Numero2770.

 

A  PROPOSITO  DI  STUPRI

 

È   S C R I T T O   N E L L A   B I B B I A

 

La donna stuprata deve sposare lo stupratore

 

AT Deuteronomio 22, 28  ( AT = Antico Testamento. Deuteronomio è il quinto libro del Pentateuco, contenente le prescrizioni di Mosè relative alla vita religiosa e sociale del Popolo Ebraico dopo l’insediamento in Palestina).

«Se un uomo trova una fanciulla vergine che non sia fidanzata, l’afferra e pecca con lei e sono colti in flagrante, l’uomo che ha peccato con lei darà al padre della fanciulla cinquanta sicli d’argento; essa sarà sua moglie, per il fatto che egli l’ha disonorata, e non potrà ripudiarla per tutto il tempo della sua vita.»

 

N.d.R.:  VERITA’  RIVELATA!

Numero2553.

 

I PUNTI INTERROGATIVI sono brave persone,

quasi sempre tolleranti, disponibili, democratiche,

sono i sacerdoti del Dubbio Positivo.

i PUNTI ESCLAMATIVI sono i paladini

delle Grandi Certezze

e della Fede Incrollabile.

 

Luciano De Crescenzo.

 

N.d.R.: al Numero1651. trovate questa riflessione di Luciano De Crescenzo espressa compiutamente, tratta dal suo Libro SONO STATO FORTUNATO.

Vi invito a leggerla: è illuminante.

Numero1996.

 

L E   D O N N E   E   LA   C H I E S A

 

Il Cristianesimo, come il Giudaismo e l’Islamismo, è stato progettato per realizzare un altro punto fondamentale del Ordine del Giorno Rettiliano: la soppressione dell’energia femminile, cioè del legame intuitivo con i livelli superiori della nostra coscienza multidimensionale. Se sopprimi la tua energia femminile, la tua intuizione, spegni la tua coscienza superiore e finisci per essere dominato dalla coscienza inferiore.
Così facendo, non puoi accedere alla tua più elevata dimensione di amore, saggezza e conoscenza, e sei in balia di informazioni “manipolate” che ti bombardano occhi ed orecchie.
È questo il motivo per cui la Confraternita Babilonese ha cercato di creare un mondo in cui l’energia maschile fosse dominante, almeno a livello superficiale. L’atteggiamento che noi definiamo da “uomo macho” è quello tipico di una persona privata dell’energia femminile e, quindi, profondamente squilibrata.
Notate che, nel Credo Niceno di Costantino, non vi è alcun riferimento alle donne. Si dice che Dio si è incarnato in Gesù “per noi uomini e per la nostra salvezza”.
Il Cristianesimo fu una roccaforte maschile fin dalle sue fondamenta, creata per sopprimere  la riequilibrante  energia femminile. I padri fondatori della Chiesa, come Quinto Tertulliano, bandirono le donne dall’ufficio sacerdotale, proibendo loro persino di parlare in chiesa.
Fu solo al Concilio di Trento, nel 1545, che la Chiesa Cattolica decise ufficialmente che anche le donne avevano un’anima, e questa decisione fu presa con un margine di soli 3 voti!
I semi di questo dogma antifemminile tipico della Chiesa Cristiana si riscontrano anche in quello specchio del Cristianesimo che è lo Zoroastrismo, la setta del profeta (mitico Dio-Sole) Zoroastro.
Questa religione nacque, ancora una volta, in Persia, in una zona oggi appartenente alla Turchia, dove sorgono le montagne del Taurus e la città di San Paolo, Tarso.
(N.d.R. Si vede che, da quelle parti, era diffusa questa mentalità).
Zoroastro mostrava un violento atteggiamento misogino e affermava che “nessuna donna può entrare in Paradiso, eccetto quelle che si sottoponevano al controllo da parte dell’uomo e che consideravano Signori i loro mariti“.
Quest’intera filosofia è quasi una ripetizione letterale del Brahamanesimo, l’orrendo credo induista introdotto in India dagli Ariani molti secoli prima.
San Paolo continuò ad attuare il suo piano ostile alle donne, in conformità con i dettami Cristiani, aprendo la strada alla tremenda persecuzione delle donne che si consumò nei quasi duemila anni successivi.
Tra le perle di San Paolo si legge:

“Mogli, sottomettetevi ai vostri mariti, poiché il marito è il capo della moglie, come Cristo è capo della Chiesa. Ora, se la Chiesa si sottomette a Cristo, allo stesso modo le mogli si devono sottomettere, in ogni cosa, al marito“.
(N.d.R.   Cristo non era il capo di nessuna Chiesa. È stato proprio Paolo di Tarso a fondare la Chiesa Cristiana, ma non aveva il mitico carisma di Cristo. Inoltre trovo il parallelismo del tutto fuori luogo, capzioso e arrogante).

E:

“Non tollero né che una moglie educhi, né che usurpi l’autorità dell’uomo, ma solo che resti in silenzio”.

