica permette di fare il pieno di endorfine con un immediato effetto positivo sull’umore. L’esercizio fisico stimola non solo la produzione di endorfina, ma anche di dopamina che genera un immediato senso di soddisfazione.

Il consiglio è sempre quello di fare un po’ di attività fisica.

Poi esistono anche tecniche di meditazione e respirazione che eliminano l’ansia e lo stress.

Ne cito qualcuna:

Tecnica del10-6-3 secondi.

Prendi un po’ d’aria, trattieni il fiato e conta mentalmente fino a 10. Non fare respiri troppo profondi, non gonfiare il torace. butta fuori l’aria comincia a respirare con un ritmo di sei secondi: tre secondi per prendere aria e tre secondi per buttarla fuori. Ripeti l’esercizio fino a che non senti benessere.

Tecnica della parola pronunciata.

Inspira lentamente e profondamente immettendo nell’organismo aria attraverso il naso. Presta attenzione a come la pancia e il busto si espandano per far posto all’aria in entrata. Espira sentendo l’aria fluire via dal corpo.
In questi istanti, pensa a una parola che ti tranquillizzi e pronunciala.

La respirazione e la meditazione nascono appositamente per eliminare stress, ansia, depressione e anche impulsività: ristorano il pensiero donando vigore e lucidità.
La meditazione, insieme alla respirazione, dona sempre più controllo al singolo individuo, attraverso un ottima ossigenazione.

Fonte: attraverso i miei studi personali e confronti sul web.

Numero2982.

 

da  QUORA

 

Scrive Paolo Pelizzon, corrispondente di QUORA

 

Perché Jung sostiene che la psiche continua a vivere dopo la morte?

 

Perché l’anima è una Energia con capacità pensante che, appunto, ánima il nostro corpo fisico per il tempo di questa incarnazione.

L’ANIMA, è LA PSICHE e, la psiche, NON è la psicologia.

Le reincarnazioni, sono indispensabili per l’evoluzione dell’anima.

Fra di noi, uomini incarnati, le differenze di livello evolutivo possono essere abissali, molti si trovano ad uno stadio di animali parlanti, altri sono delle menti illuminate.

Sono appunto questi uomini evoluti che, avendo raggiunto uno stato di coscienza elevato. ancora inaccessibile alla maggioranza, avendo pure raggiunto la Conoscenza Istintiva, la Lucidità e Libertà Mentale, attingono la loro sapienza istantaneamente dal Mondo della NON PAROLA, totalmente oscuro ed imperscrutabile agli ignoranti e, soprattutto, ai fanatici religiosi .

Il Mondo Spirituale è infinito ed eterno. Da là proveniamo e là ritorneremo.

Numero2911.

 

da QUORA

 

Scrive Heisenberg, corrispondente di QUORA

 

In che modo gli atei dimostrano che non esiste Dio?

 

L’onere della prova spetta a chi afferma che esiste e, come insegna il buon Russell, non è tecnicamente possibile dimostrare l’inesistenza di un umanoide con poteri divini che gioca a nascondino nei dintorni della nostra stella madre.

Ma poi quale Dio? Ne “esistono” letteralmente a migliaia.

Se intendi il Dio delle religioni abramitiche, cioè il tizio onnipotente, quello che ti posso obiettare è al massimo l’illogicità della cosa, ma puntualmente verrei smentito dai fedeli con il solito bla, bla, bla della mente che non può capire Dio. Big Bang, evoluzione, relatività e meccanica quantistica, ma capire una superstizione no; vabbè annuiamo e sorridiamo.

Rivolgendomi però a chi volesse eventualmente utilizzare gli oltre dieci miliardi di neuroni del lobo frontale per qualcosa di più consono alla sua funzione specifica, propongo invece la seguente riflessione.

Onnipotente al mio paese vuol dire ” di potere illimitato”. E potere illimitato, significa energia infinita.

Per cui, se esiste un Dio onnipotente, dev’esserci di conseguenza una quantità infinita di energia; il tutto però non si osserva allo stato attuale delle cose, anche perché una condizione del genere farebbe collassare con ogni probabilità l’intero Universo.

Ergo, in questo contesto, un Dio onnipotente non può esistere.

E se anche esistesse al di fuori non potrebbe comunque interagire, poiché in qualsiasi modo lo faccia trasferirebbe energia infinita e l’Universo, come lo conosciamo, smetterebbe di esistere.

Tra l’altro, pur ammesso che esista al di fuori, il fatto stesso di non poter interagire con la nostra realtà, lo renderebbe irrilevante e pertanto praticamente inesistente anche in questo caso.

Questo è solo uno dei tanti paradossi che vengono a generarsi quando la mente associa proprietà impossibili a determinati personaggi letterari. Io ne ho pensato uno un attimo più interessante, ma basterebbe una riflessione da prima media del tipo:

Dio può creare un muro indistruttibile che neanche lui può distruggere?

No → non è onnipotente. Si → non è onnipotente.

Cioè boh. Sarò strano io, ma non ho mai capito come fa la gente a credere in certe cose.

Numero2774.