Sant’ Agostino di Ippona, come la maggior parte dei personaggi della Chiesa, proveniva dall’Africa del Nord.
Da giovane nutrì insaziabili voglie sessuali, ma, all’età di 31 anni, dopo la presunta conversione al Cristianesimo, cambiò drasticamente condotta di vita e decise che il sesso era una cosa orrenda. Sapete, un po’ come fanno i fumatori quando smettono. Non permetteva a nessuna donna di entrare in casa sua se non accompagnata, e questo valeva persino per sua sorella. Ma non riuscì ad escogitare un modo alternativo di procreare, per cui fu costretto ad accettare il sesso, per evitare l’estinzione dell’umanità.
Tuttavia, insistette sul fatto che, per nessuna ragione, esso dovesse essere una fonte di piacere.
Io ci ho provato, ma non funziona.
Ma questa era l’idea della sessualità che aveva Agostino:

“I mariti amino le loro mogli, ma le amino castamente. Indugino nella carne solo nella misura in cui ciò è necessario per la procreazione dei figli. Dal momento che non è possibile generare figli in alcun altro modo, dovete abbassarvi a ciò contro la vostra volontà, poiché questo è  il castigo di Adamo”.

Queste posizioni portarono, per gradi, all’imposizione del celibato al clero da parte di Papa Gregorio VII nel 1074.
Esatto, oggi nella Chiesa Cattolica i sacerdoti sono celibi perché questo è quello che ha deciso un Papa un migliaio di anni fa, e un’infinità di bambini, violentati da uomini di Chiesa, frustrati e squilibrati, ne hanno pagato le conseguenze.
Agostino collegava il sesso al peccato originale, all’idea, cioè, che nasciamo tutti peccatori, poiché discendiamo da Adamo ed Eva. Gesù, secondo la sua teoria, fu l’unico a nascere senza peccato originale, poiché fu concepito da una vergine.

Miliardi di persone sono state controllate e manipolate in questo modo, poiché il Credo Cristiano ha insinuato la paura, il senso di colpa e la violenza nel profondo dello spirito umano.
A dire il vero, anch’io credo nel peccato originale. Alcuni dei miei “peccati” sono stati molto originali.
Se dovete proprio peccare, fatelo in modo originale, questo è ciò che vi dico.

David  Icke         Il segreto più nascosto.

 

N.d.R.    Mi piacerebbe raccogliere qualche commento da parte delle rappresentanti del gentil sesso.

Numero1795.

OSSIMORO

L’ossimoro (dal greco ὀξύμωρον, composto da ὀξύς, «acuto» e μωρός, «ottuso») è una figura retorica che consiste nell’accostamento di due termini di senso contrario o comunque in forte antitesi tra loro.

Esempi: disgustoso piacere, illustre sconosciuta, silenzio assordante, lucida follia, ghiaccio bollente.
 Dato l’etimo del termine, anche la stessa parola ossimoro è a sua volta un ossimoro.

DEMOCRAZIA  CRISTIANA : è stato un palese, furbesco, subdolo OSSIMORO STORICO nelle vicende politiche di casa nostra, nel dopoguerra e per oltre cinquant’anni.

“DEMOCRAZIA” significa “Potere del Popolo”.

DEFINIZIONE
  1. Forma di governo in cui il potere viene esercitato dal popolo, tramite rappresentanti liberamente eletti (democrazia indiretta o rappresentativa)
  2. Paese ordinato e retto da un’organizzazione democratica del potere.
    Struttura ideale di governo di una società che si fonda sul principio della sovranità popolare, sulla garanzia delle libertà e su di una concezione egualitaria dei diritti civili, politici e sociali dei cittadini.
  3. L’insieme ideale delle forze politiche che si oppongono alle forme di governo dittatoriali.

    “CRISTIANA” significa “Relativa al Cristianesimo”.

    DEFINIZIONE
    Il cristianesimo è una religione a carattere universalistico, originata dal giudaismo nel I secolo, fondata sulla rivelazione ovvero sulla venuta e predicazione, contenuta nei Vangeli, di Gesù di Nazareth, inteso come figlio del Dio d’Israele e quindi Dio egli stesso, incarnatomorto e risorto per la salvezza dell’umanità, ovvero il Messia promesso, il Cristo.

    Dare una definizione unitaria del cristianesimo è difficile, poiché esso – più che una singola religione in senso stretto – si può considerare una serie di correnti religiose, devozionali e/o metafisiche e/o teologico-speculative, modi di comportarsi, abitudini quotidiane spesso eterogenee, aventi sì un comune nucleo di valori e credenze religiose, ma differenti tra loro a seconda del modo in cui interpretano la tradizione e la sua letteratura religiosa, e a seconda di quale aspetto diviene oggetto di focalizzazione per le singole correnti.

    Nella realtà sociale, civile, religiosa e politica dell’Italia, “CRISTIANA” è ciò che si riferisce alla Chiesa Cattolica Apostolica Romana, istituzione a struttura verticistica (cioè monarchica) con a capo indiscusso e assoluto il Papa.

    Tutto il contrario che “DEMOCRAZIA”.

     

    “GUERRA  SANTA” : è un altro stridente OSSIMORO STORICO.

    Così, storicamente, sono state considerate, ad esempio, le CROCIATE.

    Così, anche oggi, viene intesa la “JIHAD” :

    DEFINIZIONE
    1. ~Nel linguaggio religioso dei popoli musulmani, la “GUERRA SANTA” contro gli infedeli.
      • Denominazione di gruppi terroristici che si ispirano all’integralismo islamico.

        C’è qualcuno che mi spiega, in piena onestà intellettuale, come fa una “GUERRA” ad essere “SANTA”?

        Dello stesso attributo di “SANTA” si è ammantata, per secoli la perla del magistero religioso  Cristiano Cattolico e anche Protestante : l’INQUISIZIONE.
        Di quante persecuzioni, imprigionamenti, torture, roghi, decollazioni, impiccagioni, a vario titolo e contro un vasto ventaglio di vittime, si sia macchiata la “SANTA” INQUISIZIONE, nell’arco di svariati secoli, sono pieni gli archivi e i libri di storia, con precise documentazioni.
        Ma non se ne parla poi tanto…..

 

Numero1744.

 

Mauro Biglino è studioso ed esperto di storia delle religioni. E’ stato traduttore di ebraico antico per conto delle Edizioni San Paolo, collaborazione che si è conclusa una volta iniziata la carriera di scrittore in cui porta alla luce le sorprendenti scoperte fatte in 30 anni di analisi dei cosiddetti testi sacri che da sempre sono state omesse.
Dopo anni di traduzioni professionali ha iniziato a narrare in modo autonomo quanto trovato nei testi ebraici da cui derivano le bibbie che sono in uso per i fedeli.
Il metodo adottato consiste nel considerare valido ciò che trova letteralmente scritto senza procedere con interpretazioni o con l’utilizzo di categorie esegetiche particolari. Ne emerge un quadro coerente e chiaro che narra una storia concreta del rapporto tra un popolo e un individuo di nome Yahweh che aveva ricevuto l’incarico di occuparsene.

Ecco alcuni dei libri best seller più conosciuti di Mauro Biglino, letto e seguito in Italia da oltre 135.000 ricercatori della verità e pubblicato in 8 stati esteri:

  • Il Libro che cambierà per sempre le nostre idee sulla Bibbia (Uno Editori. Pubblicato anche in Germania, Francia, Repubblica Ceca, Lettonia, Paesi Bassi)
  • Il Dio alieno della Bibbia (Uno Editori. Pubblicato anche in Francia)
  • Non c’è Creazione nella Bibbia: (Uno Editori.Pubblicato anche in Francia)
  • La Bibbia non è un Libro Sacro (Uno Editori. Pubblicato anche in Croazia, Portogallo, Francia, Spagna)
  • L’Invenzione di Dio – DVD (Unoeditori-Macroedizioni)
  • La Bibbia non Parla di Dio (Mondadori)
  • Antico e Nuovo Testamento libri senza Dio (Uno Editori)
  • Il Falso Testamento (Mondadori)
  • La Caduta del Dei (Uno Editori)
  • La Bibbia non l’ha mai detto (Mondadori)
  • Resi Umani (Uno Editori)
  • Il libro che cambierà per sempre le nostre idee sulla Bibbia | Nuova Edizione (Uno Editori).
  • Le traduzioni di Mauro Biglino fanno tremare teologi, rabbini e monsignori in quanto, libere da dogmi e interessi di qualsiasi tipo, riportano senza filtri ciò che è contenuto nella Bibbia, presunto libro “divino” da sempre ritenuto sacro e ispirato da “Dio”.
    I suoi lavori hanno attirato l’attenzione di TV, Radio e personaggi dello spettacolo. Fra i numerosi media che lo hanno intervistato: Studio Aperto (Italia1), La strada dei miracoli (Rete 4), Adam Kadmon Revelation (Italia1), Mistero (Italia1), Ballarò, Radio 24, Radio Rai 2, Inception Network (Radio USA), Mistero Magazine, Affari Italiani, Ilsole24 ore.
    Mauro Biglino è intervenuto in centinaia di dibattiti, conferenze e convegni in tutta Italia e all’estero, come gli interventi nell’Aula Magna dell’Università della Svizzera italiana di Lugano, in Romania, in Portogallo, in Francia, in una conferenza organizzata dal consolato italiano, nel dibattito con i teologi del 2016 a Milano (condotto da Sabrina Pieragostini, Caporedattore di Studio Aperto) con il Prof. Daniele Garrone (Professore della facoltà valdese di teologia, uno dei maggiori esperti di teologia), Capo Rabbino di Torino Ariel di Porto, Don Ermis Segatti dell’università teologica di Torino, Mons. Avondios (Arcivescovo della Chiesa Ortodossa di Milano).
  • Qualche accenno sugli argomenti di questa “comunicazione controcorrente” :

Siamo vittime di un grande inganno?
Ci hanno raccontato una storia non vera?
La storia dell’umanità è da riscrivere?