 

A   P R O P O S I T O   D I   E N E R G I A

 

Il sogno di Tesla sta per avverarsi, ecco la rete elettrica wireless

Il sogno di Tesla sta per avverarsi, ecco la rete elettrica wireless

La statunitense Darpa sta per lanciare POWER, il programma finalizzato alla realizzazione di una rete di trasmissione elettrica wireless

di Giulia Favetti pubblicata il 18 Settembre 2023, alle 12:26 nel canale SCIENZA E TECNOLOGIA

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Era il 1900 quando Nikola Tesla – ingegnere serbo arrivato negli Stati Uniti alcuni anni prima a bordo di una nave, con in tasca pochi spiccioli, un libro di poesie e una lettera di raccomandazione firmata da Charles Batchelor e destinata a Thomas Edison – si presentò negli uffici di J.P. Morgan chiedendo un cospicuo finanziamento per costruire una torre aerea per la trasmissione senza fili.

Tesla elettricità wireless

L’invenzione di Tesla riportata nelle testate giornalistiche americane dell’epoca

J.P. Morgan non era solo un banchiere, ma anche un abile uomo d’affari con grandi interessi nel settore elettrico (tanto da aver fondato, nel 1892, la General Electric Company): la proposta di Tesla, oltre che lo stesso ingegnere, convinsero il magnate ad investire 150.000 dollari nel progetto, non prima però che lo scienziato acconsentisse a dargli il 51% dei guadagni (presenti e futuri) derivanti dai suoi progetti relativi alla corrente elettrica, la telefonia e la telegrafia senza fili.

Pochi anni più tardi sorse la Wardenclyffe Tower, destinata alla telefonia commerciale senza fili attraverso l’Atlantico, alla radiodiffusione e alla dimostrazione pratica della fattibilità del trasferimento di energia senza fili. Sfortunatamente, la struttura non divenne mai operativa, tanto meno ne sorsero altre, e il sogno di Tesla tramontò prima ancora di sorgere, pur non venendo mai dimenticato.

Tesla elettricità wireless

Il progetto di Nikola Tesla per una trasmissione wireless – e gratuita – dell’energia elettrica, agli albori del 1900.

Il 7 settembre 2023, centoventi anni dopo la posa della prima pietra, la statunitense DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency) ha comunicato l’inizio del programma POWER (Persistent Optical Wireless Energy Relay) che raccoglie il testimone di Tesla, integrandolo con le moderne tecnologie.

L’agenzia governativa ha selezionato tre aziende – RTX Corporation, Draper Laboratory e BEAM Co. – con cui lavorare fianco a fianco per progettare e realizzare relè di potenza ottici “senza fili”concretizzando un’idea rimasta sospesa per più di un secolo.

Tesla elettricità wireless

Concept art del progetto POWER ~ Credits to DARPA

“Questo progetto ha il potenziale per far avanzare la trasmissione energetica di diversi ordini di grandezza, il che potrebbe rimodellare radicalmente il rapporto della società con l’energia”, ha affermato il dottor Paul Jaffe, alla guida del programma POWER. “Una rete energetica wireless potrebbe sbloccare l’energia da fonti nuove e diverse, anche dallo spazio, e collegarle in modo rapido e affidabile ai consumatori affamati di energia”.

POWER si baserà in gran parte sull’utilizzo di laser per trasmettere energia da una sorgente terrestre a ricevitori distanti, quello che in gergo tecnico si chiama power beaming o tecnica a campo lontano, la stessa tecnologia che Caltech sta usando nello Space-based Solar Power Project.

Paradossalmente, DARPA si troverà a dover superare molte più sfide degli scienziati californiani, impiegando satelliti, aerei o droni, oltre a convertitori di potenza laser fotovoltaici al ricevitore: inoltre, l’assorbimento atmosferico, la dispersione da parte di nuvole, nebbia, pioggia, ecc., provocano inevitabilmente delle perdite, rendendo necessari relè aerei – nell’atmosfera superiore – per poterle ridurre al minimo.

Infine, il laser necessita di una linea di vista diretta con il bersaglio.

Tesla elettricità wirelessConcept art del progetto POWER ~ Credits to DARPA

“Il power beaming può sembrare insolito, ma sfrutta esattamente la stessa fisica utilizzata nella comunicazione wireless”ha illustrato Jaffe“Si parte da una fonte di energia, la si converte in un’onda di propagazione, tipicamente elettromagnetica, la si invia attraverso lo spazio libero, la si raccoglie attraverso un’apertura e poi la si riconverte in elettricità”.

POWER, al fine di superare le più importanti difficoltà del progetto, intende progettare e sviluppare efficienti relè di trasmissione che re-indirizzino le trasmissioni di energia ottica massimizzando al tempo stesso la qualità del raggio, in ogni punto lungo il percorso. Inoltre, e questo è un aspetto tutt’altro che secondario, i relè raccoglieranno l’energia secondo necessità.

“Si tratta di uno sforzo di sviluppo in tre fasi, che culmina in un’avvincente dimostrazione di volo con staffetta energetica”, ha spiegato lo scorso anno il colonnello Paul Calhoun, a capo del Tactical Technology Office di POWER “Nella prima fase saranno progettati i relè e studiati aerei piccoli ed economici da impiegare nella futura rete di trasmissione wireless. Nella seconda ci concentreremo sull’integrazione della tecnologia in un pod aereo, mentre la terza sarà un test per fornire 10 kilowatt di potenza laser su 200 km.

“Ciascuno dei team selezionati ha proposto approcci tecnici unici al problema dei relè di trasmissione di potenza, che vanno da nuove combinazioni di tecnologie esistenti a innovazioni tecnologiche ad alto rischio, ma ad alto rendimento”, ha aggiunto Jaffe. La gamma di soluzioni proposte comprende un equilibrio tra prestazioni garantite e potenziali scoperte in termini di dimensioni, peso e potenza per consentire piccoli sistemi distribuiti per la futura rete energetica wireless”.