La divinità, spiritualmente intesa, non è presente nell’Antico Testamento.
In particolare nella Bibbia, non c’è Dio e non c’è culto rivolto a Dio.
Ecco perché il libro di riferimento di Biglino afferma che “La Bibbia non è un Libro Sacro”.
Chi è intervenuto, nei secoli, a modificare la Bibbia?

Chi legge questo libro (e i molti altri sopra elencati) in merito alla Bibbia verificherà molte cose tra cui:

Abbiamo solo una delle Bibbie possibili.
Non sappiamo nulla su chi e quando l’ha scritta.
Ci è stata nascosta la vera natura dell’Albero della Vita.
Noi siamo degli OGM (Organismi geneticamente modificati).
Dio si stanca, si sporca, ha fame.
11 libri Biblici sono ufficialmente scomparsi.
La creazione dell’Uomo, intesa come atto divino, è falsa.
Il Peccato Originale è solo una favola.
Il Dio biblico non era il padre di Gesù.
Come si costruisce una religione.

Dalla prefazione di “La Bibbia non è un libro sacro”, di Sabrina Pieragostini :

La sensazione che le sue opere producono su chi, come me, ha avuto una normale educazione Cristiana, è identica a quella che si prova in cima ad una montagna, di fronte allo strapiombo: paura ed attrazione allo stesso tempo, perché sai che può essere pericoloso, ma la curiosità è più forte.
Leggere Mauro Biglino significa avere costantemente le vertigini.
Significa mettere in discussione tutte le nostre certezze, avvalorate da secoli di dottrina, di catechesi, di tradizioni popolari, costruite sulle fondamenta dell’Antico Testamento, come testo rivelato, dal quale Dio ha parlato all’ Umanità.
Ma quelle fondamenta sembrano sgretolarsi sotto i colpi di piccone di un’analisi testuale puntigliosa fino a diventare maniacale, che ne mette in rilievo ogni minima contraddizione ed elimina ogni sovrastruttura teologica.

Quello che resta, è un’altra storia, molto diversa da quella che ci hanno insegnato.

Indice :

Perché il libro ha questo titolo?
Introduzione : dalla Bibbia a Pinocchio.

La Bibbia è attendibile?
Le discordanze sul profeta Daniele e gli 11 libri ufficialmente scomparsi.
La vicenda di Davide e Golia : a chi credere?
La Bibbia deve essere presa solo per ciò che è, ossia uno dei tanti libri scritti dall’Umanità (alla stregua dell’Iliade o dell’Odissea, oppure de I Veda, il Mahabharata e il Ramayana N.d.R.).
Elohim, Yahweh e le incongruenze della tesi dogmatica.
Chi erano gli Elohim, che sono stati fatti diventare Dio? Che caratteristiche avevano e come agivano?
I Dieci Comandamenti : le incongruenze fra Yahweh e Mosè.
Ancora su Yahweh, il presunto Dio.
Altre ipotetiche entità spirituali : angeli, giganti, Satana e macchine volanti.
Quando Abramo scopre che Dio si stanca, si sporca, ha fame….
Come può nascere una religione da simili presupposti?
Dalla non – creazione, alla Croce: Adamo ed Eva non hanno dato origine all’Umanità.
Cosa dice la scienza che cerca il cosiddetto “anello mancante”?
Dove si colloca e in che cosa si concretizza il Peccato Originale.
Quello che ci è stato detto sulla Bibbia è falso?

Alcuni passaggi estratti dal libro “La Bibbia non è un Libro Sacro” :

…..questo lavoro,  non mi sento di definirlo un libro, bensì una “conferenza fatta alla tastiera”, anziché al microfono. Un excursus su veri temi compiuto con l’intento di evidenziare la questione di fondo che concerne il nostro rapporto con quel libro (la Bibbia) su cui mi pongo la seguente domanda :
I detentori della conoscenza hanno raccontato ciò che veramente contiene?
La risposta è, per me, scontata : assolutamente no !
Non si sono limitati a non raccontare, ma sono andati ben oltre e hanno deliberatamente e spudoratamente inventato ciò che non c’è.

Ecco il motivo della scelta di un titolo così assertivo e, all’apparenza, provocatorio.

Elohim non vuol dire Dio, è un attributo che letteralmente significa “legislatore supremo” ed è usato anche per sovrani e istituzioni umane : Mosè, David, Sinedrio ecc. ; ma può anche indicare qualcosa di veramente forte e maestoso. In Italiano, se si vuol dire “un’automobile bellissima”, si potrebbe usare l’espressione “un elohim (dio) di macchina”, in senso attributivo : una specie di enfatizzatore.
Sulla figura di Yahweh, rimando al Numero1743 seguente.

 

 

Numero1743.

CHI  ERA  YAHWEH

Il Dio Yahweh, sanguinario e vendicativo.

 

Nel leggere l’Antico e il Nuovo Testamento, a qualsiasi individuo dotato di un minimo di buonsenso verrebbe spontaneo domandarsi se i due testi parlano dello stesso “Dio”, tale è la contraddizione che emerge mettendo a confronto i personaggi.

La figura del biblico Yahweh non è certamente rassicurante: qualsiasi passo si prenda in esame lo può confermare. Dalla lettura – e mi riferisco alla versione canonica, senza andare a scomodare traduzioni diverse – emerge un dittatore inquietante, iracondo, sanguinario, vendicativo, cui salta la mosca al naso per un nonnulla e che non risparmia castighi tra i più atroci anche in presenza di disobbedienze lievi.

Ne sono testimonianza alcuni salmi, per esempio il 136, in cui si dice che «l’amore di Dio» è eterno  perché ha sterminato i popoli o i re nemici di Israele; troviamo la stessa situazione in altri infiniti versetti di Esodo, Numeri, Deuteronomio, Levitico, ecc., il cui elenco dettagliato è impossibile in questa sede, data la loro quantità, dove non fa altro che ordinare stragi e condanne a morte. Egli stesso si definisce «un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione per quanti mi odiano» (Deuteronomio 5, 9).

Genesi: e Dio creò l’uomo e la donna, e li punì nei secoli dei secoli

Lo stesso libro che apre la Bibbia – Genesi – ci presenta subito un quadro della natura di colui che, molto più tardi, diventerà il cosiddetto Padreterno sponsorizzato da Paolo & soci e insisto col dire che mi attengo alla versione ufficiale, fornita da Santaromanachiesa, quella cui tutti i devoti sarebbero obbligati a credere senza eccepire.

Quel signore, dapprima “crea” l’uomo «a propria immagine e somiglianza», poi, quando si accorge che il poveretto si annoia tutto solo in quel vasto “Paradiso terrestre”, gli affianca una compagna, per fabbricare la quale addormenta il tapino e gli cava una costola (Genesi 2, 21-23).

Questa storiella – che nemmeno un bambino di cinque anni potrebbe bersi senza fiatare, se non fosse stato indottrinato fin dal suo primo vagito – continua in modo ancora più incredibile. La coppia – Adamo ed Eva – viene autorizzata a usufruire di tutto ciò che si trova nell’Eden, ma non deve nemmeno toccare un albero, detto «della conoscenza del bene e del male», pena: la morte.

Naturalmente i due disobbediscono: Eva, curiosa come tutte le donne, inizia a ronzare intorno all’albero proibito, viene convinta dal “serpente” che “Dio” aveva un secondo fine egoistico per vietare loro di assaggiare quei frutti (la tradizione parla di una mela, anche se non si sa bene il perché), la poveretta cede alla tentazione e convince anche l’uomo a fare altrettanto.

Ed è a questo punto che appare la prima “ira di Dio” della Storia: quel signore che aveva creato il mondo e i capostipiti del genere umano per un atto d’amore (perché è così che ce la raccontano), dà fuori di matto, caccia i due tapini dall’Eden, condannandoli a guadagnarsi il pane con il sudore della fronte e, non ancora contento, estende il castigo su tutta l’umanità per omnia saecula saeculorum.

In Genesi 3, 1-24, che descrive la scena, quest’ultimo particolare non esiste: si parla solo di discendenza, ossia della diretta stirpe di Adamo ed Eva… che NON sono i capostipiti dell’umanità, come ben si evince nei versetti dove viene narrata la vicenda di Caino e Abele. E per dirla tutta, in Genesi non si parla nemmeno di Yahweh, che comparirà solo in seguito, ma di un generico “Dio”, il cui spirito, inizialmente «aleggiava sulle acque» (Genesi, 1, 2).

…E i millenni passarono: come San Paolo mi inventò il Messia

Trascorrono i millenni (chi dice due, chi quattro, ma non ha molta importanza) ed ecco che a un certo Paolo di Tarso serve un elemento che gli consenta di vendere al di fuori del mondo ebraico il prodotto che sta fabbricando intorno a un rabbi che una trentina di anni prima era stato crocifisso a Gerusalemme per ordine di Ponzio Pilato e che gli Ebrei avevano osannato come “messia”, colui che – fin dai tempi di Mosè e del suo patto con Yahweh – avrebbe dovuto liberare il Popolo eletto dalla schiavitù, che in quel momento storico è rappresentata dall’occupazione romana.

È Paolo a inventarsi il “peccato originale” e in tal modo riesce a raccontare ai gentili la favoletta del Dio che, accorgendosi di avere un po’ esagerato con il castigo, estendendolo all’umanità tutta (particolare che si inventa di sana pianta), sceglie (con un altro atto d’amore…) di inviare il proprio figlio unigenito a immolarsi sulla croce per la redenzione di tutti coloro che avrebbero creduto in lui. Evidentemente, quindi, il Dio di Paolo si è scoperto meno onnipotente di quanto credeva e possiamo anche legittimamente dubitare della sua sbandierata onniscienza.

Quello che Paolo propone ai suoi clienti è un “Dio d’amore” che si fatica a identificare con quello biblico, ma l’Apostolo delle genti è costretto a mantenere una continuità tra Antico e Nuovo Testamento se vuole conservare la fetta di mercato rappresentata dagli Ebrei. E partendo dalla sua operazione di marketing, verrà costruito il Cristianesimo, una religione che il rabbi Yehoshua (Gesù), Ebreo fino al midollo, del tutto estraneo a concetti spirituali, condannato a morte come malfattore, non si sarebbe mai lontanamente sognato di avallare.

Yahweh: tutto fuorché il Dio pieno d’amore inventato da Paolo

Allora torniamo alla domanda iniziale: è anche solo lontanamente possibile identificare Yahweh con il Diopadreonnipotente di Paolo, dei Vangeli e di tutto ciò che ne sarebbe derivato, portando a più di due miliardi i Cristiani nel mondo (dei quali i Cattolici sono la maggioranza)?

Dal mio punto di vista, certamente no, ma coloro che invece ritengono di rispondere affermativamente, perché abilmente indottrinati in tal senso, si prendano la briga di mettere a confronto i due personaggi leggendo integralmente Bibbia, lettere di Paolo e Vangeli, senza accontentarsi dei passi – sempre gli stessi, la maggior parte delle volte mutilati o decontestualizzati – che propina loro la liturgia.

Nell’Antico Testamento troveranno

– Yahweh che uccide il primogenito di ogni famiglia egiziana (Esodo 12, 29),

– che in Levitico 26, 27-29 esclama: «Se, nonostante tutto questo, non vorrete darmi ascolto, ma vi opporrete a me, anch’io mi opporrò a voi con furore e vi castigherò sette volte di più per i vostri peccati. Mangerete perfino la carne dei vostri figli e mangerete la carne delle vostre figlie»,

– che condanna a morte un uomo per aver raccolto legna di sabato, disobbedendo a un suo ordine (Numeri 15,32-26),

– che dà precise istruzioni a Mosè nella guerra contro i Madianiti, puntualmente rispettate: «Ora uccidete ogni maschio tra i fanciulli e uccidete ogni donna che si è unita con un uomo; ma tutte le fanciulle che non si sono unite con uomini, conservatele in vita per voi» (Numeri 31, 17-18),

– che ha un atteggiamento sempre uguale nei confronti dei nemici («Quando il Signore tuo Dio ti avrà introdotto nel paese che vai a prendere in possesso e ne avrà scacciate davanti a te molte nazioni[…] tu le voterai allo sterminio; non farai con esse alleanza né farai loro grazia», Deuteronomio 7, 1-2) e via discorrendo in una sequenza infinita di orrori e di massacri.

Il Dio del Nuovo Testamento, invece, sarebbe colui che agisce sempre e comunque per amore e sul quale si fonda il credo dei cristiani: avrebbe ordinato un solo sacrificio, scegliendo la vittima tra i membri della sua complicata famiglia, così da evitare le critiche, avrebbe fatto nascere suo figlio da una vergine per opera dello Spirito Santo e costui sarebbe vissuto una trentina d’anni praticamente in incognito , poi improvvisamente si sarebbe svegliato e avrebbe deciso, a malincuore, di obbedire al Padresuocheèneicieli, per redimere l’umanità da una colpa immaginaria. Dalla crudele e interessata praticità del tiranno biblico, inoltre, passiamo a un Dio spirituale, dalla promessa di un concreto territorio a quella evanescente di un “paradiso” non meglio identificato.

Cosa era accaduto al presunto Yahweh in 2000 o 4000 anni? Si era rammollito invecchiando? È evidente che le due figure non possono essere accomunate da alcunché!

Svincoliamoci dalle dottrine, e avanziamo nuove ipotesi…

Ma il vantaggio del libero pensiero, svincolato da ogni indottrinamento, è proprio quello di poter avanzare ipotesi anche apparentemente bizzarre.

Sappiamo che il “Dio unico” è un’altra delle tante invenzioni teologiche: ci sono innumerevoli testimonianze che lo confermano e lo stesso Paolo, inventore del cristianesimo, lo afferma nella prima lettera ai Corinzi: «E in realtà, anche se vi sono cosiddetti Dei sia nel cielo sia sulla terra, e difatti ci sono molti Dei e molti Signori, per noi c’è un solo Dio, il Padre, dal quale tutto proviene…» (1Cor. 8, 5-6).

Immaginiamo anche che questi «molti Dei e molti Signori» non fossero esseri incorporei, spirituali (è Paolo a ridurli così: gli Ebrei della Bibbia dialogavano faccia a faccia con gli Elohim), ma personaggi in carne e ossa, condottieri, piccoli o grandi governatori locali, magari tecnologicamente evoluti, uno dei quali era quello stesso Yahweh che aveva promesso la “Terra” a Israele in cambio della sua assoluta devozione.

E allora presumiamo che nel tempo intercorso tra la comparsa di Yahweh e la venuta di Cristo ci sia stato un avvicendamento: l’El degli Ebrei nella provincia di Siria al tempo dell’occupazione romana è un altro, meno sanguinario o forse solo più accorto, che ha preferito cambiare tattica per procurare la libertà al popolo di cui è, non si sa come, diventato il condottiero.

Ha mandato un funzionario di sua fiducia a ingravidare una fanciulla Ebrea sedicenne, con ogni probabilità accuratamente selezionata, dalla quale far nascere quel “Jehoshua ben Jusef al Nazri” che avrebbe dovuto guidare la ribellione e spazzare via i Romani dalla Galilea e zone limitrofe. Il Gesù evangelico e il suo entourage ci vengono presentati come giocondi predicatori Peace and Love, ma un’attenta lettura dei Vangeli canonici smentisce questa edulcorata versione: si trattava di una banda di accoliti, di una vera e propria setta che viveva alle spalle dei proseliti e predicava la rivolta. Infatti, si legge nel Vangelo di Luca 8, 13 : “Vi erano con lui i Dodici (Apostoli) e anche alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità : Maria Maddalena, dalla quale erano usciti sette demoni, Giovanna moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre. Esse li servivano con i loro beni.”. Infatti, per i tre lunghi anni di predicazione del Cristo, tutta la combriccola non fa un’ora di lavoro e non guadagna un centesimo, ma vive senza stenti e senza miracoli. 

Il tentativo non ebbe successo, anzi: finì con l’arresto e la condanna a morte del “messia”; gli Ebrei in seguito avrebbero provato ancora tre volte a scrollarsi di dosso il giogo dell’Urbe con altrettante guerre (le Guerre giudaiche di cui parla Giuseppe Flavio) e sarebbero comparsi altri “messia”, con lo stesso scarso successo e la definitiva sconfitta. Ma intanto, Paolo e – dopo di lui –  i presunti evangelisti, avevano avuto il tempo di volgere a proprio favore una vicenda che di soprannaturale non aveva avuto alcunché, ma opportunamente manipolata, sarebbe riuscita laddove le armi avevano fallito, portando in pochi secoli alla caduta dell’Impero Romano.

Per concludere, lascio la parola ad Albert Einstein e a una frase che l’illustre scienziato scrisse in una lettera indirizzata al filosofo Eric Gutkind il 3 gennaio 1954: «Per me, la parola Dio non è niente di più che un’espressione e un prodotto dell’umana debolezza, e la Bibbia è una collezione di onorevoli ma primitive leggende, che a dire il vero sono piuttosto infantili. Nessuna interpretazione, non importa quanto sottile, può farmi cambiare idea su questo».

In sintesi, questo dice Mauro Biglino:

La Bibbia non parla di Dio, semplicemente perché parla di esseri in carne ed ossa, che vengono chiamati Elohim, e di uno, in particolare, Yahweh, che cammina, mangia, beve, si sporca, si lava, deve riposare, uccide in prima persona, dà ordine ai suoi di sterminare anche i parenti più stretti, impone il massacro di madri con i loro figli maschi, detta leggi ed ammazza chi non le rispetta, chiede sacrifici umani, ordina ecatombi di animali, annusa fumo (di grasso arrostito) per calmarsi, beve liquidi ubriacanti, insegna come si evita di riempire un accampamento di escrementi che lui non vuole calpestare, spartisce il bottino di guerra con i suoi sudditi,  in vergini e animali, elencati in precisi e ragioneristici verbali di spartizione, che sto leggendo nelle mie conferenze; (a questo proposito, sto per introdurre un tema spinosissimo, perché forse quello che voleva non erano solo vergini/ragazze, ma, in alcuni casi, bambine), insegna a prestare denaro ad interesse rendendo schiavi gli altri, è iracondo e contraddittorio, appare paranoico e monomaniaco, sembra presentare, talvolta, sintomi di disturbi mentali riconducibili alla schizofrenia….

Discutere sul significato di Elohim (che NESSUNO conosce con certezza) è assolutamente inutile e va bene per i filologi/teologi che hanno il bisogno disperato di affermare che significa DIO.
Io non ne ho alcun bisogno, perché la Bibbia è chiara, e quindi, mi faccio andare bene tutte le loro diverse interpretazioni.

Faccio due soli esempi:
GIUDICI 11,24 : Iefte, capo delle forze di Israele, dice al re degli Ammoniti:
“Il tuo Elohim Kamosh ti ha dato quelle terre, e tu te le tieni; il mio Elohim Yahweh ci ha dato queste terre e noi ce le teniamo”.
Tra i due Elohim (qualunque cosa significhi) non c’è alcuna differenza, hanno le stesse prerogative, gli stessi diritti e gli stessi poteri: non c’è un Dio superiore e uno inferiore per il capo dell’esercito d’Israele.

GENESI 35,1 : Elohim disse a Giacobbe. “Alzati, va a Betel e abita là; costruisci in quel luogo un altare all’ EL (qualunque cosa significhi), che ti è apparso quando fuggivi Esaù, tuo fratello”.
Perché gli dice di costruire un altare a quell’EL che gli è apparso? Non dovrebbe essere sempre lui?
Più chiara di così la Bibbia non può essere!

Se leggete il Salmo 136, ricaverete questa convinzione:
Yahweh (qualunque cosa significhi) della Bibbia è un Elohim “misericordioso”, ma solo nei confronti del “suo servo Israele” e, per esserlo, ha ammazzato bambini innocenti, re, persone potenti….
Per fortuna, non può essere il “DIO Universale”: sarebbe una vera, spaventosa tragedia e la Bibbia sarebbe un guazzabuglio incomprensibile.
Ecco perché Elohim non può significare DIO nel senso che l’Occidente, figlio del pensiero Greco, attribuisce a questo termine.
L’ IMPORTANTE  È  CAPIRE  L’ INGANNO  COLOSSALE  CHE  SI  CELA  DIETRO  L’ AFFERMAZIONE:  ELOHIM = DIO  SPIRITUALE:.

Numero1742.

IDEOLOGIE  E  UOMINI

Tutte le ideologie, di qualsivoglia genere e in qualunque epoca, hanno avuto ed hanno una parte di ragione, o di verità, nei loro contenuti, nei principi di base, nei messaggi che sono stati elaborati e diffusi. Religioni, sistemi politici, sociali, economici, movimenti letterari, artistici, scuole di pensiero, filosofie e correnti, fondative o scismatiche, tradizionali o eretiche: tutte hanno un nucleo di verità, percentualmente quantificabile in base alla credibilità del messaggio, e alla credulità dei destinatari.
Molto dipende dal livello di preparazione culturale, dallo stato di benessere, o di precarietà, dalla caratura evolutiva degli individui recettori a cui esse vengono indirizzate e si riferiscono.
Per quanto queste ideologie si sforzino di fornire una visione globale, pregnante e onnicomprensiva dei propri assiomi, per inquadrare univocamente la realtà esistente, tuttavia molta parte delle affermazioni apodittiche che da esse promanano, sono parziali, limitate, a volte poco o niente probabili, credibili con difficoltà, se non con un atto di fede, con una apertura di credito : da qui la tentazione di ricorrere, aprioristicamente, al dogma.
Dogma è calare dall’alto un principio che deve essere accolto per vero e per giusto, senza esame critico o discussione.
Orbene, il dogmatismo, cioè il ricorso sistematico, a volte capzioso, a volte truffaldino, a propinare una “verità” preconcetta, preconfezionata, imbastardita da molte pastoie di interessi, anche loschi e partigiani, per imporre le proprie ragioni, palesemente o surrettiziamente, è un procedimento ad uso e consumo degli uomini.
Il dogma è una millanteria, una pratica sporca e scorretta, tanto più esecrabile, quanto più si tenti di imporla con la forza, o con una sorta di “mobbing” strisciante, come una pece o un muro di gomma.
Ma la storia ci insegna che gli uomini sono ricorsi, spesso e volentieri, a questo metodo, in tanto in quanto essi hanno concepito l’intento di costituirsi come “casta” per la gestione, spregiudicata e senza scrupoli, della “fede” di cui il dogma è un atto.
Ed ecco, allora, che la “verità rivelata” viene manipolata, a cura degli uomini della “casta” : viene “interpretata” a seconda dei vantaggi che, in primis, possono discendere ad essi stessi.
È ben vero, infatti, che quando una ideologia scende dalla fase teorica, o teoretica, a quella della pratica attuazione, cioè quando un principio, dal generale, deve essere applicato al particolare, viene a crearsi una casistica infinita di problematiche diverse, per il fatto che la realtà materiale è talmente diversificata che, purtroppo facilmente, si rende necessaria una “mediazione”.
Per questa “funzione”, per gestire le “norme attuative” o i “decreti delegati”, si arroga il ruolo e il compito una categoria di uomini che ne fanno un “esercizio di potere”.
Due esempi storici, sotto gli occhi di tutti: la Chiesa Cristiana Cattolica e il Comunismo Sovietico.

Numero1652.

 

LA  LETTERA  D

La lettera D è una lettera da non sottovalutare:
Dio, Diavolo, Dubbio, Dopo, sono tutti concetti che cominciano per D.
“Il Dopo? Che cos’è il Dopo?”
“Il Dopo è la domanda numero uno, quella che ci angoscia. A proposito, anche Domanda comincia per D. Ma sentiamola pure questa Domanda: che cosa accadrà Dopo? Vivremo una nuova vita, Dopo? O ci annienteremo nel Nulla?”
“E qual è la risposta?”
“La risposta è: non lo so.”
“Un po’ deludente!”
“Perché mai? Che senso ha credere alla cieca, quando basta aspettare qualche anno per conoscere la verità? Perché credere in qualcosa che, Dopo, potrebbe rivelarsi non vero?”
“Perché anche la Fede presenta i suoi vantaggi, toglie l’ansia, per esempio, e perché, alla fine, pure Dogma comincia per D.”
“Il problema non si pone. Il Caso, o il Destino (comincia per D), il Big Bang o Nostro Signore, non fa alcuna differenza. Un giorno lo verremo a sapere. Quando io combatto la Fede, non lo faccio perché non credo all’esistenza di Dio, ma perché desidero “non riposarmi” sul Dogma. Preferisco vivere dubitando, piuttosto che archiviare Dio come un dato acquisito. Vivo più io in compagnia dell’idea di Dio che non un cattolico osservante.”
“E si può vivere senza certezze?”
“Sì, se si è capaci di sperare.”

Luciano De Crescenzo     Sono stato fortunato.